In Conclave 1939 Eugenio Pacelli was elected pope and he took name of Pio XII. Although the diffusion of the idea about the unanimity of the choice between the cardinals of catholic Church, seems that a valid alternative in front of his election was represented by Elia Dalla Costa, archbishop of Florence and main personality in the catholic Italian Church during the central decades of the XX century. The present work analyses the lifetime and the pastoral action of this important person. Born in the 1872, Elia Dalla Costa was educated and lived his first pastoral expe-riences in the context of a Vicenza’s Church, where was strong the uncompromising Ca-tholicism. Since the 1911 to the 1923 he was parish priest in Schio, big industrial centre in Veneto, where he distinguished himself for the organization of local catholic movement and for the protection of population during the First World War. Elected bishop of Padua in 1923, he had to face very delicate matters, like the difficult management of diocese’s clergy and the problematic detachment from the “popolari” in the moment when the fascism was increasing. In the 1932 he was moved to Florence and in the 1933 he became cardinal. In Tuscany he distinguished himself like the reference for the other bishops of the region and he did an important organization of Florentine Church. During the Second World War he defended the population and the artistic treasures of town, and, in the post-war period, he engaged himself in the affirmation of the catholic ideas in the society and management of new pastoral problems. He died in the 1961. In this research an important role was held by the parish – meant, at the same time, like ecclesiastic area with a benefit and community of believers – because of its social incidence. Though the study of Visite pastorali, parish priest’s letters and reports was possible understanding the relapses of Dalla Costa’s government. For drawing up this work were examined documents which are in different arc-hives in Vicenza, Padua, Florence (places where Dalla Costa lived) and Rome. The sources are of different type: there are the documents of the Visite pastorali, deposited in Archivio della Curia Vescovile of Padua, the letters send by Dalla Costa to Rome at the Segreteria di Stato and the Congregazione Concistoriale, the reports of prefects and police about the action of this bishop.

Presentazione Nel Conclave 1939 veniva eletto papa Eugenio Pacelli, che assumeva il nome di Pio XII. Nonostante il diffondersi dell’idea sull’unanimità che c’era stata tra i cardinali di S. Romana Chiesa nello scegliere il segretario di Stato di Pio XI, sembra che una valida alternativa alla sua nomina fosse rappresentata da Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze e figura di spicco nella Chiesa cattolica italiana dei decenni centrali del Novecento. Il presente lavoro analizza la vita e l’azione pastorale di questo importante perso-naggio. Nato nel 1872, Elia Dalla Costa si formò e visse le sue prime esperienze pastorali nel quadro di una Chiesa vicentina, segnata dalla dura intransigenza cattolica. Dal 1911 al 1923 fu arciprete di Schio, importante centro operaio veneto, dove si distinse per l’organizzazione del locale movimento cattolico e per l’impegno a tutela della popolazione civile durante il primo conflitto mondiale. Nominato vescovo di Padova nel 1923, dovette affrontare nella città di Sant’Antonio questioni assai delicate, come la difficile gestione di un clero diocesano diviso e il problematico distacco dai popolari nel momento in cui il fascismo si affermava. Nel 1932 fu trasferito a Firenze e nel 1933 venne elevato alla porpora cardinalizia. In Toscana si contraddistinse per il suo ruolo di riferimento nell’episcopato regionale e l’opera di riorganizzazione della sua diocesi. Durante gli anni della seconda guerra mondiale si segnalò per la difesa della popolazione e del patrimonio artistico fiorentini e, nel dopoguerra, si impegnò per riaffermare i principi cattolici nella società e per gestire nuovi problemi pastorali. Morì nel 1961. Un ruolo importante in questa indagine è ricoperto dalla parrocchia, intesa non solo come circoscrizione ecclesiastica dotata di un beneficio ma anche come comunità dei fedeli, come soggetto, quindi, capace di avere un’incidenza sociale. Attraverso lo studio delle Visite pastorali e delle lettere e relazioni dei parroci si è potuta ricostruire la ricaduta che ebbero le scelte di governo di Dalla Costa. Per la stesura del presente lavoro sono stati esaminati documenti conservati in di-versi archivi, distribuiti tra Vicenza, Padova, Firenze (luoghi dove visse ed operò Dalla Costa) e Roma. Le fonti a cui si è attinto sono di varia tipologia e spaziano dagli atti delle Visite pastorali, depositate presso l’Archivio della Curia Vescovile di Padova, alle lettere che il vescovo inviava a Roma alla Segreteria di Stato e alla Congregazione Concistoriale, passando attraverso le relazioni di prefetti e questori presenti nell’Archivio Centrale dello Stato e nell’Archivio dello Stato di Padova.

Pensiero e attività pastorale in Elia Dalla Costa / Baruzzo, Enrico. - (2009 Jan).

Pensiero e attività pastorale in Elia Dalla Costa

Baruzzo, Enrico
2009

Abstract

Presentazione Nel Conclave 1939 veniva eletto papa Eugenio Pacelli, che assumeva il nome di Pio XII. Nonostante il diffondersi dell’idea sull’unanimità che c’era stata tra i cardinali di S. Romana Chiesa nello scegliere il segretario di Stato di Pio XI, sembra che una valida alternativa alla sua nomina fosse rappresentata da Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze e figura di spicco nella Chiesa cattolica italiana dei decenni centrali del Novecento. Il presente lavoro analizza la vita e l’azione pastorale di questo importante perso-naggio. Nato nel 1872, Elia Dalla Costa si formò e visse le sue prime esperienze pastorali nel quadro di una Chiesa vicentina, segnata dalla dura intransigenza cattolica. Dal 1911 al 1923 fu arciprete di Schio, importante centro operaio veneto, dove si distinse per l’organizzazione del locale movimento cattolico e per l’impegno a tutela della popolazione civile durante il primo conflitto mondiale. Nominato vescovo di Padova nel 1923, dovette affrontare nella città di Sant’Antonio questioni assai delicate, come la difficile gestione di un clero diocesano diviso e il problematico distacco dai popolari nel momento in cui il fascismo si affermava. Nel 1932 fu trasferito a Firenze e nel 1933 venne elevato alla porpora cardinalizia. In Toscana si contraddistinse per il suo ruolo di riferimento nell’episcopato regionale e l’opera di riorganizzazione della sua diocesi. Durante gli anni della seconda guerra mondiale si segnalò per la difesa della popolazione e del patrimonio artistico fiorentini e, nel dopoguerra, si impegnò per riaffermare i principi cattolici nella società e per gestire nuovi problemi pastorali. Morì nel 1961. Un ruolo importante in questa indagine è ricoperto dalla parrocchia, intesa non solo come circoscrizione ecclesiastica dotata di un beneficio ma anche come comunità dei fedeli, come soggetto, quindi, capace di avere un’incidenza sociale. Attraverso lo studio delle Visite pastorali e delle lettere e relazioni dei parroci si è potuta ricostruire la ricaduta che ebbero le scelte di governo di Dalla Costa. Per la stesura del presente lavoro sono stati esaminati documenti conservati in di-versi archivi, distribuiti tra Vicenza, Padova, Firenze (luoghi dove visse ed operò Dalla Costa) e Roma. Le fonti a cui si è attinto sono di varia tipologia e spaziano dagli atti delle Visite pastorali, depositate presso l’Archivio della Curia Vescovile di Padova, alle lettere che il vescovo inviava a Roma alla Segreteria di Stato e alla Congregazione Concistoriale, passando attraverso le relazioni di prefetti e questori presenti nell’Archivio Centrale dello Stato e nell’Archivio dello Stato di Padova.
gen-2009
In Conclave 1939 Eugenio Pacelli was elected pope and he took name of Pio XII. Although the diffusion of the idea about the unanimity of the choice between the cardinals of catholic Church, seems that a valid alternative in front of his election was represented by Elia Dalla Costa, archbishop of Florence and main personality in the catholic Italian Church during the central decades of the XX century. The present work analyses the lifetime and the pastoral action of this important person. Born in the 1872, Elia Dalla Costa was educated and lived his first pastoral expe-riences in the context of a Vicenza’s Church, where was strong the uncompromising Ca-tholicism. Since the 1911 to the 1923 he was parish priest in Schio, big industrial centre in Veneto, where he distinguished himself for the organization of local catholic movement and for the protection of population during the First World War. Elected bishop of Padua in 1923, he had to face very delicate matters, like the difficult management of diocese’s clergy and the problematic detachment from the “popolari” in the moment when the fascism was increasing. In the 1932 he was moved to Florence and in the 1933 he became cardinal. In Tuscany he distinguished himself like the reference for the other bishops of the region and he did an important organization of Florentine Church. During the Second World War he defended the population and the artistic treasures of town, and, in the post-war period, he engaged himself in the affirmation of the catholic ideas in the society and management of new pastoral problems. He died in the 1961. In this research an important role was held by the parish – meant, at the same time, like ecclesiastic area with a benefit and community of believers – because of its social incidence. Though the study of Visite pastorali, parish priest’s letters and reports was possible understanding the relapses of Dalla Costa’s government. For drawing up this work were examined documents which are in different arc-hives in Vicenza, Padua, Florence (places where Dalla Costa lived) and Rome. The sources are of different type: there are the documents of the Visite pastorali, deposited in Archivio della Curia Vescovile of Padua, the letters send by Dalla Costa to Rome at the Segreteria di Stato and the Congregazione Concistoriale, the reports of prefects and police about the action of this bishop.
ricerca di storia della chiesa cattolica; biografia del vescovo Elia Dalla Costa; rapporto tra chiesa e società italiana e fascismo.
Pensiero e attività pastorale in Elia Dalla Costa / Baruzzo, Enrico. - (2009 Jan).
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