This thesis analyses the political and cultural profile of the Italian technocrats that, during the first Italy's republican legislature (1948-1953), took part in the Marshall Plan's bodies, such as the Organisation for European Economic Cooperation (OEEC), which concurred to the distribution of Marshall Plan's funds in Europe. In addition, it deals with the reconstruction of the global role played by Italy within the OEEC. Rooted in the framework of the post-war Italian economic reconstruction and of the Cold War, the Marshall Plan (ERP) represented for the centrist government a fundamental turning point for reintroducing Italy in the Western political horizon after the fall of Fascism. Far from assuming that the ERP embodied a unilateral American mechanism of political control over the Italian society, many scholars have outlined that Italy's participation in the ERP was original and to some extent autonomous. Moreover, Italian technocrats (i.e. Campilli, Tremelloni, Malagodi, Saraceno, Menichella) which worked in the OEEC and other ERP's organisations had politically grown up during the Fascism and had shared the cultural pattern of corporatist and State-led economy, which did not always align with the liberal-capitalist pattern promoted by the US in Western Europe after 1945. In this light and according to the most recent historiography on the Cold War, I aim to conceptualise the contradiction existing between the political, economic and cultural background of the Italian technocrats – which were neither merely post-fascists, nor completely adherent of the American model of capitalism - and the free-market oriented framework with which they had to face. Then, paying attention to institutional as well as personal archival sources belonged to some of those personalities, I will investigate whether or not did they build in the ERP institutions a specific “technocratic project” for post-war Italy, exploring the relationships and the degree of political autonomy enjoyed by these technocrats with respect to the main Italian political parties (especially Democrazia Cristiana) between 1947-1953.

Si tratta di uno studio riguardante l'adesione italiana all'OECE negli anni della prima legislatura repubblicana. La ricerca ha preso in esame non soltanto le principali dinamiche del processo di ricostruzione economica italiana nel secondo dopoguerra, ma ha anche analizzato i rapporti internazionali che il Governo De Gasperi attivò con i maggiori Paesi del blocco euro-atlantico: USA, Francia, Gran Bretagna, collocando in tal modo l'esperienza post-bellica italiana all'interno del contesto più ampio dell'avvio della Guerra fredda. Questo lavoro si è soffermato sulla ricostruzione dell'azione politica ed economica promossa dalla delegazione italiana all'OECE negli anni '47-'53, nel tentativo di capire quali fossero i maggiori temi d'interesse coltivati dalla coalizione degasperiana. Ci si è soffermati soprattutto sui temi dell'emigrazione, della liberalizzazione degli scambi e dei pagamenti 3 della realizzazione di progetti di integrazione economica (Unione doganale, Piano Pella, etc.). Si è inoltre analizzato il modo in cui i maggiori Paesi dell'OECE, Francia e Gran Bretagna, guardarono al ruolo giocato dall'Italia all'interno di quella organizzazione. Si è infine riflettuto sulla composizione della delegazione italiana e sull'esperienza politica incarnata dai funzionari e dagli esperti che vi presero parte: si è infatti riflettuto sui rapporti che la delegazione sviluppò con il Governo centrale italiano e, parallelamente, con le altre delegazioni internazionali presenti nell'OECE. Si è infine riflettuto sullo' statuto politico' dei membri della delegazione: funzionari, esperti, tecnici, tecnocrati? Dall'analisi dei documenti archivistici e della bibliografia esistente, si è insomma tentato di ricostruire da un punto di vista globale il ruolo svolto dall'Italia all'interno di questa Organizzazione, analizzandone sia le strategie di fondo, sia le intrinseche contraddizioni, con l'obiettivo di comprendere in quale misura la partecipazione italiana all'interno dell'OECE abbia influito sul più generale processo di ricostruzione economica del Paese e sulla sua collocazione all'interno del processo di integrazione economica europea e della ridefinizione degli equilibri capitalistici occidentali nel secondo dopoguerra.

Prove tecniche d'integrazione. L'Italia e l'OECE negli anni della prima legislatura repubblicana (1947-1953) / Ventresca, Roberto. - (2015 Sep 29).

Prove tecniche d'integrazione. L'Italia e l'OECE negli anni della prima legislatura repubblicana (1947-1953)

Ventresca, Roberto
2015

Abstract

Si tratta di uno studio riguardante l'adesione italiana all'OECE negli anni della prima legislatura repubblicana. La ricerca ha preso in esame non soltanto le principali dinamiche del processo di ricostruzione economica italiana nel secondo dopoguerra, ma ha anche analizzato i rapporti internazionali che il Governo De Gasperi attivò con i maggiori Paesi del blocco euro-atlantico: USA, Francia, Gran Bretagna, collocando in tal modo l'esperienza post-bellica italiana all'interno del contesto più ampio dell'avvio della Guerra fredda. Questo lavoro si è soffermato sulla ricostruzione dell'azione politica ed economica promossa dalla delegazione italiana all'OECE negli anni '47-'53, nel tentativo di capire quali fossero i maggiori temi d'interesse coltivati dalla coalizione degasperiana. Ci si è soffermati soprattutto sui temi dell'emigrazione, della liberalizzazione degli scambi e dei pagamenti 3 della realizzazione di progetti di integrazione economica (Unione doganale, Piano Pella, etc.). Si è inoltre analizzato il modo in cui i maggiori Paesi dell'OECE, Francia e Gran Bretagna, guardarono al ruolo giocato dall'Italia all'interno di quella organizzazione. Si è infine riflettuto sulla composizione della delegazione italiana e sull'esperienza politica incarnata dai funzionari e dagli esperti che vi presero parte: si è infatti riflettuto sui rapporti che la delegazione sviluppò con il Governo centrale italiano e, parallelamente, con le altre delegazioni internazionali presenti nell'OECE. Si è infine riflettuto sullo' statuto politico' dei membri della delegazione: funzionari, esperti, tecnici, tecnocrati? Dall'analisi dei documenti archivistici e della bibliografia esistente, si è insomma tentato di ricostruire da un punto di vista globale il ruolo svolto dall'Italia all'interno di questa Organizzazione, analizzandone sia le strategie di fondo, sia le intrinseche contraddizioni, con l'obiettivo di comprendere in quale misura la partecipazione italiana all'interno dell'OECE abbia influito sul più generale processo di ricostruzione economica del Paese e sulla sua collocazione all'interno del processo di integrazione economica europea e della ridefinizione degli equilibri capitalistici occidentali nel secondo dopoguerra.
29-set-2015
This thesis analyses the political and cultural profile of the Italian technocrats that, during the first Italy's republican legislature (1948-1953), took part in the Marshall Plan's bodies, such as the Organisation for European Economic Cooperation (OEEC), which concurred to the distribution of Marshall Plan's funds in Europe. In addition, it deals with the reconstruction of the global role played by Italy within the OEEC. Rooted in the framework of the post-war Italian economic reconstruction and of the Cold War, the Marshall Plan (ERP) represented for the centrist government a fundamental turning point for reintroducing Italy in the Western political horizon after the fall of Fascism. Far from assuming that the ERP embodied a unilateral American mechanism of political control over the Italian society, many scholars have outlined that Italy's participation in the ERP was original and to some extent autonomous. Moreover, Italian technocrats (i.e. Campilli, Tremelloni, Malagodi, Saraceno, Menichella) which worked in the OEEC and other ERP's organisations had politically grown up during the Fascism and had shared the cultural pattern of corporatist and State-led economy, which did not always align with the liberal-capitalist pattern promoted by the US in Western Europe after 1945. In this light and according to the most recent historiography on the Cold War, I aim to conceptualise the contradiction existing between the political, economic and cultural background of the Italian technocrats – which were neither merely post-fascists, nor completely adherent of the American model of capitalism - and the free-market oriented framework with which they had to face. Then, paying attention to institutional as well as personal archival sources belonged to some of those personalities, I will investigate whether or not did they build in the ERP institutions a specific “technocratic project” for post-war Italy, exploring the relationships and the degree of political autonomy enjoyed by these technocrats with respect to the main Italian political parties (especially Democrazia Cristiana) between 1947-1953.
ricostruzione economica/ integrazione europea/ OECE / Piano Marshall/ European Integration History / Cold War /Technocracy/ Expertise
Prove tecniche d'integrazione. L'Italia e l'OECE negli anni della prima legislatura repubblicana (1947-1953) / Ventresca, Roberto. - (2015 Sep 29).
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