The transition towards distributed low-carbon energy systems coincides with the introduction and materialization of renewable energy technologies (RETs) and associated infrastructures at the local level and implies a complex re-organization of the territories and a careful consideration of the relationship between energy sources and technologies and the local scale. Indeed, the design and effective implementation of energy policies and technologies require engaging multiple actors across scales in identifying measures ideally fitting with the given political, socio-cultural, economic and territorial contexts, building the acceptability and support of diverse publics. Social research on social acceptance of RETs and associated infrastructures has grown in the last decades proposing several conceptual frameworks. However, this literature still presents some limitations, such as the scarcity of studies on social acceptance of the whole energy system change instead of single technologies/projects. Moreover, studies often rely and focus only on a single level or dimension of social acceptance, notably community acceptance at the local level, or political and socio-economic acceptance at the national level. Thus, studies integrating market, socio-political and community aspects or triangulating/combining findings from different levels are limited. This thesis presents a longitudinal and multi-scalar investigation of public discourse and stakeholders’ perspectives on energy policies and technologies in the Marche region (Italy) by connecting public and institutional arenas. The research adopts Social Representations, Justice and Identity Theories and a discursive analytical approach to investigate public engagement and social acceptability in energy system change. The research consists of three studies: a longitudinal discourse analysis of the public sphere (2011-2017), involving document materials and naturalistic data (i.e. local media, political and public debates) to examine the historicity and territorialisation of RETs and related people’s responses; an analysis of public consultations and environmental assessments' reports (2015-2016) regarding the regional energy plan 2020 and twenty-two narrative interviews (2017-2018) with key informants and actors operating at different scales (i.e. policy, market, expert and civil society actors). The first study shows that people opposition to the territorialisation of RETs were motivated by different factors involving procedural (engagement, authorisation, regulation, guidelines, and assessment in RET deployment), distributional (environmental and social impacts, fit with place materiality and symbolic meanings, distribution of costs and benefits between places and actors) and recognition elements of justice (recognition and treatment of local communities and authorities). Moreover, the study found that different RETs are conceptualized as strongly intertwined, considering the distributed generation of RETs as a physical aggression and multiplication of impacts devastating the territory. Territorial features and memories of unsustainable economies (overbuilding and soil consumption, widespread industries and pollution, landscape disruption) played a great role in public conceptualization of and responses to RETs considered as aggravating environmental criticalities, putting at risk local economies based on agriculture and tourism and reinforcing distrust toward firms and politics. To face this situation, the Regional Government started a re-configuration process with the elaboration of energy and environmental policies by means of preliminary and inclusive participation. Despite the institutional participatory pathways have addressed many critical issues, enhancing the timely recognition and inclusion of different normative appraisals in planning and decision-making, and enhancing the overall quality and legitimacy of the plan, this remains constrained by different factors constraining the potential for a sustainable and effective implementation of the strategy and undermining socio-political, economic, and community acceptance. The findings are discussed in light of the theoretical, methodological and applied (policy) implications of the research on social acceptance and deliberative governance.
La transizione verso sistemi energetici distribuiti e a basse emissioni di carbonio coincide con l’introduzione e materializzazione di impianti energetici basati sulle rinnovabili e infrastrutture associate a livello locale, richiedendo una complessa riorganizzazione dei territori e un’attenta considerazione della relazione tra fonti e tecnologie energetiche e la scala locale. Di fatto, la progettazione, elaborazione ed effettiva implementazione di progetti e politiche energetiche richiede il coinvolgimento di molteplici attori lungo diverse scale nell’identificare misure che idealmente si adattano con i contesti politici, socio-culturali, economici e territoriali, al fine di ottenere l’accettabilità e il supporto di diversi pubblici. La ricerca sociale sull’accettazione sociale delle rinnovabili e delle infrastrutture associate è cresciuta esponenzialmente nelle ultime decadi proponendo diverse cornici concettuali. Tuttavia, questa letteratura presenta tuttora molteplici limitazioni, quali la scarsità di studi sull’accettazione del cambiamento dell’intero sistema energetico piuttosto che delle singole tecnologie o progetti. Inoltre, gli studi si focalizzano spesso su un singolo livello o dimensione dell’accettabilità sociale, notoriamente l’accettabilità di comunità a livello locale, o accettabilità socio-politica e socio-economica a livello nazionale. Pertanto, studi che integrano aspetti di mercato, socio-politici e di comunità, o che triangolano e combinano risultati provenienti da diversi livelli sono limitati. Il presente lavoro di tesi presenta un’indagine longitudinale e multi-scalare del discorso pubblico e della prospettiva di molteplici attori in merito a politiche e tecnologie energetiche nella regione Marche (Italia) connettendo arene pubbliche e istituzionali. La ricerca combina la Teoria delle Rappresentazioni Sociali, con teorie dell’Identità e della Giustizia, e adotta un approccio analitico discorsivo nell’indagare i processi di partecipazione pubblica e accettabilità sociale nella trasformazione del sistema energetico. La ricerca è composta da tre studi: un’analisi discorsiva longitudinale della sfera pubblica (2011-2017) utilizzando materiali documentali e dati naturalistici (media locali, dibattiti pubblici e politici) al fine di indagare la storicità e territorializzazione delle rinnovabili e le relative risposte del pubblico; un’analisi delle consultazioni pubbliche e dei report di valutazione ambientale (2015-2016) inerenti il piano energetico e ambientale regionale 2020, e ventidue interviste narrative (2017-2018) con testimoni chiave e attori operanti su diverse scale (attori politici, di mercato, esperti e della società civile). Il primo studio evidenzia come le opposizioni locali alla territorializzazione delle rinnovabili siano motivate da diversi fattori che coinvolgono le dimensioni di giustizia procedurale (coinvolgimento, autorizzazioni, regolamentazione, linee guida, e valutazioni ambientali nella diffusione delle rinnovabili), distributiva (impatti ambientali e sociali, adeguatezza rispetto a materialità e aspetti simbolici dei luoghi, distribuzione di costi e benefici ) e di riconoscimento (riconoscimento e trattamento delle comunità e autorità locali). Inoltre, lo studio dimostra come diverse tecnologie siano fortemente intrecciate nelle concettualizzazioni del pubblico, considerando la generazione distribuita delle rinnovabili come un’aggressione fisica e moltiplicazione degli impatti che devastano il territorio. Le caratteristiche e memorie territoriali in merito ad economie non sostenibili (cementificazione e consumo di suolo, industria diffusa e inquinamento, interruzione del paesaggio) svolgono un ruolo importante nella concettualizzazione e risposta del pubblico alle rinnovabili, aggravando criticità ambientali e mettendo a rischio le economie locali basate su agricoltura e turismo e rinforzando la sfiducia nei confronti di aziende e politica. Al fine di affrontare questa situazione, l’Amministrazione Regionale iniziò un processo di riconfigurazione con l’elaborazione di politiche energetiche e ambientali attraverso processi partecipativi inclusivi e preliminari all’elaborazione. Nonostante i percorsi partecipativi abbiano affrontato diverse questioni critiche, migliorando il riconoscimento e l’inclusione tempestiva di diverse valutazioni nella pianificazione e presa di decisione, e migliorando la qualità e legittimità complessiva del piano, quest’ultimo rimane condizionato da diversi fattori che ne limitano il potenziale per un'attuazione sostenibile ed efficace della strategia e minano l'accettazione socio-politica, economica e comunitaria. I risultati sono discussi alla luce delle implicazioni teoriche, metodologiche e applicative (politiche) della ricerca in merito all'accettabilità sociale e alla governance deliberativa in materia energetica.
Public engagement and social acceptability in energy system change: A socio-psychological analysis of a regional case study / Biddau, Fulvio. - (2018 Nov 30).
Public engagement and social acceptability in energy system change: A socio-psychological analysis of a regional case study
Biddau, Fulvio
2018
Abstract
La transizione verso sistemi energetici distribuiti e a basse emissioni di carbonio coincide con l’introduzione e materializzazione di impianti energetici basati sulle rinnovabili e infrastrutture associate a livello locale, richiedendo una complessa riorganizzazione dei territori e un’attenta considerazione della relazione tra fonti e tecnologie energetiche e la scala locale. Di fatto, la progettazione, elaborazione ed effettiva implementazione di progetti e politiche energetiche richiede il coinvolgimento di molteplici attori lungo diverse scale nell’identificare misure che idealmente si adattano con i contesti politici, socio-culturali, economici e territoriali, al fine di ottenere l’accettabilità e il supporto di diversi pubblici. La ricerca sociale sull’accettazione sociale delle rinnovabili e delle infrastrutture associate è cresciuta esponenzialmente nelle ultime decadi proponendo diverse cornici concettuali. Tuttavia, questa letteratura presenta tuttora molteplici limitazioni, quali la scarsità di studi sull’accettazione del cambiamento dell’intero sistema energetico piuttosto che delle singole tecnologie o progetti. Inoltre, gli studi si focalizzano spesso su un singolo livello o dimensione dell’accettabilità sociale, notoriamente l’accettabilità di comunità a livello locale, o accettabilità socio-politica e socio-economica a livello nazionale. Pertanto, studi che integrano aspetti di mercato, socio-politici e di comunità, o che triangolano e combinano risultati provenienti da diversi livelli sono limitati. Il presente lavoro di tesi presenta un’indagine longitudinale e multi-scalare del discorso pubblico e della prospettiva di molteplici attori in merito a politiche e tecnologie energetiche nella regione Marche (Italia) connettendo arene pubbliche e istituzionali. La ricerca combina la Teoria delle Rappresentazioni Sociali, con teorie dell’Identità e della Giustizia, e adotta un approccio analitico discorsivo nell’indagare i processi di partecipazione pubblica e accettabilità sociale nella trasformazione del sistema energetico. La ricerca è composta da tre studi: un’analisi discorsiva longitudinale della sfera pubblica (2011-2017) utilizzando materiali documentali e dati naturalistici (media locali, dibattiti pubblici e politici) al fine di indagare la storicità e territorializzazione delle rinnovabili e le relative risposte del pubblico; un’analisi delle consultazioni pubbliche e dei report di valutazione ambientale (2015-2016) inerenti il piano energetico e ambientale regionale 2020, e ventidue interviste narrative (2017-2018) con testimoni chiave e attori operanti su diverse scale (attori politici, di mercato, esperti e della società civile). Il primo studio evidenzia come le opposizioni locali alla territorializzazione delle rinnovabili siano motivate da diversi fattori che coinvolgono le dimensioni di giustizia procedurale (coinvolgimento, autorizzazioni, regolamentazione, linee guida, e valutazioni ambientali nella diffusione delle rinnovabili), distributiva (impatti ambientali e sociali, adeguatezza rispetto a materialità e aspetti simbolici dei luoghi, distribuzione di costi e benefici ) e di riconoscimento (riconoscimento e trattamento delle comunità e autorità locali). Inoltre, lo studio dimostra come diverse tecnologie siano fortemente intrecciate nelle concettualizzazioni del pubblico, considerando la generazione distribuita delle rinnovabili come un’aggressione fisica e moltiplicazione degli impatti che devastano il territorio. Le caratteristiche e memorie territoriali in merito ad economie non sostenibili (cementificazione e consumo di suolo, industria diffusa e inquinamento, interruzione del paesaggio) svolgono un ruolo importante nella concettualizzazione e risposta del pubblico alle rinnovabili, aggravando criticità ambientali e mettendo a rischio le economie locali basate su agricoltura e turismo e rinforzando la sfiducia nei confronti di aziende e politica. Al fine di affrontare questa situazione, l’Amministrazione Regionale iniziò un processo di riconfigurazione con l’elaborazione di politiche energetiche e ambientali attraverso processi partecipativi inclusivi e preliminari all’elaborazione. Nonostante i percorsi partecipativi abbiano affrontato diverse questioni critiche, migliorando il riconoscimento e l’inclusione tempestiva di diverse valutazioni nella pianificazione e presa di decisione, e migliorando la qualità e legittimità complessiva del piano, quest’ultimo rimane condizionato da diversi fattori che ne limitano il potenziale per un'attuazione sostenibile ed efficace della strategia e minano l'accettazione socio-politica, economica e comunitaria. I risultati sono discussi alla luce delle implicazioni teoriche, metodologiche e applicative (politiche) della ricerca in merito all'accettabilità sociale e alla governance deliberativa in materia energetica.File | Dimensione | Formato | |
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