The Game è il nome conferito dai migranti, provenienti principalmente dall’Afghanistan, dal Pakistan, dalla Siria e dall’Iraq, alla rotta balcanica che conduce clandestinamente dalla Bosnia all’Italia. Il “passaggio” era già conosciuto negli anni Novanta ma è balzato nuovamente agli onori della cronaca nel 2015 quando è divenuto una scommessa di transito in seno alla crisi dei migranti. Dal momento che in qualsiasi veste in cui il gioco si manifesta nel contesto della migrazione, esso può divenire un efficace strumento di critica politico-culturale, soprattutto per chi si occupa di mobilità umana da una prospettiva visuale, in questo breve capitolo cercheremo di ragionare su un primo possibile dialogo tra game studies e studi su mobilità e migrazione.
"The Migrant Games: una riflessione sui processi di gamificazione della migrazione contemporanea
Laura Lo Presti
2021
Abstract
The Game è il nome conferito dai migranti, provenienti principalmente dall’Afghanistan, dal Pakistan, dalla Siria e dall’Iraq, alla rotta balcanica che conduce clandestinamente dalla Bosnia all’Italia. Il “passaggio” era già conosciuto negli anni Novanta ma è balzato nuovamente agli onori della cronaca nel 2015 quando è divenuto una scommessa di transito in seno alla crisi dei migranti. Dal momento che in qualsiasi veste in cui il gioco si manifesta nel contesto della migrazione, esso può divenire un efficace strumento di critica politico-culturale, soprattutto per chi si occupa di mobilità umana da una prospettiva visuale, in questo breve capitolo cercheremo di ragionare su un primo possibile dialogo tra game studies e studi su mobilità e migrazione.File | Dimensione | Formato | |
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