Nel campo della terapia antitumorale le nuove conoscenze su sostanze di origine vegetale hanno suggerito il loro utilizzo per cercare di inibire la progressione tumorale, la formazione di metastasi ed anche per aumentare la sensibilità ai classici chemioterapici. La propoli è un prodotto naturale da tempo ampiamente usato sia in ambito medico che in campo cosmetico e nutrizionale. Negli ultimi anni le sue proprietà sono state ampiamente rivalutate, ne è stato ad esempio indagato il potenziale terapeutico verso diverse malattie come quelle coronariche ed infiammatorie, la degenerazione neurologica e l’invecchiamento, inoltre la propoli è una fonte di composti fenolici che possono essere promettenti agenti complementari nella prevenzione e nel trattamento del cancro. In quest’ultimo contesto si inserisce la ricerca condotta in questo progetto sperimentale che si propone di studiare l’effetto antiproliferativo e chemiosensibilizante sia di due estratti di propoli cubana - che differiscono tra loro per la regione di provenienza - che del principale principio attivo, il nemorosone. L’attenzione è stata focalizzata sul tumore del colon-retto poiché uno dei più diffusi a livello mondiale. Il lavoro si è articolato in tre fasi: a) studio comparativo dell’attività antiproliferativa degli estratti di propoli e del nemorosone, su due linee cellulari di adenocarcinoma del colon (HT-29 e LoVo); b) studio dell’effetto chemiosensibilizzante degli estratti di propoli e del nemorosone in seguito a trattamento combinato con doxorubicina in cellule resistenti al chemioterapico (LoVo Dox); c) studio dell’effetto degli estratti di propoli e del nemorosone sull'interazione tra macrofagi tipo M2 e cellule di adenocarcinoma del colon (HT-29). I risultati ottenuti dimostrano che gli estratti di propoli ed il nemorosone possiedono un significativo effetto antiproliferativo, che si evidenzia soprattutto a lungo termine, nei confronti di diversi tipi di cellule di adenocarcinoma del colon HT-29 e LoVo. Questo effetto è associato ad un arresto della progressione del ciclo cellulare attraverso l’attivazione di meccanismi apoptotici quali la sovra-espressione dei geni TP53 e BAX, notoriamente legati all'apoptosi e la attivazione della caspasi 3. Da sottolineare inoltre che questo studio dimostra per la prima volta che sia gli estratti di propoli che il nemorosone sono in grado di ridurre il potenziale migratorio ed invasivo delle cellule tumorali attraverso la up-regolazione dell’espressione della caderina E e la down-regolazione dell’espressione di vimentina e di ꞵ-catenina, marcatori della transizione epitelio-mesenchimale (EMT), evento associato alla formazione di metastasi. È stato inoltre dimostrato che gli estratti di propoli ed il nemorosone agiscono in sinergia con la doxorubicina aumentando la sensibilità delle cellule resistenti al chemioterapico. Tale effetto si ottiene attraverso il blocco della progressione del ciclo cellulare, l’aumento della produzione di specie reattive dell’ossigeno, l’alterazione del potenziale della membrana mitocondriale, la diminuzione dell’ATP intracellulare e dell’espressione di geni anti-apoptotici e l’aumento dell’espressione di geni pro-apoptotici. Infine, è stato dimostrato come i due estratti di propoli ed il nemorosone sono in grado di influenzare l’interazione tra macrofagi di tipo M2 e cellule di adenocarcinoma del colon HT-29. I risultati ottenuti indicano infatti per la prima volta che gli estratti di propoli ed il nemorosone riducono la vitalità, l’invasività, la migrazione e la manifestazione di un fenotipo metastatico in cellule di adenocarcinoma colorettale HT-29 esposte al terreno condizionato ottenuto da macrofagi di tipo M2. Questi effetti suggeriscono che i campioni saggiati sono in grado inibire la proliferazione o la funzionalità dei macrofagi M2 come dimostrato dall’inibizione dell’attività enzimatica della metalloproteinasi MMP-9 e dall’inibizione dell’espressione genica del fattore di crescita VEGF e delle citochine IL8 e IL10, effettori cellulari implicati nell’attivazione della progressione tumorale. I risultati ottenuti confermano inoltre quanto già riportato in letteratura relativamente al fatto che i macrofagi associati al tumore (TAMs) possano effettivamente rappresentare un nuovo target per la terapia anticancro, fornendo inoltre interessanti evidenze del potenziale terapeutico della propoli cubana e del nemorosone in questo contesto. Considerati nel loro insieme, i risultati di questo studio suggeriscono che i due estratti di propoli cubana e soprattutto il nemorosone potrebbero rappresentare un valido prodotto naturale per il trattamento dell’adenocarcinoma del colon-retto anche in associazione alle terapie convenzionali.
Effetto antiproliferativo e chemiosensibilizzante di estratti di propoli cubana su linee cellulari di adenocarcinoma del colon / Frión Herrera, Yahima. - (2020 Nov 19).
Effetto antiproliferativo e chemiosensibilizzante di estratti di propoli cubana su linee cellulari di adenocarcinoma del colon
Frión Herrera, Yahima
2020
Abstract
Nel campo della terapia antitumorale le nuove conoscenze su sostanze di origine vegetale hanno suggerito il loro utilizzo per cercare di inibire la progressione tumorale, la formazione di metastasi ed anche per aumentare la sensibilità ai classici chemioterapici. La propoli è un prodotto naturale da tempo ampiamente usato sia in ambito medico che in campo cosmetico e nutrizionale. Negli ultimi anni le sue proprietà sono state ampiamente rivalutate, ne è stato ad esempio indagato il potenziale terapeutico verso diverse malattie come quelle coronariche ed infiammatorie, la degenerazione neurologica e l’invecchiamento, inoltre la propoli è una fonte di composti fenolici che possono essere promettenti agenti complementari nella prevenzione e nel trattamento del cancro. In quest’ultimo contesto si inserisce la ricerca condotta in questo progetto sperimentale che si propone di studiare l’effetto antiproliferativo e chemiosensibilizante sia di due estratti di propoli cubana - che differiscono tra loro per la regione di provenienza - che del principale principio attivo, il nemorosone. L’attenzione è stata focalizzata sul tumore del colon-retto poiché uno dei più diffusi a livello mondiale. Il lavoro si è articolato in tre fasi: a) studio comparativo dell’attività antiproliferativa degli estratti di propoli e del nemorosone, su due linee cellulari di adenocarcinoma del colon (HT-29 e LoVo); b) studio dell’effetto chemiosensibilizzante degli estratti di propoli e del nemorosone in seguito a trattamento combinato con doxorubicina in cellule resistenti al chemioterapico (LoVo Dox); c) studio dell’effetto degli estratti di propoli e del nemorosone sull'interazione tra macrofagi tipo M2 e cellule di adenocarcinoma del colon (HT-29). I risultati ottenuti dimostrano che gli estratti di propoli ed il nemorosone possiedono un significativo effetto antiproliferativo, che si evidenzia soprattutto a lungo termine, nei confronti di diversi tipi di cellule di adenocarcinoma del colon HT-29 e LoVo. Questo effetto è associato ad un arresto della progressione del ciclo cellulare attraverso l’attivazione di meccanismi apoptotici quali la sovra-espressione dei geni TP53 e BAX, notoriamente legati all'apoptosi e la attivazione della caspasi 3. Da sottolineare inoltre che questo studio dimostra per la prima volta che sia gli estratti di propoli che il nemorosone sono in grado di ridurre il potenziale migratorio ed invasivo delle cellule tumorali attraverso la up-regolazione dell’espressione della caderina E e la down-regolazione dell’espressione di vimentina e di ꞵ-catenina, marcatori della transizione epitelio-mesenchimale (EMT), evento associato alla formazione di metastasi. È stato inoltre dimostrato che gli estratti di propoli ed il nemorosone agiscono in sinergia con la doxorubicina aumentando la sensibilità delle cellule resistenti al chemioterapico. Tale effetto si ottiene attraverso il blocco della progressione del ciclo cellulare, l’aumento della produzione di specie reattive dell’ossigeno, l’alterazione del potenziale della membrana mitocondriale, la diminuzione dell’ATP intracellulare e dell’espressione di geni anti-apoptotici e l’aumento dell’espressione di geni pro-apoptotici. Infine, è stato dimostrato come i due estratti di propoli ed il nemorosone sono in grado di influenzare l’interazione tra macrofagi di tipo M2 e cellule di adenocarcinoma del colon HT-29. I risultati ottenuti indicano infatti per la prima volta che gli estratti di propoli ed il nemorosone riducono la vitalità, l’invasività, la migrazione e la manifestazione di un fenotipo metastatico in cellule di adenocarcinoma colorettale HT-29 esposte al terreno condizionato ottenuto da macrofagi di tipo M2. Questi effetti suggeriscono che i campioni saggiati sono in grado inibire la proliferazione o la funzionalità dei macrofagi M2 come dimostrato dall’inibizione dell’attività enzimatica della metalloproteinasi MMP-9 e dall’inibizione dell’espressione genica del fattore di crescita VEGF e delle citochine IL8 e IL10, effettori cellulari implicati nell’attivazione della progressione tumorale. I risultati ottenuti confermano inoltre quanto già riportato in letteratura relativamente al fatto che i macrofagi associati al tumore (TAMs) possano effettivamente rappresentare un nuovo target per la terapia anticancro, fornendo inoltre interessanti evidenze del potenziale terapeutico della propoli cubana e del nemorosone in questo contesto. Considerati nel loro insieme, i risultati di questo studio suggeriscono che i due estratti di propoli cubana e soprattutto il nemorosone potrebbero rappresentare un valido prodotto naturale per il trattamento dell’adenocarcinoma del colon-retto anche in associazione alle terapie convenzionali.File | Dimensione | Formato | |
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