Questo volume, dunque, raccoglie un ampio raggio di riflessioni che partono dall’analisi dell’impatto del terremoto sulle persone, sul territorio, sulle infrastrutture e sulle opere d’arte e d’architettura. Nell’elaborazione di una efficace strategia di rinascita, dove la dimensione individuale e quella sociale, quella materiale e immateriale sono inscindibilmente legate tra di loro, il significato che le opere d’arte e la loro conservazione hanno avuto e continuano ad avere nella memoria collettiva sono di fondamentale importanza: si tratta di un patrimonio che va prima di tutto conosciuto, per prevedere strumenti di prevenzione adeguati, come pure operazioni coordinate e responsabili. Lo dimostra il confronto con altre realtà italiane che hanno fronteggiato la stessa emergenza. L’approccio costruttivo che scaturisce dall’intreccio tra analisi e testimonianze, tra affondi critici e proposte di rinascita ha sullo sfondo il monito, pieno di speranza, espresso dal motto “E vulnere ubertas” (dalla ferita nasce la prosperità) inciso in uno degli stalli del refettorio del monastero di Praglia.

«E vulnere ubertas». Paesaggi feriti nelle Terre di Benedetto

SAVINO M.;
2020

Abstract

Questo volume, dunque, raccoglie un ampio raggio di riflessioni che partono dall’analisi dell’impatto del terremoto sulle persone, sul territorio, sulle infrastrutture e sulle opere d’arte e d’architettura. Nell’elaborazione di una efficace strategia di rinascita, dove la dimensione individuale e quella sociale, quella materiale e immateriale sono inscindibilmente legate tra di loro, il significato che le opere d’arte e la loro conservazione hanno avuto e continuano ad avere nella memoria collettiva sono di fondamentale importanza: si tratta di un patrimonio che va prima di tutto conosciuto, per prevedere strumenti di prevenzione adeguati, come pure operazioni coordinate e responsabili. Lo dimostra il confronto con altre realtà italiane che hanno fronteggiato la stessa emergenza. L’approccio costruttivo che scaturisce dall’intreccio tra analisi e testimonianze, tra affondi critici e proposte di rinascita ha sullo sfondo il monito, pieno di speranza, espresso dal motto “E vulnere ubertas” (dalla ferita nasce la prosperità) inciso in uno degli stalli del refettorio del monastero di Praglia.
2020
978-88-6938-213-0
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