Archaeometrical investigations were performed on 127 samples collected from the Temple of Venus at Pompeii, by means of OM, SEM, ESEM, XRD, micro-ATR, FT-IR, Mössbauer spectroscopy, EMPA and image analysis. The materials analysed were composed of mortars (from walls, floors and hydraulic structures) and paintings. The main aim of the research was to characterise these materials to determine the preparation recipes, the technological knowledge and the provenance of the raw materials. To this aim the aggregates identified in the mortars were petrographically compared with eighteen samples of sand from the Neapolitan coastline and from borehole cores performed in the area that lies in front of the Temple of Venus. A correlation between functionality and age of the structures and recipes of samples was also carried out. Experiments were also performed in order to recognise an objective method for the recognition of the fresco and the mezzofresco painting techniques. Results from experiments were tested against samples of paintings from the Chiaravalle Abbey (XIV century) for which the use of fresco, dry finishing and mezzofresco is well documented, and then compared with the paintings of the Temple of Venus.
Numerosi campioni di malta e finiture pittoriche (127) provenienti da ambienti funzionalmente e cronologicamente differenti sono stati prelevati dal sito archeologico del Tempio di Venere a Pompei e sottoposti ad indagini OM, SEM, ESEM, XRD, micro-ATR, FT-IR, spettroscopia Mössbauer, EMPA e analisi di immagine. Lo scopo principale dello studio è stato quello di caratterizzate tali materiali per ricavare informazioni riguardanti le ricette di preparazione, le conoscenze tecnologiche e la provenienza delle materie prime. A tale scopo, l’aggregato identificato nelle malte analizzate è stato confrontato da un punto di vista petrografico con diciotto campioni di sabbia provenienti dalla costa napoletana e da sondaggi eseguiti nell’area prospiciente il tempio di Venere. Le ricette riconosciute sono state inoltre correlate con la funzionalità e l’età delle strutture architettoniche di provenienza. Allo scopo di determinare una procedura analitica efficace per il riconoscimento delle tecniche pittoriche ad affresco e mezzofresco è stato inoltre svolto uno studio su campioni appositamente prodotti. I risultati di tale sperimentazione sono stati testati su cinque campioni provenienti dalla abbazia di Chiaravalle (Milano) per i quali dati storico-artistici confermano l’esecuzione secondo tecnica pittorica ad affresco, secco e mezzofresco. I criteri e la metodologia così ricavati sono stati applicati ai campioni di finiture pittoriche murarie provenienti dal tempio di Venere.
Archaometrical investigations on mortars and paintings at Pompeii and experiments for the determination of the painting technique / Piovesan, Rebecca. - (2008).
Archaometrical investigations on mortars and paintings at Pompeii and experiments for the determination of the painting technique
Piovesan, Rebecca
2008
Abstract
Numerosi campioni di malta e finiture pittoriche (127) provenienti da ambienti funzionalmente e cronologicamente differenti sono stati prelevati dal sito archeologico del Tempio di Venere a Pompei e sottoposti ad indagini OM, SEM, ESEM, XRD, micro-ATR, FT-IR, spettroscopia Mössbauer, EMPA e analisi di immagine. Lo scopo principale dello studio è stato quello di caratterizzate tali materiali per ricavare informazioni riguardanti le ricette di preparazione, le conoscenze tecnologiche e la provenienza delle materie prime. A tale scopo, l’aggregato identificato nelle malte analizzate è stato confrontato da un punto di vista petrografico con diciotto campioni di sabbia provenienti dalla costa napoletana e da sondaggi eseguiti nell’area prospiciente il tempio di Venere. Le ricette riconosciute sono state inoltre correlate con la funzionalità e l’età delle strutture architettoniche di provenienza. Allo scopo di determinare una procedura analitica efficace per il riconoscimento delle tecniche pittoriche ad affresco e mezzofresco è stato inoltre svolto uno studio su campioni appositamente prodotti. I risultati di tale sperimentazione sono stati testati su cinque campioni provenienti dalla abbazia di Chiaravalle (Milano) per i quali dati storico-artistici confermano l’esecuzione secondo tecnica pittorica ad affresco, secco e mezzofresco. I criteri e la metodologia così ricavati sono stati applicati ai campioni di finiture pittoriche murarie provenienti dal tempio di Venere.File | Dimensione | Formato | |
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