In Italy, intercultural education has often been reduced to episodic initiatives (Tarozzi, 2011, p. 175) although according to the Ministry of Education “teaching from an intercultural perspective means to consider diversity as a paradigm of school’s own identity” (MPI, 2007, pp. 3-4). This implies an educational change as a proper intercultural education approach needs to provide room for dialogue and negotiation and to focus students’ attention on narrative exchanges that promote mutual respect and understanding (Aquario et al., 2008, pp. 273-274). Within a pedagogical framework, centred on the fundamental importance of dialogue and reciprocity, this 2-year research project aimed at helping teachers to develop a growing awareness about the reality they operate in, and to project, observe and manage intercultural processes (thus oriented towards exchange and cooperation) in an action-research approach. At the same time, the research wanted to investigate the development of an open attitude towards diversity by the students, through cooperative learning activities, in the Group Investigation approach (Sharan, Sharan, 1990; 1994; 1998). Furthermore, the research investigated to what extent – from a students’ and a teachers’ perspective – “cooperation” can be created at school, and how this fits with cooperative learning, in particular with the Group Investigation approach. The research also investigated whether, working with cooperative learning, diversity can be appreciated within the class and on a wider level. The study involved 17 secondary school teachers of different sujects, and six classes from three different types of secondary schools. It adopts a mixed-method approach (Steckler, McLeroy, 1992; Tasshakori, Teddlie, 2003) involving mainly qualitative instruments (interviews, focus groups, open questions about critical incidents, whose data have been analysed in an ermeneutical perspective), but also quantitative instruments such as a questionnaire (Aquario et al., 2008) and critical incidents (Goebel and Hesse, 2000), in order to identify changes in student attitudes in relation to cultural diversity and to map their shifts concerning intercultural sensitivity on the basis of the Developmental Model of Intercultural Sensitivity (Bennett, 1993). The results of this research allow us to say that cooperative learning can influence a change of attitude towards diversity, cultural as well, by the students. To do so, it is important to create cooperation spaces at school, where diveristy can be experimented as a value and as an asset. For this purpose, Group Investigation can be a particularly fitting and fruitful approach

In Italia l’educazione interculturale è spesso stata ridotta a momenti episodici e sporadici (Tarozzi, 2011, p. 175) nonostante nei documenti ufficiali appaia chiaro che: “Insegnare in una prospettiva interculturale vuol dire piuttosto assumere la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola” (MPI, 2007, pp. 3-4). Questo implica certamente un cambio di prospettiva dal punto di vista della didattica nella consapevolezza che ogni proposta interculturale deve dare spazio al dialogo e alla negoziazione e focalizzare l’attenzione degli studenti sullo scambio narrativo orientato alla comprensione e al rispetto reciproci (Aquario et al., 2008, pp. 273-274). All'interno di un contesto pedagogico di riferimento che mette al centro l'importanza fondamentale dell'educazione al dialogo e alla reciprocità, il fine di questa ricerca biennale è stato quello di aiutare gli insegnanti a prendere maggiore coscienza della realtà in cui essi si trovano ad operare, e a progettare, osservare e gestire processi interculturali (e quindi orientati allo scambio e alla cooperazione) in una logica di ricerca-azione. Nello stesso tempo, la ricerca si è proposta di indagare se, attraverso percorsi didattici strutturati con il cooperative learning, in particolare con l’approccio della Group Investigation (Sharan, Sharan, 1990; 1994; 1998), gli studenti maturino, nella loro stessa percezione e nella percezione dei loro insegnanti, atteggiamenti di maggiore apertura verso la diversità. Ancor più in dettaglio, ciò che si è cercato di indagare è stato in che modo - dal punto di vista di insegnanti e studenti - sia possibile creare “cooperazione” a scuola, se questo possa essere in linea con quanto proposto dal cooperative learning, in particolare nella strategia della Group Investigation, e se, lavorando con strategie cooperative, la diversità possa essere valorizzata sia a livello di gruppo classe sia a livello più ampio. La ricerca ha coinvolto diciassette insegnanti di diverso ambito disciplinare e sei classi di tre istituti di scuola secondaria superiore di Verona e provincia. All’interno di un approccio mixed-method (Steckler, McLeroy, 1992; Tasshakori, Teddlie, 2003), gli strumenti di rilevazione utilizzati sono stati prevalentemente qualitativi (interviste, focus group, domande “aperte” su incidenti critici, i cui dati sono stati analizzati in prospettiva ermeneutico-interpretativa), ma si è fatto ricorso anche a strumenti quantitativi, ovvero un questionario (cfr. Aquario et al., 2008) per rilevare l'atteggiamento degli studenti rispetto alla diversità culturale e tre incidenti critici analizzati secondo una modalità già utilizzata da Goebel ed Hesse del 2000, e che ha permesso di “posizionare” le risposte degli studenti all'inizio, a metà e alla fine del percorso rispetto al Developmental Model of Intercultural Sensitivity proposto da Bennett nel 1993. I risultati di tale lavoro ci permettono di affermare che il cooperative learning può influire su un cambio di atteggiamento verso la diversità, anche culturale, da parte degli studenti. Perché ciò avvenga è importante che a scuola si creino vari spazi di cooperazione in cui la diversità possa essere sperimentata come valore e come risorsa. A questo scopo la Group Investigation pare essere un approccio particolarmente adeguato e fecondo

Sviluppare sensibilità interculturale attraverso il cooperative learning: un percorso di ricerca-azione nelle scuole secondarie di secondo grado / Damini, Marialuisa. - (2013 Jan 23).

Sviluppare sensibilità interculturale attraverso il cooperative learning: un percorso di ricerca-azione nelle scuole secondarie di secondo grado

Damini, Marialuisa
2013

Abstract

In Italia l’educazione interculturale è spesso stata ridotta a momenti episodici e sporadici (Tarozzi, 2011, p. 175) nonostante nei documenti ufficiali appaia chiaro che: “Insegnare in una prospettiva interculturale vuol dire piuttosto assumere la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola” (MPI, 2007, pp. 3-4). Questo implica certamente un cambio di prospettiva dal punto di vista della didattica nella consapevolezza che ogni proposta interculturale deve dare spazio al dialogo e alla negoziazione e focalizzare l’attenzione degli studenti sullo scambio narrativo orientato alla comprensione e al rispetto reciproci (Aquario et al., 2008, pp. 273-274). All'interno di un contesto pedagogico di riferimento che mette al centro l'importanza fondamentale dell'educazione al dialogo e alla reciprocità, il fine di questa ricerca biennale è stato quello di aiutare gli insegnanti a prendere maggiore coscienza della realtà in cui essi si trovano ad operare, e a progettare, osservare e gestire processi interculturali (e quindi orientati allo scambio e alla cooperazione) in una logica di ricerca-azione. Nello stesso tempo, la ricerca si è proposta di indagare se, attraverso percorsi didattici strutturati con il cooperative learning, in particolare con l’approccio della Group Investigation (Sharan, Sharan, 1990; 1994; 1998), gli studenti maturino, nella loro stessa percezione e nella percezione dei loro insegnanti, atteggiamenti di maggiore apertura verso la diversità. Ancor più in dettaglio, ciò che si è cercato di indagare è stato in che modo - dal punto di vista di insegnanti e studenti - sia possibile creare “cooperazione” a scuola, se questo possa essere in linea con quanto proposto dal cooperative learning, in particolare nella strategia della Group Investigation, e se, lavorando con strategie cooperative, la diversità possa essere valorizzata sia a livello di gruppo classe sia a livello più ampio. La ricerca ha coinvolto diciassette insegnanti di diverso ambito disciplinare e sei classi di tre istituti di scuola secondaria superiore di Verona e provincia. All’interno di un approccio mixed-method (Steckler, McLeroy, 1992; Tasshakori, Teddlie, 2003), gli strumenti di rilevazione utilizzati sono stati prevalentemente qualitativi (interviste, focus group, domande “aperte” su incidenti critici, i cui dati sono stati analizzati in prospettiva ermeneutico-interpretativa), ma si è fatto ricorso anche a strumenti quantitativi, ovvero un questionario (cfr. Aquario et al., 2008) per rilevare l'atteggiamento degli studenti rispetto alla diversità culturale e tre incidenti critici analizzati secondo una modalità già utilizzata da Goebel ed Hesse del 2000, e che ha permesso di “posizionare” le risposte degli studenti all'inizio, a metà e alla fine del percorso rispetto al Developmental Model of Intercultural Sensitivity proposto da Bennett nel 1993. I risultati di tale lavoro ci permettono di affermare che il cooperative learning può influire su un cambio di atteggiamento verso la diversità, anche culturale, da parte degli studenti. Perché ciò avvenga è importante che a scuola si creino vari spazi di cooperazione in cui la diversità possa essere sperimentata come valore e come risorsa. A questo scopo la Group Investigation pare essere un approccio particolarmente adeguato e fecondo
23-gen-2013
In Italy, intercultural education has often been reduced to episodic initiatives (Tarozzi, 2011, p. 175) although according to the Ministry of Education “teaching from an intercultural perspective means to consider diversity as a paradigm of school’s own identity” (MPI, 2007, pp. 3-4). This implies an educational change as a proper intercultural education approach needs to provide room for dialogue and negotiation and to focus students’ attention on narrative exchanges that promote mutual respect and understanding (Aquario et al., 2008, pp. 273-274). Within a pedagogical framework, centred on the fundamental importance of dialogue and reciprocity, this 2-year research project aimed at helping teachers to develop a growing awareness about the reality they operate in, and to project, observe and manage intercultural processes (thus oriented towards exchange and cooperation) in an action-research approach. At the same time, the research wanted to investigate the development of an open attitude towards diversity by the students, through cooperative learning activities, in the Group Investigation approach (Sharan, Sharan, 1990; 1994; 1998). Furthermore, the research investigated to what extent – from a students’ and a teachers’ perspective – “cooperation” can be created at school, and how this fits with cooperative learning, in particular with the Group Investigation approach. The research also investigated whether, working with cooperative learning, diversity can be appreciated within the class and on a wider level. The study involved 17 secondary school teachers of different sujects, and six classes from three different types of secondary schools. It adopts a mixed-method approach (Steckler, McLeroy, 1992; Tasshakori, Teddlie, 2003) involving mainly qualitative instruments (interviews, focus groups, open questions about critical incidents, whose data have been analysed in an ermeneutical perspective), but also quantitative instruments such as a questionnaire (Aquario et al., 2008) and critical incidents (Goebel and Hesse, 2000), in order to identify changes in student attitudes in relation to cultural diversity and to map their shifts concerning intercultural sensitivity on the basis of the Developmental Model of Intercultural Sensitivity (Bennett, 1993). The results of this research allow us to say that cooperative learning can influence a change of attitude towards diversity, cultural as well, by the students. To do so, it is important to create cooperation spaces at school, where diveristy can be experimented as a value and as an asset. For this purpose, Group Investigation can be a particularly fitting and fruitful approach
cooperative learning; Group Investigation; ricerca-azione; action-research; sensibilità interculturale; intercultural sensitivity
Sviluppare sensibilità interculturale attraverso il cooperative learning: un percorso di ricerca-azione nelle scuole secondarie di secondo grado / Damini, Marialuisa. - (2013 Jan 23).
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