Questa ricerca, sviluppatasi tra il 2014 e il 2018, analizza i significati dell’incontro interculturale, a partire da contesti migratori, specialmente di migrazioni forzate, in due città, Padova, in Italia e San Paolo, in Brasile. Le ricerche principali sull’argomento e i principali documenti ufficiali dell’Unione Europea e di istituzioni internazionali pensano l’interculturalità come incontro pacifico e armonico nel quale la diversità è presentata come inerentemente positiva. Anche nei casi in cui si prenda in considerazione il conflitto, il soggetto enunciativo è etereo e produce politiche violente a partire da epistemiologie decorporificate. Questa ricerca di dottorato si pone come obiettivo quello di sfidare queste forme di pensiero investigando e problematizzando l’intreccio dei significati che costituiscono l’incontro interculturale in contesto migratorio. Appoggiandoci alle teorie dei pensatori del gruppo Latino Americano, oltre che postcoloniali e femministe e a concetti decoloniali di differenza, cultura, onto- epistemiologie e identitá, ci poniamo l’obiettivo di approfondire la comprensione dell’influenza di Modernità, capitalismo, neoliberalismo e colonialità, inteso come un complesso intreccio di significati e processi. La ricerca ripercorre la trama degli incontri interculturali tra migranti e professionali dell’ambito migratorio, contestualizzandoli nella complessità del mondo/parola, che si compone di contesti storicamente e geograficamente localizzati, con l’obiettivo di capire come la colonialità e l’ordine geopolitico mondiale performa e co-crea l’interculturalità. I dati sono stati generati attraverso interviste, incontri, osservazione di lezioni di lingua e analisi documentale e usati come spunto per pensare la teoria. I risultati principali indicano la presenza di un processo di formazione di significati fondato sull’ epistemiologia moderna/coloniale, sia tra gli operatori del settore che tra i migranti; il desiderio di pensare la differenza nei termini riduttivi della diversità, con politiche di integrazione che non mettono in discussione le basi epistemiche, intrappolati nella tela neoliberale, alla ricerca di elementi sostanziali in comune; la presenza di rotture politiche che pensano gli incontri interculturali di forma altra; la necessità di ri-significare etica, giustizia sociale, cittadinanza transnazionale e democrazia attraverso nuove forme, voci e soggettività dello stare-con.

This research, developed between 2014 and 2018, investigates the meanings of intercultural encounters, mainly in a forced migration context in two cities, Padova, in Italy and São Paulo, in Brazil. Both research and official European documents view interculturality in terms of peaceful and harmonious encounters in which diversity is presented with inherently positive features. Even when conflict is considered, the subject of enunciation is absent, producing disembodied and violent theorizations. This PhD research aims to challenge such forms of understanding by investigating and problematizing the entanglement of meanings that constitute encounters in a migration context on the basis of Latin American thinkers, postcolonial and feminist theories and decolonial concepts concerning difference, culture, ontoepistemology and identity, in order to better understand the influences of modernity, capitalism, neoliberalism and coloniality as an entangled discourse. The research explores the threads which underpin intercultural encounters between migrants and local population, grounding them in the wor(l)d complexity of geographical and historical localized contexts, aiming to understand how coloniality and the geopolitical world order performed and co- created interculturality. Data were generated through interviews, encounters, classroom observation and documental analysis and were used as a provoking-theory tool. The main results point to a process of meaning-making strongly influenced by modern/colonial epistemologies, diffused not only among workers in the field of migration, but also among migrants; the desire to reduce difference, understood in terms of diversity, through integration policies, without questioning their epistemological basis, looking for common essential basis and trapped in the neoliberal net; the presence of political cracks which aim at reconfigurating of intercultural encounters; the need to re-signify ethics, social iustice, transnational citizenship, and democracy through new forms/modalities, voices and subjects in the process of the being-with.

Encontros interculturais entre fronteiras: corpos e afetos migrantes / Dell'Olio, Francesca. - (2018).

Encontros interculturais entre fronteiras: corpos e afetos migrantes

Dell'Olio, Francesca
2018

Abstract

This research, developed between 2014 and 2018, investigates the meanings of intercultural encounters, mainly in a forced migration context in two cities, Padova, in Italy and São Paulo, in Brazil. Both research and official European documents view interculturality in terms of peaceful and harmonious encounters in which diversity is presented with inherently positive features. Even when conflict is considered, the subject of enunciation is absent, producing disembodied and violent theorizations. This PhD research aims to challenge such forms of understanding by investigating and problematizing the entanglement of meanings that constitute encounters in a migration context on the basis of Latin American thinkers, postcolonial and feminist theories and decolonial concepts concerning difference, culture, ontoepistemology and identity, in order to better understand the influences of modernity, capitalism, neoliberalism and coloniality as an entangled discourse. The research explores the threads which underpin intercultural encounters between migrants and local population, grounding them in the wor(l)d complexity of geographical and historical localized contexts, aiming to understand how coloniality and the geopolitical world order performed and co- created interculturality. Data were generated through interviews, encounters, classroom observation and documental analysis and were used as a provoking-theory tool. The main results point to a process of meaning-making strongly influenced by modern/colonial epistemologies, diffused not only among workers in the field of migration, but also among migrants; the desire to reduce difference, understood in terms of diversity, through integration policies, without questioning their epistemological basis, looking for common essential basis and trapped in the neoliberal net; the presence of political cracks which aim at reconfigurating of intercultural encounters; the need to re-signify ethics, social iustice, transnational citizenship, and democracy through new forms/modalities, voices and subjects in the process of the being-with.
2018
Questa ricerca, sviluppatasi tra il 2014 e il 2018, analizza i significati dell’incontro interculturale, a partire da contesti migratori, specialmente di migrazioni forzate, in due città, Padova, in Italia e San Paolo, in Brasile. Le ricerche principali sull’argomento e i principali documenti ufficiali dell’Unione Europea e di istituzioni internazionali pensano l’interculturalità come incontro pacifico e armonico nel quale la diversità è presentata come inerentemente positiva. Anche nei casi in cui si prenda in considerazione il conflitto, il soggetto enunciativo è etereo e produce politiche violente a partire da epistemiologie decorporificate. Questa ricerca di dottorato si pone come obiettivo quello di sfidare queste forme di pensiero investigando e problematizzando l’intreccio dei significati che costituiscono l’incontro interculturale in contesto migratorio. Appoggiandoci alle teorie dei pensatori del gruppo Latino Americano, oltre che postcoloniali e femministe e a concetti decoloniali di differenza, cultura, onto- epistemiologie e identitá, ci poniamo l’obiettivo di approfondire la comprensione dell’influenza di Modernità, capitalismo, neoliberalismo e colonialità, inteso come un complesso intreccio di significati e processi. La ricerca ripercorre la trama degli incontri interculturali tra migranti e professionali dell’ambito migratorio, contestualizzandoli nella complessità del mondo/parola, che si compone di contesti storicamente e geograficamente localizzati, con l’obiettivo di capire come la colonialità e l’ordine geopolitico mondiale performa e co-crea l’interculturalità. I dati sono stati generati attraverso interviste, incontri, osservazione di lezioni di lingua e analisi documentale e usati come spunto per pensare la teoria. I risultati principali indicano la presenza di un processo di formazione di significati fondato sull’ epistemiologia moderna/coloniale, sia tra gli operatori del settore che tra i migranti; il desiderio di pensare la differenza nei termini riduttivi della diversità, con politiche di integrazione che non mettono in discussione le basi epistemiche, intrappolati nella tela neoliberale, alla ricerca di elementi sostanziali in comune; la presenza di rotture politiche che pensano gli incontri interculturali di forma altra; la necessità di ri-significare etica, giustizia sociale, cittadinanza transnazionale e democrazia attraverso nuove forme, voci e soggettività dello stare-con.
Migrazione; Interculturalità; Sistema di accoglienza; Responsabilità interculturale; Colonialità.
Encontros interculturais entre fronteiras: corpos e afetos migrantes / Dell'Olio, Francesca. - (2018).
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Tipologia: Tesi di dottorato
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