La valle della Bekaa rappresenta un esempio di area archeologica che ha visto e vissuto la stratificazione dovuta al passaggio di popoli e culture differenti. Dalla prima occupazione risalente all’età del bronzo antica all’epoca fenicia, al suo passaggio sotto l’egida romana fino all’occupazione araba, questo sito si è sempre espresso come simbolo religioso e di aggregazione sociale nella sua più ampia valenza. Proprio un così ricco avvicendarsi di popoli e culture ha caratterizzato in maniera così peculiare il substrato archeologico della valle libanese, facendola entrare di diritto oramai quasi venticinque anni orsono nel prestigioso elenco dei siti Unesco patrimonio dell’Umanità. Al giorno d’oggi l'intero complesso monumentale vive un momento storico molto difficile. Gli eventi bellici rischiano infatti di cancellare o quantomeno di danneggiare grandemente quei simboli e quelle architetture che la storia dei popoli ha impiegato quasi tremila anni a delineare. Ciò che oggi è possibile compiere, a differenza dei secoli passati, è un monitoraggio costante sull’integrità e sullo stato conservativo di questi monumenti anche in tempi di occupazione bellica. L’analisi tramite immagini satellitari permette infatti di poter compiere un’indagine preventiva a distanza al fine di pianificare un intervento diretto in maniera più precisa e mirata.

Spiare, studiare: la valle della Bekaa tra indagine archeologica e monitoraggio militare

Orlandi M.
2012

Abstract

La valle della Bekaa rappresenta un esempio di area archeologica che ha visto e vissuto la stratificazione dovuta al passaggio di popoli e culture differenti. Dalla prima occupazione risalente all’età del bronzo antica all’epoca fenicia, al suo passaggio sotto l’egida romana fino all’occupazione araba, questo sito si è sempre espresso come simbolo religioso e di aggregazione sociale nella sua più ampia valenza. Proprio un così ricco avvicendarsi di popoli e culture ha caratterizzato in maniera così peculiare il substrato archeologico della valle libanese, facendola entrare di diritto oramai quasi venticinque anni orsono nel prestigioso elenco dei siti Unesco patrimonio dell’Umanità. Al giorno d’oggi l'intero complesso monumentale vive un momento storico molto difficile. Gli eventi bellici rischiano infatti di cancellare o quantomeno di danneggiare grandemente quei simboli e quelle architetture che la storia dei popoli ha impiegato quasi tremila anni a delineare. Ciò che oggi è possibile compiere, a differenza dei secoli passati, è un monitoraggio costante sull’integrità e sullo stato conservativo di questi monumenti anche in tempi di occupazione bellica. L’analisi tramite immagini satellitari permette infatti di poter compiere un’indagine preventiva a distanza al fine di pianificare un intervento diretto in maniera più precisa e mirata.
2012
A scuola di Pace III
9788857510866
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3411105
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