This thesis is a collection of three empirical essays on household’s preferences and subjective evaluations. The first chapter, titled “Social status and personality Traits” is a joint work with Alessandro Bucciol and Luca Zarri. This work is forthcoming in the Journal of Economic Psychology. In this work we provide direct evidence on the relationship between social status and personality traits. Using survey data from the 2006-2012 waves of the US Health and Retirement Study, we show that self-perceived social status is associated with all the “Big Five” personality traits, after controlling for observable characteristics that arguably reflect one’s actual status. We also construct an objective status measure that in turn is influenced by personality traits. Objectively measured status is positively but not highly correlated with its subjective counterpart and, when incorporated in a regression specification, still leaves room for direct effects of personality traits on status perception. The second chapter remains in the domain of behavioral economics, studying the interaction between financial risk preferences, generalized trust and financial portfolio decision. The title of the work is “Financial Risk Tolerance and Trust in Others: Substitutes or Complements for Risky Asset Holdings?” Using two waves of the Survey on Health, Ageing and Retirement in Europe (SHARE, 2006-2013), this paper explores the role jointly played by individuals’ financial risk tolerance and their level of trust in other in affecting their decision to hold risky assets. I find a large variation in risk tolerance and trust across European countries and households. Moreover, I show that risky assets investments are more frequent and larger in households featuring either risk tolerance or (to a smaller extent) a combination of risk aversion and trust. Trust seems to act as an imperfect substitute for risk tolerance. These findings have relevant implications for the understanding of heterogeneity in household financial decisions as well as of the role that trust can play as a lubricant of the economic system. The third and last chapter of the thesis is again dedicated to the study households’ preferences. The title of this work is “Gender Differences in Risk and Time Preferences: The Role of Marital Status”. Using Dutch survey data from 1996 to 2013, this paper investigates the differences in time and risk preferences along the gender and marital status dimensions. In order to do so, I take into consideration both a self-reported measure and a structural estimation of the preference parameters. Results from standard regressions suggest that women are indeed more risk averse than men. However, there is also a significant interaction effect of gender and marital status: single men are less risk averse than married ones, while for women the difference isn’t significant. Results for the time preference estimation are less conclusive. Structural estimation of risk aversion parameters generally confirms the regression analysis’ results. Moreover, these estimations suggest an even stronger interaction between gender and marital status. As for time preferences, men seem to be more patient and have longer time horizon than women, but the results may be driven by the correlation with the risk attitude.

Questa tesi è una raccolta di tre lavori empirici relativi allo studio delle preferenze e delle valutazioni soggettive delle famiglie. Il primo capitolo, intitolato “Social status and personality Traits”, è un lavoro congiunto con Alessandro Bucciol e Luca Zarri. Questo lavoro è stato accettato per la pubblicazione sul Journal of Economic Psychology. In questo lavoro troviamo prove dirette dell’esistenza di una relazione significativa tra status sociale e tratti della personalità. Usando i dati dell’indagine americana Health and Retirement Study che vanno dal 2006 al 2010, siamo in grado di dimostrare che la percezione del proprio status sociale è correlato con i cinque tratti fondamentali della personalità, i cosiddetti “Big Five”, anche dopo aver controllato per le caratteristiche oggettive che in genere riflettono lo status sociale di un individuo. Nel seguito del lavoro costruiamo anche una misura oggettiva di status che si rivela anch’essa essere influenzata dalla personalità. Questa misura oggettiva è positivamente ma non eccessivamente correlata con la sua controparte soggettiva e, quando è inserita in una regressione, lascia ancora molto spazio per un effetto diretto dei tratti di personalità sulla percezione soggettiva dello status. Il secondo capitolo rimane nel campo dell’economia comportamentale, e studia l’interazione tra preferenze per il rischio finanziario, fiducia generalizzata e decisioni di investimento. Il titolo del lavoro è “Financial Risk Tolerance and Trust in Others: Substitutes or Complements for Risky Asset Holdings?”. Usando due rilevazioni dell’indagine SHARE – Survey on Health, Ageing and Retirement in Europe (2006, 2013), questo articolo esplora il ruolo giocato congiuntamente dalla tolleranza al rischio finanziario e il livello di fiducia degli individui nell’influenzare la decisione di possedere titoli rischiosi. Quello che si trova è un’elevata variabilità tra i vari paesi europei sia del livello di fiducia che di avversione al rischio. Inoltre, si mostra che l’investimento in titoli rischiosi è più frequente e di maggiore volume per le famiglie che hanno un livello elevato di tolleranza al rischio, oppure una combinazione di avversione al rischio ed elevati livelli di fiducia (anche se in questo caso l’effetto è meno marcato). La fiducia sembra quindi agire come un sostituto imperfetto della tolleranza al rischio. Questi risultati hanno implicazioni rilevanti per la comprensione dell’eterogeneità delle scelte finanziarie delle famiglie. Servono inoltre a chiarire il ruolo di lubrificante del sistema economico giocato dalla fiducia generalizzata. Il terzo e ultimo capitolo della tesi è dedicato ancora allo studio delle preferenze dellefamiglie. Il titolo del lavoro è “Gender Differences in Risk and Time Preferences: The Role of Marital Status”. In questo articolo si utilizzano i dati dell’indagine olandese - DNB Household Survey - dal 1996 al 2013, per esplorare le differenze nelle preferenze temporali e al rischio lungo le dimensione del genere e dello stato civile. Per fare ciò, si è scelto di utilizzare sia una misura auto-riportata che una stima strutturale dei parametri delle preferenze. I risultati delle regressioni suggeriscono che le donne sono effettivamente più avverse al rischio degli uomini. Tuttavia esiste anche una rilevante interazione tra l’effetto del genere e dello stato civile: gli uomini single sono meno avversi al rischio di quelli sposati, mentre per le donne la differenza non è significativa. I risultati per le stime sulle preferenze temporali sono meno concludenti. Le stime strutturali dei parametri di avversione al rischio confermano in genere i risultati delle regressioni. Inoltre, queste stime suggeriscono un effetto di interazione ancora più rilevante tra genere e stato civile. Per quanto riguarda le preferenze temporali, gli uomini sembrano essere più pazienti e con un orizzonte temporale più lungo, anche se questi risultati potrebbero essere influenzati dalla correlazione di questo parametro con quello relativo all’attitudine al rischio.

Essays on Household's Preferences and Subjective Evaluations / Cavasso, Barbara. - (2015 Oct 28).

Essays on Household's Preferences and Subjective Evaluations

Cavasso, Barbara
2015

Abstract

Questa tesi è una raccolta di tre lavori empirici relativi allo studio delle preferenze e delle valutazioni soggettive delle famiglie. Il primo capitolo, intitolato “Social status and personality Traits”, è un lavoro congiunto con Alessandro Bucciol e Luca Zarri. Questo lavoro è stato accettato per la pubblicazione sul Journal of Economic Psychology. In questo lavoro troviamo prove dirette dell’esistenza di una relazione significativa tra status sociale e tratti della personalità. Usando i dati dell’indagine americana Health and Retirement Study che vanno dal 2006 al 2010, siamo in grado di dimostrare che la percezione del proprio status sociale è correlato con i cinque tratti fondamentali della personalità, i cosiddetti “Big Five”, anche dopo aver controllato per le caratteristiche oggettive che in genere riflettono lo status sociale di un individuo. Nel seguito del lavoro costruiamo anche una misura oggettiva di status che si rivela anch’essa essere influenzata dalla personalità. Questa misura oggettiva è positivamente ma non eccessivamente correlata con la sua controparte soggettiva e, quando è inserita in una regressione, lascia ancora molto spazio per un effetto diretto dei tratti di personalità sulla percezione soggettiva dello status. Il secondo capitolo rimane nel campo dell’economia comportamentale, e studia l’interazione tra preferenze per il rischio finanziario, fiducia generalizzata e decisioni di investimento. Il titolo del lavoro è “Financial Risk Tolerance and Trust in Others: Substitutes or Complements for Risky Asset Holdings?”. Usando due rilevazioni dell’indagine SHARE – Survey on Health, Ageing and Retirement in Europe (2006, 2013), questo articolo esplora il ruolo giocato congiuntamente dalla tolleranza al rischio finanziario e il livello di fiducia degli individui nell’influenzare la decisione di possedere titoli rischiosi. Quello che si trova è un’elevata variabilità tra i vari paesi europei sia del livello di fiducia che di avversione al rischio. Inoltre, si mostra che l’investimento in titoli rischiosi è più frequente e di maggiore volume per le famiglie che hanno un livello elevato di tolleranza al rischio, oppure una combinazione di avversione al rischio ed elevati livelli di fiducia (anche se in questo caso l’effetto è meno marcato). La fiducia sembra quindi agire come un sostituto imperfetto della tolleranza al rischio. Questi risultati hanno implicazioni rilevanti per la comprensione dell’eterogeneità delle scelte finanziarie delle famiglie. Servono inoltre a chiarire il ruolo di lubrificante del sistema economico giocato dalla fiducia generalizzata. Il terzo e ultimo capitolo della tesi è dedicato ancora allo studio delle preferenze dellefamiglie. Il titolo del lavoro è “Gender Differences in Risk and Time Preferences: The Role of Marital Status”. In questo articolo si utilizzano i dati dell’indagine olandese - DNB Household Survey - dal 1996 al 2013, per esplorare le differenze nelle preferenze temporali e al rischio lungo le dimensione del genere e dello stato civile. Per fare ciò, si è scelto di utilizzare sia una misura auto-riportata che una stima strutturale dei parametri delle preferenze. I risultati delle regressioni suggeriscono che le donne sono effettivamente più avverse al rischio degli uomini. Tuttavia esiste anche una rilevante interazione tra l’effetto del genere e dello stato civile: gli uomini single sono meno avversi al rischio di quelli sposati, mentre per le donne la differenza non è significativa. I risultati per le stime sulle preferenze temporali sono meno concludenti. Le stime strutturali dei parametri di avversione al rischio confermano in genere i risultati delle regressioni. Inoltre, queste stime suggeriscono un effetto di interazione ancora più rilevante tra genere e stato civile. Per quanto riguarda le preferenze temporali, gli uomini sembrano essere più pazienti e con un orizzonte temporale più lungo, anche se questi risultati potrebbero essere influenzati dalla correlazione di questo parametro con quello relativo all’attitudine al rischio.
28-ott-2015
This thesis is a collection of three empirical essays on household’s preferences and subjective evaluations. The first chapter, titled “Social status and personality Traits” is a joint work with Alessandro Bucciol and Luca Zarri. This work is forthcoming in the Journal of Economic Psychology. In this work we provide direct evidence on the relationship between social status and personality traits. Using survey data from the 2006-2012 waves of the US Health and Retirement Study, we show that self-perceived social status is associated with all the “Big Five” personality traits, after controlling for observable characteristics that arguably reflect one’s actual status. We also construct an objective status measure that in turn is influenced by personality traits. Objectively measured status is positively but not highly correlated with its subjective counterpart and, when incorporated in a regression specification, still leaves room for direct effects of personality traits on status perception. The second chapter remains in the domain of behavioral economics, studying the interaction between financial risk preferences, generalized trust and financial portfolio decision. The title of the work is “Financial Risk Tolerance and Trust in Others: Substitutes or Complements for Risky Asset Holdings?” Using two waves of the Survey on Health, Ageing and Retirement in Europe (SHARE, 2006-2013), this paper explores the role jointly played by individuals’ financial risk tolerance and their level of trust in other in affecting their decision to hold risky assets. I find a large variation in risk tolerance and trust across European countries and households. Moreover, I show that risky assets investments are more frequent and larger in households featuring either risk tolerance or (to a smaller extent) a combination of risk aversion and trust. Trust seems to act as an imperfect substitute for risk tolerance. These findings have relevant implications for the understanding of heterogeneity in household financial decisions as well as of the role that trust can play as a lubricant of the economic system. The third and last chapter of the thesis is again dedicated to the study households’ preferences. The title of this work is “Gender Differences in Risk and Time Preferences: The Role of Marital Status”. Using Dutch survey data from 1996 to 2013, this paper investigates the differences in time and risk preferences along the gender and marital status dimensions. In order to do so, I take into consideration both a self-reported measure and a structural estimation of the preference parameters. Results from standard regressions suggest that women are indeed more risk averse than men. However, there is also a significant interaction effect of gender and marital status: single men are less risk averse than married ones, while for women the difference isn’t significant. Results for the time preference estimation are less conclusive. Structural estimation of risk aversion parameters generally confirms the regression analysis’ results. Moreover, these estimations suggest an even stronger interaction between gender and marital status. As for time preferences, men seem to be more patient and have longer time horizon than women, but the results may be driven by the correlation with the risk attitude.
Preferenze delle famiglie/Household's preferences; Fiducia/Trust; Avversione al Rischio/Risk Aversion; Valutazioni Soggettive/Subjective Evaluations; Life-cycle;
Essays on Household's Preferences and Subjective Evaluations / Cavasso, Barbara. - (2015 Oct 28).
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