The general aims of this dissertation project were to analyze mental spatial representations derived from common spatial learning inputs, such as a map and/or navigation, in relation to the role of age and of individual visuo-spatial factors. In particular, this dissertation project analyzed the features of mental spatial representations: i) after learning an environment from a map; recall was tested with map drawing, sketch map, and pointing tasks, in young, young-old and old-old participants (Study 1); ii) after direct navigation in an environment; recall was tested using route repetition, map drawing, and pointing tasks, in young and young-old participants (Study 2); iii) after learning from a map and a video; recall was tested using route repetition, sketch map drawing, and pointing tasks, in participants of all ages across the adult lifespan (Study 3); and also examined the contribution of visuo-spatial working memory and visuo-spatial (rotation and perspective-taking) abilities. In all three studies, participants took part in two sessions. In the first, they performed a visuo-spatial working memory task, a task measuring their rotation ability, and a perspective-taking task. In the second session, they learned an environment from a map and/or navigation, then completed a series of recall tasks. Concerning the role of age, the results of all three studies indicated that young people produce more efficient mental spatial representations than older people, and that the quality of these representations is also influenced by the type of learning input and by the type of task used to assess their recall. As for the role of individual visuo-spatial factors, the three studies highlighted their relevance in supporting mental spatial representations. Overall, the present dissertation project sheds light on people’s mental spatial representations and how they change with aging, confirming that spatial learning is a complex matter. External factors, such as the learning format used and the recall tasks administered, and internal factors such as age and individual visuo-spatial factors, combine together to influence mental spatial representation processes and how they change over time.

L’obiettivo generale di questa tesi è quello di analizzare le rappresentazioni mentali spaziali derivate dall'apprendimento spaziale attraverso input comuni, come le mappe e/o la navigazione, in relazione al ruolo dell’età e dei fattori visuo-spaziali individuali. In particolare, sono state analizzate le caratteristiche delle rappresentazioni mentali spaziali: i) dopo l’apprendimento di un ambiente attraverso una mappa; testando il ricordo attraverso il compito di disegno di mappa, di sketch map e il compito di pointing, in giovani, giovani-anziani e anziani-anziani (Studio 1) ii) dopo l’apprendimento di un ambiente attraverso navigazione diretta in esso; testando il ricordo attraverso il compito di ripercorso, disegno di mappa e compito di pointing, in giovani e giovani-anziani (Studio 2) iii) dopo l’apprendimento di una mappa e di un video; testando il ricordo attraverso il compito di ripercorso, sketch map e pointing, in partecipanti di tutte le età del lifespan adulto (Studio 3); analizzando anche il contributo della memoria di lavoro visuo-spaziale e delle abilità di rotazione e presa di prospettiva. In tutti e tre gli studi, i partecipanti hanno preso parte a due sessioni. Nella prima, completavano il compito di memoria di lavoro visuo-spaziale, un compito che misurava la loro abilità di rotazione e uno di presa di prospettiva. Nella seconda sessione, apprendevano un ambiente da mappa e/o da navigazione e compilavano una serie di compiti di ricordo. Per quanto riguarda il ruolo dell’età, i risultati dei tre studi indicano che i giovani formano una rappresentazione mentale più efficace rispetto agli anziani e la qualità della rappresentazione è influenzata dal tipo di input utilizzato nell'apprendimento e dal tipo di compito di ricordo. Per quanto riguarda il ruolo dei fattori visuo-spaziali individuali, i tre studi hanno dimostrato la loro importanza nel supportare le rappresentazioni mentali spaziali. Nel complesso, il presente lavoro di tesi ha fatto luce sulle rappresentazioni mentali spaziali e su come esse si combino con l’età, confermando che l’apprendimento spaziale è un argomento complesso. Fattori esterni, come il tipo di format dell’apprendimento e i compiti utilizzati per testare il ricordo, e i fattori interni come l’età e gli aspetti visuo-spaziali individuali si combinano insieme nell'influenzare le rappresentazioni mentali spaziali e come cambiano con il passare del tempo.

Spatial learning from maps and navigation: the role of age and visuo-spatial factors / Muffato, Veronica. - (2016 Nov 15).

Spatial learning from maps and navigation: the role of age and visuo-spatial factors

Muffato, Veronica
2016

Abstract

L’obiettivo generale di questa tesi è quello di analizzare le rappresentazioni mentali spaziali derivate dall'apprendimento spaziale attraverso input comuni, come le mappe e/o la navigazione, in relazione al ruolo dell’età e dei fattori visuo-spaziali individuali. In particolare, sono state analizzate le caratteristiche delle rappresentazioni mentali spaziali: i) dopo l’apprendimento di un ambiente attraverso una mappa; testando il ricordo attraverso il compito di disegno di mappa, di sketch map e il compito di pointing, in giovani, giovani-anziani e anziani-anziani (Studio 1) ii) dopo l’apprendimento di un ambiente attraverso navigazione diretta in esso; testando il ricordo attraverso il compito di ripercorso, disegno di mappa e compito di pointing, in giovani e giovani-anziani (Studio 2) iii) dopo l’apprendimento di una mappa e di un video; testando il ricordo attraverso il compito di ripercorso, sketch map e pointing, in partecipanti di tutte le età del lifespan adulto (Studio 3); analizzando anche il contributo della memoria di lavoro visuo-spaziale e delle abilità di rotazione e presa di prospettiva. In tutti e tre gli studi, i partecipanti hanno preso parte a due sessioni. Nella prima, completavano il compito di memoria di lavoro visuo-spaziale, un compito che misurava la loro abilità di rotazione e uno di presa di prospettiva. Nella seconda sessione, apprendevano un ambiente da mappa e/o da navigazione e compilavano una serie di compiti di ricordo. Per quanto riguarda il ruolo dell’età, i risultati dei tre studi indicano che i giovani formano una rappresentazione mentale più efficace rispetto agli anziani e la qualità della rappresentazione è influenzata dal tipo di input utilizzato nell'apprendimento e dal tipo di compito di ricordo. Per quanto riguarda il ruolo dei fattori visuo-spaziali individuali, i tre studi hanno dimostrato la loro importanza nel supportare le rappresentazioni mentali spaziali. Nel complesso, il presente lavoro di tesi ha fatto luce sulle rappresentazioni mentali spaziali e su come esse si combino con l’età, confermando che l’apprendimento spaziale è un argomento complesso. Fattori esterni, come il tipo di format dell’apprendimento e i compiti utilizzati per testare il ricordo, e i fattori interni come l’età e gli aspetti visuo-spaziali individuali si combinano insieme nell'influenzare le rappresentazioni mentali spaziali e come cambiano con il passare del tempo.
15-nov-2016
The general aims of this dissertation project were to analyze mental spatial representations derived from common spatial learning inputs, such as a map and/or navigation, in relation to the role of age and of individual visuo-spatial factors. In particular, this dissertation project analyzed the features of mental spatial representations: i) after learning an environment from a map; recall was tested with map drawing, sketch map, and pointing tasks, in young, young-old and old-old participants (Study 1); ii) after direct navigation in an environment; recall was tested using route repetition, map drawing, and pointing tasks, in young and young-old participants (Study 2); iii) after learning from a map and a video; recall was tested using route repetition, sketch map drawing, and pointing tasks, in participants of all ages across the adult lifespan (Study 3); and also examined the contribution of visuo-spatial working memory and visuo-spatial (rotation and perspective-taking) abilities. In all three studies, participants took part in two sessions. In the first, they performed a visuo-spatial working memory task, a task measuring their rotation ability, and a perspective-taking task. In the second session, they learned an environment from a map and/or navigation, then completed a series of recall tasks. Concerning the role of age, the results of all three studies indicated that young people produce more efficient mental spatial representations than older people, and that the quality of these representations is also influenced by the type of learning input and by the type of task used to assess their recall. As for the role of individual visuo-spatial factors, the three studies highlighted their relevance in supporting mental spatial representations. Overall, the present dissertation project sheds light on people’s mental spatial representations and how they change with aging, confirming that spatial learning is a complex matter. External factors, such as the learning format used and the recall tasks administered, and internal factors such as age and individual visuo-spatial factors, combine together to influence mental spatial representation processes and how they change over time.
Map learning, route learning, aging, lifespan, visuo-spatial working memory, visuo-spatial ability
Spatial learning from maps and navigation: the role of age and visuo-spatial factors / Muffato, Veronica. - (2016 Nov 15).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3424676
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