In the last century, more than 45,000 large dams have been constructed all around the world to sustain population growth and economic development, so that unregulated rivers are now rare in most regions of the Earth. Damming of rivers has produced global-scale alterations of the hydrologic cycle, inducing severe consequences on the ecological and morphological equilibrium of streams. Nevertheless, the construction of new dams has been also proposed to mitigate the risks related to natural and human induced changes in climate drivers, which threaten the sustainability of anthropogenic water uses. The existing literature has documented that hydrological regimes of regulated reaches are typically characterized by a reduced temporal variability and spatial heterogeneity of streamflows. However, whether specific types of anthropogenic uses of reservoirs could generate distinctive, contrasting impacts on flow regimes has not been disclosed yet. Additionally, very little is known about the combined contribution of river regulation and hydroclimatic variability to flow regime alterations in engineered rivers. In this thesis, extensive hydrologic data and theoretical analyses are used to investigate hydrological alterations downstream of 47 dams in the Central Eastern US, spanning a wide range of climatic conditions and water uses. Results reveal a strong connection between the anthropogenic use and the hydrological impact of dams. Whereas flood control smooths the temporal and spatial heterogeneity of river flows, water supply is able to increase the relative variability and regional heterogeneity of streamflows. Accordingly, the magnitude of hydrological alteration downstream of flood control dams is reduced when these structures are also operated for water supply, because of the compensation effect generated by overlapping uses. Despite the significant and distinct impacts of dams on the frequency distribution of downstream flows, clustering of catchment based on climatic signatures leads to hydrologically coherent classes in term of both regulated and unregulated river flows, thus revealing that climate signatures are typically visible also downstream of dams. Furthermore, the analysis shows that temporal patterns of regulated flow regimes are controlled by the inter-annual variability of natural discharges upstream of dams, as long as reservoirs obey to time-invariant operating schemes driven by the underlying specific water uses. These findings represent a critical step forward for scientists and water managers. In view of the increasing trend of global freshwater demand and the uncertain impact of climate change on human freshwater exploitation, especially reservoirs will help promoting the anthropogenic exploitation of freshwater. Nevertheless, the current patterns of water consumption could generate a shift in the cumulative effects of dams at global scale, reshaping the trajectories of regulated streamflows and of eco-morphological alterations of dammed rivers. Moreover, reservoirs as they are currently operated are not helpful in enhancing the long-term stability of flow regimes in downstream reaches, unless new self-adapting dynamic regulation strategies are implemented.

Nel corso del XX secolo, più di 45000 grandi dighe sono state costruite in tutto il mondo per supportare l’aumento demografico e lo sviluppo economico. In tal modo i corsi d’acqua naturali sono diventati rari nella maggior parte delle regioni del mondo. La costruzione di dighe ha comportato l’alterazione del ciclo idrologico a scala globale, con significative conseguenze sull’equilibrio ecologico e geomorfologico dei fiumi. Tuttavia, la messa in opera di nuove infrastrutture idrauliche è stata anche proposta per mitigare i rischi collegati al cambiamento climatico, il quale rappresenta una seria minaccia per la sostenibilità dello sfruttamento antropico della risorsa idrica. La letteratura esistente ha evidenziato come il regime idrologico in corsi d’acqua regolati sia tipicamente caratterizzato da una ridotta variabilità temporale e eterogeneità spaziale dei deflussi. Ciononostante, ad oggi, non è noto se esista una relazione tra l’utilizzo antropico dei serbatoi e l’impatto che essi generano sui regimi idrologici. Inoltre, non si conosce come la regolazione antropica e le fluttuazioni idroclimatiche interagiscano nel modellare il regime dei deflussi a valle delle dighe. In questo studio, l’analisi delle serie temporali di portata è stata combinata ad analisi modellistiche e teoriche al fine di investigare le alterazioni idrologiche a valle di 47 dighe situate nella parte centro-orientale degli Stati Uniti. Tali strutture abbracciano diverse zone climatiche e diversi utilizzi della risorsa idrica. I risultati rivelano che esiste un’importante connessione tra le funzioni per cui è utilizzato un serbatoio e l’impatto che esso genera sul regime idrologico. La laminazione delle piene determina una riduzione della variabilità temporale e spaziale dei deflussi; al contrario, l’approvvigionamento idrico favorisce l’aumento della variabilità temporale dei regimi idrologici, generando un processo di diversificazione del grado di variabilità delle portate in alveo. A causa dell’effetto distinto e compensatore della laminazione delle piene e dell’approvvigionamento idrico, l’entità delle alterazioni dovute a strutture per la laminazione delle piene si riduce quando tra gli utilizzi è presente anche l’approvvigionamento idrico. Nonostante l’impatto delle dighe sui regimi idrologici sia tutt’altro che trascurabile, la classificazione sulla base di caratteristiche climatiche dei siti oggetto di studio permette di ottenere gruppi idrologicamente omogenei considerando sia i regimi naturali sia a valle dei serbatoi, sottolineando dunque come l’impronta climatica sia visibile anche a valle delle dighe. Inoltre, l’analisi mostra che le dinamiche temporali dei regimi regolati vengono controllate dalla variabilità inter-annuale tipica dei deflussi naturali a monte delle dighe. Questo è dovuto agli schemi statici a cui è soggetta la regolazione antropica, che dipendono unicamente dall’utilizzo del serbatoio. I risultati ottenuti in questa tesi assumono particolare rilievo nell’ambito di una corretta gestione della risorsa idrica. A fronte del costante aumento del fabbisogno mondiale d’acqua e dell’incontrollabile impatto dei cambiamenti climatici sullo sfruttamento della risorsa idrica, le dighe acquisiranno un ruolo strategico. Tuttavia, la crescente domanda d’acqua potrebbe rimodellare l’impatto antropico sui regimi idrologici, favorendo un potenziale cambiamento dell’effetto cumulativo delle dighe a scala globale. Inoltre, l’attuale gestione dei serbatoi sembra essere inadatta al fine di mitigare le fluttuazioni dei regimi idrologici, al cui scopo sarebbe necessario attuare delle strategie di regolazione dinamica.

Unravelling the impact of anthropogenic regulation on river flow regimes / Ferrazzi, Marta. - (2018 Nov 27).

Unravelling the impact of anthropogenic regulation on river flow regimes

Ferrazzi, Marta
2018

Abstract

Nel corso del XX secolo, più di 45000 grandi dighe sono state costruite in tutto il mondo per supportare l’aumento demografico e lo sviluppo economico. In tal modo i corsi d’acqua naturali sono diventati rari nella maggior parte delle regioni del mondo. La costruzione di dighe ha comportato l’alterazione del ciclo idrologico a scala globale, con significative conseguenze sull’equilibrio ecologico e geomorfologico dei fiumi. Tuttavia, la messa in opera di nuove infrastrutture idrauliche è stata anche proposta per mitigare i rischi collegati al cambiamento climatico, il quale rappresenta una seria minaccia per la sostenibilità dello sfruttamento antropico della risorsa idrica. La letteratura esistente ha evidenziato come il regime idrologico in corsi d’acqua regolati sia tipicamente caratterizzato da una ridotta variabilità temporale e eterogeneità spaziale dei deflussi. Ciononostante, ad oggi, non è noto se esista una relazione tra l’utilizzo antropico dei serbatoi e l’impatto che essi generano sui regimi idrologici. Inoltre, non si conosce come la regolazione antropica e le fluttuazioni idroclimatiche interagiscano nel modellare il regime dei deflussi a valle delle dighe. In questo studio, l’analisi delle serie temporali di portata è stata combinata ad analisi modellistiche e teoriche al fine di investigare le alterazioni idrologiche a valle di 47 dighe situate nella parte centro-orientale degli Stati Uniti. Tali strutture abbracciano diverse zone climatiche e diversi utilizzi della risorsa idrica. I risultati rivelano che esiste un’importante connessione tra le funzioni per cui è utilizzato un serbatoio e l’impatto che esso genera sul regime idrologico. La laminazione delle piene determina una riduzione della variabilità temporale e spaziale dei deflussi; al contrario, l’approvvigionamento idrico favorisce l’aumento della variabilità temporale dei regimi idrologici, generando un processo di diversificazione del grado di variabilità delle portate in alveo. A causa dell’effetto distinto e compensatore della laminazione delle piene e dell’approvvigionamento idrico, l’entità delle alterazioni dovute a strutture per la laminazione delle piene si riduce quando tra gli utilizzi è presente anche l’approvvigionamento idrico. Nonostante l’impatto delle dighe sui regimi idrologici sia tutt’altro che trascurabile, la classificazione sulla base di caratteristiche climatiche dei siti oggetto di studio permette di ottenere gruppi idrologicamente omogenei considerando sia i regimi naturali sia a valle dei serbatoi, sottolineando dunque come l’impronta climatica sia visibile anche a valle delle dighe. Inoltre, l’analisi mostra che le dinamiche temporali dei regimi regolati vengono controllate dalla variabilità inter-annuale tipica dei deflussi naturali a monte delle dighe. Questo è dovuto agli schemi statici a cui è soggetta la regolazione antropica, che dipendono unicamente dall’utilizzo del serbatoio. I risultati ottenuti in questa tesi assumono particolare rilievo nell’ambito di una corretta gestione della risorsa idrica. A fronte del costante aumento del fabbisogno mondiale d’acqua e dell’incontrollabile impatto dei cambiamenti climatici sullo sfruttamento della risorsa idrica, le dighe acquisiranno un ruolo strategico. Tuttavia, la crescente domanda d’acqua potrebbe rimodellare l’impatto antropico sui regimi idrologici, favorendo un potenziale cambiamento dell’effetto cumulativo delle dighe a scala globale. Inoltre, l’attuale gestione dei serbatoi sembra essere inadatta al fine di mitigare le fluttuazioni dei regimi idrologici, al cui scopo sarebbe necessario attuare delle strategie di regolazione dinamica.
27-nov-2018
In the last century, more than 45,000 large dams have been constructed all around the world to sustain population growth and economic development, so that unregulated rivers are now rare in most regions of the Earth. Damming of rivers has produced global-scale alterations of the hydrologic cycle, inducing severe consequences on the ecological and morphological equilibrium of streams. Nevertheless, the construction of new dams has been also proposed to mitigate the risks related to natural and human induced changes in climate drivers, which threaten the sustainability of anthropogenic water uses. The existing literature has documented that hydrological regimes of regulated reaches are typically characterized by a reduced temporal variability and spatial heterogeneity of streamflows. However, whether specific types of anthropogenic uses of reservoirs could generate distinctive, contrasting impacts on flow regimes has not been disclosed yet. Additionally, very little is known about the combined contribution of river regulation and hydroclimatic variability to flow regime alterations in engineered rivers. In this thesis, extensive hydrologic data and theoretical analyses are used to investigate hydrological alterations downstream of 47 dams in the Central Eastern US, spanning a wide range of climatic conditions and water uses. Results reveal a strong connection between the anthropogenic use and the hydrological impact of dams. Whereas flood control smooths the temporal and spatial heterogeneity of river flows, water supply is able to increase the relative variability and regional heterogeneity of streamflows. Accordingly, the magnitude of hydrological alteration downstream of flood control dams is reduced when these structures are also operated for water supply, because of the compensation effect generated by overlapping uses. Despite the significant and distinct impacts of dams on the frequency distribution of downstream flows, clustering of catchment based on climatic signatures leads to hydrologically coherent classes in term of both regulated and unregulated river flows, thus revealing that climate signatures are typically visible also downstream of dams. Furthermore, the analysis shows that temporal patterns of regulated flow regimes are controlled by the inter-annual variability of natural discharges upstream of dams, as long as reservoirs obey to time-invariant operating schemes driven by the underlying specific water uses. These findings represent a critical step forward for scientists and water managers. In view of the increasing trend of global freshwater demand and the uncertain impact of climate change on human freshwater exploitation, especially reservoirs will help promoting the anthropogenic exploitation of freshwater. Nevertheless, the current patterns of water consumption could generate a shift in the cumulative effects of dams at global scale, reshaping the trajectories of regulated streamflows and of eco-morphological alterations of dammed rivers. Moreover, reservoirs as they are currently operated are not helpful in enhancing the long-term stability of flow regimes in downstream reaches, unless new self-adapting dynamic regulation strategies are implemented.
dams river regulation anthropogenic water uses streamflow variability hydroclimatic fluctuations climate signatures
Unravelling the impact of anthropogenic regulation on river flow regimes / Ferrazzi, Marta. - (2018 Nov 27).
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