The contemporary world is characterized by social, cultural and economic complexities which make the transition from secondary school to university (and subsequently from university to the labour market) quite difficult to face for many students. This scenario contributes to enhance the need for genuine actions of vocational guidance, in particular towards secondary school students. As already known in the literature, the aim of all actions should be particularly focused toward enhancing students’ self-awareness and ability to choose the appropriate university curriculum, by weighting their strengths and weaknesses and also dealing with the world’s growing complexity. Furthermore, indications coming from the European Commission have already pointed out the urgency for pure vocational guidance and life-long learning, in order to support students and prevent dropouts. Quite surprisingly, however, in the last years we saw many initiatives of pure marketing actions organized by the Italian universities that seemed mainly devoted to purely attract new freshmen instead of offering a critic support to student’s self-awareness. Consequently, the purpose of this work is to propose and offer a preliminary test of an innovative and interactive theatre-based methodology for vocational guidance, that has never been used in Italy, at least to our knowledge. The use of theatre performance could be seen as an useful tool thanks to its educational and psychological implications and may be considered as a form of storytelling, capable of supporting the process of self-directed vocational guidance. A particular form of stage performance, called theatrical-lesson, has been designed and performed to an audience made up of 300 secondary school students coming from Belluno (Veneto, Italy). Before every performance a questionnaire was individually administered which aimed at capturing the participant’s needs, expectancies and beliefs. The results derived both from the questionnaires and from individual interviews after the performance revealed the value of all the basic elements of the project, such as the importance of emotional and cognitive involvement in the process of vocational guidance; the need for every student to make clear his/her knowledge and establish a dialectical relationship with it; the need for a network between institutions (schools, universities, colleges, etc.); the positive impact of the storyteller's performance in order to stimulate self-awareness and, finally, the importance of the storyteller's ability to combine educational and theatrical action.

Il contesto attuale, caratterizzato da mobilità e flessibilità della società, contribuisce ad accrescere l'importanza e il bisogno di orientamento, in particolare per le scuole superiori. Considerata l'attività di orientamento per gli studenti delle classi V degli istituti superiori, si ravvisa la moltiplicazione di iniziative informative e di azioni di marketing. Se la normativa italiana ed europea pone l’attenzione sul processo di scelta e sui metodi della decisione consapevole in una prospettiva di formazione continua, nella realtà l'orientamento informativo prevale su quello formativo, ed in rari casi si tenta il superamento dei metodi basati sulla lezione frontale. La ricerca di una metodologia didattica attiva innovativa per l'orientamento formativo ai giovani di classe V superiore ha costituito lo stimolo di partenza di questo lavoro. Il teatro è parso uno strumento utile a questo fine, per le sue implicazioni pedagogiche e psicologiche: dall’analisi della letteratura sull’argomento e dalle conseguenti riflessioni è emersa l’ipotesi che esso possa proporsi come possibile forma di narrazione in grado di favorire i processi di auto-orientamento. Il percorso presentato in questo lavoro ha avuto pertanto una funzione prevalentemente esplorativa, ai fini di analizzare come possa essere definito e articolato il contributo del teatro negli interventi di orientamento formativo. In particolare si è giunti alla progettazione di una modalità d’azione basata su una tecnica che è stata definita lezione-teatro, qui intendendo il teatro in tutta la pregnanza della sua originale vocazione relazionale, e alla successiva messa alla prova dell’intervento-tipo proposto, attraverso una ricerca sul campo che ha coinvolto, fin dall’indagine preliminare di analisi dei bisogni effettivamente sentiti, gli studenti di classe V superiore del territorio di Feltre-Belluno (Veneto, Italia) nell’ottica di un percorso che valorizzi una verifica ricorsiva ai fini di un continuo affinamento della tecnica e dei suoi contenuti. La ricerca, che ha coinvolto in totale 390 studenti, dopo un’ indagine preliminare esplorativa dei vissuti degli studenti in fase di scelta e la conseguente elaborazione di un testo teatrale finalizzato all’orientamento, ha visto l’erogazione dell’intervento presso il teatro comunale di Belluno in prima istanza e, in seguito all’analisi dei risultati e alle conseguenti modifiche, la sua ri-proposizione presso la Fiera Orient@ di Longarone (Bl), con due interventi. Lo studio ha evidenziato alcuni elementi irrinunciabili del progetto, quali il coinvolgimento emotivo e cognitivo nei processi di orientamento; l'attenzione da dover prestare nel cogliere, esplicitare e favorire la condivisione dei punti di vista degli studenti in fase di scelta, e nell’entrare in rapporto dialettico con essi; il lavoro di rete tra i soggetti istituzionali che si occupano di orientamento scolastico e professionale nel territorio, per un coordinamento e una condivisione di obiettivi e di risorse, finalizzati ad azioni di orientamento più efficaci; la centralità, all’interno dell’azione teatrale, della funzione di “risveglio delle coscienze” del Narratore; l’importanza di una figura in grado di condensare le competenze formative e quelle teatrali, definita in questa sede form-aut-attore.

Il teatro come pratica narrativa per l'orientamento formativo: una ricerca sul campo / Guariento, Serena. - (2009).

Il teatro come pratica narrativa per l'orientamento formativo: una ricerca sul campo

Guariento, Serena
2009

Abstract

Il contesto attuale, caratterizzato da mobilità e flessibilità della società, contribuisce ad accrescere l'importanza e il bisogno di orientamento, in particolare per le scuole superiori. Considerata l'attività di orientamento per gli studenti delle classi V degli istituti superiori, si ravvisa la moltiplicazione di iniziative informative e di azioni di marketing. Se la normativa italiana ed europea pone l’attenzione sul processo di scelta e sui metodi della decisione consapevole in una prospettiva di formazione continua, nella realtà l'orientamento informativo prevale su quello formativo, ed in rari casi si tenta il superamento dei metodi basati sulla lezione frontale. La ricerca di una metodologia didattica attiva innovativa per l'orientamento formativo ai giovani di classe V superiore ha costituito lo stimolo di partenza di questo lavoro. Il teatro è parso uno strumento utile a questo fine, per le sue implicazioni pedagogiche e psicologiche: dall’analisi della letteratura sull’argomento e dalle conseguenti riflessioni è emersa l’ipotesi che esso possa proporsi come possibile forma di narrazione in grado di favorire i processi di auto-orientamento. Il percorso presentato in questo lavoro ha avuto pertanto una funzione prevalentemente esplorativa, ai fini di analizzare come possa essere definito e articolato il contributo del teatro negli interventi di orientamento formativo. In particolare si è giunti alla progettazione di una modalità d’azione basata su una tecnica che è stata definita lezione-teatro, qui intendendo il teatro in tutta la pregnanza della sua originale vocazione relazionale, e alla successiva messa alla prova dell’intervento-tipo proposto, attraverso una ricerca sul campo che ha coinvolto, fin dall’indagine preliminare di analisi dei bisogni effettivamente sentiti, gli studenti di classe V superiore del territorio di Feltre-Belluno (Veneto, Italia) nell’ottica di un percorso che valorizzi una verifica ricorsiva ai fini di un continuo affinamento della tecnica e dei suoi contenuti. La ricerca, che ha coinvolto in totale 390 studenti, dopo un’ indagine preliminare esplorativa dei vissuti degli studenti in fase di scelta e la conseguente elaborazione di un testo teatrale finalizzato all’orientamento, ha visto l’erogazione dell’intervento presso il teatro comunale di Belluno in prima istanza e, in seguito all’analisi dei risultati e alle conseguenti modifiche, la sua ri-proposizione presso la Fiera Orient@ di Longarone (Bl), con due interventi. Lo studio ha evidenziato alcuni elementi irrinunciabili del progetto, quali il coinvolgimento emotivo e cognitivo nei processi di orientamento; l'attenzione da dover prestare nel cogliere, esplicitare e favorire la condivisione dei punti di vista degli studenti in fase di scelta, e nell’entrare in rapporto dialettico con essi; il lavoro di rete tra i soggetti istituzionali che si occupano di orientamento scolastico e professionale nel territorio, per un coordinamento e una condivisione di obiettivi e di risorse, finalizzati ad azioni di orientamento più efficaci; la centralità, all’interno dell’azione teatrale, della funzione di “risveglio delle coscienze” del Narratore; l’importanza di una figura in grado di condensare le competenze formative e quelle teatrali, definita in questa sede form-aut-attore.
2009
The contemporary world is characterized by social, cultural and economic complexities which make the transition from secondary school to university (and subsequently from university to the labour market) quite difficult to face for many students. This scenario contributes to enhance the need for genuine actions of vocational guidance, in particular towards secondary school students. As already known in the literature, the aim of all actions should be particularly focused toward enhancing students’ self-awareness and ability to choose the appropriate university curriculum, by weighting their strengths and weaknesses and also dealing with the world’s growing complexity. Furthermore, indications coming from the European Commission have already pointed out the urgency for pure vocational guidance and life-long learning, in order to support students and prevent dropouts. Quite surprisingly, however, in the last years we saw many initiatives of pure marketing actions organized by the Italian universities that seemed mainly devoted to purely attract new freshmen instead of offering a critic support to student’s self-awareness. Consequently, the purpose of this work is to propose and offer a preliminary test of an innovative and interactive theatre-based methodology for vocational guidance, that has never been used in Italy, at least to our knowledge. The use of theatre performance could be seen as an useful tool thanks to its educational and psychological implications and may be considered as a form of storytelling, capable of supporting the process of self-directed vocational guidance. A particular form of stage performance, called theatrical-lesson, has been designed and performed to an audience made up of 300 secondary school students coming from Belluno (Veneto, Italy). Before every performance a questionnaire was individually administered which aimed at capturing the participant’s needs, expectancies and beliefs. The results derived both from the questionnaires and from individual interviews after the performance revealed the value of all the basic elements of the project, such as the importance of emotional and cognitive involvement in the process of vocational guidance; the need for every student to make clear his/her knowledge and establish a dialectical relationship with it; the need for a network between institutions (schools, universities, colleges, etc.); the positive impact of the storyteller's performance in order to stimulate self-awareness and, finally, the importance of the storyteller's ability to combine educational and theatrical action.
teatro orientamento narrazione
Il teatro come pratica narrativa per l'orientamento formativo: una ricerca sul campo / Guariento, Serena. - (2009).
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