The De Luca Etruscan necropolis in Bologna. Funerary ritual and social organization. Research theme is the De Luca Etruscan necropolis in Bologna, an important funerary complex of the Certosa phase discovered by Antonio Zannoni in the second half of the 19th century, but essentially unpublished. The work is part of a wider project, started and developed through a close collaboration between the University and the Archaeological Museum of Bologna, which aims to analyze and publish the Etruscan burials of Bologna that were investigated during the 19th century. The De Luca necropolis is located in the area of western necropolis, where, starting from the Villanovan phase, one of the main funerary pole in the Etruscan town of Bologna developed. This is constituted by 111 burials excavated between the 2nd of August 1875 and the January 1876 inside the Marchese Francesco De Luca propertry. The study has initially focused on the recover of the available bibliographic sources, especially of the unpublished documentation through a systematic research in some important archives (Archaeological Museum of Bologna, Archiginnasio, Piancastelli Fund in Forlì, L. Pigorini Archive in Padova and the Central State Archive in Rome). Thanks to this work allowed to collect a considerable documentation (Excavation Journal, notes, material list, sketch of tombs, section plans etc.) that was still unknown. All this documentation gave a crucial contribution to the reconstruction of the main characteristic of necropolis. One of the most important changes was the discovery of the general map of the necropolis made by A. Zannoni. This document turn out to be of exceptional importance not just for the study of the necropolis but also, more broadly, for a wider attempt to make an historical-topographical reconstruction of the Etruscan necropolis of Bologna in the Certosa phase. Another fundamental aspect of the research project was the systematic cataloging of all the materials related to the necropolis. In the same time all the objects were photographed and drawn. Through the integration of the different sources previously collected and thanks to the information inferable from the study of the materials, a philological reconstruction of all the funerary equipment has been done. This allowed to bring back to the original context most of the preserved material. At last, through a general and integrated reexamination of all the available documentation, we were able to make not only a reconstruction of the mains characteristics of the necropolis, (planimetric organization, funerary ritual, wealth, sex, age classes, chronology, etc.) but also his historical collocation in the wider panorama of the Etruscan town of Bologna in the Certosa phase.

Il sepolcreto etrusco De Luca di Bologna. Rituale funerario e articolazione sociale. Tema della ricerca è lo studio del sepolcreto etrusco De Luca di Bologna, importante complesso funerario di fase Certosa messo in luce da Antonio Zannoni nella seconda metà dell’Ottocento ma rimasto sostanzialmente inedito. Il lavoro s’inquadra all’interno di un più ampio progetto, nato e svoltosi nel segno di una stretta collaborazione tra Università e Museo Civico Archeologico di Bologna, che prevede l’analisi e l’edizione dei grandi nuclei funerari bolognesi indagati nel corso dell’Ottocento. Il contesto in esame si colloca nell’area dei sepolcreti occidentali, dove, a partire dall’epoca villanoviana si sviluppò uno dei principali poli funerari della Bologna etrusca. Esso risulta costituito da 111 sepolture messe in luce tra il 2 agosto 1875 e il gennaio dell’anno successivo all’interno dei terreni di proprietà del Marchese Francesco De Luca. Lo studio è stato inizialmente dedicato al recupero delle fonti bibliografiche disponibili e soprattutto della documentazione inedita attraverso un’indagine sistematica condotta presso alcuni importanti archivi (Archivio del Museo Civico di Bologna, Archiginnasio, Fondo Piancastelli presso la Biblioteca Comunale di Forlì, Archivio Pigorini a Padova e l’Archivio Centrale di Stato a Roma). Gli esiti positivi di tale lavoro hanno permesso di raccogliere una consistente documentazione (Giornale di Scavo, appunti, elenchi di materiali, schizzi di tombe, piante di settore etc.) di cui non sempre si era a conoscenza e che, a vario titolo, fornisce un contributo determinante ai fini non solo dell’interpretazione delle caratteristiche generali del sepolcreto e/o delle singole sepolture, ma anche in funzione di una ricostruzione storica delle vicende che hanno riguardato tali scoperte. Tra le novità di maggior rilievo va sottolineato il recupero della planimetria generale della necropoli realizzata da A. Zannoni e sulla cui esistenza la tradizione di studi precedente aveva sempre dubitato. Si tratta di un documento che, per le sue caratteristiche compositive, risulta di eccezionale importanza non solo per uno studio del complesso funerario in esame ma anche, più in generale, per un più ampio tentativo di ricostruzione storico-topografica dei sepolcreti etruschi bolognesi di fase Certosa, il cui nucleo occidentale costituisce una delle testimonianze più grandiose. Altra componente fondamentale del progetto di ricerca è stata poi la schedatura sistematica di tutti i materiali pertinenti al sepolcreto. In parallelo è stata condotta un’intensa campagna fotografica e di riproduzione grafica di tutti gli oggetti presi in considerazione. Attraverso l’integrazione delle diverse fonti documentarie precedentemente recuperate e grazie ai dati desumibili dallo studio dei materiali è stato dunque affrontato il lavoro di ricostruzione filologica dei singoli corredi funerari che ha consentito di ricondurre all’originario contesto di appartenenza la maggior parte del materiale conservato. Infine si è proceduto attraverso un riesame generale ed integrato di tutta la documentazione disponibile che ha consentito di approdare, non solo ad una ricostruzione delle principali caratteristiche del sepolcreto (organizzazione planimetrica, rituale funerario, ricchezza, sesso, classi d’età, cronologia, etc.), ma anche ad un suo inquadramento storico nel più ampio panorama della Bologna etrusca di facies Certosa.

Il sepolcreto etrusco De Luca di Bologna. Rituale funerario ed articolazione sociale / Morpurgo, Giulia. - (2011 Jan 27).

Il sepolcreto etrusco De Luca di Bologna. Rituale funerario ed articolazione sociale.

Morpurgo, Giulia
2011

Abstract

Il sepolcreto etrusco De Luca di Bologna. Rituale funerario e articolazione sociale. Tema della ricerca è lo studio del sepolcreto etrusco De Luca di Bologna, importante complesso funerario di fase Certosa messo in luce da Antonio Zannoni nella seconda metà dell’Ottocento ma rimasto sostanzialmente inedito. Il lavoro s’inquadra all’interno di un più ampio progetto, nato e svoltosi nel segno di una stretta collaborazione tra Università e Museo Civico Archeologico di Bologna, che prevede l’analisi e l’edizione dei grandi nuclei funerari bolognesi indagati nel corso dell’Ottocento. Il contesto in esame si colloca nell’area dei sepolcreti occidentali, dove, a partire dall’epoca villanoviana si sviluppò uno dei principali poli funerari della Bologna etrusca. Esso risulta costituito da 111 sepolture messe in luce tra il 2 agosto 1875 e il gennaio dell’anno successivo all’interno dei terreni di proprietà del Marchese Francesco De Luca. Lo studio è stato inizialmente dedicato al recupero delle fonti bibliografiche disponibili e soprattutto della documentazione inedita attraverso un’indagine sistematica condotta presso alcuni importanti archivi (Archivio del Museo Civico di Bologna, Archiginnasio, Fondo Piancastelli presso la Biblioteca Comunale di Forlì, Archivio Pigorini a Padova e l’Archivio Centrale di Stato a Roma). Gli esiti positivi di tale lavoro hanno permesso di raccogliere una consistente documentazione (Giornale di Scavo, appunti, elenchi di materiali, schizzi di tombe, piante di settore etc.) di cui non sempre si era a conoscenza e che, a vario titolo, fornisce un contributo determinante ai fini non solo dell’interpretazione delle caratteristiche generali del sepolcreto e/o delle singole sepolture, ma anche in funzione di una ricostruzione storica delle vicende che hanno riguardato tali scoperte. Tra le novità di maggior rilievo va sottolineato il recupero della planimetria generale della necropoli realizzata da A. Zannoni e sulla cui esistenza la tradizione di studi precedente aveva sempre dubitato. Si tratta di un documento che, per le sue caratteristiche compositive, risulta di eccezionale importanza non solo per uno studio del complesso funerario in esame ma anche, più in generale, per un più ampio tentativo di ricostruzione storico-topografica dei sepolcreti etruschi bolognesi di fase Certosa, il cui nucleo occidentale costituisce una delle testimonianze più grandiose. Altra componente fondamentale del progetto di ricerca è stata poi la schedatura sistematica di tutti i materiali pertinenti al sepolcreto. In parallelo è stata condotta un’intensa campagna fotografica e di riproduzione grafica di tutti gli oggetti presi in considerazione. Attraverso l’integrazione delle diverse fonti documentarie precedentemente recuperate e grazie ai dati desumibili dallo studio dei materiali è stato dunque affrontato il lavoro di ricostruzione filologica dei singoli corredi funerari che ha consentito di ricondurre all’originario contesto di appartenenza la maggior parte del materiale conservato. Infine si è proceduto attraverso un riesame generale ed integrato di tutta la documentazione disponibile che ha consentito di approdare, non solo ad una ricostruzione delle principali caratteristiche del sepolcreto (organizzazione planimetrica, rituale funerario, ricchezza, sesso, classi d’età, cronologia, etc.), ma anche ad un suo inquadramento storico nel più ampio panorama della Bologna etrusca di facies Certosa.
27-gen-2011
The De Luca Etruscan necropolis in Bologna. Funerary ritual and social organization. Research theme is the De Luca Etruscan necropolis in Bologna, an important funerary complex of the Certosa phase discovered by Antonio Zannoni in the second half of the 19th century, but essentially unpublished. The work is part of a wider project, started and developed through a close collaboration between the University and the Archaeological Museum of Bologna, which aims to analyze and publish the Etruscan burials of Bologna that were investigated during the 19th century. The De Luca necropolis is located in the area of western necropolis, where, starting from the Villanovan phase, one of the main funerary pole in the Etruscan town of Bologna developed. This is constituted by 111 burials excavated between the 2nd of August 1875 and the January 1876 inside the Marchese Francesco De Luca propertry. The study has initially focused on the recover of the available bibliographic sources, especially of the unpublished documentation through a systematic research in some important archives (Archaeological Museum of Bologna, Archiginnasio, Piancastelli Fund in Forlì, L. Pigorini Archive in Padova and the Central State Archive in Rome). Thanks to this work allowed to collect a considerable documentation (Excavation Journal, notes, material list, sketch of tombs, section plans etc.) that was still unknown. All this documentation gave a crucial contribution to the reconstruction of the main characteristic of necropolis. One of the most important changes was the discovery of the general map of the necropolis made by A. Zannoni. This document turn out to be of exceptional importance not just for the study of the necropolis but also, more broadly, for a wider attempt to make an historical-topographical reconstruction of the Etruscan necropolis of Bologna in the Certosa phase. Another fundamental aspect of the research project was the systematic cataloging of all the materials related to the necropolis. In the same time all the objects were photographed and drawn. Through the integration of the different sources previously collected and thanks to the information inferable from the study of the materials, a philological reconstruction of all the funerary equipment has been done. This allowed to bring back to the original context most of the preserved material. At last, through a general and integrated reexamination of all the available documentation, we were able to make not only a reconstruction of the mains characteristics of the necropolis, (planimetric organization, funerary ritual, wealth, sex, age classes, chronology, etc.) but also his historical collocation in the wider panorama of the Etruscan town of Bologna in the Certosa phase.
Sepolcreto etrusco De Luca Bologna/ De Luca Etruscan Necropolis Bologna
Il sepolcreto etrusco De Luca di Bologna. Rituale funerario ed articolazione sociale / Morpurgo, Giulia. - (2011 Jan 27).
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