Nel saggio si saldano e si affrontano due questioni, ovvero la specificità della scrittura femminile e la fisionomia del codice francescano. Si è dunque osservato il rapporto che si crea fra la produzione grafica attribuibile alle donne e i testi francescani, dunque fra i codici scritti da mani femminili e le opere scritte da autori francescani. Con una digressione opportuna, ovvero con uno spostamento dai libri scritti ai libri letti: passando dalla scrittura alla lettura si è indagato su quali testi francescani siano stati anche delle letture femminili. A questo scopo è stato fatto un primo censimento, assai grossolano, dei codici sottoscritti da donne che come tali si dichiarano e si fanno riconoscere. Accanto a questi si sono cercati anche i codici in cui i copisti menzionino esplicitamente il fatto che hanno scritto per una committenza femminile o che dichiarino che comunque quei libri sono destinati a delle donne, o, ancora, quelli in cui le note di possesso attestano il genere di chi li possiede. Questi dati sono stati poi incrociati appunto col contenuto dei libri stessi, scelti insomma con la doppia discriminante del genere di chi scrive o legge e della fisionomia dei testi oggetto della pratica della scrittura e della lettura. I risultati ottenuti, certo ancora del tutto provvisori e instabili, esito di un sommario sondaggio potenzialmente allargabile all’infinito, sono comunque di un qualche significato, indicativi di una indubbia presenza della letteratura francescana, o almeno di certa letteratura francescana, specie in volgare, nelle esperienze della scrittura e della lettura da parte delle donne.
Scritture (e letture) di donne. Il caso dei codici francescani
Giove' Nicoletta
2021
Abstract
Nel saggio si saldano e si affrontano due questioni, ovvero la specificità della scrittura femminile e la fisionomia del codice francescano. Si è dunque osservato il rapporto che si crea fra la produzione grafica attribuibile alle donne e i testi francescani, dunque fra i codici scritti da mani femminili e le opere scritte da autori francescani. Con una digressione opportuna, ovvero con uno spostamento dai libri scritti ai libri letti: passando dalla scrittura alla lettura si è indagato su quali testi francescani siano stati anche delle letture femminili. A questo scopo è stato fatto un primo censimento, assai grossolano, dei codici sottoscritti da donne che come tali si dichiarano e si fanno riconoscere. Accanto a questi si sono cercati anche i codici in cui i copisti menzionino esplicitamente il fatto che hanno scritto per una committenza femminile o che dichiarino che comunque quei libri sono destinati a delle donne, o, ancora, quelli in cui le note di possesso attestano il genere di chi li possiede. Questi dati sono stati poi incrociati appunto col contenuto dei libri stessi, scelti insomma con la doppia discriminante del genere di chi scrive o legge e della fisionomia dei testi oggetto della pratica della scrittura e della lettura. I risultati ottenuti, certo ancora del tutto provvisori e instabili, esito di un sommario sondaggio potenzialmente allargabile all’infinito, sono comunque di un qualche significato, indicativi di una indubbia presenza della letteratura francescana, o almeno di certa letteratura francescana, specie in volgare, nelle esperienze della scrittura e della lettura da parte delle donne.Pubblicazioni consigliate
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