Il contributo avanza un'interpretazione della nozione vichiana di "barbarie della riflessione" alla luce del canto XXXIII dell'inferno dantesco. Nei due autori, la condivisa cornice di impegno civile fa emergere i problemi posti da un uso della razionalità orientato verso utilità particolari, a discapito del perseguimento del bene comune. Ne esce una visione screditata delle potenzialità della ragione umana, solo parzialmente corretto dalla considerazione che lo snodo di utilità ed eterogenesi dei fini nel processo della storia umana consente pur sempre di distinguere tra la funzione civile delle utilità e il loro eventuale esito atomizzante e disgregante per la comunità. Nella Scienza nuova (1744), la possibilità di una palingenesi delle comunità finisce dunque per venir additata nella funzione imprescindibile della fiducia, che si vuole radicata non tanto in una giustificazione di ordine razionale, quanto piuttosto nella sfera del sentire comune. Ne deriva, in forma non priva di problematicità, che agli occhi dell'ultimo Vico i valori di umanità sembrano potersi rintracciare più agevolmente nelle risorse della barbarie che non in quelle della riflessione razionale.

Etica pubblica e vita civile: tra utilità particolari e bene comune

R. Bassi
2021

Abstract

Il contributo avanza un'interpretazione della nozione vichiana di "barbarie della riflessione" alla luce del canto XXXIII dell'inferno dantesco. Nei due autori, la condivisa cornice di impegno civile fa emergere i problemi posti da un uso della razionalità orientato verso utilità particolari, a discapito del perseguimento del bene comune. Ne esce una visione screditata delle potenzialità della ragione umana, solo parzialmente corretto dalla considerazione che lo snodo di utilità ed eterogenesi dei fini nel processo della storia umana consente pur sempre di distinguere tra la funzione civile delle utilità e il loro eventuale esito atomizzante e disgregante per la comunità. Nella Scienza nuova (1744), la possibilità di una palingenesi delle comunità finisce dunque per venir additata nella funzione imprescindibile della fiducia, che si vuole radicata non tanto in una giustificazione di ordine razionale, quanto piuttosto nella sfera del sentire comune. Ne deriva, in forma non priva di problematicità, che agli occhi dell'ultimo Vico i valori di umanità sembrano potersi rintracciare più agevolmente nelle risorse della barbarie che non in quelle della riflessione razionale.
2021
Dante e Vico. Alle radici della vita civile
9788857583464
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3410250
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact