In the last decades, the attention for the elderly has been increased in various disciplines, as a result of the changed demographic scenario which has been characterized by the progressive aging of the population and the growing number of elderly people in the social structures of industrialized countries. Educational research has developed a renewed attention to the older people, considering in a different way even the concept of elderly itself. Multidisciplinary suggestions of psychological, sociological, anthropological and historical order, have emphasized the multiplicity and the variety of evolutionary and existential dimensions of the elderly, thus the elderly requires Pedagogy, and specifically the Pedagogy of the life course, to consider the experience of aging for its development. For these reasons there is the idea of promoting the resources of the elderly people on the basis of the permanent education: on the one hand, by beginning a cultural change for the overcoming of old stereotypes and undue social homologations; on the other hand, by providing educational experiences that can stimulate all dimensions (such as cognitive, affective, relational, spiritual ones) of the whole aging person and realize welfare and social integration. One of the principal institutions that promote experiences of permanent education for the elderly people, is the Università per la Terza Età. This institution represents an opportunity for them to exercise the mind and the body, to cultivate interests, to build relationships, to experiment themselves about new roles, various activities, and renewed self-aspects. Knowing the elderly who choose to attend these educational opportunities, would provide a clearer and deeper view of the today’s elderly, with his peculiarities and personal path of self education. Moreover, this aspect would allow to obtain some starting points for an educational projectuality of elderly age, a season of life that is still poorly understood. The present research has performed a survey at an Università per la Terza Età, in order to understand the meanings and educational experiences related to the aging, as these are constructed and lived by older people. The research has been conducted according to a hermeneutic-phenomenological approach, to bring out the subjective perspective of people. Informations are obtained by thirty semi-structured one hour interviews submitted to elderly people who attend the Università per il Tempo Libero of Mestre (Venice), and the text of these interviews has been analysed by Atlas.ti software. The results are not certainly generalizable, however they seem to provide an interesting view on the world of the elderly, the existential conditions and the request of education. This study could represent the beginning of a reflection which represent for Pedagogy the possibility of designing educational experiences specifically for elderly people, starting from their subjectivity and needs of self-realization.

Negli ultimi decenni, in conseguenza del mutato scenario demografico, connotato dal graduale invecchiamento della popolazione e quindi dalla rilevanza numerica della fascia d’età degli anziani per gli assetti sociali dei Paesi industrializzati, è maturato in diversi ambiti disciplinari l’interesse per la vecchiaia. La ricerca educativa, da parte sua, ha sviluppato una rinnovata attenzione nei confronti della persona in età avanzata, considerando in termini differenti anche il concetto stesso di vecchiaia. La vecchiaia, infatti, grazie anche alle suggestioni multidisciplinari di ordine psicologico, sociologico, antropologico e storico, che hanno sottolineato la molteplicità e la varietà delle sue dimensioni evolutive ed esistenziali, richiede alla pedagogia, intesa quale Pedagogia del corso di vita, di re-interpretare l’esperienza senile in prospettiva di una sua valorizzazione e riqualificazione. Si profila pertanto l’intenzione di promuovere le risorse dell’anziano nell’ottica dell’educazione permanente: da una parte, avviando un cambiamento culturale all’insegna del superamento di vecchi stereotipi e indebite omologazioni ancora presenti a livello sociale, dall’altra, predisponendo delle esperienze educative in grado di stimolare tutte le dimensioni (cognitiva, affettiva, relazionale, spirituale ecc.) della persona anziana, globalmente intesa, e di favorirne il benessere e l’integrazione sociale. L’istituzione che, nello specifico, più di altre promuove esperienze di educazione permanente rivolte agli anziani, è l’Università per la Terza Età. Essa si propone come opportunità per l’anziano di esercitare la mente e il corpo, di coltivare interessi, di stringere relazioni, di sperimentarsi in relazione a ruoli inediti, a differenti attività, a rinnovati aspetti di sé. Conoscere gli anziani che scelgono di frequentare tali occasioni educative, permetterebbe di avere una visione più chiara e approfondita dell’anziano di oggi, con le sue peculiarità e il suo personale percorso di auto-educazione. Ciò consentirebbe di fornire degli spunti di riflessione e di progettualità educativa in relazione all’educazione in età anziana, un’età della vita che ha ancora molto da raccontare di sé e che, per certi versi, resta ancora poco conosciuta. L’intenzione della presente ricerca è stata pertanto quello di effettuare un’indagine esplorativa presso un’Università per la Terza Età, per conoscere i significati dell’invecchiare e delle esperienze educative in età avanzata così come vengono costruiti e vissuti dagli anziani stessi. Volendo far emergere la prospettiva soggettiva delle persone, la ricerca è stata condotta secondo un approccio fenomenologico-ermeneutico, attraverso trenta interviste semi-strutturate, di circa un’ora l’una, che hanno coinvolto gli anziani dell’Università per il Tempo Libero di Mestre (Ve), successivamente, sottoposte a codifica e analisi testuale tramite il software Atlas.ti. I risultati non sono certamente generalizzabili, tuttavia sembrano fornire un interessante scorcio sul mondo dell’anziano, sulla sua condizione esistenziale e sulla sue istanze educative, divenendo uno spunto di riflessione pedagogica sulla possibilità di progettare esperienze educative dedicate agli anziani a partire dalla loro soggettività e dalle loro esigenze di autorealizzazione.

Educazione permanente e anziani. Viaggio tra i significati dell'educazione e delle esperienze educative in età avanzata, all'interno dell'università per la terza età / Gregianin, Alessandra. - (2011 Jul 31).

Educazione permanente e anziani. Viaggio tra i significati dell'educazione e delle esperienze educative in età avanzata, all'interno dell'università per la terza età

GREGIANIN, ALESSANDRA
2011

Abstract

Negli ultimi decenni, in conseguenza del mutato scenario demografico, connotato dal graduale invecchiamento della popolazione e quindi dalla rilevanza numerica della fascia d’età degli anziani per gli assetti sociali dei Paesi industrializzati, è maturato in diversi ambiti disciplinari l’interesse per la vecchiaia. La ricerca educativa, da parte sua, ha sviluppato una rinnovata attenzione nei confronti della persona in età avanzata, considerando in termini differenti anche il concetto stesso di vecchiaia. La vecchiaia, infatti, grazie anche alle suggestioni multidisciplinari di ordine psicologico, sociologico, antropologico e storico, che hanno sottolineato la molteplicità e la varietà delle sue dimensioni evolutive ed esistenziali, richiede alla pedagogia, intesa quale Pedagogia del corso di vita, di re-interpretare l’esperienza senile in prospettiva di una sua valorizzazione e riqualificazione. Si profila pertanto l’intenzione di promuovere le risorse dell’anziano nell’ottica dell’educazione permanente: da una parte, avviando un cambiamento culturale all’insegna del superamento di vecchi stereotipi e indebite omologazioni ancora presenti a livello sociale, dall’altra, predisponendo delle esperienze educative in grado di stimolare tutte le dimensioni (cognitiva, affettiva, relazionale, spirituale ecc.) della persona anziana, globalmente intesa, e di favorirne il benessere e l’integrazione sociale. L’istituzione che, nello specifico, più di altre promuove esperienze di educazione permanente rivolte agli anziani, è l’Università per la Terza Età. Essa si propone come opportunità per l’anziano di esercitare la mente e il corpo, di coltivare interessi, di stringere relazioni, di sperimentarsi in relazione a ruoli inediti, a differenti attività, a rinnovati aspetti di sé. Conoscere gli anziani che scelgono di frequentare tali occasioni educative, permetterebbe di avere una visione più chiara e approfondita dell’anziano di oggi, con le sue peculiarità e il suo personale percorso di auto-educazione. Ciò consentirebbe di fornire degli spunti di riflessione e di progettualità educativa in relazione all’educazione in età anziana, un’età della vita che ha ancora molto da raccontare di sé e che, per certi versi, resta ancora poco conosciuta. L’intenzione della presente ricerca è stata pertanto quello di effettuare un’indagine esplorativa presso un’Università per la Terza Età, per conoscere i significati dell’invecchiare e delle esperienze educative in età avanzata così come vengono costruiti e vissuti dagli anziani stessi. Volendo far emergere la prospettiva soggettiva delle persone, la ricerca è stata condotta secondo un approccio fenomenologico-ermeneutico, attraverso trenta interviste semi-strutturate, di circa un’ora l’una, che hanno coinvolto gli anziani dell’Università per il Tempo Libero di Mestre (Ve), successivamente, sottoposte a codifica e analisi testuale tramite il software Atlas.ti. I risultati non sono certamente generalizzabili, tuttavia sembrano fornire un interessante scorcio sul mondo dell’anziano, sulla sua condizione esistenziale e sulla sue istanze educative, divenendo uno spunto di riflessione pedagogica sulla possibilità di progettare esperienze educative dedicate agli anziani a partire dalla loro soggettività e dalle loro esigenze di autorealizzazione.
31-lug-2011
In the last decades, the attention for the elderly has been increased in various disciplines, as a result of the changed demographic scenario which has been characterized by the progressive aging of the population and the growing number of elderly people in the social structures of industrialized countries. Educational research has developed a renewed attention to the older people, considering in a different way even the concept of elderly itself. Multidisciplinary suggestions of psychological, sociological, anthropological and historical order, have emphasized the multiplicity and the variety of evolutionary and existential dimensions of the elderly, thus the elderly requires Pedagogy, and specifically the Pedagogy of the life course, to consider the experience of aging for its development. For these reasons there is the idea of promoting the resources of the elderly people on the basis of the permanent education: on the one hand, by beginning a cultural change for the overcoming of old stereotypes and undue social homologations; on the other hand, by providing educational experiences that can stimulate all dimensions (such as cognitive, affective, relational, spiritual ones) of the whole aging person and realize welfare and social integration. One of the principal institutions that promote experiences of permanent education for the elderly people, is the Università per la Terza Età. This institution represents an opportunity for them to exercise the mind and the body, to cultivate interests, to build relationships, to experiment themselves about new roles, various activities, and renewed self-aspects. Knowing the elderly who choose to attend these educational opportunities, would provide a clearer and deeper view of the today’s elderly, with his peculiarities and personal path of self education. Moreover, this aspect would allow to obtain some starting points for an educational projectuality of elderly age, a season of life that is still poorly understood. The present research has performed a survey at an Università per la Terza Età, in order to understand the meanings and educational experiences related to the aging, as these are constructed and lived by older people. The research has been conducted according to a hermeneutic-phenomenological approach, to bring out the subjective perspective of people. Informations are obtained by thirty semi-structured one hour interviews submitted to elderly people who attend the Università per il Tempo Libero of Mestre (Venice), and the text of these interviews has been analysed by Atlas.ti software. The results are not certainly generalizable, however they seem to provide an interesting view on the world of the elderly, the existential conditions and the request of education. This study could represent the beginning of a reflection which represent for Pedagogy the possibility of designing educational experiences specifically for elderly people, starting from their subjectivity and needs of self-realization.
ANZIANI EDUCAZIONE PERMANENTE INVECCHIAMENTO ATTIVO ELDERLY LIFE-LONG EDUCATION ACTIVE AGEING
Educazione permanente e anziani. Viaggio tra i significati dell'educazione e delle esperienze educative in età avanzata, all'interno dell'università per la terza età / Gregianin, Alessandra. - (2011 Jul 31).
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