Quando le persone parlano fanno gesti. È stato infatti dimostrato che la gestualità è una componente fondamentale della produzione orale e che le due modalità interagiscono a diversi livelli linguistici (semantico, pragmatico, temporale e prosodico). Tuttavia, i meccanismi sottostanti e le cause di questa stretta interazione sono ancora poco noti e, per questo, sono oggetto di molti studi sperimentali. Il presente lavoro si propone di investigare alcuni di questi aspetti, focalizzandosi su come l’inibire o l’incoraggiare l’uso della gestualità nei parlanti abbia influenze sulla loro produzione orale nel discorso narrativo. Studi precedenti hanno proposto che l’espressione orale e la produzione gestuale condividano un comune sistema di controllo motorio mediato dall’area di Broca, e che vi sia anche una dipendenza biomeccanica tra le due modalità. Questo suggerisce che le caratteristiche acustiche del parlato siano strettamente legate alla gestualità sia per motivi biomeccanici o riconducibili al controllo motorio, sia in termini di esigenze comunicative e prosodiche. Tuttavia, la questione non è stata sufficientemente investigata a livello empirico. A questo fine, si ritiene interessante investigare se inibire o incoraggiare i parlanti all’uso della gestualità possa avere degli effetti sulle caratteristiche acustiche del parlato. Gli effetti di inibire l’uso della gestualità sono stati esplorati in studi precedenti che hanno analizzato, ad esempio, come questo abbia un impatto sulla fluenza e sulla lunghezza e contenuto del parlato. Tuttavia, questi studi hanno portato a risultati a volte contrastanti dai quali è difficile trarre conclusioni univoche. D’altra parte, non sono stati condotti studi sperimentali sui possibili effetti derivanti dall’incoraggiare l’uso della gestualità sui medesimi aspetti del parlato. In questo lavoro, sono stati condotti due studi sperimentali nei quali 40 partecipanti di madrelingua italiana hanno descritto delle brevi storie a fumetti a un ascoltatore. Nel primo studio (Capitolo 2) la gestualità dei parlanti è stata inibita (ai soggetti è stato chiesto di sedersi tenendo le mani sotto le gambe), mentre nel secondo studio (Capitolo 3) i parlanti sono stati incoraggiati all’uso della gestualità. In entrambi gli studi, il parlato è stato analizzato a livello prosodico e testuale. In particolare, si sono analizzate: la lunghezza delle produzioni orali (in termini di numero di parole e lunghezza in secondi), le disfluenze (pause piene, auto-correzioni, ripetizioni, inserimenti di suoni o segmenti di parole, interruzioni), la velocità del parlato (sillabe al secondo), e una serie di misure acustiche che riguardano la frequenza fondamentale (F0) e l’intensità (volume) della voce. Inoltre, ulteriori analisi qualitative e quantitative sono state condotte sui dati raccolti. Tali analisi sono descritte nel Capitolo 4, nel quale vengono affrontate anche alcune questioni metodologiche. I risultati mostrano che l’impossibilità di spiegarsi con la gestualità non è di particolare impatto negativo sul parlato (che infatti non diventa più lungo in termini di durata, né meno fluente o più monotono a livello acustico). D’altro lato, lo studio dimostra che chiedere ai parlanti di usare la gestualità nel descrivere le sequenze narrative può avere effetti sulla lunghezza delle storie narrate (in termini di numero di parole) e può interagire con i parametri acustici del parlato (alcune misure di F0 e intensità risultano più elevate). Infine, nel Capitolo 4 si mostra che incoraggiare i parlanti a usare la gestualità li porta effettivamente a: (1) aumentare il numero di gesti che usano nel raccontare le storie; (2) gesticolare in modo più “saliente”, ovvero in uno spazio più alto (ad es., in corrispondenza del petto) rispetto a quando non ricevono tali istruzioni. Inoltre, le stesse istruzioni portano i parlanti a: (3) fare uso di più gesti rappresentativi; (4) usare maggiormente strategie multimodali di enactment (impersonificazione) che coinvolgono anche, ad esempio, espressioni facciali e movimenti della testa e delle spalle. In generale, questa tesi si propone di investigare la possibile funzione della gestualità nel processo di espressione verbale, in particolare nella sua pianificazione e articolazione. I risultati suggeriscono che la produzione della gestualità può contribuire a enfatizzare alcune caratteristiche prosodiche del parlato. Allo stesso tempo, i risultati mostrano che l’impossibilità di spiegarsi tramite la gestualità può essere ben compensata nel discorso narrativo semi-spontaneo. In futuro, ulteriori studi sperimentali potrebbero contribuire a fare luce sulla possibilità che gestualità e strutture prosodiche siano pianificate e prodotte insieme durante il processo di produzione verbale.

Humans speak and produce hand gestures. It has been shown that hand gestures are a key component of the process of speech production and that the two modalities interact at multiple levels (semantic, pragmatic, temporal and prosodic). The underlying mechanisms and functions of this interaction are still a debated question in the field. This dissertation aims to investigate some of these aspects by exploring the effects of restraining and encouraging the use of gestures on speech production in a narration task. Previous studies have shown that speech and gesture production are controlled by a common motor control system involving a neural network connected to Broca’s area; they are also interdependent at a biomechanical level. This suggests that speech acoustics should be interdependent to body movements/gestures in terms of motoric control and biomechanics as well as communicative and prosodic needs. However, the possible direct effects of both restraining and encouraging the use of gestures on the acoustic features of speech have not received much attention in previous studies. Previous research has investigated how the inability to gesture impacts speech production in terms of e.g., speech fluency, length, and content. However, the mixed results obtained do not allow to draw solid conclusions. Moreover, research is lacking as to how encouraging the use of gesture should affect speech in similar terms. Two empirical studies were carried out with 40 Italian speakers telling short narratives to a listener. In Study 1 (Chapter 2), speakers were restrained from gesturing by sitting on their hands; in Study 2 (Chapter 3) they were encouraged to make gestures while speaking. In both studies, the speech of the target narratives was assessed based on a set of acoustic, prosodic and textual features, and specifically by analyzing speech discourse length (number of words and discourse length in seconds), disfluencies (filled pauses, self-corrections, repetitions, insertions, interruptions), speech rate and acoustic properties (measures of F0 and intensity). Additional qualitative and quantitative analyses on the data collected for Studies 1 and 2 are reported in Chapter 4, which also discusses some aspects of the methods adopted in the studies. The results show that (1) the inability to gesture does not affect speech, which does not become significantly longer, more disfluent or monotonous; however, (2) enhancing the gesture stream by encouraging speakers to gesture can affect speech length and acoustics, as evidenced by an increase in F0 and intensity metrics. Moreover, as shown in Chapter 4, encouraging the use of gesture leads speakers (3) to produce more gestures and in a higher (more salient) gesture space; (4) to make use of more representational gestures and (5) to bodily enact characters and actions more often by using various multimodal cues. Overall, this thesis investigates the potential functions of gesture production in the speech planning and articulation phases and provides evidence that gesture production can enhance some prosodic features of speech in semi-spontaneous narratives. Also, it shows that the inability to gesture is not detrimental to fluent speech production and spoken prosody in narrative speech. Further investigations in this direction would contribute to shed light on if and how gesture and prosodic structures are jointly planned and produced.

Restraining and encouraging the use of gestures: exploring the effects on speech / Cravotta, Alice. - (2019 Dec).

Restraining and encouraging the use of gestures: exploring the effects on speech

Cravotta, Alice
2019

Abstract

Humans speak and produce hand gestures. It has been shown that hand gestures are a key component of the process of speech production and that the two modalities interact at multiple levels (semantic, pragmatic, temporal and prosodic). The underlying mechanisms and functions of this interaction are still a debated question in the field. This dissertation aims to investigate some of these aspects by exploring the effects of restraining and encouraging the use of gestures on speech production in a narration task. Previous studies have shown that speech and gesture production are controlled by a common motor control system involving a neural network connected to Broca’s area; they are also interdependent at a biomechanical level. This suggests that speech acoustics should be interdependent to body movements/gestures in terms of motoric control and biomechanics as well as communicative and prosodic needs. However, the possible direct effects of both restraining and encouraging the use of gestures on the acoustic features of speech have not received much attention in previous studies. Previous research has investigated how the inability to gesture impacts speech production in terms of e.g., speech fluency, length, and content. However, the mixed results obtained do not allow to draw solid conclusions. Moreover, research is lacking as to how encouraging the use of gesture should affect speech in similar terms. Two empirical studies were carried out with 40 Italian speakers telling short narratives to a listener. In Study 1 (Chapter 2), speakers were restrained from gesturing by sitting on their hands; in Study 2 (Chapter 3) they were encouraged to make gestures while speaking. In both studies, the speech of the target narratives was assessed based on a set of acoustic, prosodic and textual features, and specifically by analyzing speech discourse length (number of words and discourse length in seconds), disfluencies (filled pauses, self-corrections, repetitions, insertions, interruptions), speech rate and acoustic properties (measures of F0 and intensity). Additional qualitative and quantitative analyses on the data collected for Studies 1 and 2 are reported in Chapter 4, which also discusses some aspects of the methods adopted in the studies. The results show that (1) the inability to gesture does not affect speech, which does not become significantly longer, more disfluent or monotonous; however, (2) enhancing the gesture stream by encouraging speakers to gesture can affect speech length and acoustics, as evidenced by an increase in F0 and intensity metrics. Moreover, as shown in Chapter 4, encouraging the use of gesture leads speakers (3) to produce more gestures and in a higher (more salient) gesture space; (4) to make use of more representational gestures and (5) to bodily enact characters and actions more often by using various multimodal cues. Overall, this thesis investigates the potential functions of gesture production in the speech planning and articulation phases and provides evidence that gesture production can enhance some prosodic features of speech in semi-spontaneous narratives. Also, it shows that the inability to gesture is not detrimental to fluent speech production and spoken prosody in narrative speech. Further investigations in this direction would contribute to shed light on if and how gesture and prosodic structures are jointly planned and produced.
dic-2019
Quando le persone parlano fanno gesti. È stato infatti dimostrato che la gestualità è una componente fondamentale della produzione orale e che le due modalità interagiscono a diversi livelli linguistici (semantico, pragmatico, temporale e prosodico). Tuttavia, i meccanismi sottostanti e le cause di questa stretta interazione sono ancora poco noti e, per questo, sono oggetto di molti studi sperimentali. Il presente lavoro si propone di investigare alcuni di questi aspetti, focalizzandosi su come l’inibire o l’incoraggiare l’uso della gestualità nei parlanti abbia influenze sulla loro produzione orale nel discorso narrativo. Studi precedenti hanno proposto che l’espressione orale e la produzione gestuale condividano un comune sistema di controllo motorio mediato dall’area di Broca, e che vi sia anche una dipendenza biomeccanica tra le due modalità. Questo suggerisce che le caratteristiche acustiche del parlato siano strettamente legate alla gestualità sia per motivi biomeccanici o riconducibili al controllo motorio, sia in termini di esigenze comunicative e prosodiche. Tuttavia, la questione non è stata sufficientemente investigata a livello empirico. A questo fine, si ritiene interessante investigare se inibire o incoraggiare i parlanti all’uso della gestualità possa avere degli effetti sulle caratteristiche acustiche del parlato. Gli effetti di inibire l’uso della gestualità sono stati esplorati in studi precedenti che hanno analizzato, ad esempio, come questo abbia un impatto sulla fluenza e sulla lunghezza e contenuto del parlato. Tuttavia, questi studi hanno portato a risultati a volte contrastanti dai quali è difficile trarre conclusioni univoche. D’altra parte, non sono stati condotti studi sperimentali sui possibili effetti derivanti dall’incoraggiare l’uso della gestualità sui medesimi aspetti del parlato. In questo lavoro, sono stati condotti due studi sperimentali nei quali 40 partecipanti di madrelingua italiana hanno descritto delle brevi storie a fumetti a un ascoltatore. Nel primo studio (Capitolo 2) la gestualità dei parlanti è stata inibita (ai soggetti è stato chiesto di sedersi tenendo le mani sotto le gambe), mentre nel secondo studio (Capitolo 3) i parlanti sono stati incoraggiati all’uso della gestualità. In entrambi gli studi, il parlato è stato analizzato a livello prosodico e testuale. In particolare, si sono analizzate: la lunghezza delle produzioni orali (in termini di numero di parole e lunghezza in secondi), le disfluenze (pause piene, auto-correzioni, ripetizioni, inserimenti di suoni o segmenti di parole, interruzioni), la velocità del parlato (sillabe al secondo), e una serie di misure acustiche che riguardano la frequenza fondamentale (F0) e l’intensità (volume) della voce. Inoltre, ulteriori analisi qualitative e quantitative sono state condotte sui dati raccolti. Tali analisi sono descritte nel Capitolo 4, nel quale vengono affrontate anche alcune questioni metodologiche. I risultati mostrano che l’impossibilità di spiegarsi con la gestualità non è di particolare impatto negativo sul parlato (che infatti non diventa più lungo in termini di durata, né meno fluente o più monotono a livello acustico). D’altro lato, lo studio dimostra che chiedere ai parlanti di usare la gestualità nel descrivere le sequenze narrative può avere effetti sulla lunghezza delle storie narrate (in termini di numero di parole) e può interagire con i parametri acustici del parlato (alcune misure di F0 e intensità risultano più elevate). Infine, nel Capitolo 4 si mostra che incoraggiare i parlanti a usare la gestualità li porta effettivamente a: (1) aumentare il numero di gesti che usano nel raccontare le storie; (2) gesticolare in modo più “saliente”, ovvero in uno spazio più alto (ad es., in corrispondenza del petto) rispetto a quando non ricevono tali istruzioni. Inoltre, le stesse istruzioni portano i parlanti a: (3) fare uso di più gesti rappresentativi; (4) usare maggiormente strategie multimodali di enactment (impersonificazione) che coinvolgono anche, ad esempio, espressioni facciali e movimenti della testa e delle spalle. In generale, questa tesi si propone di investigare la possibile funzione della gestualità nel processo di espressione verbale, in particolare nella sua pianificazione e articolazione. I risultati suggeriscono che la produzione della gestualità può contribuire a enfatizzare alcune caratteristiche prosodiche del parlato. Allo stesso tempo, i risultati mostrano che l’impossibilità di spiegarsi tramite la gestualità può essere ben compensata nel discorso narrativo semi-spontaneo. In futuro, ulteriori studi sperimentali potrebbero contribuire a fare luce sulla possibilità che gestualità e strutture prosodiche siano pianificate e prodotte insieme durante il processo di produzione verbale.
gestualità, comunicazione multimodale, prosodia, acustica, parlato, scienze linguistiche, / gestures, multimodal language, speech, language science, prosody, acoustics.
Restraining and encouraging the use of gestures: exploring the effects on speech / Cravotta, Alice. - (2019 Dec).
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