The aim of the present research is to analyse and reconstruct, by means of amphoras, the trade routes in the Eastern provinces of Moesia Inferior and Thrace and the economic relationships between this area and the regions of the Western Mediterranean. After a brief geographical and historical overview, focused on the agricultural propensity and exploitation of the area (chapter 1), the amphoras attested in Moesia Inferior and Thrace according to the typological standard are presented (chapter 2). Forty types of transport containers are inspected and divided into two chronological groups (Late Hellenistic productions and Imperial ones produced untill the 5th century AD, taking into consideration also few possible production continuity in later periods). For each type some morphological characteristics, fabric peculiarities, production’s areas, distribution, chronology and content are indicated. A special detail examination is dedicated to the Pontic amphoras, generally least known, classified in different ways and items in the local studies, often published in Slavic languages (Bulgarian, Serbian, Romanian, Russian). The knowledge of these languages allowed to set up some links between the local tipological systems and those commonly established. An analysis of unpublished materials (which reach about 400 items personally examined) from selected sites completes the general frame of the evidences. Seven case studies, situated near by important commercial routes have been selected: three of them are located on the right bank of the Danube river (Novae, Sexaginta Prista and Trimammium), the other three are situated on the Western coast of the Black Sea (Odessos, Deultum, Apollonia Pontica) and one (Kabyle) in the inner part of Thrace (chapter 3). For each site some topographic and cronological aspects, the research areas and the contexts of the amphora finds are examined. The results have been put into tables which summarise and offer a sinthetic vision of the distribution patterns during the different historical phases and create a chronological net of references which able to put into consideration some finds without precise context information either. The fourth and the final chapter of this thesis constitutes a concluding summary of the study of the consumption and trade of goods in the Roman provinces of Lower Mesia and Thrace. Two streams of distribution are distinguished: the first one developped on the Western coast of the Black Sea and is particularly related with the Aegean basin and the Pontic area. In this landscape dominated by the consumption of local goods and imports of Eastern Mediterranean some trade connections with the West back to the Late Hellenistic period can be marked. The second stream (the Danube), is strictly connected with the presence of the Roman army and its important role increases from the beginning of the second half of the 1st century AD, during the kingdom of emperor Vespasianus, many entrepreneurs, attracted by the great possibilities of the military market in the Balkans, start commercial relationships between these zone and the Adriatic Sea. After the Dacian Wars and the establishment of the province of Dacia in 106 AD, a new period of economic and social stability is created. The Adriatic commodities are replaced from the Spanish imports, which increase after the organization of annona militaris. In spite of the scarce availability of evidence, it emerges from analysis of the data that in the examinated period some goods from the Western Black Sea region reach the inland of Thrace, as for example is the case of Kabyle. The increase of the social and economic role of Constantinople and the change of centre of power towards the Eastern part of the Empire makes possible the arrival of some North African products. Although these containers occur in a smaller percentage than the amphoras from other centres, their role become more important during the Early Byzantine period.

Il progetto di ricerca si propone di analizzare e ricostruire, per mezzo degli indicatori forniti dai contenitori da trasporto, le direttrici di traffico che interessarono le province orientali di Moesia Inferior e Thracia, e in particolare i loro rapporti economici con le regioni del Mediterraneo occidentale. Dopo un breve inquadramento di carattere storico e geografico, in cui particolare attenzione viene rivolta alla vocazione e allo sfruttamento agricolo del territorio (capitolo 1), segue una presentazione su base tipologica delle anfore documentate in Moesia Inferior e Thracia (capitolo 2). Sono stati passati in rassegna 40 tipi di contenitori da trasporto, suddivisi dal punto di vista cronologico in due grandi scansioni (le produzioni relative all'età tradoellenistica e quelle di età imperiale attive fino al V secolo d.C., non trascurando anche eventuali continuità nei periodi posteriori), per i quali sono stati evidenziati le caratteristiche morfologiche e del corpo ceramico, le aree di produzione, la diffusione, la cronologia e, ove possibile, il contenuto. Un particolare approfondimento è stato dedicato alle produzioni dell'area pontica, poichè si tratta di anfore meno conosciute, spesso variamente classificate, e il cui studio è disperso in numerose pubblicazioni, di carattere locale, edite soprattutto in lingue slave (bulgaro, serbo, rumeno, russo). La conoscenza di queste lingue ha consentito innanzitutto di creare dei collegamenti tra i sistemi tipologici locali e quelli più comunemente affermati. Nella creazione di un quadro generale delle presenze si è affiancata alla revisione dei dati editi l'analisi di materiale inedito e visto personalmente (circa quattrocento esemplari anforari), proveniente da alcuni siti selezionati: si tratta di sette siti situati nell'immediata vicinanza di grandi arterie commerciali, tre lungo il basso corso del Danubio (Novae, Sexaginta Prista e Trimammium), tre sulla costa occidentale del Mar Nero (Odessos, Deultum, Apollonia Pontica) e l'ultimo, Kabyle, nell'entroterra della Thracia (capitolo 3). Per ciascun sito si sono affrontati gli aspetti topografici e cronologici, le aree indagate e i contesti di ritrovamento delle anfore. Le tabelle rassuntive dei dati ricavati offrono una visione sintetica del quadro distributivo nelle diverse fasi storiche, proponendo una griglia cronologica di riferimento anche per i reperti privi di informazioni sul contesto di rinvenimento. Nelle considerazioni conclusive (capitolo 4) si è affrontata una disamina generale sul consumo e commercio in Moesia Inferior e Thracia. Vengono distinte due direttrici commerciali: la prima appare afferente alla rotta occidentale del Mar Nero e quindi interessata prevalentemente dai traffici pontici e egei, ma nonostante un panorama di prevalenti arrivi e consumi di derrate locali o del Mediterraneo orientale, è stato possibile evidenziare lo svilupparsi, già a partire dall'età tardoellenistica, di rapporti commerciali con l'Occidente. La seconda direttrice, il Danubio, risulta essere strettamente collegata alla presenza dell'esercito romano; la sua importanza aumenta notevolmente a partire dalla metà del I secolo d.C., quando, durante l’epoca di Vespasiano, i produttori dell’Adriatico sono attratti dalla grande possibilità ricettiva dell’esercito. Dopo le guerre daciche di Traiano e la nascita della provincia di Dacia (106 d.C.) si inaugura un periodo di tranquillità: le derrate dall’Adriatico lasciano spazio a quelle della penisola iberica, che diventano prevalenti con l’istituzione dell’annona militaris, voluta dall’imperatore Settimio Severo per sopperire alle esigenze alimentari dell’esercito. Nonostante la scarsità di dati disponibili è stato possibile ricostruire come in questo periodo alcune merci provenienti dal Mar Nero raggiungessero anche i territori più interni della Tracia (ad esempio Kabyle). Con l'affermarsi di Costantinopoli, e con il conseguente spostamento del baricentro politico dell'Impero verso Oriente, fanno le loro prime occasionali comparse le anfore africane, la cui presenza cresce fino a diventare predominante durante il periodo tardoantico.

Tra Oriente e Occidente: dinamiche commerciali in Moesia Inferior e Thracia in epoca romana. :I dati dei contenitori da trasporto / Dobreva, Diana Sergeeva. - (2010 Jan 30).

Tra Oriente e Occidente: dinamiche commerciali in Moesia Inferior e Thracia in epoca romana. :I dati dei contenitori da trasporto

Dobreva, Diana Sergeeva
2010

Abstract

Il progetto di ricerca si propone di analizzare e ricostruire, per mezzo degli indicatori forniti dai contenitori da trasporto, le direttrici di traffico che interessarono le province orientali di Moesia Inferior e Thracia, e in particolare i loro rapporti economici con le regioni del Mediterraneo occidentale. Dopo un breve inquadramento di carattere storico e geografico, in cui particolare attenzione viene rivolta alla vocazione e allo sfruttamento agricolo del territorio (capitolo 1), segue una presentazione su base tipologica delle anfore documentate in Moesia Inferior e Thracia (capitolo 2). Sono stati passati in rassegna 40 tipi di contenitori da trasporto, suddivisi dal punto di vista cronologico in due grandi scansioni (le produzioni relative all'età tradoellenistica e quelle di età imperiale attive fino al V secolo d.C., non trascurando anche eventuali continuità nei periodi posteriori), per i quali sono stati evidenziati le caratteristiche morfologiche e del corpo ceramico, le aree di produzione, la diffusione, la cronologia e, ove possibile, il contenuto. Un particolare approfondimento è stato dedicato alle produzioni dell'area pontica, poichè si tratta di anfore meno conosciute, spesso variamente classificate, e il cui studio è disperso in numerose pubblicazioni, di carattere locale, edite soprattutto in lingue slave (bulgaro, serbo, rumeno, russo). La conoscenza di queste lingue ha consentito innanzitutto di creare dei collegamenti tra i sistemi tipologici locali e quelli più comunemente affermati. Nella creazione di un quadro generale delle presenze si è affiancata alla revisione dei dati editi l'analisi di materiale inedito e visto personalmente (circa quattrocento esemplari anforari), proveniente da alcuni siti selezionati: si tratta di sette siti situati nell'immediata vicinanza di grandi arterie commerciali, tre lungo il basso corso del Danubio (Novae, Sexaginta Prista e Trimammium), tre sulla costa occidentale del Mar Nero (Odessos, Deultum, Apollonia Pontica) e l'ultimo, Kabyle, nell'entroterra della Thracia (capitolo 3). Per ciascun sito si sono affrontati gli aspetti topografici e cronologici, le aree indagate e i contesti di ritrovamento delle anfore. Le tabelle rassuntive dei dati ricavati offrono una visione sintetica del quadro distributivo nelle diverse fasi storiche, proponendo una griglia cronologica di riferimento anche per i reperti privi di informazioni sul contesto di rinvenimento. Nelle considerazioni conclusive (capitolo 4) si è affrontata una disamina generale sul consumo e commercio in Moesia Inferior e Thracia. Vengono distinte due direttrici commerciali: la prima appare afferente alla rotta occidentale del Mar Nero e quindi interessata prevalentemente dai traffici pontici e egei, ma nonostante un panorama di prevalenti arrivi e consumi di derrate locali o del Mediterraneo orientale, è stato possibile evidenziare lo svilupparsi, già a partire dall'età tardoellenistica, di rapporti commerciali con l'Occidente. La seconda direttrice, il Danubio, risulta essere strettamente collegata alla presenza dell'esercito romano; la sua importanza aumenta notevolmente a partire dalla metà del I secolo d.C., quando, durante l’epoca di Vespasiano, i produttori dell’Adriatico sono attratti dalla grande possibilità ricettiva dell’esercito. Dopo le guerre daciche di Traiano e la nascita della provincia di Dacia (106 d.C.) si inaugura un periodo di tranquillità: le derrate dall’Adriatico lasciano spazio a quelle della penisola iberica, che diventano prevalenti con l’istituzione dell’annona militaris, voluta dall’imperatore Settimio Severo per sopperire alle esigenze alimentari dell’esercito. Nonostante la scarsità di dati disponibili è stato possibile ricostruire come in questo periodo alcune merci provenienti dal Mar Nero raggiungessero anche i territori più interni della Tracia (ad esempio Kabyle). Con l'affermarsi di Costantinopoli, e con il conseguente spostamento del baricentro politico dell'Impero verso Oriente, fanno le loro prime occasionali comparse le anfore africane, la cui presenza cresce fino a diventare predominante durante il periodo tardoantico.
30-gen-2010
The aim of the present research is to analyse and reconstruct, by means of amphoras, the trade routes in the Eastern provinces of Moesia Inferior and Thrace and the economic relationships between this area and the regions of the Western Mediterranean. After a brief geographical and historical overview, focused on the agricultural propensity and exploitation of the area (chapter 1), the amphoras attested in Moesia Inferior and Thrace according to the typological standard are presented (chapter 2). Forty types of transport containers are inspected and divided into two chronological groups (Late Hellenistic productions and Imperial ones produced untill the 5th century AD, taking into consideration also few possible production continuity in later periods). For each type some morphological characteristics, fabric peculiarities, production’s areas, distribution, chronology and content are indicated. A special detail examination is dedicated to the Pontic amphoras, generally least known, classified in different ways and items in the local studies, often published in Slavic languages (Bulgarian, Serbian, Romanian, Russian). The knowledge of these languages allowed to set up some links between the local tipological systems and those commonly established. An analysis of unpublished materials (which reach about 400 items personally examined) from selected sites completes the general frame of the evidences. Seven case studies, situated near by important commercial routes have been selected: three of them are located on the right bank of the Danube river (Novae, Sexaginta Prista and Trimammium), the other three are situated on the Western coast of the Black Sea (Odessos, Deultum, Apollonia Pontica) and one (Kabyle) in the inner part of Thrace (chapter 3). For each site some topographic and cronological aspects, the research areas and the contexts of the amphora finds are examined. The results have been put into tables which summarise and offer a sinthetic vision of the distribution patterns during the different historical phases and create a chronological net of references which able to put into consideration some finds without precise context information either. The fourth and the final chapter of this thesis constitutes a concluding summary of the study of the consumption and trade of goods in the Roman provinces of Lower Mesia and Thrace. Two streams of distribution are distinguished: the first one developped on the Western coast of the Black Sea and is particularly related with the Aegean basin and the Pontic area. In this landscape dominated by the consumption of local goods and imports of Eastern Mediterranean some trade connections with the West back to the Late Hellenistic period can be marked. The second stream (the Danube), is strictly connected with the presence of the Roman army and its important role increases from the beginning of the second half of the 1st century AD, during the kingdom of emperor Vespasianus, many entrepreneurs, attracted by the great possibilities of the military market in the Balkans, start commercial relationships between these zone and the Adriatic Sea. After the Dacian Wars and the establishment of the province of Dacia in 106 AD, a new period of economic and social stability is created. The Adriatic commodities are replaced from the Spanish imports, which increase after the organization of annona militaris. In spite of the scarce availability of evidence, it emerges from analysis of the data that in the examinated period some goods from the Western Black Sea region reach the inland of Thrace, as for example is the case of Kabyle. The increase of the social and economic role of Constantinople and the change of centre of power towards the Eastern part of the Empire makes possible the arrival of some North African products. Although these containers occur in a smaller percentage than the amphoras from other centres, their role become more important during the Early Byzantine period.
Moesia Inferior, Thracia, anfore, commercio, produzione pontica, importazioni occidentali. Moesia Inferior, Thrace, amphoras, trade, pontic production, western imports
Tra Oriente e Occidente: dinamiche commerciali in Moesia Inferior e Thracia in epoca romana. :I dati dei contenitori da trasporto / Dobreva, Diana Sergeeva. - (2010 Jan 30).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
31.01def.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Non specificato
Dimensione 77.52 MB
Formato Adobe PDF
77.52 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3421617
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact