Lungo tutto il ventesimo secolo, i tentativi dello stato sudanese di rafforzare la propria sovranità  sono stati raggiunti attraverso l'impianto di grandi progetti agricoli nelle zone asciutte del Paese, attraversate dal Nilo e dai suoi tributari. Al momento dell'istituzione dei progetti, le aree rurali coinvolte, caratterizzate da attività  nomadico-pastorali e di agricoltura pluviale hanno perso la loro complessità socio-ambientale, divenendo spazi semplificati, come richiesto dalla pianificazione monocolturale. L'esempio della Gezira, una monocoltura di cotone imposta dai britannici, chiarisce come lo stato abbia potuto consolidare il proprio controllo sul territorio cancellando le precedenti dinamiche locali ed imponendone di nuove, funzionali all'esercizio del suo potere. Nel periodo post-coloniale, lo stato sudanese è stato capace di rafforzare il proprio controllo sul territorio continuando a realizzare grandi progetti agricoli, grazie al sostanziale sostegno finanziario dei Paesi del Golfo: il progetto della Kenana Sugar Company rappresenta l'esempio più importante di questa fase. Al contrario, oggi lo stato è impegnato in un'opera di denazionalizzazione del territorio. Esso agisce come un mediatore che offre le risorse nazionali (terra e acqua) ad investitori stranieri: i progetti presenti nel Sudan settentrionale e centrale, diretti alla produzione di foraggio, manifestano questa recente tendenza.

Throughout the twentieth century, the attempts of the Sudanese state to strengthen its sovereignty were achieved through the establishment of large-scale agricultural projects in the drylands of the Country, which are located along the Nile and its tributaries. At the time of the establishment of the projects, these areas characterised by agropastoral activities lost their socioenvironmental complexity, becoming simplified spaces as dictated by planned agriculture. The case of Gezira, a cotton monoculture imposed by the British, clarify how the state has been able to consolidate its territorial control by deleting previous local dynamics and setting up new ones, functional to the exercise of its power. In the post-colonial era, the Sudanese state was able to reinforce its control on the territory by prosecuting in the implementation of agricultural projects, thanks to the substantial financial support from the Gulf countries: the project of the Kenana Sugar Company is the most important example in this phase. On the contrary, today, the state is engaged in a process of territorial denationalization. It acts as a company that offers national resources (land and water) to non-national authorities: the projects in northern and central Sudan, aimed at the production of fodder, are the spatial manifestation of this recent trend.

Cotone, zucchero, alfalfa. Il grande progetto tra sviluppo e "sradicamento" territoriale / Turrini, Stefano. - (2019 Apr 24).

Cotone, zucchero, alfalfa. Il grande progetto tra sviluppo e "sradicamento" territoriale

Turrini, Stefano
2019

Abstract

Throughout the twentieth century, the attempts of the Sudanese state to strengthen its sovereignty were achieved through the establishment of large-scale agricultural projects in the drylands of the Country, which are located along the Nile and its tributaries. At the time of the establishment of the projects, these areas characterised by agropastoral activities lost their socioenvironmental complexity, becoming simplified spaces as dictated by planned agriculture. The case of Gezira, a cotton monoculture imposed by the British, clarify how the state has been able to consolidate its territorial control by deleting previous local dynamics and setting up new ones, functional to the exercise of its power. In the post-colonial era, the Sudanese state was able to reinforce its control on the territory by prosecuting in the implementation of agricultural projects, thanks to the substantial financial support from the Gulf countries: the project of the Kenana Sugar Company is the most important example in this phase. On the contrary, today, the state is engaged in a process of territorial denationalization. It acts as a company that offers national resources (land and water) to non-national authorities: the projects in northern and central Sudan, aimed at the production of fodder, are the spatial manifestation of this recent trend.
24-apr-2019
Lungo tutto il ventesimo secolo, i tentativi dello stato sudanese di rafforzare la propria sovranità  sono stati raggiunti attraverso l'impianto di grandi progetti agricoli nelle zone asciutte del Paese, attraversate dal Nilo e dai suoi tributari. Al momento dell'istituzione dei progetti, le aree rurali coinvolte, caratterizzate da attività  nomadico-pastorali e di agricoltura pluviale hanno perso la loro complessità socio-ambientale, divenendo spazi semplificati, come richiesto dalla pianificazione monocolturale. L'esempio della Gezira, una monocoltura di cotone imposta dai britannici, chiarisce come lo stato abbia potuto consolidare il proprio controllo sul territorio cancellando le precedenti dinamiche locali ed imponendone di nuove, funzionali all'esercizio del suo potere. Nel periodo post-coloniale, lo stato sudanese è stato capace di rafforzare il proprio controllo sul territorio continuando a realizzare grandi progetti agricoli, grazie al sostanziale sostegno finanziario dei Paesi del Golfo: il progetto della Kenana Sugar Company rappresenta l'esempio più importante di questa fase. Al contrario, oggi lo stato è impegnato in un'opera di denazionalizzazione del territorio. Esso agisce come un mediatore che offre le risorse nazionali (terra e acqua) ad investitori stranieri: i progetti presenti nel Sudan settentrionale e centrale, diretti alla produzione di foraggio, manifestano questa recente tendenza.
Sudan; Agriculture; Land grabbing; territory; sovereignty; water; land.
Cotone, zucchero, alfalfa. Il grande progetto tra sviluppo e "sradicamento" territoriale / Turrini, Stefano. - (2019 Apr 24).
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