La filantropia strategica è un modello teorico per le Fondazioni d’erogazione che prevede di pianificare gli interventi sociali dopo un’accurata analisi e selezione dei bisogni sul territorio ed attivando reti di relazioni con altri soggetti del terzo settore. Queste reti di welfare privato dovrebbero poi essere alimentate da frequenti interazioni tra Fondazioni, beneficiari operativi, soggetti istituzionali, imprese sociali e policy maker per calibrare gli interventi che sovente si collocano in contesti di complessità sociale altamente mutevoli e delicati. In questo modello, il contributo dei dipendenti delle Fondazioni d’erogazione risulta di fondamentale importanza nel favorire e sviluppare buone pratiche organizzative, soprattutto relativamente ai processi di pianificazione, programmazione e controllo dei progetti sociali finanziati. In particolare, i dipendenti sono chiamati a raccogliere, produrre e gestire una crescente mole d’informazioni e dati per supportare gli organi di governo nelle decisioni d’indirizzo e per la gestione ordinaria delle erogazioni. Anche la relazione con i beneficiari evolve, verso modelli d’intervento più partecipativi oggetto d’accurata definizione preliminare e attenta disamina dei risultati e degli impatti. La quarta indagine sulle Fondazioni d’erogazione promossa dall’Università di Padova analizza il grado di coinvolgimento dei dipendenti in questi importanti processi, il loro grado di professionalità e la loro soddisfazione. Le analisi condotte evidenziano interessanti associazioni tra maggiori gradi di coinvolgimento e la percezione di una maggiore professionalità ed incisività dell’azione, pur segnalando alcune criticità relativamente alla complessità e al costo dei processi di programmazione e controllo. https://www.economia.unipd.it/fondazioni
INDAGINE SUI DIPENDENTI DELLE FONDAZIONI E IL LORO CONTRIBUTO ALLA FILANTROPIA STRATEGICA
BOESSO, GIACOMO
;CERBIONI, FABRIZIO
2021
Abstract
La filantropia strategica è un modello teorico per le Fondazioni d’erogazione che prevede di pianificare gli interventi sociali dopo un’accurata analisi e selezione dei bisogni sul territorio ed attivando reti di relazioni con altri soggetti del terzo settore. Queste reti di welfare privato dovrebbero poi essere alimentate da frequenti interazioni tra Fondazioni, beneficiari operativi, soggetti istituzionali, imprese sociali e policy maker per calibrare gli interventi che sovente si collocano in contesti di complessità sociale altamente mutevoli e delicati. In questo modello, il contributo dei dipendenti delle Fondazioni d’erogazione risulta di fondamentale importanza nel favorire e sviluppare buone pratiche organizzative, soprattutto relativamente ai processi di pianificazione, programmazione e controllo dei progetti sociali finanziati. In particolare, i dipendenti sono chiamati a raccogliere, produrre e gestire una crescente mole d’informazioni e dati per supportare gli organi di governo nelle decisioni d’indirizzo e per la gestione ordinaria delle erogazioni. Anche la relazione con i beneficiari evolve, verso modelli d’intervento più partecipativi oggetto d’accurata definizione preliminare e attenta disamina dei risultati e degli impatti. La quarta indagine sulle Fondazioni d’erogazione promossa dall’Università di Padova analizza il grado di coinvolgimento dei dipendenti in questi importanti processi, il loro grado di professionalità e la loro soddisfazione. Le analisi condotte evidenziano interessanti associazioni tra maggiori gradi di coinvolgimento e la percezione di una maggiore professionalità ed incisività dell’azione, pur segnalando alcune criticità relativamente alla complessità e al costo dei processi di programmazione e controllo. https://www.economia.unipd.it/fondazioniPubblicazioni consigliate
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