This work aims to analyse the finite forms of human will and their possible overcoming at the level of freedom. In order to do that, the work focuses on the Hegelian concept of “will” as it is presented by Hegel in the Psychology section of the Encyclopaedia of Philosophical Sciences and in the Introduction to the Elements of Philosophy of Right. The two conceptual pivots of the dissertation are the concept of “formalism” and the concept of “free will”. “Formalism” characterizes the finite and limited forms of the practical spirit. In this sense, the opposition between rational and irrational expresses the conflict between the natural and immediate dimension (impulses, inclinations, passions, etc.) and the rational one. This conflict is immanent within finite subjects and yet not effectively understood by subjects themselves at this stage. Starting from the subject’s arbitrary attempts at control, the rational part leads to the overcoming of the arbitrary will itself. The movement of rational self-determination and self-knowledge, through which the will becomes progressively aware of its psychological immediate, natural and irrational limits, is the key through which each and every passage from a finite form of the will to another can be interpreted. On the other hand, “free will” represents that moment of spirit’s development, in which the individual’s awareness of the psychological limits of his will leads to the necessity of the overcoming of these very limits in a new dimension of spirit. We can summarize the results of this analysis as follows: a) “Formalism” expresses an internal characteristic of the subjective psychological will. It represents the opposition between the irrational, composed of the natural and immediate elements of the human will, and the rational, which is proper of the universal dimension of spirit’s self-determination and self-knowledge. b) The analysis of practical spirit’s limited forms leads to understanding them as a necessary part of the spiritual development, as well as of their final overcoming. c) “Free will” represents the dimension, in which formalism is understood as the condition, which identifies the finite subject’s psychology. It makes possible the overcoming of formalism, but, at the same time, leads to a problematic definition of “freedom” as a dimension, which exceeds the limits of human psychology.

Il presente lavoro, intitolato Il razionale e l’irrazionale: la psicologia del volere in Hegel, ha alla propria base l’intento di indagare le forme limitate del volere finito e il loro possibile superamento nella dimensione della libertà. Per far ciò si è scelto di prendere in considerazione da vicino il concetto hegeliano di “volontà” per come viene presentato da Hegel nelle sezioni interne alla Psicologia enciclopedica e nell’Introduzione ai Lineamenti di filosofia del diritto. I due perni concettuali sui quali ruota la presente analisi sono quelli di “formalismo” e di “volontà libera”. Da una parte, il “formalismo” viene individuato come elemento caratterizzante tutte le forme finite e limitate dello spirito pratico. In questo senso, l’opposizione tra razionale e irrazionale esprime tutta la conflittualità interna ai soggetti finiti tra la dimensione della loro naturalità e immediatezza (impulsi, inclinazioni, passioni, ecc.) e quella della razionalità a loro immanente, ma ancora non effettivamente compresa. Tale razionalità, partendo dal tentativo di controllo arbitrario del soggetto, conduce infine al superamento dello stesso arbitrio umano. Ogni passaggio interno alle singole forme finite della volontà può essere infatti letto attraverso la chiave ermeneutica di un progressivo autodeterminarsi razionale della volontà stessa, che progressivamente diviene sempre più consapevole dei limiti irrazionali, naturali e immediati della sua condizione finita a livello psicologico. Dall’altra, la “volontà libera” rappresenta invece quel momento dello sviluppo dello spirito, nel quale la consapevolezza dei limiti psicologici del singolo volere porta alla necessità del superamento degli stessi in una nuova dimensione dello spirito. I risultati ai quali giunge una tale analisi possono essere così riassunti: a) il “formalismo” esprime una caratteristica propria del volere del singolo soggetto psicologico. Esso si mostra ai nostri occhi come l’opposizione continua tra l’irrazionale, costituito dagli elementi ancora naturali e immediati del volere umano, e il razionale, proprio della dimensione universale di autodeterminazione e autocomprensione dello spirito; b) l’analisi delle forme limitate dello spirito pratico conduce tanto alla comprensione della necessità del loro porsi psicologico nello sviluppo dello spirito, quanto al loro finale superamento in virtù di tale comprensione; c) la volontà libera rappresenta quella dimensione, nella quale il formalismo viene compreso come condizione propria del singolo soggetto finito a livello psicologico. Essa determina il superamento del formalismo, ma, allo stesso tempo, apre alla problematizzazione della nozione di “libertà”, come eccedente la stessa psicologia umana.

Il razionale e l'irrazionale: la psicologia del volere in Hegel / Esposito, Alessandro. - (2018 Nov 30).

Il razionale e l'irrazionale: la psicologia del volere in Hegel

Esposito, Alessandro
2018

Abstract

Il presente lavoro, intitolato Il razionale e l’irrazionale: la psicologia del volere in Hegel, ha alla propria base l’intento di indagare le forme limitate del volere finito e il loro possibile superamento nella dimensione della libertà. Per far ciò si è scelto di prendere in considerazione da vicino il concetto hegeliano di “volontà” per come viene presentato da Hegel nelle sezioni interne alla Psicologia enciclopedica e nell’Introduzione ai Lineamenti di filosofia del diritto. I due perni concettuali sui quali ruota la presente analisi sono quelli di “formalismo” e di “volontà libera”. Da una parte, il “formalismo” viene individuato come elemento caratterizzante tutte le forme finite e limitate dello spirito pratico. In questo senso, l’opposizione tra razionale e irrazionale esprime tutta la conflittualità interna ai soggetti finiti tra la dimensione della loro naturalità e immediatezza (impulsi, inclinazioni, passioni, ecc.) e quella della razionalità a loro immanente, ma ancora non effettivamente compresa. Tale razionalità, partendo dal tentativo di controllo arbitrario del soggetto, conduce infine al superamento dello stesso arbitrio umano. Ogni passaggio interno alle singole forme finite della volontà può essere infatti letto attraverso la chiave ermeneutica di un progressivo autodeterminarsi razionale della volontà stessa, che progressivamente diviene sempre più consapevole dei limiti irrazionali, naturali e immediati della sua condizione finita a livello psicologico. Dall’altra, la “volontà libera” rappresenta invece quel momento dello sviluppo dello spirito, nel quale la consapevolezza dei limiti psicologici del singolo volere porta alla necessità del superamento degli stessi in una nuova dimensione dello spirito. I risultati ai quali giunge una tale analisi possono essere così riassunti: a) il “formalismo” esprime una caratteristica propria del volere del singolo soggetto psicologico. Esso si mostra ai nostri occhi come l’opposizione continua tra l’irrazionale, costituito dagli elementi ancora naturali e immediati del volere umano, e il razionale, proprio della dimensione universale di autodeterminazione e autocomprensione dello spirito; b) l’analisi delle forme limitate dello spirito pratico conduce tanto alla comprensione della necessità del loro porsi psicologico nello sviluppo dello spirito, quanto al loro finale superamento in virtù di tale comprensione; c) la volontà libera rappresenta quella dimensione, nella quale il formalismo viene compreso come condizione propria del singolo soggetto finito a livello psicologico. Essa determina il superamento del formalismo, ma, allo stesso tempo, apre alla problematizzazione della nozione di “libertà”, come eccedente la stessa psicologia umana.
30-nov-2018
This work aims to analyse the finite forms of human will and their possible overcoming at the level of freedom. In order to do that, the work focuses on the Hegelian concept of “will” as it is presented by Hegel in the Psychology section of the Encyclopaedia of Philosophical Sciences and in the Introduction to the Elements of Philosophy of Right. The two conceptual pivots of the dissertation are the concept of “formalism” and the concept of “free will”. “Formalism” characterizes the finite and limited forms of the practical spirit. In this sense, the opposition between rational and irrational expresses the conflict between the natural and immediate dimension (impulses, inclinations, passions, etc.) and the rational one. This conflict is immanent within finite subjects and yet not effectively understood by subjects themselves at this stage. Starting from the subject’s arbitrary attempts at control, the rational part leads to the overcoming of the arbitrary will itself. The movement of rational self-determination and self-knowledge, through which the will becomes progressively aware of its psychological immediate, natural and irrational limits, is the key through which each and every passage from a finite form of the will to another can be interpreted. On the other hand, “free will” represents that moment of spirit’s development, in which the individual’s awareness of the psychological limits of his will leads to the necessity of the overcoming of these very limits in a new dimension of spirit. We can summarize the results of this analysis as follows: a) “Formalism” expresses an internal characteristic of the subjective psychological will. It represents the opposition between the irrational, composed of the natural and immediate elements of the human will, and the rational, which is proper of the universal dimension of spirit’s self-determination and self-knowledge. b) The analysis of practical spirit’s limited forms leads to understanding them as a necessary part of the spiritual development, as well as of their final overcoming. c) “Free will” represents the dimension, in which formalism is understood as the condition, which identifies the finite subject’s psychology. It makes possible the overcoming of formalism, but, at the same time, leads to a problematic definition of “freedom” as a dimension, which exceeds the limits of human psychology.
will, volere, volontà, hegel, formalism, free will, freedom, arbitrio, rationality, irrationality
Il razionale e l'irrazionale: la psicologia del volere in Hegel / Esposito, Alessandro. - (2018 Nov 30).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3426359
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