This work is focused on the study of the complex relation that Roberto Bolaño establishes with detective fiction. Before this analysis, a brief history of detective novel in Latin America will underline the main strategies used by latin american writers to adapt the formula of the genre to their context. In particular, detective novel is often used as a means to denounce the violent events of recent latin american history; furthermore, many writers reflect on literature through crime fiction, in many cases using the analogy that associates the critic with the detective and the writer with the criminal. Bolaño incorporates in his novels different types of crime fiction. In his works, we can identify two main kinds of investigations: those dealing with crimes, and those investigating on literature, which is always represented as the mysterious core of Bolaño’s world. Literature is seen as the place that gather the most problematic elements of Bolaño’s poetics, such as the relation between art and evil - highlighted in the different characterizations of his fictional writers. These investigations always end with the failure of the detective, which questions the very basis of the genre. Recognizing that silence is the inevitable end of every possible research does not mean that Bolaño’s fiction is just the representation of failures: the problematization of the hermeneutic code is played between the postmodernist and ironic use of the genre and the romantic belief of the character. This seems to justify the investigation itself as a brave intent to explore the mystery of evil.
Il lavoro si concentra sullo studio del complesso dialogo che Roberto Bolaño stabilisce con il genere poliziesco. L’analisi su Bolaño è preceduta da uno studio della letteratura poliziesca d’autore in America Latina, nel quale si evidenziano le strategie adottate dai diversi autori per adattare la formula fortemente codificata del genere al proprio contesto. In particolare, il romanzo poliziesco diventa spesso il luogo di elaborazione e denuncia dei traumi della storia recente dell’America Latina, e in molti casi è anche lo spunto per una riflessione sulla letteratura, anche attraverso la produttiva analogia critico-detective e scritore-assassino. Bolaño integra in modo fluido le diverse tipologie della scrittura di genere. Si evidenziano nel suo macrotesto due grandi categorie di investigazione: quella legata a crimini veri e propri e quella che indaga la letteratura, centro misterioso dell’intero universo testuale dell’autore. La letteratura appare come il territorio in cui si agglutinano gli elementi più complessi della riflessione bolañesca, a partire dall’idea della commistione tra pratica artistica e male, esplicitata nelle molteplici rappresentazioni di scrittori. Le investigazioni dei personaggi segnano sempre il fallimento del detective, destabilizzando in modo radicale le premesse del genere di riferimento. L’individuazione del silenzio come finale inevitabile di ogni attività di ricerca non si traduce però in un mero catalogo della sconfitta, posto che la problematizzazione del codice ermeneutico si sviluppa nella costante tensione tra il gioco ironicamente postmoderno di rivisitazione del genere e la tensione romantica che anima i personaggi, e che già giustifica la ricerca in quanto coraggioso tentativo di penetrare all’interno del mistero del male.
La ilusión del detective: lo policial en Roberto Bolaño / Cecchinato, Erica. - (2016 Aug 01).
La ilusión del detective: lo policial en Roberto Bolaño
Cecchinato, Erica
2016
Abstract
Il lavoro si concentra sullo studio del complesso dialogo che Roberto Bolaño stabilisce con il genere poliziesco. L’analisi su Bolaño è preceduta da uno studio della letteratura poliziesca d’autore in America Latina, nel quale si evidenziano le strategie adottate dai diversi autori per adattare la formula fortemente codificata del genere al proprio contesto. In particolare, il romanzo poliziesco diventa spesso il luogo di elaborazione e denuncia dei traumi della storia recente dell’America Latina, e in molti casi è anche lo spunto per una riflessione sulla letteratura, anche attraverso la produttiva analogia critico-detective e scritore-assassino. Bolaño integra in modo fluido le diverse tipologie della scrittura di genere. Si evidenziano nel suo macrotesto due grandi categorie di investigazione: quella legata a crimini veri e propri e quella che indaga la letteratura, centro misterioso dell’intero universo testuale dell’autore. La letteratura appare come il territorio in cui si agglutinano gli elementi più complessi della riflessione bolañesca, a partire dall’idea della commistione tra pratica artistica e male, esplicitata nelle molteplici rappresentazioni di scrittori. Le investigazioni dei personaggi segnano sempre il fallimento del detective, destabilizzando in modo radicale le premesse del genere di riferimento. L’individuazione del silenzio come finale inevitabile di ogni attività di ricerca non si traduce però in un mero catalogo della sconfitta, posto che la problematizzazione del codice ermeneutico si sviluppa nella costante tensione tra il gioco ironicamente postmoderno di rivisitazione del genere e la tensione romantica che anima i personaggi, e che già giustifica la ricerca in quanto coraggioso tentativo di penetrare all’interno del mistero del male.File | Dimensione | Formato | |
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