Questo libretto nasce dall’idea di consegnare nelle mani dello studente, che si inizia alla conoscenza dell’architettura, di un manuale di facile consultazione, e con finalità per lo più a carattere didattico. Sintetico nella spiegazione non per banalizzare concetti complessi, ma per facilitare al contrario l’apprendimento dei rudimenti di un pensiero che potrà essere approfondito e meglio compreso per chi avrà la voglia e la motivazione di continuare la strada che porta alla conoscenza dell’architettura. Il testo offre un momento di riflessione sull’architettura, senza l’enfasi di costruire un trattato nonostante la pretenziosità del titolo, ponendosi in continuità con una tendenza, quella razionalista, di cui non nascondo la provenienza e che si riferisce alla scuola milanese con particolare riferimento alla figura di Antonio Monestiroli, Raffaela Neri, Martina Landsberger, per citare alcuni nomi al cui pensiero ho attinto per la scrittura del testo. In un momento in cui l’architettura appare indirizzata a produrre oggetti autoreferenti incapaci di rappresentare un pensiero logico ed estetico, anzi spesso arbitrario, si ritiene che la riflessione sul tema del cosa sia l’architettura possa indirizzare lo studente verso il riconoscimento di un metodo utile alla costruzione di un progetto di architettura consapevole.
Architettura. Sic et simpliciter
Alessandro Dalla Caneva
2021
Abstract
Questo libretto nasce dall’idea di consegnare nelle mani dello studente, che si inizia alla conoscenza dell’architettura, di un manuale di facile consultazione, e con finalità per lo più a carattere didattico. Sintetico nella spiegazione non per banalizzare concetti complessi, ma per facilitare al contrario l’apprendimento dei rudimenti di un pensiero che potrà essere approfondito e meglio compreso per chi avrà la voglia e la motivazione di continuare la strada che porta alla conoscenza dell’architettura. Il testo offre un momento di riflessione sull’architettura, senza l’enfasi di costruire un trattato nonostante la pretenziosità del titolo, ponendosi in continuità con una tendenza, quella razionalista, di cui non nascondo la provenienza e che si riferisce alla scuola milanese con particolare riferimento alla figura di Antonio Monestiroli, Raffaela Neri, Martina Landsberger, per citare alcuni nomi al cui pensiero ho attinto per la scrittura del testo. In un momento in cui l’architettura appare indirizzata a produrre oggetti autoreferenti incapaci di rappresentare un pensiero logico ed estetico, anzi spesso arbitrario, si ritiene che la riflessione sul tema del cosa sia l’architettura possa indirizzare lo studente verso il riconoscimento di un metodo utile alla costruzione di un progetto di architettura consapevole.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.