This doctoral dissertation consists of a critical edition of the Old Spanish rendering of the biblical books of Ezdra, Nehemiah, Haggai and Malachi that one finds in the General estoria (GE) – one of the main works carried out by Alfonso X el Sabio’s scriptorium at the end of the thirteenth century. This study is part of a major project conceived at the Seminario de Español in 1967 by Margherita Morreale, Professor of Hispanic Philology at the University of Padua. It aimed to edit some Old Spanish vernacularisations of the Vulgate that belong to different historical periods – amongst these GE. The critical approach issued by Morreale has been adopted by a number of her disciples, both in Italy and in Spain. It focuses on the comparison between the Old Spanish translation and its Latin source in order to provide an authoritative translation. The scrutiny of the codex adopted by the Escuela de Toledo revealed that the closest manuscripts to GE are the so-called Parisian Bibles (Ω group), mainly Paris, Bibliothèque National, Ms. Parisinus Lat. 15467 (codex ΩS). A part of this study is organised into an index of concordances and discrepancies meant to compare the variants of Ω with those in GE in order to show the adherence of the Ω group to the Alfonsine text. Research has pointed out that the correspondence of the aforesaid texts is not absolute. It has been mandatory to reconstruct the Latin source of GE through the Benedictine critical edition of Biblia sacra iuxta latinam vulgatam versionem ad codicum fidem cura et studio monachorum Sancti Benedicti commissionis pontificiae a Pio X institutae sodalium preside Aidano Gasquet S. R. E. Cardinale – a reliable effort that collates a large number of codices belonging to a variety of traditions. Such a modus operandi makes the reconstructed Latin text an abiding tool of textual criticism since it is the result of the concordance with its Romance rendering, whose edition has been carried out through the comparison of its very Latin source. It also became necessary to find out the parts of GE that are missing in the Vulgate – above all in the historical books; although they are mostly justified by the glosses of the Parisian Bible Opera omnia in universum Vetus et Novum Testamentum commented by Hugues de Saint-Cher. Such investigation also reveals that the antigraph used by the Alfonsine translators belongs to that tradition. The present work contains an index of the glosses that show the relation between the Spanish vernacular texts and the glossed Parisian analogue. A meticulous philological scrutiny and the reading of specific essays on the matter favoured a truthful comparison of the Latin model and GE. Besides, it has also allowed to outline and exemplify some distinctive aspects of Old Spanish during a phase of its evolution, and the use of vernacular.

La presente tesi ha come oggetto l’edizione critica di quattro libri (Esdras e Neemías, storici, e Ageo e Malaquías, profetici), volgarizzamenti castigliani di Bibbia vulgata, appartenenti alla General estoria (GE), opera redatta dal taller di Alfonso X el Sabio nell’ultimo terzo del XIII secolo. Il lavoro si inserisce in un più ampio progetto, inaugurato da Margherita Morreale nel 1967 in seno al Seminario de Español dell’Università di Padova, le cui linee guida furono da lei definite in una serie di articoli e saggi successivi. Tale metodo, accolto negli anni seguenti da diversi suoi discepoli in Italia e in Spagna, si basa essenzialmente sul confronto della suddetta traduzione romanza con il testo latino soggiacente al fine di garantire un’edizione che sia il più possibile attendibile e rigorosa. In fase di verifica del codice che funse da modello per i traduttori della Escuela de Toledo, si è comprovato che i manoscritti più prossimi al volgarizzamento sono quelli della cosiddetta “Bibbia sorbonica” o “parigina” (Ω), a cui è stata dedicata un’apposita sezione della presente tesi nella quale le varianti significative vengono raccolte e schematizzate in un indice delle concordanze e delle discordanze rispetto a GE per documentare l’aderenza di tale famiglia al testo alfonsino. Si è constatato che, tra essi, il più prossimo è il codice Parisinus Lat. 15467 (ΩS) della Bibliothèque National de Paris, così come precedentemente dimostrato da Morreale e dalla sua scuola grazie ai lavori da loro realizzati nel corso degli anni. Tuttavia, stante la non totale corrispondenza dei due testi, si è reso necessario agire ricostruendo il modello latino ipotizzato come soggiacente a partire dall’apparato e dal testo (considerando di volta in volta le singole lezioni attestate) dell’edizione critica benedettina di Vulgata, Biblia sacra iuxta latinam vulgatam versionem ad codicum fidem cura et studio monachorum Sancti Benedicti commissionis pontificiae a Pio X institutae sodalium preside Aidano Gasquet S. R. E. Cardinale, la quale collaziona un numero consistente di manoscritti appartenenti a tradizioni diverse. Il modello soggiacente ricostruito assume, così, il valore di strumento ecdotico, in quanto, seguendo il procedimento biunivoco adottato, è stato ricostruito grazie alla concordanza con la versione romanza, della quale si è svolta l’edizione attraverso il confronto proprio con il testo latino. Essenziale per la ricostruzione del modello soggiacente è stata la localizzazione di porzioni di GE assenti nel testo genuino di Vulgata (in particolare nei libri storici), ma che sono giustificate in buona parte dalle glosse presenti nella Bibbia parigina commentata di Hugues de Saint-Cher, Opera omnia in universum Vetus et Novum Testamentum, inserite a testo e successivamente raccolte in un indice apposito. I risultati emersi dimostrano che i traduttori alfonsini con buona probabilità usufruirono di un codice appartenente a tale tradizione. Il confronto sistematico e minuzioso tra il modello latino e GE, lo scrupoloso studio filologico concomitante e la consultazione di saggi specifici hanno consentito, inoltre, di definire ed esemplificare alcuni dei tratti che contraddistinguono lo stadio della lingua castigliana attestata in un determinato periodo della sua formazione, agevolando in questo modo la fruizione del volgarizzamento.

Edizione con testo latino soggiacente giustapposto dei libri di Esdras, Neemías, Ageo e Malaquías contenuti nella General Estoria / Loro, Ilaria. - (2011 Jul 28).

Edizione con testo latino soggiacente giustapposto dei libri di Esdras, Neemías, Ageo e Malaquías contenuti nella General Estoria

Loro, Ilaria
2011

Abstract

La presente tesi ha come oggetto l’edizione critica di quattro libri (Esdras e Neemías, storici, e Ageo e Malaquías, profetici), volgarizzamenti castigliani di Bibbia vulgata, appartenenti alla General estoria (GE), opera redatta dal taller di Alfonso X el Sabio nell’ultimo terzo del XIII secolo. Il lavoro si inserisce in un più ampio progetto, inaugurato da Margherita Morreale nel 1967 in seno al Seminario de Español dell’Università di Padova, le cui linee guida furono da lei definite in una serie di articoli e saggi successivi. Tale metodo, accolto negli anni seguenti da diversi suoi discepoli in Italia e in Spagna, si basa essenzialmente sul confronto della suddetta traduzione romanza con il testo latino soggiacente al fine di garantire un’edizione che sia il più possibile attendibile e rigorosa. In fase di verifica del codice che funse da modello per i traduttori della Escuela de Toledo, si è comprovato che i manoscritti più prossimi al volgarizzamento sono quelli della cosiddetta “Bibbia sorbonica” o “parigina” (Ω), a cui è stata dedicata un’apposita sezione della presente tesi nella quale le varianti significative vengono raccolte e schematizzate in un indice delle concordanze e delle discordanze rispetto a GE per documentare l’aderenza di tale famiglia al testo alfonsino. Si è constatato che, tra essi, il più prossimo è il codice Parisinus Lat. 15467 (ΩS) della Bibliothèque National de Paris, così come precedentemente dimostrato da Morreale e dalla sua scuola grazie ai lavori da loro realizzati nel corso degli anni. Tuttavia, stante la non totale corrispondenza dei due testi, si è reso necessario agire ricostruendo il modello latino ipotizzato come soggiacente a partire dall’apparato e dal testo (considerando di volta in volta le singole lezioni attestate) dell’edizione critica benedettina di Vulgata, Biblia sacra iuxta latinam vulgatam versionem ad codicum fidem cura et studio monachorum Sancti Benedicti commissionis pontificiae a Pio X institutae sodalium preside Aidano Gasquet S. R. E. Cardinale, la quale collaziona un numero consistente di manoscritti appartenenti a tradizioni diverse. Il modello soggiacente ricostruito assume, così, il valore di strumento ecdotico, in quanto, seguendo il procedimento biunivoco adottato, è stato ricostruito grazie alla concordanza con la versione romanza, della quale si è svolta l’edizione attraverso il confronto proprio con il testo latino. Essenziale per la ricostruzione del modello soggiacente è stata la localizzazione di porzioni di GE assenti nel testo genuino di Vulgata (in particolare nei libri storici), ma che sono giustificate in buona parte dalle glosse presenti nella Bibbia parigina commentata di Hugues de Saint-Cher, Opera omnia in universum Vetus et Novum Testamentum, inserite a testo e successivamente raccolte in un indice apposito. I risultati emersi dimostrano che i traduttori alfonsini con buona probabilità usufruirono di un codice appartenente a tale tradizione. Il confronto sistematico e minuzioso tra il modello latino e GE, lo scrupoloso studio filologico concomitante e la consultazione di saggi specifici hanno consentito, inoltre, di definire ed esemplificare alcuni dei tratti che contraddistinguono lo stadio della lingua castigliana attestata in un determinato periodo della sua formazione, agevolando in questo modo la fruizione del volgarizzamento.
28-lug-2011
This doctoral dissertation consists of a critical edition of the Old Spanish rendering of the biblical books of Ezdra, Nehemiah, Haggai and Malachi that one finds in the General estoria (GE) – one of the main works carried out by Alfonso X el Sabio’s scriptorium at the end of the thirteenth century. This study is part of a major project conceived at the Seminario de Español in 1967 by Margherita Morreale, Professor of Hispanic Philology at the University of Padua. It aimed to edit some Old Spanish vernacularisations of the Vulgate that belong to different historical periods – amongst these GE. The critical approach issued by Morreale has been adopted by a number of her disciples, both in Italy and in Spain. It focuses on the comparison between the Old Spanish translation and its Latin source in order to provide an authoritative translation. The scrutiny of the codex adopted by the Escuela de Toledo revealed that the closest manuscripts to GE are the so-called Parisian Bibles (Ω group), mainly Paris, Bibliothèque National, Ms. Parisinus Lat. 15467 (codex ΩS). A part of this study is organised into an index of concordances and discrepancies meant to compare the variants of Ω with those in GE in order to show the adherence of the Ω group to the Alfonsine text. Research has pointed out that the correspondence of the aforesaid texts is not absolute. It has been mandatory to reconstruct the Latin source of GE through the Benedictine critical edition of Biblia sacra iuxta latinam vulgatam versionem ad codicum fidem cura et studio monachorum Sancti Benedicti commissionis pontificiae a Pio X institutae sodalium preside Aidano Gasquet S. R. E. Cardinale – a reliable effort that collates a large number of codices belonging to a variety of traditions. Such a modus operandi makes the reconstructed Latin text an abiding tool of textual criticism since it is the result of the concordance with its Romance rendering, whose edition has been carried out through the comparison of its very Latin source. It also became necessary to find out the parts of GE that are missing in the Vulgate – above all in the historical books; although they are mostly justified by the glosses of the Parisian Bible Opera omnia in universum Vetus et Novum Testamentum commented by Hugues de Saint-Cher. Such investigation also reveals that the antigraph used by the Alfonsine translators belongs to that tradition. The present work contains an index of the glosses that show the relation between the Spanish vernacular texts and the glossed Parisian analogue. A meticulous philological scrutiny and the reading of specific essays on the matter favoured a truthful comparison of the Latin model and GE. Besides, it has also allowed to outline and exemplify some distinctive aspects of Old Spanish during a phase of its evolution, and the use of vernacular.
edizione critica General estoria Bibbia vulgata / critical edition General estoria Vulgate
Edizione con testo latino soggiacente giustapposto dei libri di Esdras, Neemías, Ageo e Malaquías contenuti nella General Estoria / Loro, Ilaria. - (2011 Jul 28).
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