Increasing migratory processes and growing cultural diversity require to rethink usual patient approaches: how can a health professional diagnose and treat properly a patient if only relying on its own meaning of health and illness, without knowing other attitudes towards medical practices? The question becomes even more complex when the Other is encountered to understand and deal with psychological and existential suffering. This difficulty can be recognized in the confusion of both professional and patient as they attempt to answer questions not always shared or translatable. Migrants’ presence in care services and Law courts not only give us information about ourselves and our ways of taking care but it imposes a challenge, both epistemological and practical. It forces us to think back our models of well-being, etiology and treatment of suffering, because they are always incomplete and partial. The research aims to investigate – through three different studies and three different methods: questionnaire, interviews, ethnography - psychological assessment encounter between clinical mental health/forensic professional and migrant patient, focusing on practices, lived experienced, perceived difficulties, use of assessment instruments and diagnosis. This research tries to propose a theoretical reflection on these issues, integrating ethno- psychiatric and phenomenological perspective.

L'aumento dei processi migratori e la crescente diversità culturale impongono un ripensamento delle usuali modalità di approccio al paziente straniero. Come può un medico fare una diagnosi e trattare adeguatamente un paziente basandosi unicamente sul proprio significato di salute e malattia, senza conoscere altre modalità di pensare e utilizzare le pratiche mediche? La domanda diventa ancora più complessa e articolata quando l’incontro con l'Altro avviene per comprendere e curare la sofferenza psichica ed esistenziale. Una difficoltà – quella dell’incontro – che si esprime nella confusione vissuta dal professionista e dal paziente mentre tentano di rispondere a domande non sempre condivise o traducibili. La presenza dei migranti nei servizi di cura e nei tribunali non solo ci fornisce informazioni su noi stessi e sui nostri modi di curare, ma impone una sfida, sia epistemologica che pratica. Ci costringe a riconsiderare i nostri modelli di benessere, eziologia e trattamento della sofferenza, poiché sempre incompleti e parziali. La ricerca si propone di indagare – in tre differenti studi - l'incontro di valutazione diagnostica tra professionista della salute mentale – che lavora in ambito clinico e giuridico - e paziente/cliente migrante, focalizzando l’attenzione su pratiche, esperienze vissute, difficoltà percepite, uso di strumenti di valutazione e diagnosi. Tale ricerca si propone di offrire una riflessione teorica su tali tematiche, a partire da una integrazione tra la prospettiva etno-psichiatrica e quella fenomenologica.

Diagnosi e strumenti di valutazione con la persona migrante. Uno studio in ambito clinico e giuridico / Lotito, Claudia. - (2018 Mar).

Diagnosi e strumenti di valutazione con la persona migrante. Uno studio in ambito clinico e giuridico.

Lotito, Claudia
2018

Abstract

L'aumento dei processi migratori e la crescente diversità culturale impongono un ripensamento delle usuali modalità di approccio al paziente straniero. Come può un medico fare una diagnosi e trattare adeguatamente un paziente basandosi unicamente sul proprio significato di salute e malattia, senza conoscere altre modalità di pensare e utilizzare le pratiche mediche? La domanda diventa ancora più complessa e articolata quando l’incontro con l'Altro avviene per comprendere e curare la sofferenza psichica ed esistenziale. Una difficoltà – quella dell’incontro – che si esprime nella confusione vissuta dal professionista e dal paziente mentre tentano di rispondere a domande non sempre condivise o traducibili. La presenza dei migranti nei servizi di cura e nei tribunali non solo ci fornisce informazioni su noi stessi e sui nostri modi di curare, ma impone una sfida, sia epistemologica che pratica. Ci costringe a riconsiderare i nostri modelli di benessere, eziologia e trattamento della sofferenza, poiché sempre incompleti e parziali. La ricerca si propone di indagare – in tre differenti studi - l'incontro di valutazione diagnostica tra professionista della salute mentale – che lavora in ambito clinico e giuridico - e paziente/cliente migrante, focalizzando l’attenzione su pratiche, esperienze vissute, difficoltà percepite, uso di strumenti di valutazione e diagnosi. Tale ricerca si propone di offrire una riflessione teorica su tali tematiche, a partire da una integrazione tra la prospettiva etno-psichiatrica e quella fenomenologica.
mar-2018
Increasing migratory processes and growing cultural diversity require to rethink usual patient approaches: how can a health professional diagnose and treat properly a patient if only relying on its own meaning of health and illness, without knowing other attitudes towards medical practices? The question becomes even more complex when the Other is encountered to understand and deal with psychological and existential suffering. This difficulty can be recognized in the confusion of both professional and patient as they attempt to answer questions not always shared or translatable. Migrants’ presence in care services and Law courts not only give us information about ourselves and our ways of taking care but it imposes a challenge, both epistemological and practical. It forces us to think back our models of well-being, etiology and treatment of suffering, because they are always incomplete and partial. The research aims to investigate – through three different studies and three different methods: questionnaire, interviews, ethnography - psychological assessment encounter between clinical mental health/forensic professional and migrant patient, focusing on practices, lived experienced, perceived difficulties, use of assessment instruments and diagnosis. This research tries to propose a theoretical reflection on these issues, integrating ethno- psychiatric and phenomenological perspective.
fenomenologia, etnopsichiatria, estraneità, immigrazione, valutazione psicodiagnostica, diagnosi phenomenology, ethnopsychiatry, immigration, psychological assessment, diagnosis
Diagnosi e strumenti di valutazione con la persona migrante. Uno studio in ambito clinico e giuridico / Lotito, Claudia. - (2018 Mar).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3422814
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