Antimicrobial dosage adjustment for patients with acute or chronic kidney disease undergoing extracorporeal renal replacement therapy is a complex problem frequently under investigated for several drugs. In this setting, the rational approach for appropriate dosage regimen is fundamental, not only to achieve efficacy of pharmacological treatment, but also to avoid toxicity risks. In addition, when an antimicrobial agent is administrated, it has to be taken into account the emergence of resistant pathogen microorganisms. The purpose of this research project was to set up an in vitro models of hemoperfusion (HP) and hemofiltration (HF) techniques in order to investigate antimicrobial removal during extracorporeal circulation. In particular, it focuses on drug adsorption by sorbent or membrane polymers, which is almost unexplored phenomenon reported in literature. The first in vitro model was set up in a direct HP (DHP) mode using a prototype dialysis machine (Bellco, R&D Electronic Division, Mirandola, Italy) with Lixelle S-35 cartridge (Kaneka Corporation, Osaka, Japan). This medical device is a sorbent developed for a selective removal of β2-microglobulin (β2-MG) in dialysis-related amyloidosis (DRA) of chronic kidney disease patients. The aim of the study was to investigate the vancomycin (VAN) and teicoplanin (TEC) adsorption removal by DHP with Lixelle S-35 cartridge. VAN and TEC experiments showed that the cartridge has a high adsorption capacity for both glicopeptides. In the case of TEC, the total mass introduced into the system was adsorbed by Lixelle polymer bed. Considering the high TEC adsorption rate, it was developed and performed an in vitro tool with Lixelle polymer in order to evaluate the possible competitive binding between TEC and β2-MG during adsorption process. Based on these results, TEC and β2-MG did not compete for binding sites of Lixelle polymer. On the contrary, β2-MG seems to enhance the adsorption of TEC. These data suggest that a supplemental dose should be administered in DRA patients when Lixelle S-35 is used for both VAN and TEC. The second in vitro model was configured in DHP as previous system, but it was optimized as close as possible to in vivo conditions. The mock DHP treatments were performed to evaluate gentamicin (GEN) and tobramycin (TOB) adsorption removal by using Bellco prototype dialysis machine with Lixelle S-35 cartridge. XIV GEN was rapidly adsorbed onto polymer bed during experiments without antimicrobial release by the sorbent cartridge. GEN results indicated that a supplemental dose should be taken into account in DRA patients receiving DHP with Lixelle S-35. Conversely, TOB, after its rapid adsorption, was released into the extracorporeal circulation: the redistribution phenomenon occurred. Therapeutic drug monitoring (TDM) should be performed to measure TOB plasma levels before considering an supplemental dose when Lixelle S-35 is used. The antimicrobial adsorption phenomenon could also affect HF treatments and therefore hemofilter membranes. In this direction, it was set up an miniaturized in vitro system with CARPEDIEM dialysis machine (Cardio-Renal Pediatric Dialysis Emergency Machine; Bellco, Mirandola, Italy) using a polysulfone membrane (Medisulfone; Medica, Medolla, Italy). The HF in vitro model was used to study the antimicrobial drug removal of linezolid (LZD) and TOB. LZD HF treatments described a rebound phenomenon of its plasma levels. Indeed, the maximum LZD value adsorbed was observed at the beginning of the experiments, then it was partially released from polysulfone membrane. Although it is still unclear if LZD is completely released from the membrane, the redistribution phenomenon should be considered in patients with acute renal failure (ARF) undergoing continuous HF. The LZD dosage adjustment requires TDM as a tool for defining a potential supplemental dose. On the other side, the TOB adsorption phenomenon can be considered negligible related to the antimicrobial mass removed from the extracorporeal circulation. TOB was primarily cleared by convection during HF experiments. These findings indicate that TOB dose should be adjusted according to the ultrafiltration rate in ARF patients receiving continuous HF. The rationale approaches suggested for antimicrobial dosage the adjustment concern the intimate drug removal of specific extracorporeal techniques investigated by the present research project. In order to prescribe the optimal antimicrobial dosage regimen, clinicians must consider these experimental evidences in a relationship with patient’s pathophysiology which also impacts on pharmacokinetic of drugs.

L’adeguamento del dosaggio degli antimicrobici nei pazienti con insufficienza renale sottoposti a trattamento extracorporeo sostitutivo della funzionalità renale è un problema complesso e affrontato in maniera frammentaria in letteratura. Esso richiede delle basi solide e razionali su cui fondare il regime posologico del farmaco per ragioni di efficacia terapeutica, ma anche, più raramente, per evitare fenomeni di tossicità. Inoltre, quando ad essere sotto dosato è un antimicrobico, lo sviluppo di ceppi batterici resistenti rappresenta un ulteriore problema. Su queste premesse si è fondato il progetto di ricerca. L’obiettivo è stato quello di sviluppare dei modelli in vitro di emoperfusione (HP) ed emofiltrazione (HF) al fine di studiare la farmacocinetica extracorporea di antimicrobici, per i quali non esiste letteratura scientifica sufficiente in queste tipologie di trattamento dialitico. In particolare, il progetto è stato focalizzato sul fenomeno dell’adsorbimento degli antimicrobici su sorbenti e membrane durante la circolazione extracorporea, fenomeno scarsamente investigato in letteratura. Un primo modello in vitro di HP diretta (DHP) è stato messo a punto su un monitor prototipo (Bellco, R&D Electronic Division, Mirandola, Italia), per investigare sulla rimozione extracorporea dei glicopeptidi vancomicina (VAN) e teicoplanina (TEC), con la cartuccia adsorbente Lixelle S-35 (Kaneka Corporation, Osaka, Giappone). Quest’ultima è un dispositivo medico impiegato per la rimozione della β2-microglobulina (β2-MG), nei pazienti con insufficienza renale cronica (IRC) affetti da amiloidosi dialisi correlata (DRA). Gli esperimenti effettuati con la VAN e la TEC hanno evidenziato un elevato adsorbimento irreversibile dei glicopeptidi da parte della cartuccia Lixelle S-35. Durante i trattamenti di DHP con TEC, tutto l’antimicrobico introdotto nel sistema è stato rimosso dal circolo extracorporeo. Per tale ragione, in una fase successiva di studio, è stato sviluppato un tool in vitro, impiegando il polimero contenuto in Lixelle, per valutare il possibile fenomeno competitivo tra TEC e β2-MG durante il processo di adsorbimento. Tale sperimentazione, non solo ha escluso il fenomeno competitivo tra i due composti, ma ha messo in luce che la β2-MG favorisce l’adsorbimento della TEC sul polimero. Queste evidenze sperimentali indicano la necessità d’impiegare una dose supplementare per entrambi i glicopeptidi, quando la XII cartuccia Lixelle S-35 viene utilizzata per il trattamento della DRA nei pazienti con IRC. Su questo filone di ricerca, un secondo modello in vitro di DHP, ottimizzato rispetto al precedente, è stato sviluppato per investigare sulla rimozione extracorporea degli aminoglicosidi gentamicina (GEN) e tobramicina (TOB), sempre con la cartuccia adsorbente Lixelle S-35 sul prototipo Bellco. Dalla sperimentazione condotta sulla GEN è emerso che una dose supplementare deve essere utilizzata anche per questo antimicrobico, dato l’adsorbimento irreversibile sul letto polimerico. Diversamente, la TOB dopo un rapido adsorbimento, è stata ridistribuita al circolo extracorporeo. Il fenomeno di adsorbimento reversibile, osservato per la TOB, suggerisce di monitorare le concentrazioni plasmatiche del farmaco quando viene impiegata la cartuccia Lixelle S-35, prima di considerare una dose supplementare di TOB. Per quanto riguarda il fenomeno dell’adsorbimento durante l’HF, è stato costruito un sistema in vitro miniaturizzato sul monitor CARPEDIEM (Cardio-Renal Pediatric Dialysis Emergency Machine; Bellco, Mirandola, Italia), con una membrana in polisulfone (Medisulfone; Medica, Medolla, Italia), per studiare la rimozione extracorporea del Linezolid (LZD) e della TOB. Nella sperimentazione con il LZD, il farmaco dopo un rapido adsorbimento sulla membrana, si è ridistribuito alla circolazione extracorporea con rebound delle concertazioni plasmatiche. Il fenomeno osservato, peraltro non concluso, indica che per il LZD è necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche prima di adeguare il dosaggio dell’antimicrobico nei pazienti con insufficienza renale acuta, sottoposti a trattamento di HF continua. Viceversa, lo schema posologico della TOB deve considerare la prescrizione dialitica, in termini di flusso di ultrafiltrazione impostato. Ciò è suggerito dal fatto che non è stato osservato un adsorbimento, sulla membrana, significativo ai fini clinici. Queste evidenze, riguardanti l’intimo meccanismo di rimozione extracorporea, dovrebbero essere prese in considerazione dal clinico unitamente alla fisiopatologia del paziente, in quanto la stessa può influenzare la farmacocinetica degli antimicrobici oggetto di questo progetto di ricerca.

ADEGUAMENTO DEL DOSAGGIO DEGLI ANTIBIOTICI NELLE TERAPIE RENALI SOSTITUTIVE: USO DI MODELLI IN VITRO QUALE STRUMENTO PREDITTIVO DELLA FARMACOCINETICA / Sartori, Marco. - (2017 Jan 16).

ADEGUAMENTO DEL DOSAGGIO DEGLI ANTIBIOTICI NELLE TERAPIE RENALI SOSTITUTIVE: USO DI MODELLI IN VITRO QUALE STRUMENTO PREDITTIVO DELLA FARMACOCINETICA

Sartori, Marco
2017

Abstract

L’adeguamento del dosaggio degli antimicrobici nei pazienti con insufficienza renale sottoposti a trattamento extracorporeo sostitutivo della funzionalità renale è un problema complesso e affrontato in maniera frammentaria in letteratura. Esso richiede delle basi solide e razionali su cui fondare il regime posologico del farmaco per ragioni di efficacia terapeutica, ma anche, più raramente, per evitare fenomeni di tossicità. Inoltre, quando ad essere sotto dosato è un antimicrobico, lo sviluppo di ceppi batterici resistenti rappresenta un ulteriore problema. Su queste premesse si è fondato il progetto di ricerca. L’obiettivo è stato quello di sviluppare dei modelli in vitro di emoperfusione (HP) ed emofiltrazione (HF) al fine di studiare la farmacocinetica extracorporea di antimicrobici, per i quali non esiste letteratura scientifica sufficiente in queste tipologie di trattamento dialitico. In particolare, il progetto è stato focalizzato sul fenomeno dell’adsorbimento degli antimicrobici su sorbenti e membrane durante la circolazione extracorporea, fenomeno scarsamente investigato in letteratura. Un primo modello in vitro di HP diretta (DHP) è stato messo a punto su un monitor prototipo (Bellco, R&D Electronic Division, Mirandola, Italia), per investigare sulla rimozione extracorporea dei glicopeptidi vancomicina (VAN) e teicoplanina (TEC), con la cartuccia adsorbente Lixelle S-35 (Kaneka Corporation, Osaka, Giappone). Quest’ultima è un dispositivo medico impiegato per la rimozione della β2-microglobulina (β2-MG), nei pazienti con insufficienza renale cronica (IRC) affetti da amiloidosi dialisi correlata (DRA). Gli esperimenti effettuati con la VAN e la TEC hanno evidenziato un elevato adsorbimento irreversibile dei glicopeptidi da parte della cartuccia Lixelle S-35. Durante i trattamenti di DHP con TEC, tutto l’antimicrobico introdotto nel sistema è stato rimosso dal circolo extracorporeo. Per tale ragione, in una fase successiva di studio, è stato sviluppato un tool in vitro, impiegando il polimero contenuto in Lixelle, per valutare il possibile fenomeno competitivo tra TEC e β2-MG durante il processo di adsorbimento. Tale sperimentazione, non solo ha escluso il fenomeno competitivo tra i due composti, ma ha messo in luce che la β2-MG favorisce l’adsorbimento della TEC sul polimero. Queste evidenze sperimentali indicano la necessità d’impiegare una dose supplementare per entrambi i glicopeptidi, quando la XII cartuccia Lixelle S-35 viene utilizzata per il trattamento della DRA nei pazienti con IRC. Su questo filone di ricerca, un secondo modello in vitro di DHP, ottimizzato rispetto al precedente, è stato sviluppato per investigare sulla rimozione extracorporea degli aminoglicosidi gentamicina (GEN) e tobramicina (TOB), sempre con la cartuccia adsorbente Lixelle S-35 sul prototipo Bellco. Dalla sperimentazione condotta sulla GEN è emerso che una dose supplementare deve essere utilizzata anche per questo antimicrobico, dato l’adsorbimento irreversibile sul letto polimerico. Diversamente, la TOB dopo un rapido adsorbimento, è stata ridistribuita al circolo extracorporeo. Il fenomeno di adsorbimento reversibile, osservato per la TOB, suggerisce di monitorare le concentrazioni plasmatiche del farmaco quando viene impiegata la cartuccia Lixelle S-35, prima di considerare una dose supplementare di TOB. Per quanto riguarda il fenomeno dell’adsorbimento durante l’HF, è stato costruito un sistema in vitro miniaturizzato sul monitor CARPEDIEM (Cardio-Renal Pediatric Dialysis Emergency Machine; Bellco, Mirandola, Italia), con una membrana in polisulfone (Medisulfone; Medica, Medolla, Italia), per studiare la rimozione extracorporea del Linezolid (LZD) e della TOB. Nella sperimentazione con il LZD, il farmaco dopo un rapido adsorbimento sulla membrana, si è ridistribuito alla circolazione extracorporea con rebound delle concertazioni plasmatiche. Il fenomeno osservato, peraltro non concluso, indica che per il LZD è necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche prima di adeguare il dosaggio dell’antimicrobico nei pazienti con insufficienza renale acuta, sottoposti a trattamento di HF continua. Viceversa, lo schema posologico della TOB deve considerare la prescrizione dialitica, in termini di flusso di ultrafiltrazione impostato. Ciò è suggerito dal fatto che non è stato osservato un adsorbimento, sulla membrana, significativo ai fini clinici. Queste evidenze, riguardanti l’intimo meccanismo di rimozione extracorporea, dovrebbero essere prese in considerazione dal clinico unitamente alla fisiopatologia del paziente, in quanto la stessa può influenzare la farmacocinetica degli antimicrobici oggetto di questo progetto di ricerca.
16-gen-2017
Antimicrobial dosage adjustment for patients with acute or chronic kidney disease undergoing extracorporeal renal replacement therapy is a complex problem frequently under investigated for several drugs. In this setting, the rational approach for appropriate dosage regimen is fundamental, not only to achieve efficacy of pharmacological treatment, but also to avoid toxicity risks. In addition, when an antimicrobial agent is administrated, it has to be taken into account the emergence of resistant pathogen microorganisms. The purpose of this research project was to set up an in vitro models of hemoperfusion (HP) and hemofiltration (HF) techniques in order to investigate antimicrobial removal during extracorporeal circulation. In particular, it focuses on drug adsorption by sorbent or membrane polymers, which is almost unexplored phenomenon reported in literature. The first in vitro model was set up in a direct HP (DHP) mode using a prototype dialysis machine (Bellco, R&D Electronic Division, Mirandola, Italy) with Lixelle S-35 cartridge (Kaneka Corporation, Osaka, Japan). This medical device is a sorbent developed for a selective removal of β2-microglobulin (β2-MG) in dialysis-related amyloidosis (DRA) of chronic kidney disease patients. The aim of the study was to investigate the vancomycin (VAN) and teicoplanin (TEC) adsorption removal by DHP with Lixelle S-35 cartridge. VAN and TEC experiments showed that the cartridge has a high adsorption capacity for both glicopeptides. In the case of TEC, the total mass introduced into the system was adsorbed by Lixelle polymer bed. Considering the high TEC adsorption rate, it was developed and performed an in vitro tool with Lixelle polymer in order to evaluate the possible competitive binding between TEC and β2-MG during adsorption process. Based on these results, TEC and β2-MG did not compete for binding sites of Lixelle polymer. On the contrary, β2-MG seems to enhance the adsorption of TEC. These data suggest that a supplemental dose should be administered in DRA patients when Lixelle S-35 is used for both VAN and TEC. The second in vitro model was configured in DHP as previous system, but it was optimized as close as possible to in vivo conditions. The mock DHP treatments were performed to evaluate gentamicin (GEN) and tobramycin (TOB) adsorption removal by using Bellco prototype dialysis machine with Lixelle S-35 cartridge. XIV GEN was rapidly adsorbed onto polymer bed during experiments without antimicrobial release by the sorbent cartridge. GEN results indicated that a supplemental dose should be taken into account in DRA patients receiving DHP with Lixelle S-35. Conversely, TOB, after its rapid adsorption, was released into the extracorporeal circulation: the redistribution phenomenon occurred. Therapeutic drug monitoring (TDM) should be performed to measure TOB plasma levels before considering an supplemental dose when Lixelle S-35 is used. The antimicrobial adsorption phenomenon could also affect HF treatments and therefore hemofilter membranes. In this direction, it was set up an miniaturized in vitro system with CARPEDIEM dialysis machine (Cardio-Renal Pediatric Dialysis Emergency Machine; Bellco, Mirandola, Italy) using a polysulfone membrane (Medisulfone; Medica, Medolla, Italy). The HF in vitro model was used to study the antimicrobial drug removal of linezolid (LZD) and TOB. LZD HF treatments described a rebound phenomenon of its plasma levels. Indeed, the maximum LZD value adsorbed was observed at the beginning of the experiments, then it was partially released from polysulfone membrane. Although it is still unclear if LZD is completely released from the membrane, the redistribution phenomenon should be considered in patients with acute renal failure (ARF) undergoing continuous HF. The LZD dosage adjustment requires TDM as a tool for defining a potential supplemental dose. On the other side, the TOB adsorption phenomenon can be considered negligible related to the antimicrobial mass removed from the extracorporeal circulation. TOB was primarily cleared by convection during HF experiments. These findings indicate that TOB dose should be adjusted according to the ultrafiltration rate in ARF patients receiving continuous HF. The rationale approaches suggested for antimicrobial dosage the adjustment concern the intimate drug removal of specific extracorporeal techniques investigated by the present research project. In order to prescribe the optimal antimicrobial dosage regimen, clinicians must consider these experimental evidences in a relationship with patient’s pathophysiology which also impacts on pharmacokinetic of drugs.
Vancomycin; Teicoplanin; Tobramycin; Gentamicin; Linezolid; Hemoperfusion; Hemofiltration; Isolate Organ Systems; Extracorporeal Clearance; Dosage adjustment; Acute Renal Failure; Chronic Kidney Disease. Vancomicina; Teicoplanina; Tobramicina; Gentamicina; Linezolid; Emoperfusione; Emofiltrazione; Sistemi ad Organi Isolati; Clearance Extracorporea; Adeguamento Del Dosaggio; Insufficienza Renale Acuta; Insufficienza Renale Cronica.
ADEGUAMENTO DEL DOSAGGIO DEGLI ANTIBIOTICI NELLE TERAPIE RENALI SOSTITUTIVE: USO DI MODELLI IN VITRO QUALE STRUMENTO PREDITTIVO DELLA FARMACOCINETICA / Sartori, Marco. - (2017 Jan 16).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
sartori_marco_thesis.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Non specificato
Dimensione 4.69 MB
Formato Adobe PDF
4.69 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3425308
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact