Mobilità confessionale, costituzione e tolleranza. Lo spazio transatlantico inglese in età moderna

Il libro analizza, da un lato, l'evoluzione dell'assetto ecclesiastico inglese in relazione alla mobilità confessionale susseguente la riforma enriciana, e dall'altro, le risposte costituzionali che condussero alla tolleranza del 1689. Partendo dalla chiesa d'Inghilterra prima dell'introduzione del protestantesimo, il libro traccia i modi in cui i mutamenti religiosi influenzarono la composizione sociale degli studenti della Natio Anglica all'università di Padova. La mobilità confessionale non fu solo la conseguenza di cambiamenti costituzionali bensì vi contribuì a sua volta con delle figure-chiave della storia moderna inglese. La costituzione viene considerata come l'insieme di testi mediante i quali si estrinseca la sovranità della corona d'Inghilterra su tutti i suoi domini. In questo modo le colonie americane seicentesche rientrano appieno nell'analisi del libro, sia in quanto meta di mobilità confessionale che come produttrici di testi costituzionali fondamentali. Si confrontano i progetti ed esperimenti di tolleranza anglicano-cattolica in Irlanda, Maryland e Inghilterra, con quelli alternativi protestanti e poi con il costituzionalmente vincente formulato da John Locke. Mobilità, costituzione e tolleranza nello spazio transatlantico inglese in età moderna si propone come guida alla storia moderna inglese attraverso il prisma degli studi sulla mobilità.