La presente dissertazione costituisce il primo studio specificatamente dedicato al funzionamento del circuito penitenziario differenziato per il trattamento dei tossicodipendenti all’interno del contesto italiano (ICATT). Lo scopo principale è quello di comprendere se la pena detentiva, in una modalità attenuata e in un contesto in cui la presenza di operatori sanitari è molto consistente, possa fornire o meno una risposta adeguata ai bisogni dei detenuti tossicodipendenti. L’ottica con cui viene affrontato l’argomento di interesse è fortemente interdisciplinare, al confine tra la criminologia e la psicologia critica. La prima parte della tesi è dedicata all’analisi della costruzione sociale della figura del tossicodipendente tra processi di medicalizzazione e criminalizzazione, arrivando poi ad affrontare più nel dettaglio il legame tra tossicodipendenza e carcere. Particolare attenzione viene riservata al contesto normativo italiano e ai cambiamenti conseguenti alla riforma della sanità penitenziaria. La parte empirica presenta invece uno studio etnografico, della durata di 18 mesi, all’interno di uno specifico contesto di studio (l’ICATT di Padova). Il materiale analizzato include osservazioni partecipanti, interviste dialogiche e materiale documentale. I risultati suggeriscono l’inadeguatezza della pena detentiva per i detenuti tossicodipendenti, per i quali è molto complesso poter intraprendere un percorso di riabilitazione e risocializzazione attraverso la segregazione in un ambiente che risulta privo di risorse e di adeguata assistenza sanitaria.

This doctoral dissertation constitutes the first study specifically focused on the functioning of differentiated penitentiary circuits for drug-addicted convicts in Italy (ICATT). The main aim of the research is to understand if the prison sentence, within a minimum-security prison where the presence of social and health workers is consistent, can represent a valid solution to cope with drug-addicted convicts’ needs. I try to adopt an interdisciplinary perspective inspired both by critical criminology and critical psychology. The first part of the thesis, after having analysed the social construction of the “dope fiend” through medicalisation and criminalisation processes, explores the link between drug addiction and the prison sentence. Particular attention is dedicated to the Italian regulatory framework, especially concerning the changes resulting from the recent prison healthcare reform. The second part of the thesis presents the empirical part of the research, that relies on participant observations, interviews and documentary material collected during the 18-months of ethnographic research I have conducted in one minimum-security prison for drug-addicted convicts of northern Italy. Results suggest the inadequacy of prison sentence for the treatment of drug-addicted convicts. Indeed, for them, it appears very complicated to positively complete a rehabilitation or re-socialisation process while being segregated in a context that is lacking in resources and adequate health care.

Una comunità con le sbarre. Etnografia di un Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento dei Tossicodipendenti / Rodelli, Maddalena. - (2019 Dec 02).

Una comunità con le sbarre. Etnografia di un Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento dei Tossicodipendenti

Rodelli, Maddalena
2019

Abstract

This doctoral dissertation constitutes the first study specifically focused on the functioning of differentiated penitentiary circuits for drug-addicted convicts in Italy (ICATT). The main aim of the research is to understand if the prison sentence, within a minimum-security prison where the presence of social and health workers is consistent, can represent a valid solution to cope with drug-addicted convicts’ needs. I try to adopt an interdisciplinary perspective inspired both by critical criminology and critical psychology. The first part of the thesis, after having analysed the social construction of the “dope fiend” through medicalisation and criminalisation processes, explores the link between drug addiction and the prison sentence. Particular attention is dedicated to the Italian regulatory framework, especially concerning the changes resulting from the recent prison healthcare reform. The second part of the thesis presents the empirical part of the research, that relies on participant observations, interviews and documentary material collected during the 18-months of ethnographic research I have conducted in one minimum-security prison for drug-addicted convicts of northern Italy. Results suggest the inadequacy of prison sentence for the treatment of drug-addicted convicts. Indeed, for them, it appears very complicated to positively complete a rehabilitation or re-socialisation process while being segregated in a context that is lacking in resources and adequate health care.
2-dic-2019
La presente dissertazione costituisce il primo studio specificatamente dedicato al funzionamento del circuito penitenziario differenziato per il trattamento dei tossicodipendenti all’interno del contesto italiano (ICATT). Lo scopo principale è quello di comprendere se la pena detentiva, in una modalità attenuata e in un contesto in cui la presenza di operatori sanitari è molto consistente, possa fornire o meno una risposta adeguata ai bisogni dei detenuti tossicodipendenti. L’ottica con cui viene affrontato l’argomento di interesse è fortemente interdisciplinare, al confine tra la criminologia e la psicologia critica. La prima parte della tesi è dedicata all’analisi della costruzione sociale della figura del tossicodipendente tra processi di medicalizzazione e criminalizzazione, arrivando poi ad affrontare più nel dettaglio il legame tra tossicodipendenza e carcere. Particolare attenzione viene riservata al contesto normativo italiano e ai cambiamenti conseguenti alla riforma della sanità penitenziaria. La parte empirica presenta invece uno studio etnografico, della durata di 18 mesi, all’interno di uno specifico contesto di studio (l’ICATT di Padova). Il materiale analizzato include osservazioni partecipanti, interviste dialogiche e materiale documentale. I risultati suggeriscono l’inadeguatezza della pena detentiva per i detenuti tossicodipendenti, per i quali è molto complesso poter intraprendere un percorso di riabilitazione e risocializzazione attraverso la segregazione in un ambiente che risulta privo di risorse e di adeguata assistenza sanitaria.
prison; ethnography; drug addiction; medicalization of deviance
Una comunità con le sbarre. Etnografia di un Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento dei Tossicodipendenti / Rodelli, Maddalena. - (2019 Dec 02).
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