Many medicinal plants were found to be rich in one or more molecules proved to have a therapeutic action. Many minor molecules, present within the plant cells, play a very important role in the formation of bioactive chemical constituents determining medicinal and toxic properties in medicinal plants. Thus it may be interesting to evaluate the relationship between plant minor and trace molecules content and their pharmacological actions. According with these consideration in this thesis four plants were studied: Mentha spicata, Melissa officinalis, Lippia citriodora and Monarda citriodora. Thanks to the aromatic flavour Mentha spicata and Melissa officinalis are generally used for herbal tea, consequently they are well known and studied. While lemon verbena and lemon bee balm are less cultivated and studied. The thesis is divided in three different sections. The optimal stage to harvest the species according their quali-quantity characteristics, namely with the concentration of phenols and with the antioxidant activity, is considered in the first part. The second section concerns lemon balm: plant spacing (3 vs 5 plants m-2), cuttings rhythms, fertilization level were studied in order to find the most productive combination. During the 2009 some lemon balm plant samples were collected to estimate the rosmarinic acid concentration based on the plant growth. The development of a growth model of Melissa officinalis is described in the last part of this thesis work.

Il lavoro di tesi ha interessato la produzione delle piante officinali e nasce dall'osservazione che il materiale presente sul mercato è, nella maggior parte dei casi di importazione e non sempre di buona qualità, per questo motivo la produzione italiana deve essere sostenuta e condotta mediante l’utilizzo di tecniche colturali atte a produrre droghe di miglior qualità. Le piante officinali sono soggette a svariati usi; tra questi l’impiego diretto sottoforma di infuso è stato preso in considerazione in questo lavoro. Lo studio ha interessato Mentha spicata, Melissa officinalis, Lippia citriodora e Monarda citriodora. Le prime due specie sono un ingrediente molto comune nelle tisane, hanno spiccate caratteristiche aromatiche e a differenza di alcune piante come la belladonna, non hanno una forte azione e possono essere tranquillamente utilizzate senza controindicazioni. Le altre due specie, lippia e monarda, sono meno frequenti, la prima dal gusto delicato e dolce di limone è un ottimo correttivo del gusto, mentre la seconda è una specie poco conosciuta ed è stata studiata nell’ambito della ricerca di nuovi ingredienti. Il seguente lavoro di tesi può essere suddiviso in tre sezioni; lo scopo della prima parte del lavoro è stato quello di individuare la fase fenologica migliore per effettuare lo sfalcio, in termini di biomassa e di qualità degli infusi (quantificazione del contenuto in fenoli totali e dell’attività antiossidante dell’estratto). La fase successiva è stata concentrata su Melissa officinalis, una specie molto richiesta dal mercato, impiegata in numerosi prodotti molto diversi tra loro, dal taglio tisana, alla crema contro l’Herpes simplex, alla tintura madre, al liquore digestivo. I fattori presi in esame sono stati il sesto d’impianto (3 e 5 piante*m-2), la gestione degli sfalci (normale e intensiva) e la fertilizzazione (alta e bassa), al fine di individuare la migliore combinazione per ottenere un elevata produzione in biomassa totale e in foglie. Durante l’anno 2009 sono stati, inoltre, prelevati settimanalmente dei campioni di foglie sui quali è stato dosato l’acido rosmarinico (acido fenolico maggiormente presente nella droga) per studiarne l’andamento della concentrazione in funzione dell’accrescimento della pianta. Nell’ultima parte del lavoro è stato sviluppato un modello di accrescimento basato sull’accrescimento di melissa, rilevato in campo; modello semplificato, per questo utile anche a fini previsionali produttivi e probabilmente, adattabile ad altre specie officinali. Per questo scopo sono state studiate due fasi: 1. Accrescimento di piante dopo il trapianto; 2. Accrescimento di piante in produzione. Tutte le informazioni raccolte sono state impiegate nella costruzione di un modello di tipo deterministico/empirico.

Produzione e qualità di piante officinali(2010 Jan 28).

Produzione e qualità di piante officinali

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2010

Abstract

Il lavoro di tesi ha interessato la produzione delle piante officinali e nasce dall'osservazione che il materiale presente sul mercato è, nella maggior parte dei casi di importazione e non sempre di buona qualità, per questo motivo la produzione italiana deve essere sostenuta e condotta mediante l’utilizzo di tecniche colturali atte a produrre droghe di miglior qualità. Le piante officinali sono soggette a svariati usi; tra questi l’impiego diretto sottoforma di infuso è stato preso in considerazione in questo lavoro. Lo studio ha interessato Mentha spicata, Melissa officinalis, Lippia citriodora e Monarda citriodora. Le prime due specie sono un ingrediente molto comune nelle tisane, hanno spiccate caratteristiche aromatiche e a differenza di alcune piante come la belladonna, non hanno una forte azione e possono essere tranquillamente utilizzate senza controindicazioni. Le altre due specie, lippia e monarda, sono meno frequenti, la prima dal gusto delicato e dolce di limone è un ottimo correttivo del gusto, mentre la seconda è una specie poco conosciuta ed è stata studiata nell’ambito della ricerca di nuovi ingredienti. Il seguente lavoro di tesi può essere suddiviso in tre sezioni; lo scopo della prima parte del lavoro è stato quello di individuare la fase fenologica migliore per effettuare lo sfalcio, in termini di biomassa e di qualità degli infusi (quantificazione del contenuto in fenoli totali e dell’attività antiossidante dell’estratto). La fase successiva è stata concentrata su Melissa officinalis, una specie molto richiesta dal mercato, impiegata in numerosi prodotti molto diversi tra loro, dal taglio tisana, alla crema contro l’Herpes simplex, alla tintura madre, al liquore digestivo. I fattori presi in esame sono stati il sesto d’impianto (3 e 5 piante*m-2), la gestione degli sfalci (normale e intensiva) e la fertilizzazione (alta e bassa), al fine di individuare la migliore combinazione per ottenere un elevata produzione in biomassa totale e in foglie. Durante l’anno 2009 sono stati, inoltre, prelevati settimanalmente dei campioni di foglie sui quali è stato dosato l’acido rosmarinico (acido fenolico maggiormente presente nella droga) per studiarne l’andamento della concentrazione in funzione dell’accrescimento della pianta. Nell’ultima parte del lavoro è stato sviluppato un modello di accrescimento basato sull’accrescimento di melissa, rilevato in campo; modello semplificato, per questo utile anche a fini previsionali produttivi e probabilmente, adattabile ad altre specie officinali. Per questo scopo sono state studiate due fasi: 1. Accrescimento di piante dopo il trapianto; 2. Accrescimento di piante in produzione. Tutte le informazioni raccolte sono state impiegate nella costruzione di un modello di tipo deterministico/empirico.
28-gen-2010
Many medicinal plants were found to be rich in one or more molecules proved to have a therapeutic action. Many minor molecules, present within the plant cells, play a very important role in the formation of bioactive chemical constituents determining medicinal and toxic properties in medicinal plants. Thus it may be interesting to evaluate the relationship between plant minor and trace molecules content and their pharmacological actions. According with these consideration in this thesis four plants were studied: Mentha spicata, Melissa officinalis, Lippia citriodora and Monarda citriodora. Thanks to the aromatic flavour Mentha spicata and Melissa officinalis are generally used for herbal tea, consequently they are well known and studied. While lemon verbena and lemon bee balm are less cultivated and studied. The thesis is divided in three different sections. The optimal stage to harvest the species according their quali-quantity characteristics, namely with the concentration of phenols and with the antioxidant activity, is considered in the first part. The second section concerns lemon balm: plant spacing (3 vs 5 plants m-2), cuttings rhythms, fertilization level were studied in order to find the most productive combination. During the 2009 some lemon balm plant samples were collected to estimate the rosmarinic acid concentration based on the plant growth. The development of a growth model of Melissa officinalis is described in the last part of this thesis work.
piante officinali, qulità, olio essenziale, acido rosmarinico, gc, coltivazione
Produzione e qualità di piante officinali(2010 Jan 28).
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