This thesis includes two essays which empirically deal with topics in labour economics. Both chapters are co-authored with Luca Nunziata and Lorenzo Rocco, and employ data from Swiss Census, a rich dataset providing a large set of information, at individual level, on the whole population of residents in Switzerland. In the first chapter we explore the link between the propensity to engage in entrepreneurship and language, at individual level. We focus on one structural feature of languages’ grammar: the way time is encoded and, in particular, how languages differ in the syntactic expression of future events, i.e. whether they require or not the use of an explicit future marker. The heterogeneity across languages, along this dimension, may indeed affect cognitive domain and the way individuals perceive time, potentially leading to a difference in economic behaviours, especially those involving intertemporal choices. Starting from Chen (2013) linguistic-investment hypothesis, which relates the way languages’ grammar prescribes to mark future events and intertemporal decision (savings, healthy behaviours), we use data from 2000 Swiss Census in order to investigate the relationship between language and propensity to be entrepreneur. Our baseline estimates rely on the pooled populations of natives, first and second generation immigrants. The empirical strategy employes several techniques which aim at disentangling the individual effect of language future reference from regional and cultural effects nested in linguistic affiliation. We find that, in line with the theoretical hypothesis, futureless languages speakers (Weak Future Refence) are more likely to be entrepreneur with respect to Strong Future Reference languages speakers. In the second cahpter we analyse the impact of immigration on three labour market outcomes among native workers: the decision to be entrepreneur, the transition to high skilled occupations and the displacement from the professional sector of specialization embodied by their vocational education or training. We employ data from four waves of the complete Swiss Population Census covering the period 1970-2000 to build a panel dataset at the district level and adopt a quasi-experimental setting to deal with endogeneity of migration inflows. Our estimates show that an increase in immigration positively affects the share of native entrepreneurs, including low skilled, and leads to a higher regional share of natives in high skilled occupations. As regards sector displacement, native workers tend to move from their sector of specialization as a response to an increase in immigration, although they tend to stay within their macro-professional sector of origin, and move less across macrosectors. Finally, we find that foreign-born inflows are correlated to natives movements to occupations with a higher degree of cognitive, communicational and analytical skills.
Questa tesi comprende due saggi che trattano empiricamente argomenti legati all'economia del lavoro. Entrambi i capitoli hanno come co-autori Luca Nunziata e Lorenzo Rocco, e impiegano dati Svizzeri del Censimento, un ricco set di dati che fornisce una grande quantità di informazioni, a livello individuale, su tutta la popolazione residente in Svizzera. Nel primo capitolo studiamo il legame tra la propensione all'imprenditorialità e lingua, a livello individuale. Ci concentriamo su una caratteristica strutturale della grammatica delle lingue: il modo in cui viene codificato il tempo e, in particolare, l'espressione sintattica degli eventi futuri, cioè se richiedono o meno l'uso di un marker esplicito del futuro (language future reference). L'eterogeneità presente tra le lingue, su questo aspetto, può infatti influire sull'ambito cognitivo e sul modo in cui gli individui percepiscono il tempo, portando potenzialmente a una differenza nei comportamenti economici, in particolare quelli che implicano scelte intertemporali. Partendo dal modello che lega lingua a investimenti in Chen (2013), che descrive il modo in cui la language future reference influenza le decisioni intertemporali (risparmi, comportamenti sani), utilizziamo i dati del Censimento svizzero del 2000 per indagare il rapporto tra la lingua e la propensione ad essere imprenditore. Le nostre stime di base considerano la popolazione complessiva di nativi e immigrati di prima e seconda generazione. La strategia empirica adotta diverse tecniche che mirano a distinguere l'effetto individuale della language future reference dagli effetti regionali e culturali impliciti nell'appartenenza a un gruppo linguistico. I nostri risultati mostrano che, in linea con l'ipotesi teorica, i Weak Future Refence language speakers hanno maggiori probabilità di essere imprenditori rispetto agli Strong Future Refence language speakers. Nel secondo capitolo analizziamo l'impatto dell'immigrazione su tre risultati del mercato del lavoro tra i lavoratori nativi: la decisione di essere imprenditore, la transizione verso le professioni altamente qualificate e lo spostamento dal settore professionale di specializzazione acquisita tramite educazione vocazionale o training. Usiamo dati da quattro edizioni del Censimento completo della popolazione svizzera, che coprono il periodo 1970-2000, per costruire un dataset panel a livello di distretto, e adottiamo un'impostazione quasi sperimentale per risolvere il problema di endogeneità degli flussi di immigrazione. Le nostre stime mostrano che un aumento dell'immigrazione influisce positivamente sulla quota degli imprenditori nativi, compresi quelli con educazione non terziaria, e porta ad una quota regionale più alta di nativi in occupazioni altamente qualificate. Per quanto riguarda lo spostamento del settore di competenza, i lavoratori nativi tendono a muoversi dal loro settore di specializzazione come risposta ad un aumento dell'immigrazione, sebbene tendano a rimanere nel loro macro-settore di origine e si muovono meno verso altri macro-settori. Infine, troviamo che gli afflussi stranieri sono correlati ai movimenti nativi verso professioni con un grado più elevato di abilità cognitive, comunicative e analitiche.
Two Empirical Essays in Labour Economics / Campo, Francesco. - (2017 Jul 30).
Two Empirical Essays in Labour Economics
Campo, Francesco
2017
Abstract
Questa tesi comprende due saggi che trattano empiricamente argomenti legati all'economia del lavoro. Entrambi i capitoli hanno come co-autori Luca Nunziata e Lorenzo Rocco, e impiegano dati Svizzeri del Censimento, un ricco set di dati che fornisce una grande quantità di informazioni, a livello individuale, su tutta la popolazione residente in Svizzera. Nel primo capitolo studiamo il legame tra la propensione all'imprenditorialità e lingua, a livello individuale. Ci concentriamo su una caratteristica strutturale della grammatica delle lingue: il modo in cui viene codificato il tempo e, in particolare, l'espressione sintattica degli eventi futuri, cioè se richiedono o meno l'uso di un marker esplicito del futuro (language future reference). L'eterogeneità presente tra le lingue, su questo aspetto, può infatti influire sull'ambito cognitivo e sul modo in cui gli individui percepiscono il tempo, portando potenzialmente a una differenza nei comportamenti economici, in particolare quelli che implicano scelte intertemporali. Partendo dal modello che lega lingua a investimenti in Chen (2013), che descrive il modo in cui la language future reference influenza le decisioni intertemporali (risparmi, comportamenti sani), utilizziamo i dati del Censimento svizzero del 2000 per indagare il rapporto tra la lingua e la propensione ad essere imprenditore. Le nostre stime di base considerano la popolazione complessiva di nativi e immigrati di prima e seconda generazione. La strategia empirica adotta diverse tecniche che mirano a distinguere l'effetto individuale della language future reference dagli effetti regionali e culturali impliciti nell'appartenenza a un gruppo linguistico. I nostri risultati mostrano che, in linea con l'ipotesi teorica, i Weak Future Refence language speakers hanno maggiori probabilità di essere imprenditori rispetto agli Strong Future Refence language speakers. Nel secondo capitolo analizziamo l'impatto dell'immigrazione su tre risultati del mercato del lavoro tra i lavoratori nativi: la decisione di essere imprenditore, la transizione verso le professioni altamente qualificate e lo spostamento dal settore professionale di specializzazione acquisita tramite educazione vocazionale o training. Usiamo dati da quattro edizioni del Censimento completo della popolazione svizzera, che coprono il periodo 1970-2000, per costruire un dataset panel a livello di distretto, e adottiamo un'impostazione quasi sperimentale per risolvere il problema di endogeneità degli flussi di immigrazione. Le nostre stime mostrano che un aumento dell'immigrazione influisce positivamente sulla quota degli imprenditori nativi, compresi quelli con educazione non terziaria, e porta ad una quota regionale più alta di nativi in occupazioni altamente qualificate. Per quanto riguarda lo spostamento del settore di competenza, i lavoratori nativi tendono a muoversi dal loro settore di specializzazione come risposta ad un aumento dell'immigrazione, sebbene tendano a rimanere nel loro macro-settore di origine e si muovono meno verso altri macro-settori. Infine, troviamo che gli afflussi stranieri sono correlati ai movimenti nativi verso professioni con un grado più elevato di abilità cognitive, comunicative e analitiche.File | Dimensione | Formato | |
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