Background/aim: Cytogenetic profile of posterior uveal melanoma (mainly monosomy 3) is actually considered the most specific prognostic factor for uveal melanoma patients. Nevertheless, there is still no consensus on which cytogenetic analysis should be used, and there is still no long-term data about the safety of sampling procedure. The aims of this study were to evaluate (i) long-term safety and efficacy of in-vivo 25-gauge transcleral Fine Needle Aspiration Biopsy (FNAB) and (ii) predictive value of Fluorescent In-situ Hybridization (FISH) vs Multiplex Ligation-dependent Probe Amplification (MLPA) analysis for cytogenetic testing of posterior uveal melanoma. Methods: One hundred thirty-nine consecutive patients affected by posterior uveal melanoma with tumour thickness > 3mm underwent in-vivo 25-G transcleral FNAB (through the tumor base) just before applying the I-125 active plaque. A double pass sampling was performed. Sampled material underwent both FISH (chromosome 3 and 6) and MLPA analysis using standard procedures. Follow-up examination, including A/B-Scan eye and orbit ultrasonography, was performed after 1 month and every 6 months thereafter. Follow-up was longer than 24 months. Result: Follow-up was 54±16 months (range, 24-84 months). FNAB yielded sufficient material for FISH analysis in 117 cases (84.2%). Fifty-six cases had monosomy 3 (47.9%). No clinically relevant monosomy 3 heterogeneity was detected (double pass sampling). Chromosome 6 co-detection using FISH was performed in forty-four patients. Monosomy 3 and +6p resulted mutually exclusive in 40 cases (90.9%). Univariate Cox analysis showed metastatic disease to be strongly associated with monosomy 3 (p=0.005). No misclassification occurred in low risk patients having both disomy 3 and +6p. MLPA was performed in twenty- four patients revealing monosomy 3 in thirteen cases (54%) (vs twelve cases classified by FISH) and a 3p14-q29 deletion in one case (4%) (classified as monosomy 3 by FISH). Considering this sub-group of twenty-four patients having both FISH and MLPA, nine patients (41%) developed metastatic disease during follow-up, including the case showing monosomy 3 only by MLPA. Patient with partial chromosome 3 deletion by MLPA is still alive without metastases. Due to FNAB procedure, tree patients developed transient, localized and self-limited subretinal haemorrhages after FNAB. Neither other short- and long-term complications nor extrascleral extensions were documented during follow up. Conclusion: The use of 25-G transcleral FNAB appears a long-term safe and effective procedure for in-vivo cytogenetic testing of posterior uveal melanoma. Combined analysis of both arms of uveal melanoma bifurcated pathway (-3 and +6p) increase predictive value of FISH technique. MLPA allows obtaining more information than standard FISH in uveal melanoma prognostication. The biological and prognostic value of partial chromosome 3 deletion, as well as others subtle chromosomes alterations or complex MLPA results, remains unclear.

Introduzione/scopo: il profilo citogenetico del melanoma uveale (in particolare la monosomia 3) è attualmente considerato il fattore prognostico più specifico per il rischio metastatico nei pazienti affetti da melanoma uveale. Ciononostante, non c’è ancora accordo su quale analisi citogenetica debba essere preferita. Inoltre, mancano dati a lungo termine sulla sicurezza della procedura di prelievo. Gli obiettivi di questo studio sono (i) valutare la sicurezza a lungo termine e l’efficacia del prelievo transclerale in-vivo mediante citoaspirazione con ago sottile (FNAB) da 25-gauge e (ii) valutare il valore predittivo del metodo Fluorescent In-situ Hybridization (FISH) vs il metodo Multiplex Ligation-dependent Probe Amplification (MLPA) per l’analisi citogenetica del melanoma coroideale Materiali e metodi: Centotrentanove pazienti, consecutivamente reclutati poiché affetti da melanoma uveale con spessore tumorale >3 mm, sono stati sottoposti a prelievo in-vivo mediante FNAB transclerale con ago da 25-gauge (attraverso la base del tumore), immediatamente prima di suturare la placca radiante di I-125. Il prelievo è stato ripetuto due volte. Il materiale prelevato è stato sottoposto a FISH (cromosomi 3 e 6) e MLPA usando le procedure standard. Il protocollo di follow-up, incluso l’ecografia A-B scan del bulbo oculare e dell’orbita, prevedeva una visita al primo mese dopo l’intervento e, in seguito, ogni 6 mesi. Il follow-up minimo è stato superiore a 24 mesi. Risultati: Il follow-up medio è stato di 54±16 mesi (range, 24-84 mesi), La procedure FNAB ha fornito sufficiente materiale per l’analisi FISH in 117 casi (84.2%). Cinquantasei casi sono risultati monosomici per il cromosoma 3 (47.9%). Non è stata rilevata eterogeneicità clinicamente rilevante della monosomia 3all’interno dello stesso tumore (doppio prelievo). La co-analisi del cromosoma 6 è stata effettuata in quarantaquattro pazienti. La monosomia del cromosoma 3 e il +6p sono risultate mutualmente escludenti in 40 casi (90.9%). Lo sviluppo di malattia metastatica è stato correlato in modo significativo con la presenza della monosomia 3 (p=0.005) (Univariate Cox analysis). Nessun paziente a basso rischio, caratterizzato sia da disomia 3 che da +6p ha sviluppato malattia metastatica. L’analisi MLPA è stata eseguita in ventiquattro pazienti, rilevando la presenza di monosomia 3 in tredici casi (54%) (vs dodici casi classificati monosomici dalla FISH) e la presenza di una delezione 3p14-q29in un caso (4%) (classificato come monosomico dalla FISH). Considerando questo sottogruppo avente sia il dato FISH che MLPA, nove pazienti (41%) hanno sviluppato malattia metastatica, compreso il caso classificato come monosomico solo dall’analisi MLPA. Il paziente con delezione parziale del cromosoma 3 è ancora in vita senza segni di malattia metastatica in atto. Tre pazienti hanno presentato una limitata emorragia vitreale spontaneamente regredita in pochi giorni in seguito al prelievo FNAB. Nessun’altra complicanza a breve o lungo termine, compreso lo sviluppo di estensione extrasclerale della neoplasia in sede di prelievo, è stata rilevata durante il follow-up. Conclusioni: L’uso del prelievo FNAB transclerale mediante ago da 25-gauge è una procedura sicura ed efficace per l’analisi citogenetica del melanoma uveale. L’analisi combinata di entrambe le vie patogenetiche (-3 e +6p) innalza il valore predittivo della tecnica FISH. La tecnica MLPA consente di ottenere maggiori informazioni rispetto alla tecnica FISH. Purtroppo però, il valore biologico e prognostico di delezioni parziali del cromosoma 3 o di altre alterazioni cromosomiche parziali rimane sconosciuto.

Cytogenetic analysis of uveal melanomas: a long-term experience / Parrozzani, Raffaele. - (2013 Jan 21).

Cytogenetic analysis of uveal melanomas: a long-term experience

Parrozzani, Raffaele
2013

Abstract

Introduzione/scopo: il profilo citogenetico del melanoma uveale (in particolare la monosomia 3) è attualmente considerato il fattore prognostico più specifico per il rischio metastatico nei pazienti affetti da melanoma uveale. Ciononostante, non c’è ancora accordo su quale analisi citogenetica debba essere preferita. Inoltre, mancano dati a lungo termine sulla sicurezza della procedura di prelievo. Gli obiettivi di questo studio sono (i) valutare la sicurezza a lungo termine e l’efficacia del prelievo transclerale in-vivo mediante citoaspirazione con ago sottile (FNAB) da 25-gauge e (ii) valutare il valore predittivo del metodo Fluorescent In-situ Hybridization (FISH) vs il metodo Multiplex Ligation-dependent Probe Amplification (MLPA) per l’analisi citogenetica del melanoma coroideale Materiali e metodi: Centotrentanove pazienti, consecutivamente reclutati poiché affetti da melanoma uveale con spessore tumorale >3 mm, sono stati sottoposti a prelievo in-vivo mediante FNAB transclerale con ago da 25-gauge (attraverso la base del tumore), immediatamente prima di suturare la placca radiante di I-125. Il prelievo è stato ripetuto due volte. Il materiale prelevato è stato sottoposto a FISH (cromosomi 3 e 6) e MLPA usando le procedure standard. Il protocollo di follow-up, incluso l’ecografia A-B scan del bulbo oculare e dell’orbita, prevedeva una visita al primo mese dopo l’intervento e, in seguito, ogni 6 mesi. Il follow-up minimo è stato superiore a 24 mesi. Risultati: Il follow-up medio è stato di 54±16 mesi (range, 24-84 mesi), La procedure FNAB ha fornito sufficiente materiale per l’analisi FISH in 117 casi (84.2%). Cinquantasei casi sono risultati monosomici per il cromosoma 3 (47.9%). Non è stata rilevata eterogeneicità clinicamente rilevante della monosomia 3all’interno dello stesso tumore (doppio prelievo). La co-analisi del cromosoma 6 è stata effettuata in quarantaquattro pazienti. La monosomia del cromosoma 3 e il +6p sono risultate mutualmente escludenti in 40 casi (90.9%). Lo sviluppo di malattia metastatica è stato correlato in modo significativo con la presenza della monosomia 3 (p=0.005) (Univariate Cox analysis). Nessun paziente a basso rischio, caratterizzato sia da disomia 3 che da +6p ha sviluppato malattia metastatica. L’analisi MLPA è stata eseguita in ventiquattro pazienti, rilevando la presenza di monosomia 3 in tredici casi (54%) (vs dodici casi classificati monosomici dalla FISH) e la presenza di una delezione 3p14-q29in un caso (4%) (classificato come monosomico dalla FISH). Considerando questo sottogruppo avente sia il dato FISH che MLPA, nove pazienti (41%) hanno sviluppato malattia metastatica, compreso il caso classificato come monosomico solo dall’analisi MLPA. Il paziente con delezione parziale del cromosoma 3 è ancora in vita senza segni di malattia metastatica in atto. Tre pazienti hanno presentato una limitata emorragia vitreale spontaneamente regredita in pochi giorni in seguito al prelievo FNAB. Nessun’altra complicanza a breve o lungo termine, compreso lo sviluppo di estensione extrasclerale della neoplasia in sede di prelievo, è stata rilevata durante il follow-up. Conclusioni: L’uso del prelievo FNAB transclerale mediante ago da 25-gauge è una procedura sicura ed efficace per l’analisi citogenetica del melanoma uveale. L’analisi combinata di entrambe le vie patogenetiche (-3 e +6p) innalza il valore predittivo della tecnica FISH. La tecnica MLPA consente di ottenere maggiori informazioni rispetto alla tecnica FISH. Purtroppo però, il valore biologico e prognostico di delezioni parziali del cromosoma 3 o di altre alterazioni cromosomiche parziali rimane sconosciuto.
21-gen-2013
Background/aim: Cytogenetic profile of posterior uveal melanoma (mainly monosomy 3) is actually considered the most specific prognostic factor for uveal melanoma patients. Nevertheless, there is still no consensus on which cytogenetic analysis should be used, and there is still no long-term data about the safety of sampling procedure. The aims of this study were to evaluate (i) long-term safety and efficacy of in-vivo 25-gauge transcleral Fine Needle Aspiration Biopsy (FNAB) and (ii) predictive value of Fluorescent In-situ Hybridization (FISH) vs Multiplex Ligation-dependent Probe Amplification (MLPA) analysis for cytogenetic testing of posterior uveal melanoma. Methods: One hundred thirty-nine consecutive patients affected by posterior uveal melanoma with tumour thickness > 3mm underwent in-vivo 25-G transcleral FNAB (through the tumor base) just before applying the I-125 active plaque. A double pass sampling was performed. Sampled material underwent both FISH (chromosome 3 and 6) and MLPA analysis using standard procedures. Follow-up examination, including A/B-Scan eye and orbit ultrasonography, was performed after 1 month and every 6 months thereafter. Follow-up was longer than 24 months. Result: Follow-up was 54±16 months (range, 24-84 months). FNAB yielded sufficient material for FISH analysis in 117 cases (84.2%). Fifty-six cases had monosomy 3 (47.9%). No clinically relevant monosomy 3 heterogeneity was detected (double pass sampling). Chromosome 6 co-detection using FISH was performed in forty-four patients. Monosomy 3 and +6p resulted mutually exclusive in 40 cases (90.9%). Univariate Cox analysis showed metastatic disease to be strongly associated with monosomy 3 (p=0.005). No misclassification occurred in low risk patients having both disomy 3 and +6p. MLPA was performed in twenty- four patients revealing monosomy 3 in thirteen cases (54%) (vs twelve cases classified by FISH) and a 3p14-q29 deletion in one case (4%) (classified as monosomy 3 by FISH). Considering this sub-group of twenty-four patients having both FISH and MLPA, nine patients (41%) developed metastatic disease during follow-up, including the case showing monosomy 3 only by MLPA. Patient with partial chromosome 3 deletion by MLPA is still alive without metastases. Due to FNAB procedure, tree patients developed transient, localized and self-limited subretinal haemorrhages after FNAB. Neither other short- and long-term complications nor extrascleral extensions were documented during follow up. Conclusion: The use of 25-G transcleral FNAB appears a long-term safe and effective procedure for in-vivo cytogenetic testing of posterior uveal melanoma. Combined analysis of both arms of uveal melanoma bifurcated pathway (-3 and +6p) increase predictive value of FISH technique. MLPA allows obtaining more information than standard FISH in uveal melanoma prognostication. The biological and prognostic value of partial chromosome 3 deletion, as well as others subtle chromosomes alterations or complex MLPA results, remains unclear.
Melanoma uveale/Uveal melanoma Citogenetica/Cytogenetic Prognosi/prognosis citoaspirazione con ago sottile/Fine Needle Aspiration Biopsy
Cytogenetic analysis of uveal melanomas: a long-term experience / Parrozzani, Raffaele. - (2013 Jan 21).
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