During the last decades, short rotation forestry (SRF) plantations have become attractive for Italian farmers due both to their capacity to produce large quantities of woody biomass for energy purposes and to the considerable amount of public incentives allowed. The present study quantifies in a chronosequence 52 plantations in the Italian region of Friuli Venezia Giulia in order to acquire extensive knowledge of the productivity potential of SRF plantations in Northern Italy, their mortality rate, shoot sprouting capacity after coppicing and above-ground biomass production. Two newly selected clones of hybrid poplar, Pegaso and Sirio, specific for biomass production were employed under intensive biennial coppice management, planted at 3,0 m x 0,5 m. Experimental plots were measured during the winter 2007/2008. Average yields during the first cutting cycle are of 5 Mg ha-1 year-1 of dry matter, and at the end of the second cutting cycle average yields are of 9 Mg ha-1 year-1 for both clones. Constraining factors were found in all plantation soils. Yields of SRF plantation are lower than the values reported in literature for experimental plots, but are similar to the results of SRF in marginal areas. In 38,5% of experimental plantations, yields are insufficient for economic purposes. In order to improve yield, SRF plantations need high input management like fertilization and irrigation. An alternative to chemical fertilization is disposing of animal farm effluents. A test on swine effluent disposal effects on SRF of poplar, willow and black locust was carried out in order to evaluate yields capacity under different effluent management. Black locust’s and willow’s yields increase after one treatment. Poplar does not show any yield differences under different effluent management, probably because of a nutrient excess. Swine effluent disposal could prove useful in increasing biomass yield, but should be calibrated on a species’ phytoextraction potential to avoid pollution.

Nel corso dell’ultimo decennio la SRF da biomassa ha iniziato a diffondersi in Italia grazie alla presenza di cospicui finanziamenti. Al fine di evidenziare le reali potenzialità produttive e le problematiche della SRF realizzata in pieno campo in impianti produttivi non sperimentali è stata condotta un’analisi sincronica in 52 aree di saggio in impianti di SRF realizzati in pieno campo in Friuli Venezia Giulia. Sono stati analizzati il tasso di mortalità, l’emissione di getti dalla ceppaia a seguito della ceduazione, le principali caratteristiche dendrometriche e qualitative dei getti di due cloni di pioppo selezionati per la produzione di biomassa, Sirio e Pegaso, al fine di determinarne la produzione di biomassa e la sua relazione con le caratteristiche pedologiche. Al termine del primo ciclo colturale è stata registrata un produzione media di sostanza secca di 5 Mg ha-1 anno-1, e di 9 Mg ha-1 anno-1 al termine del secondo ciclo colturale, valori che risultano in linea con quelli evidenziati per piantagioni condotte con modelli colturali caratterizzati da bassi input o su terreni caratterizzati da limitata fertilità stazionale, mentre rese sensibilmente maggiori sono riportate per impianti soggetti a fertilizzazione ed irrigazione. È stata quindi condotta una seconda sperimentazione in un impianto di SRF in provincia di Cuneo composto da tre specie, pioppo, robinia e salice, testando tre differenti tipologie di spandimento di refluo zootecnico, apportando elevati quantitativi di nutrienti. Le rese in termini di biomassa sono risultate essere elevate, ma il pioppo non ha risposto ai trattamenti con un incremento significativo delle rese, probabilmente a causa di un eccesso di nutrienti. Il salice e la robinia hanno presentato un aumento della produzione di biomassa nei trattamenti con i reflui rispetto le prove non trattate, a dimostrazione che apporti di nutrienti possano influenzare positivamente la resa della SRF, senza ulteriori aggravi di costi.

La Short Rotation Forestry in Nord Italia. Limiti e potenzialità del suo impiego sotto differenti scenari: produzione di biomassa e prove di fertilizzazione / Canesin, Chiara. - (2010 Jan).

La Short Rotation Forestry in Nord Italia. Limiti e potenzialità del suo impiego sotto differenti scenari: produzione di biomassa e prove di fertilizzazione.

Canesin, Chiara
2010

Abstract

Nel corso dell’ultimo decennio la SRF da biomassa ha iniziato a diffondersi in Italia grazie alla presenza di cospicui finanziamenti. Al fine di evidenziare le reali potenzialità produttive e le problematiche della SRF realizzata in pieno campo in impianti produttivi non sperimentali è stata condotta un’analisi sincronica in 52 aree di saggio in impianti di SRF realizzati in pieno campo in Friuli Venezia Giulia. Sono stati analizzati il tasso di mortalità, l’emissione di getti dalla ceppaia a seguito della ceduazione, le principali caratteristiche dendrometriche e qualitative dei getti di due cloni di pioppo selezionati per la produzione di biomassa, Sirio e Pegaso, al fine di determinarne la produzione di biomassa e la sua relazione con le caratteristiche pedologiche. Al termine del primo ciclo colturale è stata registrata un produzione media di sostanza secca di 5 Mg ha-1 anno-1, e di 9 Mg ha-1 anno-1 al termine del secondo ciclo colturale, valori che risultano in linea con quelli evidenziati per piantagioni condotte con modelli colturali caratterizzati da bassi input o su terreni caratterizzati da limitata fertilità stazionale, mentre rese sensibilmente maggiori sono riportate per impianti soggetti a fertilizzazione ed irrigazione. È stata quindi condotta una seconda sperimentazione in un impianto di SRF in provincia di Cuneo composto da tre specie, pioppo, robinia e salice, testando tre differenti tipologie di spandimento di refluo zootecnico, apportando elevati quantitativi di nutrienti. Le rese in termini di biomassa sono risultate essere elevate, ma il pioppo non ha risposto ai trattamenti con un incremento significativo delle rese, probabilmente a causa di un eccesso di nutrienti. Il salice e la robinia hanno presentato un aumento della produzione di biomassa nei trattamenti con i reflui rispetto le prove non trattate, a dimostrazione che apporti di nutrienti possano influenzare positivamente la resa della SRF, senza ulteriori aggravi di costi.
gen-2010
During the last decades, short rotation forestry (SRF) plantations have become attractive for Italian farmers due both to their capacity to produce large quantities of woody biomass for energy purposes and to the considerable amount of public incentives allowed. The present study quantifies in a chronosequence 52 plantations in the Italian region of Friuli Venezia Giulia in order to acquire extensive knowledge of the productivity potential of SRF plantations in Northern Italy, their mortality rate, shoot sprouting capacity after coppicing and above-ground biomass production. Two newly selected clones of hybrid poplar, Pegaso and Sirio, specific for biomass production were employed under intensive biennial coppice management, planted at 3,0 m x 0,5 m. Experimental plots were measured during the winter 2007/2008. Average yields during the first cutting cycle are of 5 Mg ha-1 year-1 of dry matter, and at the end of the second cutting cycle average yields are of 9 Mg ha-1 year-1 for both clones. Constraining factors were found in all plantation soils. Yields of SRF plantation are lower than the values reported in literature for experimental plots, but are similar to the results of SRF in marginal areas. In 38,5% of experimental plantations, yields are insufficient for economic purposes. In order to improve yield, SRF plantations need high input management like fertilization and irrigation. An alternative to chemical fertilization is disposing of animal farm effluents. A test on swine effluent disposal effects on SRF of poplar, willow and black locust was carried out in order to evaluate yields capacity under different effluent management. Black locust’s and willow’s yields increase after one treatment. Poplar does not show any yield differences under different effluent management, probably because of a nutrient excess. Swine effluent disposal could prove useful in increasing biomass yield, but should be calibrated on a species’ phytoextraction potential to avoid pollution.
Short rotation forestry, pioppo, salice, robinia, biomassa, produttività, analisi sincronica, reflui zootecnici, smaltimento, biomass production, effluent disposal.
La Short Rotation Forestry in Nord Italia. Limiti e potenzialità del suo impiego sotto differenti scenari: produzione di biomassa e prove di fertilizzazione / Canesin, Chiara. - (2010 Jan).
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