Sulla scorta di alcune considerazioni teoriche sulla traduzione del testo drammatico, il presente studio ricostruisce l’attività traduttiva del capocomico veneziano Salvatore Fabbrichesi (1772-1827), figura di spicco della vita teatrale italiana di inizio Ottocento. L’analisi si rivolge in particolare alla «libera traduzione» del dramma Die Advokaten (1796) di August Wilhelm Iffland, uscita nel 1822 con il titolo L’autorità paterna. La versione di Fabbrichesi si presenta come una riscrittura e riduzione dell’originale tedesco, di cui conserva alcuni elementi discorsivi centrali, come lo scontro tra le posizioni giusnaturaliste dell’illuminismo e il positivismo giuridico ottocentesco, mentre ne trasforma o tralascia degli altri, come l’opposizione tra borghesia e aristocrazia, tra etica del lavoro e corruzione del lusso, tipica del dramma borghese tedesco. Oltre a evidenziare i principali punti di scollamento tra l’originale e la traduzione italiana, dovuti sia alla creatività del traduttore sia alle diverse esigenze di messinscena e di ricezione nella cultura di arrivo, la lettura contrastiva dei due testi consente di trarre conclusioni più generali sulle strategie traduttive e sullo stile di Fabbrichesi, ma anche sulle specificità di alcuni pattern ricorrenti nella traduzione del testo teatrale a cavallo tra Sette e Ottocento.

Tradurre per le scene tra Sette e Ottocento. Note in margine a L’autorità paterna di Salvatore Fabbrichesi, „libera traduzione“ del dramma Die Advokaten di Iffland

Vecchiato Daniele
2021

Abstract

Sulla scorta di alcune considerazioni teoriche sulla traduzione del testo drammatico, il presente studio ricostruisce l’attività traduttiva del capocomico veneziano Salvatore Fabbrichesi (1772-1827), figura di spicco della vita teatrale italiana di inizio Ottocento. L’analisi si rivolge in particolare alla «libera traduzione» del dramma Die Advokaten (1796) di August Wilhelm Iffland, uscita nel 1822 con il titolo L’autorità paterna. La versione di Fabbrichesi si presenta come una riscrittura e riduzione dell’originale tedesco, di cui conserva alcuni elementi discorsivi centrali, come lo scontro tra le posizioni giusnaturaliste dell’illuminismo e il positivismo giuridico ottocentesco, mentre ne trasforma o tralascia degli altri, come l’opposizione tra borghesia e aristocrazia, tra etica del lavoro e corruzione del lusso, tipica del dramma borghese tedesco. Oltre a evidenziare i principali punti di scollamento tra l’originale e la traduzione italiana, dovuti sia alla creatività del traduttore sia alle diverse esigenze di messinscena e di ricezione nella cultura di arrivo, la lettura contrastiva dei due testi consente di trarre conclusioni più generali sulle strategie traduttive e sullo stile di Fabbrichesi, ma anche sulle specificità di alcuni pattern ricorrenti nella traduzione del testo teatrale a cavallo tra Sette e Ottocento.
2021
Tra Weltliteratur e parole bugiarde. Sulle traduzioni della letteratura tedesca nell’Ottocento italiano
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