The research moves from a postmodern paradigm and from the theoretical perspectives of Symbolic Interactionism (Mead, 1934; Blumer, 1969) and of Social Constructionism (Gergen, 1985; Berger e Luckmann, 1966). According to this theoretical framework, the different aspects related to identities and gender are considered plural and mutable processes of construction, historically and culturally situated and interconnected to the dimensions of the discourse and narratives, of doing and of the performance in every context of daily life (West e Zimmerman, 1987; Denzin, 2003; Salvini, 2011). There are three main objectives of the research and they concern the analysis of the discursive processes of construction of the identity related to the biographies and the narratives of gender transitions; the analysis of the discursive processes connected to the mental health professionals’ practices related to gender transitions, the diagnostic process and the psychological services, as well as possible attributions of sense on the interlocutors’ biographies by mental health professionals; and the reflection on the implications of such discursive processes and narratives in the psychological and psychiatric practices and in the processes of negotiation of meanings among professionals and people in transition, on the light of the complexity of the narratives and the exigencies of people. Narrative interviews (Hermanns, 2004) with 25 people in transition and episodic interviews (Flick, 2007) with 11 professional figures have been deployed. Both types of interviews allow to highlight points of view and personal theories used by the participants to give sense to the process of gender transition and the own experience, told and reconstructed in the dialogue. The methods for the analysis have included discourse analysis (Potter e Wheterell, 1987) and narrative analysis, in particular the version of dialogic-performative analysis (Riessman, 2008), through the identification of interpretive repertoires and self-positions. Narrative and discursive processes have been analyzed underlying the pragmatic and performative elements and the multivoiceness, mine included, as researcher in relation to the others. From the analysis of the interviews, different voices and discourses related to the own biography, as well as to the practices by the professionals, emerge. For the first objective, different narrative and discursive modalities underlie the impact and the pragmatic effect of some dimensions of meaning, such as those related to the ideal or reconstructed “normality”, to the “right-wrong body”, to the deterministic “nature”, to the interpersonal “recognition”, to “pathology” or “deviance” and finally, to the agency and the idiosyncraticity in the construction of the identity. For the second objective, it is possible to underlie the impact and the pragmatic effect of other dimensions of meaning, such as “gender dysphoria” as an ambiguous category, the “adaptation to reality” as an assumption in the transition, “subjectivity versus objectivity”, the “non-binary people” as a dilemma and finally, the “responsibility” and the “power” as critical and relevant aspects in the clinical practice. This research can contribute to highlight the narrative specificities and the exigencies of both groups, and in particular of the people in transition. This can be useful in order to inform and to offer further elements for the comprehension of trans experiences and life stories in the clinical field, problematizing the concept of diagnosis. Finally, the results can contribute to a reflexive knowledge of the clinical work for the gender transition, referring to the different modalities of signify both the diagnosis and the relationship and their pragmatic effects.

La ricerca muove da un paradigma epistemologico postmoderno e assume le prospettive dell’interazionismo simbolico (Mead, 1934; Blumer, 1969) e del costruzionismo sociale (Gergen, 1985; Berger e Luckmann, 1966) come cornici teoriche generali della ricerca. I diversi aspetti legati alle identità̀ e al genere sono letti come processi di costruzione plurali e mutevoli, storicamente e culturalmente collocati e legati alle dimensioni del discorso e delle narrazioni, del fare e della performatività in ogni contesto della vita quotidiana (West e Zimmerman, 1987; Denzin, 2003; Salvini, 2011). Tre sono gli obiettivi principali della ricerca e riguardano l’analisi dei processi discorsivi di costruzione dell’identità̀ legati ai percorsi di transizione di genere e alle biografie da parte delle persone in transito; l’analisi dei processi discorsivi legati alle pratiche dei/lle professionisti/e inerenti ai percorsi di transizione di genere, il processo diagnostico e i servizi psicologici, nonché́ possibili attribuzioni di senso sulle biografie degli interlocutori da parte dei/lle professionisti/e della salute mentale e infine, la riflessione sulle implicazioni di tali processi discorsivi nelle pratiche e nei processi di negoziazione di significati tra professionisti e persone in transito, alla luce della complessità̀ delle narrazioni ed esigenze di questi ultimi. Sono state condivise interviste narrative (Hermanns, 2004) con 25 persone in transito e interviste episodiche con 11 professionisti/e della salute mentale (Flick, 2007). Entrambe le forme di intervista consentono di mettere in luce i punti di vista soggettivi e le teorie personali usate dalle persone per dare senso ai diversi aspetti del proprio percorso e della propria esperienza, raccontati e ricostruiti nel dialogo. I metodi di analisi scelti in questa ricerca hanno compreso l’analisi del discorso (Potter e Wheterell, 1987) e l’analisi dialogico-performativa (Riessman, 2008), attraverso l’individuazione di repertori interpretativi e posizionamenti identitari. I processi narrativi e discorsivi sono stati analizzati mettendone in risalto gli aspetti pragmatici e performativi, sottolineandone la multivocalità̀, compresa la mia voce come ricercatrice in relazione. Dall’analisi delle interviste emerge come diverse siano le voci e i discorsi che le persone raccontano e che mettono in relazione alla propria biografia, così come alle pratiche da parte dei/lle professionisti/e. Per la prima linea di indagine, diverse modalità̀ narrative e discorsive emergenti mettono in luce la portata e gli effetti pragmatici di diverse dimensioni di senso, ad esempio, relative alla “normalità̀” ideale o ricostruita, “al corpo giusto-sbagliato”, alla “natura” determinante, al “riconoscimento” interpersonale, alla “malattia” o alla “devianza” e infine, alla scelta intenzionale e alla soggettività̀ nella costruzione della propria identità. Per la seconda linea di indagine si possono mettere in luce la portata e gli effetti pragmatici di altre dimensioni di senso, ad esempio, la “disforia” come categoria ambigua, “l’adattamento alla realtà̀” come presupposto della transizione, “soggettività̀ versus oggettività̀”, la “non binarietà̀ come dilemma” e infine, “la responsabilità̀ e il potere” come aspetti critici e rilevanti nella pratica operativa. Questa ricerca può̀ pertanto contribuire a mettere in luce le specificità̀ narrative e le esigenze di entrambi i gruppi, e in particolare delle persone in transito. Ciò̀ può̀ essere utile al fine di informare e offrire elementi ulteriori per la comprensione delle esperienze delle persone in transito nell’ambito clinico, problematizzando il costrutto della diagnosi. Infine, i risultati possono contribuire ad una comprensione riflessiva del lavoro clinico per la transizione di genere, in riferimento ai diversi modi di significare sia la diagnosi sia la relazione e ai loro effetti pragmatici.

Identità in trasformazione. Processi di costruzione narrativa dell'identità e della diagnosi nei percorsi di transizione di genere / Neri, Jessica. - (2018 Nov 30).

Identità in trasformazione. Processi di costruzione narrativa dell'identità e della diagnosi nei percorsi di transizione di genere

Neri, Jessica
2018

Abstract

La ricerca muove da un paradigma epistemologico postmoderno e assume le prospettive dell’interazionismo simbolico (Mead, 1934; Blumer, 1969) e del costruzionismo sociale (Gergen, 1985; Berger e Luckmann, 1966) come cornici teoriche generali della ricerca. I diversi aspetti legati alle identità̀ e al genere sono letti come processi di costruzione plurali e mutevoli, storicamente e culturalmente collocati e legati alle dimensioni del discorso e delle narrazioni, del fare e della performatività in ogni contesto della vita quotidiana (West e Zimmerman, 1987; Denzin, 2003; Salvini, 2011). Tre sono gli obiettivi principali della ricerca e riguardano l’analisi dei processi discorsivi di costruzione dell’identità̀ legati ai percorsi di transizione di genere e alle biografie da parte delle persone in transito; l’analisi dei processi discorsivi legati alle pratiche dei/lle professionisti/e inerenti ai percorsi di transizione di genere, il processo diagnostico e i servizi psicologici, nonché́ possibili attribuzioni di senso sulle biografie degli interlocutori da parte dei/lle professionisti/e della salute mentale e infine, la riflessione sulle implicazioni di tali processi discorsivi nelle pratiche e nei processi di negoziazione di significati tra professionisti e persone in transito, alla luce della complessità̀ delle narrazioni ed esigenze di questi ultimi. Sono state condivise interviste narrative (Hermanns, 2004) con 25 persone in transito e interviste episodiche con 11 professionisti/e della salute mentale (Flick, 2007). Entrambe le forme di intervista consentono di mettere in luce i punti di vista soggettivi e le teorie personali usate dalle persone per dare senso ai diversi aspetti del proprio percorso e della propria esperienza, raccontati e ricostruiti nel dialogo. I metodi di analisi scelti in questa ricerca hanno compreso l’analisi del discorso (Potter e Wheterell, 1987) e l’analisi dialogico-performativa (Riessman, 2008), attraverso l’individuazione di repertori interpretativi e posizionamenti identitari. I processi narrativi e discorsivi sono stati analizzati mettendone in risalto gli aspetti pragmatici e performativi, sottolineandone la multivocalità̀, compresa la mia voce come ricercatrice in relazione. Dall’analisi delle interviste emerge come diverse siano le voci e i discorsi che le persone raccontano e che mettono in relazione alla propria biografia, così come alle pratiche da parte dei/lle professionisti/e. Per la prima linea di indagine, diverse modalità̀ narrative e discorsive emergenti mettono in luce la portata e gli effetti pragmatici di diverse dimensioni di senso, ad esempio, relative alla “normalità̀” ideale o ricostruita, “al corpo giusto-sbagliato”, alla “natura” determinante, al “riconoscimento” interpersonale, alla “malattia” o alla “devianza” e infine, alla scelta intenzionale e alla soggettività̀ nella costruzione della propria identità. Per la seconda linea di indagine si possono mettere in luce la portata e gli effetti pragmatici di altre dimensioni di senso, ad esempio, la “disforia” come categoria ambigua, “l’adattamento alla realtà̀” come presupposto della transizione, “soggettività̀ versus oggettività̀”, la “non binarietà̀ come dilemma” e infine, “la responsabilità̀ e il potere” come aspetti critici e rilevanti nella pratica operativa. Questa ricerca può̀ pertanto contribuire a mettere in luce le specificità̀ narrative e le esigenze di entrambi i gruppi, e in particolare delle persone in transito. Ciò̀ può̀ essere utile al fine di informare e offrire elementi ulteriori per la comprensione delle esperienze delle persone in transito nell’ambito clinico, problematizzando il costrutto della diagnosi. Infine, i risultati possono contribuire ad una comprensione riflessiva del lavoro clinico per la transizione di genere, in riferimento ai diversi modi di significare sia la diagnosi sia la relazione e ai loro effetti pragmatici.
30-nov-2018
The research moves from a postmodern paradigm and from the theoretical perspectives of Symbolic Interactionism (Mead, 1934; Blumer, 1969) and of Social Constructionism (Gergen, 1985; Berger e Luckmann, 1966). According to this theoretical framework, the different aspects related to identities and gender are considered plural and mutable processes of construction, historically and culturally situated and interconnected to the dimensions of the discourse and narratives, of doing and of the performance in every context of daily life (West e Zimmerman, 1987; Denzin, 2003; Salvini, 2011). There are three main objectives of the research and they concern the analysis of the discursive processes of construction of the identity related to the biographies and the narratives of gender transitions; the analysis of the discursive processes connected to the mental health professionals’ practices related to gender transitions, the diagnostic process and the psychological services, as well as possible attributions of sense on the interlocutors’ biographies by mental health professionals; and the reflection on the implications of such discursive processes and narratives in the psychological and psychiatric practices and in the processes of negotiation of meanings among professionals and people in transition, on the light of the complexity of the narratives and the exigencies of people. Narrative interviews (Hermanns, 2004) with 25 people in transition and episodic interviews (Flick, 2007) with 11 professional figures have been deployed. Both types of interviews allow to highlight points of view and personal theories used by the participants to give sense to the process of gender transition and the own experience, told and reconstructed in the dialogue. The methods for the analysis have included discourse analysis (Potter e Wheterell, 1987) and narrative analysis, in particular the version of dialogic-performative analysis (Riessman, 2008), through the identification of interpretive repertoires and self-positions. Narrative and discursive processes have been analyzed underlying the pragmatic and performative elements and the multivoiceness, mine included, as researcher in relation to the others. From the analysis of the interviews, different voices and discourses related to the own biography, as well as to the practices by the professionals, emerge. For the first objective, different narrative and discursive modalities underlie the impact and the pragmatic effect of some dimensions of meaning, such as those related to the ideal or reconstructed “normality”, to the “right-wrong body”, to the deterministic “nature”, to the interpersonal “recognition”, to “pathology” or “deviance” and finally, to the agency and the idiosyncraticity in the construction of the identity. For the second objective, it is possible to underlie the impact and the pragmatic effect of other dimensions of meaning, such as “gender dysphoria” as an ambiguous category, the “adaptation to reality” as an assumption in the transition, “subjectivity versus objectivity”, the “non-binary people” as a dilemma and finally, the “responsibility” and the “power” as critical and relevant aspects in the clinical practice. This research can contribute to highlight the narrative specificities and the exigencies of both groups, and in particular of the people in transition. This can be useful in order to inform and to offer further elements for the comprehension of trans experiences and life stories in the clinical field, problematizing the concept of diagnosis. Finally, the results can contribute to a reflexive knowledge of the clinical work for the gender transition, referring to the different modalities of signify both the diagnosis and the relationship and their pragmatic effects.
identità; diagnosi; performatività; interazionismo simbolico; costruzionismo sociale; transizione di genere identity; diagnosis; performance; symbolic interactionism; social constructionism; gender transition
Identità in trasformazione. Processi di costruzione narrativa dell'identità e della diagnosi nei percorsi di transizione di genere / Neri, Jessica. - (2018 Nov 30).
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