Evidenziando una nuova centralità del bambino, nel presente contributo, intendo porre attenzione alla tematica del rapporto generazionale nella letteratura per l’infanzia negli anni di rinnovamento e di svolta. Il rapporto tra genitori e figli, la messa in discussione di modelli autoritari e le prime espressioni di quelli antiautoritari, animano la narrazione di personaggi nati dalla fantasia ma che, con senso profondo della realtà, accompagnano il giovane lettore nella propria interpretazione del mondo. Sulle tracce di una scrittura dai contenuti anticonformistici, la riflessione prende in considerazione due esempi lontani per contesto, oltre che per anno di pubblicazione - Tea Patata di Donatella Ziliotto, 1968 e Il Bambino sottovuoto di Christine Nӧstlinger, 1975 - in realtà vicini nel porre domande, nell’alimentare osservazioni in ordine al mondo infantile, alla relazione educativa, alle aspettative del mondo adulto rispetto a quello dei piccoli ma anche viceversa poiché i bambini osservano i grandi e va da sé che quel mondo ai loro occhi di attenti osservatori non appare sempre chiaro e comprensibile
Tra fantasia e realtà. Genitori e figli nella letteratura per l'infanzia dopo la svolta del '68
Giordana Merlo
2020
Abstract
Evidenziando una nuova centralità del bambino, nel presente contributo, intendo porre attenzione alla tematica del rapporto generazionale nella letteratura per l’infanzia negli anni di rinnovamento e di svolta. Il rapporto tra genitori e figli, la messa in discussione di modelli autoritari e le prime espressioni di quelli antiautoritari, animano la narrazione di personaggi nati dalla fantasia ma che, con senso profondo della realtà, accompagnano il giovane lettore nella propria interpretazione del mondo. Sulle tracce di una scrittura dai contenuti anticonformistici, la riflessione prende in considerazione due esempi lontani per contesto, oltre che per anno di pubblicazione - Tea Patata di Donatella Ziliotto, 1968 e Il Bambino sottovuoto di Christine Nӧstlinger, 1975 - in realtà vicini nel porre domande, nell’alimentare osservazioni in ordine al mondo infantile, alla relazione educativa, alle aspettative del mondo adulto rispetto a quello dei piccoli ma anche viceversa poiché i bambini osservano i grandi e va da sé che quel mondo ai loro occhi di attenti osservatori non appare sempre chiaro e comprensibilePubblicazioni consigliate
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