L'autrice si sofferma su due questioni sollevate dalla Cassazione: a) se lo stato di incapacità di intendere e volere del testatore possa desumersi dalla condizione di permanente e stabile demenza senile nel periodo susseguente alla redazione dell'atto; b) se, in questo caso, spetti a chi difende la validità del testamento dimostrare che l'atto fu redatto in un periodo di "lucido intervallo"
Incapacità di intendere e volere del testatore: onere della prova e presunzioni
Arianna Fusaro
2020
Abstract
L'autrice si sofferma su due questioni sollevate dalla Cassazione: a) se lo stato di incapacità di intendere e volere del testatore possa desumersi dalla condizione di permanente e stabile demenza senile nel periodo susseguente alla redazione dell'atto; b) se, in questo caso, spetti a chi difende la validità del testamento dimostrare che l'atto fu redatto in un periodo di "lucido intervallo"File in questo prodotto:
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