The next few decades will witness a rapidly increasing demand for agricultural products. By 2050 current food demand will be doubled by world population and socio-economic growth (FAO 2015). The expanding bio-based economy will increase the demand for agricultural products. Urban development will increasingly compete with agriculture for land use. The growing demand for agricultural products needs to be met largely through intensification (produce more from the same land surface) because there is little scope for an increase in agricultural area without doing irreparable damage to vital natural ecosystems. The steady increases in agricultural productivity per unit area seen through the latter part of the 20th century have now plateaued with little opportunity for further increases in efficiency through conventional methods. The dependency of conventional agriculture and food supply on non-renewable resources (e.g. fossil fuels, phosphate) makes it unsustainable in the long run. Eco-functional intensification has been proposed as a promising solution (Niggli et al. 2008). Eco-functional intensification is the optimization of all provisioning, regulating and supporting ecosystem services in the agricultural production process (modified after Niggli et al. 2008). As such it advocates to maintain or enhance agricultural production through the promotion of biodiversity and associated ecosystem services. However, the implementation of ecological intensification into crop production systems is knowledge-intensive and it requires a comprehensive understanding of the relationships among multiple ecosystems services. The aim of this thesis was to investigate how landscape structure (semi-natural habitats) and land-use (on-farm management) interact in the provisioning of some ecosystem services, that is pollination service and biological control. We explored the effects of field boundary quality, at local scale, on pollination service and pollinators community, assessing the quality of field boundaries, e.g. tree diversity, tree structural heterogeneity. Furthermore we assessed the relationship between farm management, semi-natural habitats and biological control then the combined effect of tillage management and urbanization on ground beetle communities (Coleoptera: Carabidae). In chapter 2 we evaluated the potential interactions between pollination services and quality of semi-natural landscape elements. We tested whether abundance and richness of plant species at local scale can enhances richness and abundance of pollinators. In chapter 3 we explored how local management practices, fertiliser and insecticide inputs and management for enhanced SOC, combined with land use at the landscape (1 km diameter circle) determined the crop yield, biological pest control, and abundance of predators. This experimental design allowed us to test for general interactive effects of management for ecosystem services and of efficiency of external inputs to crop yields. In chapter 4 we explored the potential interactions between management intensity, landscape complexity and predators community. In a field experiment we tested the combined effect of tillage management (conventional vs. conservation tillage) and urbanization on ground beetle communities (Coleoptera: Carabidae). Our study stresses the importance of considering both local management and landscape composition when planning strategies to support farmland biodiversity. These principles are taken up by the EU agricultural policy that through the mediation of the member states and their regions promotes the introduction of environmentally friendly farming systems, such as minimum tillage or no tillage (MT, NT) in order to increase the organic carbon into the soil and the related environmental benefits, such as conservation of nutrient cycling, species diversity and productivity.
I prossimi decenni saranno testimoni di un rapido aumento della domanda di prodotti agricoli. Entro il 2050 l’attuale domanda alimentare sarà raddoppiata a seguito della crescita della popolazione mondiale e della crescita socio-economica (FAO 2015). Lo sviluppo urbano sarà sempre più in concorrenza con l'agricoltura per l'uso del suolo. Si rende quindi necessario soddisfare la maggior parte della crescente domanda di prodotti agricoli attraverso l'intensificazione colturale (ossia produrre di più sulla stessa superficie agricola investita) poiché non vi è sufficiente spazio per incrementare la superficie agricola senza causare danni irreparabili agli ecosistemi naturali vitali. Il costante aumento della produttività agricola per unità di superficie, a cui si è assistito nell'ultima parte del 20° secolo si è ormai stabilizzata, con scarse possibilità di ulteriori aumenti di efficienza attraverso metodi convenzionali. La dipendenza dell'agricoltura convenzionale e dell’approvvigionamento alimentare sulle risorse non rinnovabili (ad esempio i combustibili fossili, fosfato) la rende insostenibile nel lungo periodo. L ‘intensificazione eco-funzionale è stata proposta come una soluzione promettente (Niggli et al. 2008). Per Intensificazione Eco-funzionale si intende l'ottimizzazione dell’approvvigionamento, della regolazione e del mantenimento dei servizi ecosistemici nel processo di produzione agricola (Niggli et al. 2008). Come tale, promuove il mantenimento o la crescita della produzione agricola sostenendo la biodiversità e i connessi servizi ecosistemici. Tuttavia, l'implementazione della intensificazione ecologica nei sistemi di produzione delle colture agrarie specifiche conoscenze oltre che una comprensione globale delle relazioni tra i diversi servizi ecosistemici. Lo scopo di questa tesi è stato quello di studiare come la struttura del paesaggio (habitat seminaturali) e l’uso del suolo (gestione in azienda) interagiscono nell’approvvigionamento di alcuni servizi ecosistemici, quali sono il servizio di impollinazione e il controllo biologico. Abbiamo indagato gli effetti del tipo di margine del campo coltivato, a scala locale, sul servizio di impollinazione e sulla comunità degli impollinatori, valutando le caratteristiche delle siepi presenti lungo i campi coltivati, ad esempio, la densità degli alberi, l’eterogeneità in termini di specie e di struttura. Inoltre, abbiamo indagato la relazione tra le pratiche gestionali agricole, gli habitat semi-naturali e il controllo biologico delle colture nonché l'effetto combinato dei tipi di lavorazione del suolo e del grado di urbanizzazione presente sulle comunità dei coleotteri Carabidi. (Coleoptera: Carabidae). Nel capitolo 2 sono state valutate le potenziali interazioni tra impollinazione e la qualità degli elementi del paesaggio semi-naturale. Abbiamo testato se l'abbondanza e la ricchezza di specie vegetali, a scala locale, possono incentivare la ricchezza e l'abbondanza di impollinatori. Nel capitolo 3 abbiamo esplorato come le pratiche locali di gestione agricola delle colture, (fertilizzanti e di insetticidi, pratiche colturali che favoriscono una maggiore SOC) in combinazione con il paesaggio influiscono sulla resa delle colture, sul controllo biologico dei parassiti e sull'abbondanza dei predatori. Questo modello sperimentale ha permesso di testare le generali conseguenze interattive, dovute ad una diversa gestione colturale, tra i servizi ecosistemici e il rendimento degli input esterni sui raccolti. Nel capitolo 4 abbiamo esplorato le possibili interazioni tra intensità di gestione delle colture agrarie, la complessità del paesaggio e la comunità dei predatori. Attraverso un esperimento in campo abbiamo testato l'effetto combinato della gestione dell’aratura (lavorazione convenzionale rispetto a lavorazione conservativa) e della urbanizzazione sulle comunità di coleotteri Carabidi (Coleoptera: Carabidae).
Effects of agricultural management and landscape on farmland biodiversity and associated ecosystem services / Pevere, Ines. - (2016 Jan 28).
Effects of agricultural management and landscape on farmland biodiversity and associated ecosystem services
Pevere, Ines
2016
Abstract
I prossimi decenni saranno testimoni di un rapido aumento della domanda di prodotti agricoli. Entro il 2050 l’attuale domanda alimentare sarà raddoppiata a seguito della crescita della popolazione mondiale e della crescita socio-economica (FAO 2015). Lo sviluppo urbano sarà sempre più in concorrenza con l'agricoltura per l'uso del suolo. Si rende quindi necessario soddisfare la maggior parte della crescente domanda di prodotti agricoli attraverso l'intensificazione colturale (ossia produrre di più sulla stessa superficie agricola investita) poiché non vi è sufficiente spazio per incrementare la superficie agricola senza causare danni irreparabili agli ecosistemi naturali vitali. Il costante aumento della produttività agricola per unità di superficie, a cui si è assistito nell'ultima parte del 20° secolo si è ormai stabilizzata, con scarse possibilità di ulteriori aumenti di efficienza attraverso metodi convenzionali. La dipendenza dell'agricoltura convenzionale e dell’approvvigionamento alimentare sulle risorse non rinnovabili (ad esempio i combustibili fossili, fosfato) la rende insostenibile nel lungo periodo. L ‘intensificazione eco-funzionale è stata proposta come una soluzione promettente (Niggli et al. 2008). Per Intensificazione Eco-funzionale si intende l'ottimizzazione dell’approvvigionamento, della regolazione e del mantenimento dei servizi ecosistemici nel processo di produzione agricola (Niggli et al. 2008). Come tale, promuove il mantenimento o la crescita della produzione agricola sostenendo la biodiversità e i connessi servizi ecosistemici. Tuttavia, l'implementazione della intensificazione ecologica nei sistemi di produzione delle colture agrarie specifiche conoscenze oltre che una comprensione globale delle relazioni tra i diversi servizi ecosistemici. Lo scopo di questa tesi è stato quello di studiare come la struttura del paesaggio (habitat seminaturali) e l’uso del suolo (gestione in azienda) interagiscono nell’approvvigionamento di alcuni servizi ecosistemici, quali sono il servizio di impollinazione e il controllo biologico. Abbiamo indagato gli effetti del tipo di margine del campo coltivato, a scala locale, sul servizio di impollinazione e sulla comunità degli impollinatori, valutando le caratteristiche delle siepi presenti lungo i campi coltivati, ad esempio, la densità degli alberi, l’eterogeneità in termini di specie e di struttura. Inoltre, abbiamo indagato la relazione tra le pratiche gestionali agricole, gli habitat semi-naturali e il controllo biologico delle colture nonché l'effetto combinato dei tipi di lavorazione del suolo e del grado di urbanizzazione presente sulle comunità dei coleotteri Carabidi. (Coleoptera: Carabidae). Nel capitolo 2 sono state valutate le potenziali interazioni tra impollinazione e la qualità degli elementi del paesaggio semi-naturale. Abbiamo testato se l'abbondanza e la ricchezza di specie vegetali, a scala locale, possono incentivare la ricchezza e l'abbondanza di impollinatori. Nel capitolo 3 abbiamo esplorato come le pratiche locali di gestione agricola delle colture, (fertilizzanti e di insetticidi, pratiche colturali che favoriscono una maggiore SOC) in combinazione con il paesaggio influiscono sulla resa delle colture, sul controllo biologico dei parassiti e sull'abbondanza dei predatori. Questo modello sperimentale ha permesso di testare le generali conseguenze interattive, dovute ad una diversa gestione colturale, tra i servizi ecosistemici e il rendimento degli input esterni sui raccolti. Nel capitolo 4 abbiamo esplorato le possibili interazioni tra intensità di gestione delle colture agrarie, la complessità del paesaggio e la comunità dei predatori. Attraverso un esperimento in campo abbiamo testato l'effetto combinato della gestione dell’aratura (lavorazione convenzionale rispetto a lavorazione conservativa) e della urbanizzazione sulle comunità di coleotteri Carabidi (Coleoptera: Carabidae).File | Dimensione | Formato | |
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