The political thought of Ernst Cassirer is the focus of the present research work. This aspect had been for a long time overlooked in the reception of his philosophy or it had been targeted to point out the weakness of its practical perspective, because at first glance it does not seem to play an important role in his philosophy as a whole. Despite the “Renaissance” of the studies in the 90’s or even its more recent interdisciplinary fortune in fields such as sociology, political science and law, the political thought remains to date one of the most controversial points in the Cassirerian studies. The present research starts from a critical assessment of the history of the reception and introduces a specific methodological approach in order to reconsider this issue and to clarify the sense in which it is legitimate to speak of a political thought in Cassirer’s philosophy of culture. Assuming that there is a continuity in his philosophy, this research focuses on the two fundamental moments in which Cassirer develops the principles of his political thought, that is to say the works “Leibniz’ System in seinen wissenschaftlichen Grundlagen” (1902) and “Freiheit und Form. Studien zur deutschen Geistesgeschichte” (1916). In his investigations on the ethical-legal foundation of the Geisteswissenschaften and on the problem of freedom and state, two crucial issues can be recognized as the basis of all developments in Cassirer’s political though between the World War I, the Weimar Republic and the Nazism: from the controversy with the philosopher Bruno Bauch about the concept of nation to the defense of a republican constitutionalism at the end of the 20’s, from the ethical and legal contributions of the 30’s till the inquiries on the political myth in his posthumous work “The Myth of the state” (1946). In this philosophical-political elaboration, Cassirer’s main concern is to study the problem of the idealistic transformation of the state from a historical-natural reality into a form of culture in the history of political philosophy and political science in modern Europe. For each of the main points of Cassirer’s political production, the historical-philosophical and cultural contests are therefore highlighted, along with the sources and the most important references, like in the case of the confrontation with the intellectual climate of the “Ideas of 1914”, with the historicism or with the neo-Kantianism of the Marburg School. The aim of this research work is to promote, if not a rehabilitation of Cassirer’s political thought, at least a revision of a certain image of his intellectual history, in order to plow the ground for further inquiries in this field of study

Il pensiero politico di Ernst Cassirer è al centro del presente lavoro di ricerca. Si tratta di un aspetto per lungo tempo trascurato nella ricezione della sua filosofia oppure preso di mira per indicare le sue criticità, perché a prima vista non sembra assumere un rilievo particolare nel complesso della sua produzione filosofica. A dispetto della Cassirer-Renaissance degli anni Novanta o della recente fortuna interdisciplinare della filosofia cassireriana in ambito sociologico, politologico e giuridico, il pensiero politico rimane a tutt’oggi uno dei nodi più controversi negli studi cassireriani. Questo lavoro prende le mosse da un confronto critico con la storia della ricezione ed introduce una specifica impostazione metodologica alla luce di cui riconsiderare questo problema, con l’obiettivo di chiarire in che senso sia legittimo parlare di un pensiero politico nell’ambito della filosofia della cultura cassireriana. Sulla base di un’ipotesi continuista si mettono a fuoco anzitutto i due momenti fondamentali in cui Cassirer sviluppa i capisaldi della sua riflessione politica, il Leibniz’ System in seinen wissenschaftlichen Grundlagen del 1902 e Freiheit und Form. Studien zur deutschen Geistesgeschichte del 1916. Nelle indagini sulla fondazione etico-giuridica delle scienze dello spirito e sul problema della libertà e dello stato si possono riconoscere due snodi cruciali per tutta la successiva elaborazione politica cassireriana tra Grande Guerra, repubblica di Weimar e Nazionalsocialismo: dalla polemica sul concetto di nazione con il filosofo Bruno Bauch alla difesa del costituzionalismo repubblicano alla fine degli anni Venti, dai contributi etico-giuridici degli anni Trenta alle indagini sul mito politico del postumo The Myth of the State del 1946. Il motivo dominante di queste vedute politiche di Cassirer è lo studio del problema della trasformazione idealistica dello stato da realtà storico-naturale a forma di cultura nella storia della scienza politica e della filosofia europea dell’età moderna. Per ciascuno snodo della produzione politica cassireriana sono messi in luce il contesto storico-filosofico e culturale, le fonti ed i riferimenti principali, come ad esempio nel caso del confronto con il clima intellettuale delle “Idee del 1914”, con lo storicismo o con il neokantismo della scuola di Marburgo. L’auspicio è che da questo lavoro possa emergere, se non una riabilitazione del pensiero politico di Cassirer, almeno una revisione di una certa immagine della sua vicenda intellettuale, in modo da dissodare il terreno per ulteriori ricerche in questo ambito di studi

Cultura e stato: fonti e contesto del pensiero politico di Ernst Cassirer / Favuzzi, Pellegrino. - (2013 Jan 31).

Cultura e stato: fonti e contesto del pensiero politico di Ernst Cassirer

Favuzzi, Pellegrino
2013

Abstract

Il pensiero politico di Ernst Cassirer è al centro del presente lavoro di ricerca. Si tratta di un aspetto per lungo tempo trascurato nella ricezione della sua filosofia oppure preso di mira per indicare le sue criticità, perché a prima vista non sembra assumere un rilievo particolare nel complesso della sua produzione filosofica. A dispetto della Cassirer-Renaissance degli anni Novanta o della recente fortuna interdisciplinare della filosofia cassireriana in ambito sociologico, politologico e giuridico, il pensiero politico rimane a tutt’oggi uno dei nodi più controversi negli studi cassireriani. Questo lavoro prende le mosse da un confronto critico con la storia della ricezione ed introduce una specifica impostazione metodologica alla luce di cui riconsiderare questo problema, con l’obiettivo di chiarire in che senso sia legittimo parlare di un pensiero politico nell’ambito della filosofia della cultura cassireriana. Sulla base di un’ipotesi continuista si mettono a fuoco anzitutto i due momenti fondamentali in cui Cassirer sviluppa i capisaldi della sua riflessione politica, il Leibniz’ System in seinen wissenschaftlichen Grundlagen del 1902 e Freiheit und Form. Studien zur deutschen Geistesgeschichte del 1916. Nelle indagini sulla fondazione etico-giuridica delle scienze dello spirito e sul problema della libertà e dello stato si possono riconoscere due snodi cruciali per tutta la successiva elaborazione politica cassireriana tra Grande Guerra, repubblica di Weimar e Nazionalsocialismo: dalla polemica sul concetto di nazione con il filosofo Bruno Bauch alla difesa del costituzionalismo repubblicano alla fine degli anni Venti, dai contributi etico-giuridici degli anni Trenta alle indagini sul mito politico del postumo The Myth of the State del 1946. Il motivo dominante di queste vedute politiche di Cassirer è lo studio del problema della trasformazione idealistica dello stato da realtà storico-naturale a forma di cultura nella storia della scienza politica e della filosofia europea dell’età moderna. Per ciascuno snodo della produzione politica cassireriana sono messi in luce il contesto storico-filosofico e culturale, le fonti ed i riferimenti principali, come ad esempio nel caso del confronto con il clima intellettuale delle “Idee del 1914”, con lo storicismo o con il neokantismo della scuola di Marburgo. L’auspicio è che da questo lavoro possa emergere, se non una riabilitazione del pensiero politico di Cassirer, almeno una revisione di una certa immagine della sua vicenda intellettuale, in modo da dissodare il terreno per ulteriori ricerche in questo ambito di studi
31-gen-2013
The political thought of Ernst Cassirer is the focus of the present research work. This aspect had been for a long time overlooked in the reception of his philosophy or it had been targeted to point out the weakness of its practical perspective, because at first glance it does not seem to play an important role in his philosophy as a whole. Despite the “Renaissance” of the studies in the 90’s or even its more recent interdisciplinary fortune in fields such as sociology, political science and law, the political thought remains to date one of the most controversial points in the Cassirerian studies. The present research starts from a critical assessment of the history of the reception and introduces a specific methodological approach in order to reconsider this issue and to clarify the sense in which it is legitimate to speak of a political thought in Cassirer’s philosophy of culture. Assuming that there is a continuity in his philosophy, this research focuses on the two fundamental moments in which Cassirer develops the principles of his political thought, that is to say the works “Leibniz’ System in seinen wissenschaftlichen Grundlagen” (1902) and “Freiheit und Form. Studien zur deutschen Geistesgeschichte” (1916). In his investigations on the ethical-legal foundation of the Geisteswissenschaften and on the problem of freedom and state, two crucial issues can be recognized as the basis of all developments in Cassirer’s political though between the World War I, the Weimar Republic and the Nazism: from the controversy with the philosopher Bruno Bauch about the concept of nation to the defense of a republican constitutionalism at the end of the 20’s, from the ethical and legal contributions of the 30’s till the inquiries on the political myth in his posthumous work “The Myth of the state” (1946). In this philosophical-political elaboration, Cassirer’s main concern is to study the problem of the idealistic transformation of the state from a historical-natural reality into a form of culture in the history of political philosophy and political science in modern Europe. For each of the main points of Cassirer’s political production, the historical-philosophical and cultural contests are therefore highlighted, along with the sources and the most important references, like in the case of the confrontation with the intellectual climate of the “Ideas of 1914”, with the historicism or with the neo-Kantianism of the Marburg School. The aim of this research work is to promote, if not a rehabilitation of Cassirer’s political thought, at least a revision of a certain image of his intellectual history, in order to plow the ground for further inquiries in this field of study
Cassirer, cultura, stato, politica, filosofia, fonti, contesto
Cultura e stato: fonti e contesto del pensiero politico di Ernst Cassirer / Favuzzi, Pellegrino. - (2013 Jan 31).
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