Abstract Nowadays, the concepts of difference, identity and culture structure the discourse on the complexity of contemporary societies. Most of the debates concerns political actions and conflicts seem now to address the issue of protection, claim or recognition of difference (Colombo & Semi, 2007). Mixed couples are, at the same time, both index and agent of change (Gritti, 2004). They are closely related to the increase of migration flows and provide us with a closer perspective to analyse the processes of growing pluralism in our society. This study is focused on the processes of mixité conjugale in the life stories of 15 mixed couples characterized by male migrants from countries with Muslim tradition married to Italian women. These couples embody, indeed, an emblematic case study within the phenomenon of "mixed" couples, since they led to their implicit macro dimension which links to cultural, religious, gender and class differences, represented as "strong differences" in the public debate (Saraceno, 2007). The participant observation and the discursive representations result from more than 50 meetings with 15 families residing in various areas of the Veneto Region. Individual interviews were conducted with both partners, sometimes with their children, but also with witnesses such as relatives or friends of the couple. The core of my fieldwork is represented by the partners’ recits de vie (Bertaux, 1981) through which I focused on how these couples built alliances in their everyday interaction, then in the comparison of cultural, family and parenting models, that are the beating heart and the specificity of each mixité. The PhD thesis follows the coordinates that these life stories trace, thus reconstructing the geography of their mixité. The emphasis is initially located on the osmotic connection between “inside” and “outside”, which represents the symbolic space where the couple is placed. These narratives prove to be valuable indicators to reveal the reactions that the union raises in their respective groups. This interdependence between internal and external highlights the mechanisms of inclusion and exclusion which are triggered by the formation of the couple. Starting from a more general overview on what makes mixité a cultural construction linked to the perception of the “difference” in a given social context, our reflection moves, therefore, into the processes of mixité conjugale. Thus, we enter the everyday life dimension of their narratives, where partners recount their choices, fragmented by that complex of practices which produces a shared couple’s dimension. These narratives show us partners’ experience in living difference, discussing and rewriting cultural boundaries. To analyse how partners build their own "practical knowledge" in the everyday life dimension (Gouldner, 1975; Colombo & Semi, 2007) means to provide polyphony to those cultural processes often reified and reduced to monolithic and unchanging containers. To interpret and to live pluralism in daily practices reveal a continuous synergy between partners and between them and their cultural backgrounds. Looking at the cultural boundaries implies to illuminate the symbolic space occupied by the alter in the couple. Differences become a resource which is at the same time claimed, overcome, denied or modified by the partners. Love on the background is the “communication code” (Luhmann, 1982) which conveys and solves the sense of complexity – as it is managed by the couple - through its capability to live the difference in the daily dimension. Love which challenges the boundaries of what is legitimate and pure (Douglas, 1970), sometimes rewriting them, writing its proper way to “be a couple”, “to make family”, “to make home away from home”.

Abstract Differenza, identità e cultura risultano oggi concetti che costruiscono l’asse su cui si incardina il macro discorso relativo alla complessità delle nostre società contemporanee. Gran parte dei dibattiti, delle preoccupazioni, delle azioni politiche e dei conflitti sembrano ruotare oggi intorno al tema della difesa, della rivendicazione o del riconoscimento della differenza (Colombo&Semi, 2007). Le coppie miste insieme come indice e fattore di cambiamento (Gritti, 2004) strettamente correlato all’aumento dei flussi migratori ci offrono una prospettiva ravvicinata per studiare i processi che sottintendono il crescente pluralismo delle nostre società. La presente ricerca si basa su uno studio etnografico volto ad indagare i processi di mixité coniugale nei racconti di vita di 15 coppie miste caratterizzate da uomini migranti provenienti da Paesi di tradizione musulmana sposati con donne italiane. Queste coppie rappresentano, infatti, un caso di studio emblematico all’interno del fenomeno delle coppie “miste” proprio perché riconducono ad una loro implicita dimensione macro che mette l’una accanto all’altra, nello spazio sociale della famiglia, differenze culturali, religiose, di genere e di classe rappresentate come “differenze forti” nel dibattito pubblico (Saraceno, 2007). L’osservazione partecipante e le rappresentazioni discorsive raccolte nascono da più di 50 incontri con 15 famiglie residenti in varie località del Veneto. Nelle loro case sono state svolte interviste individuali ai partner, talvolta ai figli, ma anche ai testimoni privilegiati quali parenti o conoscenti della coppia. Al centro del mio lavoro sul campo vi sono i racconti di vita (Bertaux, 1981) dei partner, per focalizzarmi sull’analisi di come vengano costruite alleanze proprio nell’interazione quotidiana e ravvicinata con l’alter, quindi nel confronto tra modelli culturali, familiari e genitoriali che costituiscono poi il cuore pulsante e la specificità di ogni mixité coniugale. La tesi segue le coordinate che questi racconti di vita tracciano, ricostruendo così la geografia della loro mixité. L’accento è inizialmente posto sulla connessione osmotica tra interno ed esterno che è lo spazio simbolico entro cui la coppia si rappresenta. Queste narrazioni risultano essere dei preziosi indicatori per portare alla luce quel complesso sistema di reazioni e relazioni che l’unione solleva nei rispettivi gruppi di riferimento. Proprio questa dinamica di interdipendenza tra interno ed esterno mette in evidenza i meccanismi di inclusione ed esclusione che si innescano intorno al formarsi della coppia. Da ciò che fa della mixité una costruzione culturale legata proprio alla percezione della differenza in un dato contesto passiamo, dunque, all’interno dei processi di mixité coniugale. Volgiamo così lo sguardo alla dimensione quotidiana del racconto di vita, dove i partner narrano la scelta frammentata in quell’insieme complesso e sfaccettato di prassi costruito ed elaborato dai partner per creare una dimensione condivisa di coppia. Esso diventa così un racconto che coinvolge i partner: la loro esperienza nel vivere la differenza, nel mischiare le culture tracciandone, negoziandone e riscrivendone i confini. Analizzare come i partner costruiscano il proprio “sapere pratico” nella dimensione quotidiana (Gouldner, 1975; Colombo&Semi, 2007) permette di dare polifonia a quei processi culturali spesso reificati ed essenzializzati come contenitori monolitici ed immutabili. La varietà dei modi di interpretare e vivere il pluralismo nel racconto delle pratiche quotidiane ci parla, così, di come vi sia una continua sinergia tra i partner e tra questi e le reti che li legano al contesto sociale italiano e a quello di origine del partner straniero.

Fare casa fuori casa. Processi di mixité coniugale nei racconti di vita delle coppie miste in Veneto / Cerchiaro, Francesco. - (2013 Jan 30).

Fare casa fuori casa. Processi di mixité coniugale nei racconti di vita delle coppie miste in Veneto.

Cerchiaro, Francesco
2013

Abstract

Abstract Differenza, identità e cultura risultano oggi concetti che costruiscono l’asse su cui si incardina il macro discorso relativo alla complessità delle nostre società contemporanee. Gran parte dei dibattiti, delle preoccupazioni, delle azioni politiche e dei conflitti sembrano ruotare oggi intorno al tema della difesa, della rivendicazione o del riconoscimento della differenza (Colombo&Semi, 2007). Le coppie miste insieme come indice e fattore di cambiamento (Gritti, 2004) strettamente correlato all’aumento dei flussi migratori ci offrono una prospettiva ravvicinata per studiare i processi che sottintendono il crescente pluralismo delle nostre società. La presente ricerca si basa su uno studio etnografico volto ad indagare i processi di mixité coniugale nei racconti di vita di 15 coppie miste caratterizzate da uomini migranti provenienti da Paesi di tradizione musulmana sposati con donne italiane. Queste coppie rappresentano, infatti, un caso di studio emblematico all’interno del fenomeno delle coppie “miste” proprio perché riconducono ad una loro implicita dimensione macro che mette l’una accanto all’altra, nello spazio sociale della famiglia, differenze culturali, religiose, di genere e di classe rappresentate come “differenze forti” nel dibattito pubblico (Saraceno, 2007). L’osservazione partecipante e le rappresentazioni discorsive raccolte nascono da più di 50 incontri con 15 famiglie residenti in varie località del Veneto. Nelle loro case sono state svolte interviste individuali ai partner, talvolta ai figli, ma anche ai testimoni privilegiati quali parenti o conoscenti della coppia. Al centro del mio lavoro sul campo vi sono i racconti di vita (Bertaux, 1981) dei partner, per focalizzarmi sull’analisi di come vengano costruite alleanze proprio nell’interazione quotidiana e ravvicinata con l’alter, quindi nel confronto tra modelli culturali, familiari e genitoriali che costituiscono poi il cuore pulsante e la specificità di ogni mixité coniugale. La tesi segue le coordinate che questi racconti di vita tracciano, ricostruendo così la geografia della loro mixité. L’accento è inizialmente posto sulla connessione osmotica tra interno ed esterno che è lo spazio simbolico entro cui la coppia si rappresenta. Queste narrazioni risultano essere dei preziosi indicatori per portare alla luce quel complesso sistema di reazioni e relazioni che l’unione solleva nei rispettivi gruppi di riferimento. Proprio questa dinamica di interdipendenza tra interno ed esterno mette in evidenza i meccanismi di inclusione ed esclusione che si innescano intorno al formarsi della coppia. Da ciò che fa della mixité una costruzione culturale legata proprio alla percezione della differenza in un dato contesto passiamo, dunque, all’interno dei processi di mixité coniugale. Volgiamo così lo sguardo alla dimensione quotidiana del racconto di vita, dove i partner narrano la scelta frammentata in quell’insieme complesso e sfaccettato di prassi costruito ed elaborato dai partner per creare una dimensione condivisa di coppia. Esso diventa così un racconto che coinvolge i partner: la loro esperienza nel vivere la differenza, nel mischiare le culture tracciandone, negoziandone e riscrivendone i confini. Analizzare come i partner costruiscano il proprio “sapere pratico” nella dimensione quotidiana (Gouldner, 1975; Colombo&Semi, 2007) permette di dare polifonia a quei processi culturali spesso reificati ed essenzializzati come contenitori monolitici ed immutabili. La varietà dei modi di interpretare e vivere il pluralismo nel racconto delle pratiche quotidiane ci parla, così, di come vi sia una continua sinergia tra i partner e tra questi e le reti che li legano al contesto sociale italiano e a quello di origine del partner straniero.
30-gen-2013
Abstract Nowadays, the concepts of difference, identity and culture structure the discourse on the complexity of contemporary societies. Most of the debates concerns political actions and conflicts seem now to address the issue of protection, claim or recognition of difference (Colombo & Semi, 2007). Mixed couples are, at the same time, both index and agent of change (Gritti, 2004). They are closely related to the increase of migration flows and provide us with a closer perspective to analyse the processes of growing pluralism in our society. This study is focused on the processes of mixité conjugale in the life stories of 15 mixed couples characterized by male migrants from countries with Muslim tradition married to Italian women. These couples embody, indeed, an emblematic case study within the phenomenon of "mixed" couples, since they led to their implicit macro dimension which links to cultural, religious, gender and class differences, represented as "strong differences" in the public debate (Saraceno, 2007). The participant observation and the discursive representations result from more than 50 meetings with 15 families residing in various areas of the Veneto Region. Individual interviews were conducted with both partners, sometimes with their children, but also with witnesses such as relatives or friends of the couple. The core of my fieldwork is represented by the partners’ recits de vie (Bertaux, 1981) through which I focused on how these couples built alliances in their everyday interaction, then in the comparison of cultural, family and parenting models, that are the beating heart and the specificity of each mixité. The PhD thesis follows the coordinates that these life stories trace, thus reconstructing the geography of their mixité. The emphasis is initially located on the osmotic connection between “inside” and “outside”, which represents the symbolic space where the couple is placed. These narratives prove to be valuable indicators to reveal the reactions that the union raises in their respective groups. This interdependence between internal and external highlights the mechanisms of inclusion and exclusion which are triggered by the formation of the couple. Starting from a more general overview on what makes mixité a cultural construction linked to the perception of the “difference” in a given social context, our reflection moves, therefore, into the processes of mixité conjugale. Thus, we enter the everyday life dimension of their narratives, where partners recount their choices, fragmented by that complex of practices which produces a shared couple’s dimension. These narratives show us partners’ experience in living difference, discussing and rewriting cultural boundaries. To analyse how partners build their own "practical knowledge" in the everyday life dimension (Gouldner, 1975; Colombo & Semi, 2007) means to provide polyphony to those cultural processes often reified and reduced to monolithic and unchanging containers. To interpret and to live pluralism in daily practices reveal a continuous synergy between partners and between them and their cultural backgrounds. Looking at the cultural boundaries implies to illuminate the symbolic space occupied by the alter in the couple. Differences become a resource which is at the same time claimed, overcome, denied or modified by the partners. Love on the background is the “communication code” (Luhmann, 1982) which conveys and solves the sense of complexity – as it is managed by the couple - through its capability to live the difference in the daily dimension. Love which challenges the boundaries of what is legitimate and pure (Douglas, 1970), sometimes rewriting them, writing its proper way to “be a couple”, “to make family”, “to make home away from home”.
ITA: Coppie miste, matrimoni misti, mixité, genere, maschilità, Islam/ ENG: Mixed couples, intermarriage, mixité, gender, masculinity, Christian-Muslim couples
Fare casa fuori casa. Processi di mixité coniugale nei racconti di vita delle coppie miste in Veneto / Cerchiaro, Francesco. - (2013 Jan 30).
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