Background While the prevalence of heart failure (HF) in Europe and the USA has increased constantly in the last decades up to 12 million patients, we are still missing available, effective therapeutic options for advanced HF refractory to medical management, accounting for 5% of the total HF patient population. In fact, cardiac transplantation remains the primary option for a select group of end-stage HF patients but it is strongly limited due to the shortage of donor organs. The research in the field of mechanical devices to support or substitute the pumping function of failing heart is therefore strongly pursued. Since the end of the 90’s, thanks to the improved performance and safety of left ventricular assist devices (LVADs), their clinical use has increased both as a bridge to cardiac transplantation (BTT) and as a lifelong therapy. In case of end-stage biventricular failure or candidates with restrictive or infiltrative cardiomyopathies with ventricular cavities too small to accommodate apical inflow cannulae, LVADs are not a viable option: bi-ventricular assist devices (BiVAD) or total artificial hearts (TAH) are needed. To date, in INTERMACS records, only less than 5% of implanted mechanical circulatory support devices are BiVAD or TAH; however these figures do not reflect the real need for total replacement of heart function due to the limitations of available TAH (SynCardia). State of the Art The only clinically available TAH to date is the pneumatically driven SynCardia, that was FDA approved for BTT in 2004. It requires no surgical pocket, can provide up to 10 L/min flow with physiological control through both pulsatile pumping chambers. However, the TAH requires adequate mediastinal space to accommodate the dual-chambered pump. Its last generation portable pneumatic controller allows patients to be discharged from the hospital, although patients’ quality of life is limited by noise and weight of the drive unit (6 kg) that they need to carry. Device malfunction, along with bleeding, stroke, and infection, remain concerns with this technology. New TAHs research and development Several new TAH projects were started and stopped at different stage of development such as Abiomed Abiocor, Cliveland Clinic Foundation Magscrew, Aachen AME ReinHeart, only to quote few recent ones. Either technical issues prevented projects to get regulatory approval for clinical use or lack of research funding did not allow project completion. At the time being, Carmat TAH (Carmat SA) is undergoing pre-clinical tests. It is an implantable, electro-hydraulically driven, pulsatile flow device with four bioprosthetic valves. The stroke volume (30–65 ml) and the beat rate (35–150 b/min) of the prosthesis adapt automatically in response to changes in preload and the resulting pulsatile blood flow ranges from 2 to 9 l/min. Its blood-pumping surfaces consist of processed bioprosthetic pericardial tissue, potentially allowing for the reduction of anti-coagulation. Despite such innovative aspect, the implantable pump is huge and needs sternum-to-vertebral column minimum distance of 13 cm to be implanted. Conclusion: Padua Heart Project In order to provide an innovative solution in the field of MCS, Padua Heart Project (PHP) pursues the design of a small size, electromechanically driven TAH, that can deliver pulsatile blood flow to meet physiological need. While all of the above mentioned TAH projects are based on rotary motors with a conversion gear, thus consisting of many wear-prone parts, limiting their durability, PHP is based on a linear motor having only one moving component. Due to its original design and control mode, the size of the linear motor can be only slightly larger than the blood sacs. Furthermore, its inner lining can be coated by processed pericardial tissue. As a proof of concept, a first linear drive prototype was developed and set up. The movable part of the linear motor consists of a flat magnet including two valvular prostheses. Its linear movement back and forward within the driving coil, allows compression and relaxation of a flexible blood sac and its filling and emptying through the valves. The prototype has been tested in a simple mock loop to deliver flow varying between 4.5 and 7.5 L/min with 120 mmHg of afterload. Further tests are under way to optimize blood sac shape and control mode at different sets of preload and afterload conditions.

Studio dello stato dell’arte del cuore artificiale totale (TAH) nella pratica clinica: la ricerca bibliografica è stata orientata all’analisi delle più recenti esperienze cliniche con TAH per individuarne limiti e punti di forza. L’obiettivo di tale ricerca documentale era quello di dedurre le specifiche per un nuovo TAH, in grado di soddisfare le esigenze terapeutiche ancora parzialmente o totalmente irrisolte dai sistemi attualmente disponibili: • CARATTERISTICHE DI PESO E INGOMBRO IDEALI: diametro <90 mm, lunghezza < 100 mm; peso < 800 gr (peso del cuore naturale 300- 400 gr), per poter essere impiantato anche in pazienti di piccola BSA • ATTUATORE impiantabile, elettromeccanico, efficiente, silenzioso, in grado di produrre un flusso medio di circa 6 L/min contro una pressione media di circa 100 mmHg, con capacità di sostenere sovraccarichi e picchi di flusso, con bassa dissipazione di calore verso il sangue e i tessuti • DISEGNO DELLE CAMERE VENTRICOLARI E DELLE VALVOLE rispetto al flusso ematico tale da minimizzare l’emolisi e le zone di stagnazione del flusso e il conseguente pericolo di formazione di trombi • MATERIALI USATI BIO ED EMOCOMPATIBILI: plastica, metallo, materiale biologico (PERICARDIO DECELLULARIZZATO), con caratteristiche di non tossicità, non carcinogenicità, stabilità chimica e resistenza meccanica, sterilizzabilità • INTERFACCIA DEL TAH con il circolo (atri, arterie) rispettosa dell’anatomia e con agevoli meccanismi di aggancio • DURATA DISPOSITIVO : circa 5 anni (per un sistema pulsatile, ciò corrisponde ad un numero di cicli variabile tra 225 e 350 Milioni, a seconda che lo Stroke Volume vari tra 70 e 45 ml), per poter offrire un supporto di lungo termine Studio di nuovi modelli di TAH ancora in corso di sviluppo e ricerca brevettuale su TAH innovativi: attraverso tale ricerca sono stati individuati gli spunti più interessanti tra le tecnologie in divenire ed è stato definito come orientare il progetto del TAH di Padova. In particolare, si è optato per un sistema con pompe volumetriche, a camere flessibili valvolate, azionate da motori elettrici lineari (quindi, con meno trasduzioni) di piccole dimensioni. L’attuazione prevede un movimento push-pull del piano delle valvole, che realizza contemporaneamente il riempimento e l’eiezione dalle camere ventricolari. Questo consente, a parità di ingombro, l’aumento della portata o, viceversa, a parità di portata una considerevole riduzione di volume della pompa. Sono stati disegnate diverse possibili configurazioni della pompa push-pull e infine viene scelta soluzione con movimento dei piani valvolari, interposti tra sacco ventricolare e “atri”, disposti a “U”,con frequenza minima 60 b/min, SV 80 ml (40ml +40ml). Primi test su banco: il sistema push-pull con uno stroke volume complessivo di 80 ml ottenuto attraverso 2 eiezioni successive di 40 ml ciascuna, con frequenza di salita/discesa del motore lineare di 60b/min (1Hz) riesce a pompare 4,8 L/min contro un afterload di 120 mmHg Aumentando la frequenza a 92b/min, il sistema riesce a erogare una portata di 7.2 L/min contro lo stesso postcarico Emerge l’originalità progettuale del disegno in cui le valvole si comportano sia da organi di intercettazione sia da elementi di spinta della massa fluida. Prove su banco di confronto Drive Units di dispositive in uso clinico (Cardiowest Companion vs Freedom): sono state eseguite prove su banco di unità di controllo differenti impiegate sullo stesso modello di TAH (Cardiowest) allo scopo di individuare le variabili di controllo salienti su cui basare il sistema di attuazione del nuovo TAH. Lo spunto è stato fornito da un reale “clinical dilemma”: il paziente 1Z, a cui era stato impiantato il CardioWest nel 2007, ha iniziato a manifestare problemi di dispnea con edema polmonare, nonostante un flusso di 5 L/min, appena è passato dal sistema di attuazione Companion al più recente Freedom. Non aveva tali sintomi coi precedenti drive units Excor e Companion; nessun altro organo presentava segnali di scompenso. Le prove su banco hanno dimostrato che la più recente drive unit (Freedom), essendo molto rigida, poiché non permette la regolazione delle pressioni di attuazione dei due ventricoli, e non avendo alcun feedback sulle pressioni di riempimento del paziente, può determinare squilibri tra circolo destro e sinistro. Appare quindi molto importante nel progetto di nuovo TAH includere la possibilità di modulazione della portata in funzione delle pressioni di riempimento. Progetto di fitting virtuale del TAH: lo studio si propone di convertire TAC del torace in un modello 3D semplice rapido e affidabile della cavità toracica. I risultati attesi consistono nella definizione ottimale degli ingombri e delle forme della protesi impiantabile del TAH che si sta progettando, incluse le interfacce con atri e grandi vasi del ricevente. Inoltre, lo strumento sarebbe disponibile per la determinazione ottimale pre-operatoria del fitting anatomico in un dato paziente di un dato sistema di supporto circolatorio impiantabile. La ricerca è stata avviata in collaborazione con l’Unità di Ricerca “3DOM” della Fondazione Bruno Kessler di Trento.

ASSISTENZE MECCANICHE AL CIRCOLO: PADUA HEART PROJECT A TOTAL ARTIFICIAL HEART / Micciolo, Matteo. - (2015 Jan).

ASSISTENZE MECCANICHE AL CIRCOLO: PADUA HEART PROJECT A TOTAL ARTIFICIAL HEART

MICCIOLO, MATTEO
2015

Abstract

Studio dello stato dell’arte del cuore artificiale totale (TAH) nella pratica clinica: la ricerca bibliografica è stata orientata all’analisi delle più recenti esperienze cliniche con TAH per individuarne limiti e punti di forza. L’obiettivo di tale ricerca documentale era quello di dedurre le specifiche per un nuovo TAH, in grado di soddisfare le esigenze terapeutiche ancora parzialmente o totalmente irrisolte dai sistemi attualmente disponibili: • CARATTERISTICHE DI PESO E INGOMBRO IDEALI: diametro <90 mm, lunghezza < 100 mm; peso < 800 gr (peso del cuore naturale 300- 400 gr), per poter essere impiantato anche in pazienti di piccola BSA • ATTUATORE impiantabile, elettromeccanico, efficiente, silenzioso, in grado di produrre un flusso medio di circa 6 L/min contro una pressione media di circa 100 mmHg, con capacità di sostenere sovraccarichi e picchi di flusso, con bassa dissipazione di calore verso il sangue e i tessuti • DISEGNO DELLE CAMERE VENTRICOLARI E DELLE VALVOLE rispetto al flusso ematico tale da minimizzare l’emolisi e le zone di stagnazione del flusso e il conseguente pericolo di formazione di trombi • MATERIALI USATI BIO ED EMOCOMPATIBILI: plastica, metallo, materiale biologico (PERICARDIO DECELLULARIZZATO), con caratteristiche di non tossicità, non carcinogenicità, stabilità chimica e resistenza meccanica, sterilizzabilità • INTERFACCIA DEL TAH con il circolo (atri, arterie) rispettosa dell’anatomia e con agevoli meccanismi di aggancio • DURATA DISPOSITIVO : circa 5 anni (per un sistema pulsatile, ciò corrisponde ad un numero di cicli variabile tra 225 e 350 Milioni, a seconda che lo Stroke Volume vari tra 70 e 45 ml), per poter offrire un supporto di lungo termine Studio di nuovi modelli di TAH ancora in corso di sviluppo e ricerca brevettuale su TAH innovativi: attraverso tale ricerca sono stati individuati gli spunti più interessanti tra le tecnologie in divenire ed è stato definito come orientare il progetto del TAH di Padova. In particolare, si è optato per un sistema con pompe volumetriche, a camere flessibili valvolate, azionate da motori elettrici lineari (quindi, con meno trasduzioni) di piccole dimensioni. L’attuazione prevede un movimento push-pull del piano delle valvole, che realizza contemporaneamente il riempimento e l’eiezione dalle camere ventricolari. Questo consente, a parità di ingombro, l’aumento della portata o, viceversa, a parità di portata una considerevole riduzione di volume della pompa. Sono stati disegnate diverse possibili configurazioni della pompa push-pull e infine viene scelta soluzione con movimento dei piani valvolari, interposti tra sacco ventricolare e “atri”, disposti a “U”,con frequenza minima 60 b/min, SV 80 ml (40ml +40ml). Primi test su banco: il sistema push-pull con uno stroke volume complessivo di 80 ml ottenuto attraverso 2 eiezioni successive di 40 ml ciascuna, con frequenza di salita/discesa del motore lineare di 60b/min (1Hz) riesce a pompare 4,8 L/min contro un afterload di 120 mmHg Aumentando la frequenza a 92b/min, il sistema riesce a erogare una portata di 7.2 L/min contro lo stesso postcarico Emerge l’originalità progettuale del disegno in cui le valvole si comportano sia da organi di intercettazione sia da elementi di spinta della massa fluida. Prove su banco di confronto Drive Units di dispositive in uso clinico (Cardiowest Companion vs Freedom): sono state eseguite prove su banco di unità di controllo differenti impiegate sullo stesso modello di TAH (Cardiowest) allo scopo di individuare le variabili di controllo salienti su cui basare il sistema di attuazione del nuovo TAH. Lo spunto è stato fornito da un reale “clinical dilemma”: il paziente 1Z, a cui era stato impiantato il CardioWest nel 2007, ha iniziato a manifestare problemi di dispnea con edema polmonare, nonostante un flusso di 5 L/min, appena è passato dal sistema di attuazione Companion al più recente Freedom. Non aveva tali sintomi coi precedenti drive units Excor e Companion; nessun altro organo presentava segnali di scompenso. Le prove su banco hanno dimostrato che la più recente drive unit (Freedom), essendo molto rigida, poiché non permette la regolazione delle pressioni di attuazione dei due ventricoli, e non avendo alcun feedback sulle pressioni di riempimento del paziente, può determinare squilibri tra circolo destro e sinistro. Appare quindi molto importante nel progetto di nuovo TAH includere la possibilità di modulazione della portata in funzione delle pressioni di riempimento. Progetto di fitting virtuale del TAH: lo studio si propone di convertire TAC del torace in un modello 3D semplice rapido e affidabile della cavità toracica. I risultati attesi consistono nella definizione ottimale degli ingombri e delle forme della protesi impiantabile del TAH che si sta progettando, incluse le interfacce con atri e grandi vasi del ricevente. Inoltre, lo strumento sarebbe disponibile per la determinazione ottimale pre-operatoria del fitting anatomico in un dato paziente di un dato sistema di supporto circolatorio impiantabile. La ricerca è stata avviata in collaborazione con l’Unità di Ricerca “3DOM” della Fondazione Bruno Kessler di Trento.
gen-2015
Background While the prevalence of heart failure (HF) in Europe and the USA has increased constantly in the last decades up to 12 million patients, we are still missing available, effective therapeutic options for advanced HF refractory to medical management, accounting for 5% of the total HF patient population. In fact, cardiac transplantation remains the primary option for a select group of end-stage HF patients but it is strongly limited due to the shortage of donor organs. The research in the field of mechanical devices to support or substitute the pumping function of failing heart is therefore strongly pursued. Since the end of the 90’s, thanks to the improved performance and safety of left ventricular assist devices (LVADs), their clinical use has increased both as a bridge to cardiac transplantation (BTT) and as a lifelong therapy. In case of end-stage biventricular failure or candidates with restrictive or infiltrative cardiomyopathies with ventricular cavities too small to accommodate apical inflow cannulae, LVADs are not a viable option: bi-ventricular assist devices (BiVAD) or total artificial hearts (TAH) are needed. To date, in INTERMACS records, only less than 5% of implanted mechanical circulatory support devices are BiVAD or TAH; however these figures do not reflect the real need for total replacement of heart function due to the limitations of available TAH (SynCardia). State of the Art The only clinically available TAH to date is the pneumatically driven SynCardia, that was FDA approved for BTT in 2004. It requires no surgical pocket, can provide up to 10 L/min flow with physiological control through both pulsatile pumping chambers. However, the TAH requires adequate mediastinal space to accommodate the dual-chambered pump. Its last generation portable pneumatic controller allows patients to be discharged from the hospital, although patients’ quality of life is limited by noise and weight of the drive unit (6 kg) that they need to carry. Device malfunction, along with bleeding, stroke, and infection, remain concerns with this technology. New TAHs research and development Several new TAH projects were started and stopped at different stage of development such as Abiomed Abiocor, Cliveland Clinic Foundation Magscrew, Aachen AME ReinHeart, only to quote few recent ones. Either technical issues prevented projects to get regulatory approval for clinical use or lack of research funding did not allow project completion. At the time being, Carmat TAH (Carmat SA) is undergoing pre-clinical tests. It is an implantable, electro-hydraulically driven, pulsatile flow device with four bioprosthetic valves. The stroke volume (30–65 ml) and the beat rate (35–150 b/min) of the prosthesis adapt automatically in response to changes in preload and the resulting pulsatile blood flow ranges from 2 to 9 l/min. Its blood-pumping surfaces consist of processed bioprosthetic pericardial tissue, potentially allowing for the reduction of anti-coagulation. Despite such innovative aspect, the implantable pump is huge and needs sternum-to-vertebral column minimum distance of 13 cm to be implanted. Conclusion: Padua Heart Project In order to provide an innovative solution in the field of MCS, Padua Heart Project (PHP) pursues the design of a small size, electromechanically driven TAH, that can deliver pulsatile blood flow to meet physiological need. While all of the above mentioned TAH projects are based on rotary motors with a conversion gear, thus consisting of many wear-prone parts, limiting their durability, PHP is based on a linear motor having only one moving component. Due to its original design and control mode, the size of the linear motor can be only slightly larger than the blood sacs. Furthermore, its inner lining can be coated by processed pericardial tissue. As a proof of concept, a first linear drive prototype was developed and set up. The movable part of the linear motor consists of a flat magnet including two valvular prostheses. Its linear movement back and forward within the driving coil, allows compression and relaxation of a flexible blood sac and its filling and emptying through the valves. The prototype has been tested in a simple mock loop to deliver flow varying between 4.5 and 7.5 L/min with 120 mmHg of afterload. Further tests are under way to optimize blood sac shape and control mode at different sets of preload and afterload conditions.
TOTAL ARTIFICAL HEART
ASSISTENZE MECCANICHE AL CIRCOLO: PADUA HEART PROJECT A TOTAL ARTIFICIAL HEART / Micciolo, Matteo. - (2015 Jan).
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