This research aims to contribute to the understanding of local socio-economic phenomena, particularly those related to labor, developed in relation to some of the main dynamics of today’s globalization. The analysis focuses on social relationships of production and reproduction that characterize the assembly industry for export in the border area between Mexico and the United States. Specifically, we examine the socio-economic model through which Foxconn operates in Ciudad Juarez (Chihuahua, Mexico). This multinational company – which, despite its Taiwanese origins has grown together with the economy of mainland China – holds roughly 50% of the electronics production market worldwide and has become the paradigm of a new phenomenon of economic expansion – not only from a quantitative, but also from a qualitative point of view. The research draws data from a six-month period of fieldwork. Five months were spent in the Mexican city of Ciudad Juarez and its suburbs (a few kilometers from the border with the United States), where the vast majority of ethnographic observations and interviews were conducted, and a month was spent in El Paso, the United States city adjacent to Ciudad Juarez. 49 key informants were interviewed, including 22 women and 27 men; 35 interviews were conducted with Foxconn’s workers and 2 with ex-workers, among which 18 were women and 19 men. Additionally, 12 key informants (business executives, government officials, representatives of the local association of employers and of social and community organizations), were interviewed, of which 8 were men and 4 were women. The research analyzes the socio-economic dynamics that, in a short period, have converted the Mexico-United States border into a central location of global economic development, characterized by a remarkable industrial and demographic concentration, which have transformed the metropolitan area of El Paso - Ciudad Juarez into one of the most populous and industrialized cross-border areas in the world. In addition to the socio-economic features of the territory, the research analyzes the globalized processes that, beginning in the Sixties, have contributed crucially to the massive growth of the so-called maquiladora industry. Central to the research is the analysis of the numerous and profound changes which occurred in the local structure of social relations. The main research interest is the analysis of “labor informalization”, a category which is not related to the growth of the so-called “informal economy”, but to the development of mechanisms of informalization within the regulatory framework of the so-called “legal” or “registered” economy, in which the role played by local actors is critical. Finally, considering the sociological immanence of labor (which, under capitalism, is set up as a primary role, determining the social positioning of individuals in various relational networks and hierarchies), the research explores the transformations and the phenomena that characterize the sphere of reproduction, trying to explain the ways in which this sphere interpenetrates and influences the dynamics of globalized production, and vice versa. The profound changes in gender roles, the militarization of the whole border area, local territorial conflicts, the spread of poverty and urban precariousness, the emergence of a powerful “necroeconomy” and “necropolitics” – primarily, but not exclusively, indicated by feminicidios and juvenicidios –, the exponentially increased power of organized crime and the loss of the Mexican State’s ‘monopoly on violence’ in vast areas of the country emerge as fundamental dynamics in the constitution of the sphere of reproduction, where workers of today's globalized electronics industry carry out their the daily life.

La presente ricerca aspira a contribuire alla comprensione dei fenomeni socio-economici locali (in particolare quelli lavorativi) sviluppati in relazione ad alcune dinamiche della globalizzazione odierna. L’analisi si focalizza nei rapporti produttivi e riproduttivi che contraddistinguono l’industria dell’assemblaggio per l’esportazione radicata nella zona di confine tra il Messico e gli Stati Uniti. A tale scopo, si esamina il modello socio-economico avviato dalla Foxconn a Ciudad Juárez (Chihuahua, Messico). L’azienda – di origini taiwanesi ma cresciuta parallelamente all’economia della Cina continentale – detiene il 50% circa della produzione nel settore elettronico a livello globale ed è diventata paradigmatica di un nuovo fenomeno di espansione economico, dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo. La ricerca ha previsto sei mesi di lavoro di campo, cinque dei quali trascorsi in Messico, a pochi chilometri dal confine con gli Stati Uniti (a Ciudad Juárez e nelle sue periferie, dove è stata svolta la grande maggioranza delle osservazioni etnografiche e delle interviste) e un mese a El Paso, città statunitense contigua a Ciudad Juárez. Sono state realizzate 49 interviste, di cui 22 a donne e 27 a uomini. Ho realizzato 35 interviste a operai e 2 a ex-operai della Foxconn, tra questi 18 erano donne e 19 uomini. Inoltre, ho intervistato 12 testimoni privilegiati (dirigenti aziendali, rappresentanti governativi, dell’associazione di datori di lavoro e di organizzazioni sociali e comunitarie) di cui 8 uomini e 4 donne. La ricerca analizza le dinamiche socio-economiche che, in un breve periodo, hanno trasformato questa frontiera in un nodo centrale dello sviluppo economico globale, caratterizzato da una notevole concentrazione industriale e demografica, rendendo la zona metropolitana El Paso - Ciudad Juárez una delle aree transfrontaliere più popolate al mondo. Oltre alle peculiarità socio-economiche del territorio, vengono analizzati i processi globalizzati che, fin dagli anni Sessanta, hanno contribuito in modo cruciale all’ingente crescita dell’industria maquiladora per l’esportazione. Centrale per la ricerca è l’analisi dei molteplici e profondi cambiamenti avvenuti nella struttura dei rapporti sociali locali. L’interesse principale della ricerca è rappresentato dall’analisi della categoria di “lavoratore informalizzato” che assume particolare rilevanza non in conseguenza all’incremento della cosiddetta ‘economia informale’, bensì in relazione allo sviluppo di meccanismi d’informalizzazione del lavoro all’interno del quadro normativo dell’economia registrata, tra i quali emerge con forza il ruolo svolto dagli attori locali. Infine, considerando l’immanenza sociologica del lavoro (istituito sotto il capitalismo come un ruolo primario, determinante del posizionamento sociale degli individui nelle reti relazionali e nelle gerarchie), la ricerca approfondisce le trasformazioni e i fenomeni che caratterizzano la sfera della riproduzione, tentando di spiegare il modo in cui questa compenetra e influenza le dinamiche della produzione e viceversa. I profondi mutamenti nei ruoli di genere, la militarizzazione dell’intera zona di confine, i conflitti territoriali locali, la diffusione della povertà e della precarietà urbana, l’emergenza di una potente necroeconomia e una necropolitica primariamente indicate dai feminicidios e i juvenicidios, l’accresciuto potere della criminalità organizzata e la perdita del ‘monopolio della forza’ dello stato messicano in vaste aree del territorio nazionale emergono come dinamiche fondamentali nella costituzione della sfera della riproduzione, dove viene svolta la vita quotidiana dei lavoratori dell’odierna industria elettronica globalizzata.

La frontiera dello sviluppo. Industria elettronica globalizzata, informalità del lavoro e precarietà della vita quotidiana nel confine tra il Messico e gli Stati Uniti / Cecchi, Martín Emilio. - (2016 Jul 31).

La frontiera dello sviluppo. Industria elettronica globalizzata, informalità del lavoro e precarietà della vita quotidiana nel confine tra il Messico e gli Stati Uniti.

Cecchi, Martín Emilio
2016

Abstract

La presente ricerca aspira a contribuire alla comprensione dei fenomeni socio-economici locali (in particolare quelli lavorativi) sviluppati in relazione ad alcune dinamiche della globalizzazione odierna. L’analisi si focalizza nei rapporti produttivi e riproduttivi che contraddistinguono l’industria dell’assemblaggio per l’esportazione radicata nella zona di confine tra il Messico e gli Stati Uniti. A tale scopo, si esamina il modello socio-economico avviato dalla Foxconn a Ciudad Juárez (Chihuahua, Messico). L’azienda – di origini taiwanesi ma cresciuta parallelamente all’economia della Cina continentale – detiene il 50% circa della produzione nel settore elettronico a livello globale ed è diventata paradigmatica di un nuovo fenomeno di espansione economico, dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo. La ricerca ha previsto sei mesi di lavoro di campo, cinque dei quali trascorsi in Messico, a pochi chilometri dal confine con gli Stati Uniti (a Ciudad Juárez e nelle sue periferie, dove è stata svolta la grande maggioranza delle osservazioni etnografiche e delle interviste) e un mese a El Paso, città statunitense contigua a Ciudad Juárez. Sono state realizzate 49 interviste, di cui 22 a donne e 27 a uomini. Ho realizzato 35 interviste a operai e 2 a ex-operai della Foxconn, tra questi 18 erano donne e 19 uomini. Inoltre, ho intervistato 12 testimoni privilegiati (dirigenti aziendali, rappresentanti governativi, dell’associazione di datori di lavoro e di organizzazioni sociali e comunitarie) di cui 8 uomini e 4 donne. La ricerca analizza le dinamiche socio-economiche che, in un breve periodo, hanno trasformato questa frontiera in un nodo centrale dello sviluppo economico globale, caratterizzato da una notevole concentrazione industriale e demografica, rendendo la zona metropolitana El Paso - Ciudad Juárez una delle aree transfrontaliere più popolate al mondo. Oltre alle peculiarità socio-economiche del territorio, vengono analizzati i processi globalizzati che, fin dagli anni Sessanta, hanno contribuito in modo cruciale all’ingente crescita dell’industria maquiladora per l’esportazione. Centrale per la ricerca è l’analisi dei molteplici e profondi cambiamenti avvenuti nella struttura dei rapporti sociali locali. L’interesse principale della ricerca è rappresentato dall’analisi della categoria di “lavoratore informalizzato” che assume particolare rilevanza non in conseguenza all’incremento della cosiddetta ‘economia informale’, bensì in relazione allo sviluppo di meccanismi d’informalizzazione del lavoro all’interno del quadro normativo dell’economia registrata, tra i quali emerge con forza il ruolo svolto dagli attori locali. Infine, considerando l’immanenza sociologica del lavoro (istituito sotto il capitalismo come un ruolo primario, determinante del posizionamento sociale degli individui nelle reti relazionali e nelle gerarchie), la ricerca approfondisce le trasformazioni e i fenomeni che caratterizzano la sfera della riproduzione, tentando di spiegare il modo in cui questa compenetra e influenza le dinamiche della produzione e viceversa. I profondi mutamenti nei ruoli di genere, la militarizzazione dell’intera zona di confine, i conflitti territoriali locali, la diffusione della povertà e della precarietà urbana, l’emergenza di una potente necroeconomia e una necropolitica primariamente indicate dai feminicidios e i juvenicidios, l’accresciuto potere della criminalità organizzata e la perdita del ‘monopolio della forza’ dello stato messicano in vaste aree del territorio nazionale emergono come dinamiche fondamentali nella costituzione della sfera della riproduzione, dove viene svolta la vita quotidiana dei lavoratori dell’odierna industria elettronica globalizzata.
31-lug-2016
This research aims to contribute to the understanding of local socio-economic phenomena, particularly those related to labor, developed in relation to some of the main dynamics of today’s globalization. The analysis focuses on social relationships of production and reproduction that characterize the assembly industry for export in the border area between Mexico and the United States. Specifically, we examine the socio-economic model through which Foxconn operates in Ciudad Juarez (Chihuahua, Mexico). This multinational company – which, despite its Taiwanese origins has grown together with the economy of mainland China – holds roughly 50% of the electronics production market worldwide and has become the paradigm of a new phenomenon of economic expansion – not only from a quantitative, but also from a qualitative point of view. The research draws data from a six-month period of fieldwork. Five months were spent in the Mexican city of Ciudad Juarez and its suburbs (a few kilometers from the border with the United States), where the vast majority of ethnographic observations and interviews were conducted, and a month was spent in El Paso, the United States city adjacent to Ciudad Juarez. 49 key informants were interviewed, including 22 women and 27 men; 35 interviews were conducted with Foxconn’s workers and 2 with ex-workers, among which 18 were women and 19 men. Additionally, 12 key informants (business executives, government officials, representatives of the local association of employers and of social and community organizations), were interviewed, of which 8 were men and 4 were women. The research analyzes the socio-economic dynamics that, in a short period, have converted the Mexico-United States border into a central location of global economic development, characterized by a remarkable industrial and demographic concentration, which have transformed the metropolitan area of El Paso - Ciudad Juarez into one of the most populous and industrialized cross-border areas in the world. In addition to the socio-economic features of the territory, the research analyzes the globalized processes that, beginning in the Sixties, have contributed crucially to the massive growth of the so-called maquiladora industry. Central to the research is the analysis of the numerous and profound changes which occurred in the local structure of social relations. The main research interest is the analysis of “labor informalization”, a category which is not related to the growth of the so-called “informal economy”, but to the development of mechanisms of informalization within the regulatory framework of the so-called “legal” or “registered” economy, in which the role played by local actors is critical. Finally, considering the sociological immanence of labor (which, under capitalism, is set up as a primary role, determining the social positioning of individuals in various relational networks and hierarchies), the research explores the transformations and the phenomena that characterize the sphere of reproduction, trying to explain the ways in which this sphere interpenetrates and influences the dynamics of globalized production, and vice versa. The profound changes in gender roles, the militarization of the whole border area, local territorial conflicts, the spread of poverty and urban precariousness, the emergence of a powerful “necroeconomy” and “necropolitics” – primarily, but not exclusively, indicated by feminicidios and juvenicidios –, the exponentially increased power of organized crime and the loss of the Mexican State’s ‘monopoly on violence’ in vast areas of the country emerge as fundamental dynamics in the constitution of the sphere of reproduction, where workers of today's globalized electronics industry carry out their the daily life.
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La frontiera dello sviluppo. Industria elettronica globalizzata, informalità del lavoro e precarietà della vita quotidiana nel confine tra il Messico e gli Stati Uniti / Cecchi, Martín Emilio. - (2016 Jul 31).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3421802
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