Giuseppe Bonomo nacque il 20 luglio 1918 a Castelbuono, in via Sant’Agostino 49, da Paolo e Grazia Ciolino. Come la maggior parte dei siciliani si trovava al Nord per il servizio militare, nel reparto Artiglieria c.a. dell’Esercito, quando venne annunciato l’armistizio. Fu così che decise di fare la grande scelta della sua vita: lottare per liberare l’Italia dal nazifascismo. Diventò partigiano con il nome di battaglia “Pippo”, arruolandosi il 15 settembre 1943 nella Formazione Val di Lanzo, dove rimase fino al 15 aprile 1944. Il 15 ottobre passò all’8ª Divisione Val Orco, rimanendovi fino al 20 dicembre, poiché l’indomani fu arrestato e condannato alla deportazione, ma riuscì a fuggire gettandosi dal treno il 31 marzo 1945. Lo stesso giorno si aggregò alla 32ª Brigata dell’8ª Divisione Val Orco assumendo la qualifica di capo squadra e vi rimase fino al 7 giugno. In questi anni operò soprattutto a Torino, dove conobbe Sandra Assone, anche lei partigiana, che divenne sua compagna di lotta e di vita.

Giuseppe Bonomo. Il partigiano “Pippo”

Giuseppe Spallino
2021

Abstract

Giuseppe Bonomo nacque il 20 luglio 1918 a Castelbuono, in via Sant’Agostino 49, da Paolo e Grazia Ciolino. Come la maggior parte dei siciliani si trovava al Nord per il servizio militare, nel reparto Artiglieria c.a. dell’Esercito, quando venne annunciato l’armistizio. Fu così che decise di fare la grande scelta della sua vita: lottare per liberare l’Italia dal nazifascismo. Diventò partigiano con il nome di battaglia “Pippo”, arruolandosi il 15 settembre 1943 nella Formazione Val di Lanzo, dove rimase fino al 15 aprile 1944. Il 15 ottobre passò all’8ª Divisione Val Orco, rimanendovi fino al 20 dicembre, poiché l’indomani fu arrestato e condannato alla deportazione, ma riuscì a fuggire gettandosi dal treno il 31 marzo 1945. Lo stesso giorno si aggregò alla 32ª Brigata dell’8ª Divisione Val Orco assumendo la qualifica di capo squadra e vi rimase fino al 7 giugno. In questi anni operò soprattutto a Torino, dove conobbe Sandra Assone, anche lei partigiana, che divenne sua compagna di lotta e di vita.
2021
Arte e storia delle Madonie. Studi per Nico Marino
978-1-387-92327-4
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