This essay aims at analysing the institutions of ‘public’ and ‘private’ law in the very ancient Rome. In particular, through the examination of the first centuries of the Roman history and specifically of the sequence of events that led to the foundation, it outlines the organisation of the antique state, with the support of the literary tradition on the ‘origins’ and by the evaluation of the different theories offered by the classical interpretation of the familia and of the gens. Furthermore, it attempts to discover if it is plausible to relate an even embryonic form of sovereignty and state to this context. After the examination of the ‘public’ institutions, the essay analyses the inception and evolution of the dominical powers, by examining the classical themes of the ager (sometimes considered as a property of the gens, sometimes as public property), of the res mancipi and nec mancipi and of the regime of the different defences prescribed in their favour. Through this investigation, it confirms (as the archaeological sources already show) a deep change during the second half of the VIII century b.C., concerning both ‘public’ and ‘private’ matters, i.e. the administration of the new-born Rome and the ownership and the powers of the pater.

Il lavoro si pone come obiettivo di analizzare gli istituti di ‘diritto pubblico’ e di ‘diritto privato’ della Roma più antica. In particolare, ripercorrendo i primi secoli della storia di Roma – con speciale attenzione alle vicende della fondazione e ai loro risvolti – si tenta di delineare il quadro ordinamentale degli inizi, esaminando in primo luogo la tradizione letteraria sulle ‘origini’ e passando poi a vagliare la consistenza delle teorie proposte dalla dottrina classica a proposito degli agglomerati familiari e gentilizi, dedicando infine attenzione alla possibilità di rinvenire, nell’ambito della Roma arcaica, una pur larvale forma di sovranità e di stato. Esaurito l’esame di carattere ‘pubblicistico’, si sono calate nel contesto così ricostruito la nascita e l’evoluzione dei poteri dominicali, attraverso l’analisi dei classici temi relativi all’ager – nella sua conformazione di terra gentilizia o pubblica –, delle res mancipi e nec mancipi, del regime e delle diverse tutele dedicate a questi istituti, giungendo così a delineare un quadro organico della situazione esistente agli albori della città e in particolare addivenendo a registrare, come del resto attestano oggi le fonti di carattere archeologico, un profondo cambiamento sia negli elementi ‘pubblicistici’ (governo della neonata Roma), sia in quelli più specificamente ‘privatistici’ (appartenenza e poteri dei patres), da collocare nell’ultima metà dell’VIII sec. a.C.

Prerogative sovrane e poteri dominicali in Roma arcaica / Falcon, Marco. - (2016 Feb 01).

Prerogative sovrane e poteri dominicali in Roma arcaica

Falcon, Marco
2016

Abstract

Il lavoro si pone come obiettivo di analizzare gli istituti di ‘diritto pubblico’ e di ‘diritto privato’ della Roma più antica. In particolare, ripercorrendo i primi secoli della storia di Roma – con speciale attenzione alle vicende della fondazione e ai loro risvolti – si tenta di delineare il quadro ordinamentale degli inizi, esaminando in primo luogo la tradizione letteraria sulle ‘origini’ e passando poi a vagliare la consistenza delle teorie proposte dalla dottrina classica a proposito degli agglomerati familiari e gentilizi, dedicando infine attenzione alla possibilità di rinvenire, nell’ambito della Roma arcaica, una pur larvale forma di sovranità e di stato. Esaurito l’esame di carattere ‘pubblicistico’, si sono calate nel contesto così ricostruito la nascita e l’evoluzione dei poteri dominicali, attraverso l’analisi dei classici temi relativi all’ager – nella sua conformazione di terra gentilizia o pubblica –, delle res mancipi e nec mancipi, del regime e delle diverse tutele dedicate a questi istituti, giungendo così a delineare un quadro organico della situazione esistente agli albori della città e in particolare addivenendo a registrare, come del resto attestano oggi le fonti di carattere archeologico, un profondo cambiamento sia negli elementi ‘pubblicistici’ (governo della neonata Roma), sia in quelli più specificamente ‘privatistici’ (appartenenza e poteri dei patres), da collocare nell’ultima metà dell’VIII sec. a.C.
1-feb-2016
This essay aims at analysing the institutions of ‘public’ and ‘private’ law in the very ancient Rome. In particular, through the examination of the first centuries of the Roman history and specifically of the sequence of events that led to the foundation, it outlines the organisation of the antique state, with the support of the literary tradition on the ‘origins’ and by the evaluation of the different theories offered by the classical interpretation of the familia and of the gens. Furthermore, it attempts to discover if it is plausible to relate an even embryonic form of sovereignty and state to this context. After the examination of the ‘public’ institutions, the essay analyses the inception and evolution of the dominical powers, by examining the classical themes of the ager (sometimes considered as a property of the gens, sometimes as public property), of the res mancipi and nec mancipi and of the regime of the different defences prescribed in their favour. Through this investigation, it confirms (as the archaeological sources already show) a deep change during the second half of the VIII century b.C., concerning both ‘public’ and ‘private’ matters, i.e. the administration of the new-born Rome and the ownership and the powers of the pater.
Roma arcaica, sovranità, potere, res mancipi, ager, pater, sacer, meum esse, archaic Rome, sovereignty, power
Prerogative sovrane e poteri dominicali in Roma arcaica / Falcon, Marco. - (2016 Feb 01).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3427234
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