Tidal meandering channels are ubiquitous features of tidal landscapes and play a fundamental role on the eco-morphodynamic evolution of these environments. However, only a handful of papers provide details on tidal meander planimetric shape, morphometric characteristics and morphodynamic evolution, and the internal achitecture of tidal meanders has not been explored in detail. Moreover, the morphodynamic evolution of tidal meanders and the related sedimentary products have often been interpreted on the basis of the well developed models and theories existing for their fluvial counterparts, despite a number of differences were a priori identifiable. Toward the goal of improving current understanding of the morphodynamic evolution of tidal meanders, five main issues have been investigated in the present work: i) rates of migration and evolutionary dynamics of tidal meanders; ii) assessment and quantification of differences and analogies existing between the planform features of tidal and fluvial meanders; iii) variations of tidal meander hydrodynamics in response to different tidal phases, and the role that these variations exert on tidal meander sedimentary products; iv) role played by bidirectional flows, tidal asymmetries and lateral tributaries; v) assessment of influence of tide amplitude, basin slope and initial shoreline configuration on tidal channel network ontogeny and evolution via laboratory experiment. A multidisciplinary approach has been adopted, with different methodologies encompassing remote sensing techniques, field observations, numerical modelling and physical-laboratory experiments. Activities have been carried out in parallel with sedimentological studies, in order to provide a comprehensive framework. The main results from this work highlighted that: I) once conveniently scaled with channel width, tidal meander migration rates are very similar to those displayed by fluvial meanders, thus challenging the paradigm of tidal meanders as a stable landscape features; II) differences and analogies between tidal and fluvial meander planforms can be addressed in a quantitative way, and different metrics exist thta allow one to successfully quantify these differences; III) strong asymmetries exist between different tidal phases, exerting a crucial role on the depositional patterns of tidal meanders; IV) under certain conditions, lateral tributaries can strongly influence the evolution of bends modifying local mechanisms of flow and sediment distribution; V) tidal channel network features evolve differently in response to different tidal ranges, basin slopes and relative sea level changes, whereas the number of breaches along the initial shoreline seems to have little effect on the evolution of the network itself.

Le reti di canali meandriformi costituiscono una delle principali componenti dei sistemi mareali, e giocano un ruolo di fondamentale importanza nell’evoluzione eco-morfodinamica di questi ambienti. Tuttavia, solo un numero limitato di studi scientifici ne ha analizzato le configurazioni planimetriche, le caratteristiche morfometriche e l’evoluzione morfodinamica. Inoltre, l’evoluzione morfodinamica e i prodotti sedimentari dei meandri a marea sono spesso stati interpretati sulla base di teorie e modelli sviluppati per i loro omologhi fluviali, nonostante numerose differenze tra le due tipologie siano identificabili a priori. Nell’intento di comprendere più approfonditamente l’evoluzione morfodinamica dei meandri a marea, nel presente lavoro sono stati studiati 5 differenti argomenti: i) tassi di migrazione e dinamiche evolutiove dei meandri a marea; ii) stima e quantificazione delle differenze planimetriche esistenti tra meandri fluviali e tidali; iii) variazioni dell’idrodinamica dei meandri a marea in risposta all’alternanza delle fasi mareali, e influenza di queste variazioni sui prodotti sedimentari propri dei meandri a marea; iv) ruolo della bidirezionalità del flusso, delle asimmetrie mareali e dei tributari laterali; v) stima dell’influenza dell’ampiezza di marea, delle pendenze topografiche del bacino tidale e della configurazione iniziale della linea di costa sulla nascita ed evoluzione morfologica delle reti di canali a marea. Nelle suddette analisi é stato utilizzato un approccio di tipo multidisciplinare, combinando metodologie quali remote-sensing, osservazioni in situ, modellazione numerica ed esperimenti su modelli fisici. Le attività sono state condotte in parallelo con studi sedimentologici, così da fornire un quadro che fosse il più esaustivo possibile. I principali risultati ottenuti evidenziano che: I) se convenientemente normnalizzati con la larghezza del canale, i tassi di migrazione dei meandri a marea sono molto simili a quelli dei loro corrispettivi fluviali, inficiando così il paradigma che vede i meandri tidali come un’entità morfologica essenzialmente stabile; II) le differenze tra meandri tidali e fluvali non sono solo qualitative, e diverse sono le metriche che possono essere utilizzate per quantificare queste differenze; III) le asimmetrie tra le diverse fasi di marea sono significative, e influenzano i patterns deposizionali in modo determinante; IV) gli affluenti laterali possono influenzare fortemente l’evoluzione dei meandri, modificando i meccanismi locali di distrubuzione dei flussi e dei sedimenti; V) le reti di canali a marea evolvono in modo diverso in risposta a differenti ampiezze di marea, pendenze del bacino tidale e cambiamenti del livello relativo del medio mare, mentre la configurazione iniziale della linea di costa non sembra avere effetti significativi sull’evoluzione della rete stessa.

Tidal Channel Patterns: Field Investigations, Numerical Modelling and Laboratory Experiments / Finotello, Alvise. - (2017 Jan 31).

Tidal Channel Patterns: Field Investigations, Numerical Modelling and Laboratory Experiments

Finotello, Alvise
2017

Abstract

Le reti di canali meandriformi costituiscono una delle principali componenti dei sistemi mareali, e giocano un ruolo di fondamentale importanza nell’evoluzione eco-morfodinamica di questi ambienti. Tuttavia, solo un numero limitato di studi scientifici ne ha analizzato le configurazioni planimetriche, le caratteristiche morfometriche e l’evoluzione morfodinamica. Inoltre, l’evoluzione morfodinamica e i prodotti sedimentari dei meandri a marea sono spesso stati interpretati sulla base di teorie e modelli sviluppati per i loro omologhi fluviali, nonostante numerose differenze tra le due tipologie siano identificabili a priori. Nell’intento di comprendere più approfonditamente l’evoluzione morfodinamica dei meandri a marea, nel presente lavoro sono stati studiati 5 differenti argomenti: i) tassi di migrazione e dinamiche evolutiove dei meandri a marea; ii) stima e quantificazione delle differenze planimetriche esistenti tra meandri fluviali e tidali; iii) variazioni dell’idrodinamica dei meandri a marea in risposta all’alternanza delle fasi mareali, e influenza di queste variazioni sui prodotti sedimentari propri dei meandri a marea; iv) ruolo della bidirezionalità del flusso, delle asimmetrie mareali e dei tributari laterali; v) stima dell’influenza dell’ampiezza di marea, delle pendenze topografiche del bacino tidale e della configurazione iniziale della linea di costa sulla nascita ed evoluzione morfologica delle reti di canali a marea. Nelle suddette analisi é stato utilizzato un approccio di tipo multidisciplinare, combinando metodologie quali remote-sensing, osservazioni in situ, modellazione numerica ed esperimenti su modelli fisici. Le attività sono state condotte in parallelo con studi sedimentologici, così da fornire un quadro che fosse il più esaustivo possibile. I principali risultati ottenuti evidenziano che: I) se convenientemente normnalizzati con la larghezza del canale, i tassi di migrazione dei meandri a marea sono molto simili a quelli dei loro corrispettivi fluviali, inficiando così il paradigma che vede i meandri tidali come un’entità morfologica essenzialmente stabile; II) le differenze tra meandri tidali e fluvali non sono solo qualitative, e diverse sono le metriche che possono essere utilizzate per quantificare queste differenze; III) le asimmetrie tra le diverse fasi di marea sono significative, e influenzano i patterns deposizionali in modo determinante; IV) gli affluenti laterali possono influenzare fortemente l’evoluzione dei meandri, modificando i meccanismi locali di distrubuzione dei flussi e dei sedimenti; V) le reti di canali a marea evolvono in modo diverso in risposta a differenti ampiezze di marea, pendenze del bacino tidale e cambiamenti del livello relativo del medio mare, mentre la configurazione iniziale della linea di costa non sembra avere effetti significativi sull’evoluzione della rete stessa.
31-gen-2017
Tidal meandering channels are ubiquitous features of tidal landscapes and play a fundamental role on the eco-morphodynamic evolution of these environments. However, only a handful of papers provide details on tidal meander planimetric shape, morphometric characteristics and morphodynamic evolution, and the internal achitecture of tidal meanders has not been explored in detail. Moreover, the morphodynamic evolution of tidal meanders and the related sedimentary products have often been interpreted on the basis of the well developed models and theories existing for their fluvial counterparts, despite a number of differences were a priori identifiable. Toward the goal of improving current understanding of the morphodynamic evolution of tidal meanders, five main issues have been investigated in the present work: i) rates of migration and evolutionary dynamics of tidal meanders; ii) assessment and quantification of differences and analogies existing between the planform features of tidal and fluvial meanders; iii) variations of tidal meander hydrodynamics in response to different tidal phases, and the role that these variations exert on tidal meander sedimentary products; iv) role played by bidirectional flows, tidal asymmetries and lateral tributaries; v) assessment of influence of tide amplitude, basin slope and initial shoreline configuration on tidal channel network ontogeny and evolution via laboratory experiment. A multidisciplinary approach has been adopted, with different methodologies encompassing remote sensing techniques, field observations, numerical modelling and physical-laboratory experiments. Activities have been carried out in parallel with sedimentological studies, in order to provide a comprehensive framework. The main results from this work highlighted that: I) once conveniently scaled with channel width, tidal meander migration rates are very similar to those displayed by fluvial meanders, thus challenging the paradigm of tidal meanders as a stable landscape features; II) differences and analogies between tidal and fluvial meander planforms can be addressed in a quantitative way, and different metrics exist thta allow one to successfully quantify these differences; III) strong asymmetries exist between different tidal phases, exerting a crucial role on the depositional patterns of tidal meanders; IV) under certain conditions, lateral tributaries can strongly influence the evolution of bends modifying local mechanisms of flow and sediment distribution; V) tidal channel network features evolve differently in response to different tidal ranges, basin slopes and relative sea level changes, whereas the number of breaches along the initial shoreline seems to have little effect on the evolution of the network itself.
tidal channels, tidal meanders, tidal networks, meander migration
Tidal Channel Patterns: Field Investigations, Numerical Modelling and Laboratory Experiments / Finotello, Alvise. - (2017 Jan 31).
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