The aim of this dissertation is to offer a survey on the anthropology of German Late Enlightenment, considered as one of the founding turning points of modernity, which has its center in the concept of "exercise" and in the contributes give by five thinkers: M. Mendelssohn, I. Kant, J.G. Herder, F. Schiller, W. von Humboldt. The introduction places the present work with respect to the existing research and clarifies its method on the basis of the description of an overall conceptual field. In the following chapters, the anthropological reflection on the exercise is developed in five key concepts, divided into three parts. In the first part, the psychophysics of exercise is analyzed: the basis for thinking about this activity is the dynamic understanding of the psychophysical constitution of man. The concepts of reference are those of "connection" (Zusammenhang), that is, the empirical and dynamic description of the reciprocal effect of soul and body; and of "exercise of forces" (Übung der Kräfte), which allows us to understand the ability of man to modify himself by exercising his own natural dispositions. The second part examines the pragmatic reflection on the act of the exercise. The key concepts are those of "habit" (Gewohnheit), which allows us to think of the consolidation of skills able to intervene in the empirical regulation of human behaviors, in forming a character; and that of "play" (Spiel), which seeks to resolve the risk of the mechanicality of habitual conduct referring to a practice of the self founded on a free and plastic connection of material and spiritual element. In the third and last part we consider exercise in its most proper political dimension. Anthropology is generally considered able to establish a program of human transformation through the practice of "Bildung". As a matter of fact, the topic of human formation impacts socio-political issues such as education, the encounter between cultures, and the government of society, which in an age of transition, marked by geographical discoveries and economic and political revolutions, invites to reconsider the conditions under which human practice occurs. In light of this approach, exercise appears to be at the basis for a normativity of social action different from the juridical one.

Questo studio propone un'indagine sull'antropologia della Spätaufklärung, vista come uno dei momenti istitutivi della modernità , che ha il suo centro nel concetto di «esercizio» e in cinque pensatori (M. Mendelssohn, I. Kant, J. G. Herder, F. Schiller, W. von Humboldt). Dopo avere, nell'introduzione, posizionato il lavoro rispetto alla ricerca esistente e chiarito il metodo che si è voluto adottare, fondato sulla descrizione di un campo concettuale complessivo, la riflessione antropologica sull'esercizio è riportata a cinque concetti-chiave, distinti in tre momenti. Nella prima parte è analizzata la psicofisica dell'esercizio, in quanto la base per pensare questa attività  è data dalla comprensione dinamica della costituzione psicofisica dell'uomo. I concetti di riferimento sono quelli di «connessione» (Zusammenhang), ovvero la descrizione empirica e dinamica dell€'effetto reciproco di anima e corpo, e di «esercizio delle forze» (Übung der Kräfte), che permette di comprendere la capacità  dell'uomo di modificare se stesso esercitando le proprie disposizioni naturali. Nella seconda parte è esaminata la riflessione pragmatica sull'atto dell'esercizio. I concetti chiave sono quelli di «abitudine» (Gewohnheit), che permette di pensare il consolidarsi di abilità in grado di intervenire nella regolazione empirica delle condotte, formando un carattere, e quello di «gioco» (Spiel), che cerca di risolvere il rischio di meccanicità  della condotta abituale riferendosi ad una pratica di sé fondata su una libera e plastica connessione di elemento materiale e spirituale. Nella terza e ultima parte si considera il portato più propriamente politico dell'esercizio. L'antropologia è vista come sapere convocato per stabilire un programma di trasformazione dell'uomo. Ciò avviene mediante il concetto di «Bildung». Il tema della formazione dell€'uomo, infatti, impatta questioni socio-politiche come l'educazione, l'incontro fra culture e il governo della società, che in un'età  di passaggio, segnata da scoperte geografiche e rivoluzioni economiche e politiche, invita a riconsiderare le condizioni in cui avviene la prassi umana. L'esercizio apparirà  la base per una normatività  dell'azione sociale diversa da quella giuridica.

Applicazione viva. Antropologie dell'esercizio nella Spätaufklärung / Bragantini, Attilio. - (2017 Oct 26).

Applicazione viva. Antropologie dell'esercizio nella Spätaufklärung

Bragantini, Attilio
2017

Abstract

Questo studio propone un'indagine sull'antropologia della Spätaufklärung, vista come uno dei momenti istitutivi della modernità , che ha il suo centro nel concetto di «esercizio» e in cinque pensatori (M. Mendelssohn, I. Kant, J. G. Herder, F. Schiller, W. von Humboldt). Dopo avere, nell'introduzione, posizionato il lavoro rispetto alla ricerca esistente e chiarito il metodo che si è voluto adottare, fondato sulla descrizione di un campo concettuale complessivo, la riflessione antropologica sull'esercizio è riportata a cinque concetti-chiave, distinti in tre momenti. Nella prima parte è analizzata la psicofisica dell'esercizio, in quanto la base per pensare questa attività  è data dalla comprensione dinamica della costituzione psicofisica dell'uomo. I concetti di riferimento sono quelli di «connessione» (Zusammenhang), ovvero la descrizione empirica e dinamica dell€'effetto reciproco di anima e corpo, e di «esercizio delle forze» (Übung der Kräfte), che permette di comprendere la capacità  dell'uomo di modificare se stesso esercitando le proprie disposizioni naturali. Nella seconda parte è esaminata la riflessione pragmatica sull'atto dell'esercizio. I concetti chiave sono quelli di «abitudine» (Gewohnheit), che permette di pensare il consolidarsi di abilità in grado di intervenire nella regolazione empirica delle condotte, formando un carattere, e quello di «gioco» (Spiel), che cerca di risolvere il rischio di meccanicità  della condotta abituale riferendosi ad una pratica di sé fondata su una libera e plastica connessione di elemento materiale e spirituale. Nella terza e ultima parte si considera il portato più propriamente politico dell'esercizio. L'antropologia è vista come sapere convocato per stabilire un programma di trasformazione dell'uomo. Ciò avviene mediante il concetto di «Bildung». Il tema della formazione dell€'uomo, infatti, impatta questioni socio-politiche come l'educazione, l'incontro fra culture e il governo della società, che in un'età  di passaggio, segnata da scoperte geografiche e rivoluzioni economiche e politiche, invita a riconsiderare le condizioni in cui avviene la prassi umana. L'esercizio apparirà  la base per una normatività  dell'azione sociale diversa da quella giuridica.
26-ott-2017
The aim of this dissertation is to offer a survey on the anthropology of German Late Enlightenment, considered as one of the founding turning points of modernity, which has its center in the concept of "exercise" and in the contributes give by five thinkers: M. Mendelssohn, I. Kant, J.G. Herder, F. Schiller, W. von Humboldt. The introduction places the present work with respect to the existing research and clarifies its method on the basis of the description of an overall conceptual field. In the following chapters, the anthropological reflection on the exercise is developed in five key concepts, divided into three parts. In the first part, the psychophysics of exercise is analyzed: the basis for thinking about this activity is the dynamic understanding of the psychophysical constitution of man. The concepts of reference are those of "connection" (Zusammenhang), that is, the empirical and dynamic description of the reciprocal effect of soul and body; and of "exercise of forces" (Übung der Kräfte), which allows us to understand the ability of man to modify himself by exercising his own natural dispositions. The second part examines the pragmatic reflection on the act of the exercise. The key concepts are those of "habit" (Gewohnheit), which allows us to think of the consolidation of skills able to intervene in the empirical regulation of human behaviors, in forming a character; and that of "play" (Spiel), which seeks to resolve the risk of the mechanicality of habitual conduct referring to a practice of the self founded on a free and plastic connection of material and spiritual element. In the third and last part we consider exercise in its most proper political dimension. Anthropology is generally considered able to establish a program of human transformation through the practice of "Bildung". As a matter of fact, the topic of human formation impacts socio-political issues such as education, the encounter between cultures, and the government of society, which in an age of transition, marked by geographical discoveries and economic and political revolutions, invites to reconsider the conditions under which human practice occurs. In light of this approach, exercise appears to be at the basis for a normativity of social action different from the juridical one.
philosophy, german philosophy, anthropology, late enlightenment, exercise, political philosophy
Applicazione viva. Antropologie dell'esercizio nella Spätaufklärung / Bragantini, Attilio. - (2017 Oct 26).
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