Stem cell based therapies have been proposed as promising solutions for the regeneration or replacement of diseased tissues, but their potential benefits are limited mainly by scarse cell availability and clinical concern related to cell quality. Aim of the presented research is to develop technologies for human stem cell culture in order to improve the efficiency and the quality of stem cell products. In particular, a bioeractor with a working volume of 10ml/well and a microstructured hydrogel have been designed to perform cultures of human cord blood-derived hematopoietic stem cells (UCB-derived HSCs) in suspension and for controlling cardiac differentiation of human embryonic stem cell-derived embryoid bodies (hES-EBs), respectively. A general aim is to yield the small volumes involved in the proposed technology to span simultaneously a wide range of cell culture conditions which would have prohibitive costs with volumes of hundreds of milliliters. A particularly promising cell-based theraphy is HSC transplantation. UCB-derived CD34+ cells are a source of HSCs potentially very useful for transplantation. However, the current therapeutic use of HSCs from UCB is limited to pediatric patients because of the low cell count from single unit and the difficulty to control the resulting cell phenotype when cells are expanded in vitro. In this scenario, a stirred bioreactor for the expansion of UCB-derived CD34+ cells has been developed in order to investigate the effects of hypoxia on the expression of stem cell markers, as oxygen is recognized to favor stem cell self-renewal in hematopoiesis. The stirring system has been designed on top of a standard six-well plate to favor continuity with conventional static conditions and transfer of culture protocols. The bioreactor volume (10 ml/well), is suitable for cell expansion and multi-parametric flow cytometry analyses. The stirred system improves homogeneity within the culture volume thus allowing to control the effective O2 concentration in the cell immediate microenvironment. Flow cytometric analysis show that CD34+ cells cultured in hypoxia conditions are viable for the entire duration of the experiments and maintained a higher expression of c-kit compared to those cultured in standard conditions. In this work, taking advantage of advanced technologies which provided a highly-defined cell culture environment in terms of physical and chemical regulatory signals, we were able to explore the dependence of c-kit expression on oxygen conditions. These results open new perspectives in the study of the mechanisms of interaction between oxygen- and c-kit-dependent pathway at a molecular level. Cell transplantation is emerging as a promising possibility also to replace scarred or nonfunctional myocardium in a diseased heart. Embryonic stem (ES) cells, which self-renew indefinitely while retaining their capacity to differentiate into cell lineages of all three primary germ layers including cardiomyocytes, are one of the most promising source for the development of novel approaches in cell therapy. The use of hES cells is limited by poor progress in the development of robust protocols for cell expansion and differentiation. In this scenario, we developed a culture system for investigating the effects of the local concentration of endogenous factors in the cell microenvironment on hES cell differentiation. In particular, we developed a microwell array on hydrogel as the experimental platform. In our systems, the diffusion of soluble factors through the 3D hydrogel is likely to lead to an accumulation of over times which are relevant for cell proliferation and differentiation. In the described cell culture conditions, aggregations of EBs is avoided and single EBs can be collected for further analyses using a micropipette, without disrupting the culture. In the present study, the differentiation profile of EBs confined in hydrogel microwells of different depths (450 µm and 1 mm) compared to those cultured onto standard ultra low adhesive petri dishes is examined. The analysis of the expression profile of the whole genome by microarray analysis demonstrate that the locally controlled availability of endogenous factors in the microenvironment elicit significant differences in hES differentiation. In particular, confinement of EBs in the microwells promotes the expression of genes involved in the pattern specification process, whereas conventional cultures promote the expression of genes of heart development. Further experiments are required to deeply understand the mechanisms underneath these results and to study the spatial distribution of markers of the three germ layers. The microwell technology may be used to obtain many separated size-controlled EBs and to evaluate the effects of different microenvironments on differentiation. This technology is also suitable to modulate the presentation of morphogenic cues and elucidate the mechanisms of stem cell differentiation. The small amounts of medium required for the obtainment of hundreds of EBs makes this approach a tool to consider when developing in vitro differentiation protocols.

L’impiego di cellule staminali per scopi terapeutici è stato proposto come una soluzione promettente per la rigenerazione o la sostituzione di tessuti malati; tuttavia, i potenziali benefici presentano limitazioni legate principalmente alla scarsa disponibilità e ad aspetti di sicurezza clinica connessi alla qualità delle cellule. Scopo del progetto di ricerca è lo sviluppo di tecnologie per la coltura di cellule staminali umane per migliorare l’efficienza e la qualità dei prodotti finali nei processi di espansione e differenziamento. In particolare sono stati progettati un bioreattore a sei pozzetti con un volume di 10ml/pozzetto, per colture in sospensione di cellule staminali ematopoietiche derivate dal cordone ombelicale e un hydrogel microstrutturato per il controllo del differenziamento cardiaco di corpi embriodi derivati da cellule staminali embrionali umane. Un obiettivo generale è sfruttare i piccoli volumi richiesti dalle tecnologie proposte per la valutazione simultanea di un’ampia gamma di condizioni di coltura, soluzione che presenterebbe costi proibitivi con volumi di centinaia di millilitri. Una prospettiva particolarmente promettente per quanto riguarda la terapia cellulare è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Le cellule CD34+ derivate da sangue di cordone ombelicale costituiscono una risorsa di cellule staminali ematopoietiche utilizzabili per trapianti. Tuttavia, sia per l’esiguo numero di cellule che possono essere ottenute da una singola unità di cordone, sia per la difficoltà di controllare il fenotipo cellulare risultante a seguito di protocolli di espansione in vitro, l’attuale impiego terapeutico di cellule staminali ematopoietiche isolate da sangue di cordone ombelicale è rivolto soltanto a pazienti pediatrici. In questo contesto, è stato realizzato un bioreattore con un sistema di agitazione per espandere cellule CD34+ derivate da sangue di cordone ombelicale e studiare gli effetti dell’ipossia nell’espressione di marcatori di staminalità. E' noto infatti che l’ossigeno favorisce il rinnovamento cellulare durante l’ematopoiesi. Il sistema di mescolamento è stato realizzato in modo da poter essere applicato su di una piastra convenzionale a sei pozzetti, sia per uniformità con i sistemi di coltura statici convenzionali che per la conservazione dei protocolli di coltura. I volumi del bioreattore (10 ml/pozzetto) sono adatti per l’espansione delle cellule e per analisi multiparametriche mediante tecniche di citofluorimetria. Il sistema di mescolamento favorisce l’omogeneità all'interno del volume di coltura, permettendo così di poter controllare la concentrazione di ossigeno disciolto nell’immediato microambiente cellulare. Analisi di citofluorimetria evidenziano che cellule CD34+ coltivate in condizioni di ipossia rimangono vitali nel corso dell’intera durata degli esperimenti e presentano una maggiore espressione del c-kit rispetto alle cellule coltivate nelle condizioni di coltura convenzionali. In questo studio, sfruttando il vantaggi offerti dall’impiego di tecnologie avanzate che hanno consentito di ottenere un ambiente di coltura altamente definito da un punto di vista chimico – fisico, siamo stati in grado di esplorare la relazione tra l’espressione di c-kit e le condizioni di ossigeno. Questi risultati aprono nuove prospettive nello studio dei meccanismi di interazione tra l’ossigeno e le vie biologiche dipendenti da c-kit a livello molecolare. Il trapianto di cellule sta emergendo come possibilità promettente anche per la sostituzione di tessuto cardiaco danneggiato o malfunzionante in un cuore malato. Le cellule staminali embrionali umane, in grado di rinnovarsi indefinitamente mantenendo inalterata la loro capacità di differenziare in tutti i tipi cellulari dei tre foglietti germinativi, compresi i cardiomiociti, rappresentano una delle fonti più promettenti per lo sviluppo di nuovi approcci alla terapia cellulare. Tuttavia, L’impiego di cellule staminali embrionali umane è limitato dal lento progresso nello sviluppo di protocolli per l’espansione e il differenziamento in vitro. In questo contesto, abbiamo progettato un sistema di coltura che ci consentisse di esplorare gli effetti della concentrazione locale di fattori endogeni nel microambiente cellulare sul differenziamento delle cellule staminali embrionali umane. In particolare, abbiamo sviluppato un array di micropozzetti su hydrogel come piattaforma sperimentale. Nel nostro sistema, è possibile ipotizzare che la diffusione di fattori solubili nell’hydrogel tridimensionale porti a un accumulo dei fattori stessi in tempi rilevanti per i processi di proliferazione e differenziamento cellulare. Nelle condizioni di coltura descritte, l’aggregazione di corpi embriodi è impedita e singoli corpi embrioidi possono essere isolati e raccolti con una micropipetta per ulteriori analisi, senza interferire con la coltura. Nello studio, è stato analizzato il profilo di differenziamento dei corpi embrioidi confinati nei microwells di diversa profondità (450 μm e 1 mm) a confronto con quello delle cellule coltivate su piastre non aderenti convenzionali. L’analisi dell’espressione genica dell’intero genoma mediante microarray dimostra che il controllo della disponibilità locale di fattori endogeni nel microambiente cellulare induce differenze significative nel differenziamento delle cellule staminali embrionali umane. In particolare, il confinamento dei corpi embrioidi nei micropozzetti promuove l’espressione di geni coinvolti nei processi di specificazione della compartimentazione dell’embrione, mentre sistemi di coltura convenzionali promuovono l’espressione di geni coinvolti nello sviluppo del cuore. Ulteriori esperimenti sarano necessari per comprendere in modo approfondito i meccanismi alla base dei risultati ottenuti e per studiare la distribuzione spaziale di marcatori dei tre foglietti germinativi. La tecnologia dei micropozzetti può essere utilizzata per ottenere un alto numero di corpi embrioidi separati e di dimensione definita e per valutare gli effetti del diverso microambiente sul differenziamento delle cellule. Questa tecnologia è inoltre adatta per modulare la disponibilità di fattori morfogenici e chiarire i meccanismi del differenziamento delle cellule staminali. I piccoli volumi richiesti per ottenere centinaia di corpi embrioidi rendono questo approccio uno strumento da prendere in considerazione quando si vogliano sviluppare protocolli di differenziamento in vitro.

Multiscale technologies for human stem cell culture in suspension: applications for hematopoietic and cardiac differentiation / Zagallo, Monica. - (2011 Jan 30).

Multiscale technologies for human stem cell culture in suspension: applications for hematopoietic and cardiac differentiation

Zagallo, Monica
2011

Abstract

L’impiego di cellule staminali per scopi terapeutici è stato proposto come una soluzione promettente per la rigenerazione o la sostituzione di tessuti malati; tuttavia, i potenziali benefici presentano limitazioni legate principalmente alla scarsa disponibilità e ad aspetti di sicurezza clinica connessi alla qualità delle cellule. Scopo del progetto di ricerca è lo sviluppo di tecnologie per la coltura di cellule staminali umane per migliorare l’efficienza e la qualità dei prodotti finali nei processi di espansione e differenziamento. In particolare sono stati progettati un bioreattore a sei pozzetti con un volume di 10ml/pozzetto, per colture in sospensione di cellule staminali ematopoietiche derivate dal cordone ombelicale e un hydrogel microstrutturato per il controllo del differenziamento cardiaco di corpi embriodi derivati da cellule staminali embrionali umane. Un obiettivo generale è sfruttare i piccoli volumi richiesti dalle tecnologie proposte per la valutazione simultanea di un’ampia gamma di condizioni di coltura, soluzione che presenterebbe costi proibitivi con volumi di centinaia di millilitri. Una prospettiva particolarmente promettente per quanto riguarda la terapia cellulare è il trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Le cellule CD34+ derivate da sangue di cordone ombelicale costituiscono una risorsa di cellule staminali ematopoietiche utilizzabili per trapianti. Tuttavia, sia per l’esiguo numero di cellule che possono essere ottenute da una singola unità di cordone, sia per la difficoltà di controllare il fenotipo cellulare risultante a seguito di protocolli di espansione in vitro, l’attuale impiego terapeutico di cellule staminali ematopoietiche isolate da sangue di cordone ombelicale è rivolto soltanto a pazienti pediatrici. In questo contesto, è stato realizzato un bioreattore con un sistema di agitazione per espandere cellule CD34+ derivate da sangue di cordone ombelicale e studiare gli effetti dell’ipossia nell’espressione di marcatori di staminalità. E' noto infatti che l’ossigeno favorisce il rinnovamento cellulare durante l’ematopoiesi. Il sistema di mescolamento è stato realizzato in modo da poter essere applicato su di una piastra convenzionale a sei pozzetti, sia per uniformità con i sistemi di coltura statici convenzionali che per la conservazione dei protocolli di coltura. I volumi del bioreattore (10 ml/pozzetto) sono adatti per l’espansione delle cellule e per analisi multiparametriche mediante tecniche di citofluorimetria. Il sistema di mescolamento favorisce l’omogeneità all'interno del volume di coltura, permettendo così di poter controllare la concentrazione di ossigeno disciolto nell’immediato microambiente cellulare. Analisi di citofluorimetria evidenziano che cellule CD34+ coltivate in condizioni di ipossia rimangono vitali nel corso dell’intera durata degli esperimenti e presentano una maggiore espressione del c-kit rispetto alle cellule coltivate nelle condizioni di coltura convenzionali. In questo studio, sfruttando il vantaggi offerti dall’impiego di tecnologie avanzate che hanno consentito di ottenere un ambiente di coltura altamente definito da un punto di vista chimico – fisico, siamo stati in grado di esplorare la relazione tra l’espressione di c-kit e le condizioni di ossigeno. Questi risultati aprono nuove prospettive nello studio dei meccanismi di interazione tra l’ossigeno e le vie biologiche dipendenti da c-kit a livello molecolare. Il trapianto di cellule sta emergendo come possibilità promettente anche per la sostituzione di tessuto cardiaco danneggiato o malfunzionante in un cuore malato. Le cellule staminali embrionali umane, in grado di rinnovarsi indefinitamente mantenendo inalterata la loro capacità di differenziare in tutti i tipi cellulari dei tre foglietti germinativi, compresi i cardiomiociti, rappresentano una delle fonti più promettenti per lo sviluppo di nuovi approcci alla terapia cellulare. Tuttavia, L’impiego di cellule staminali embrionali umane è limitato dal lento progresso nello sviluppo di protocolli per l’espansione e il differenziamento in vitro. In questo contesto, abbiamo progettato un sistema di coltura che ci consentisse di esplorare gli effetti della concentrazione locale di fattori endogeni nel microambiente cellulare sul differenziamento delle cellule staminali embrionali umane. In particolare, abbiamo sviluppato un array di micropozzetti su hydrogel come piattaforma sperimentale. Nel nostro sistema, è possibile ipotizzare che la diffusione di fattori solubili nell’hydrogel tridimensionale porti a un accumulo dei fattori stessi in tempi rilevanti per i processi di proliferazione e differenziamento cellulare. Nelle condizioni di coltura descritte, l’aggregazione di corpi embriodi è impedita e singoli corpi embrioidi possono essere isolati e raccolti con una micropipetta per ulteriori analisi, senza interferire con la coltura. Nello studio, è stato analizzato il profilo di differenziamento dei corpi embrioidi confinati nei microwells di diversa profondità (450 μm e 1 mm) a confronto con quello delle cellule coltivate su piastre non aderenti convenzionali. L’analisi dell’espressione genica dell’intero genoma mediante microarray dimostra che il controllo della disponibilità locale di fattori endogeni nel microambiente cellulare induce differenze significative nel differenziamento delle cellule staminali embrionali umane. In particolare, il confinamento dei corpi embrioidi nei micropozzetti promuove l’espressione di geni coinvolti nei processi di specificazione della compartimentazione dell’embrione, mentre sistemi di coltura convenzionali promuovono l’espressione di geni coinvolti nello sviluppo del cuore. Ulteriori esperimenti sarano necessari per comprendere in modo approfondito i meccanismi alla base dei risultati ottenuti e per studiare la distribuzione spaziale di marcatori dei tre foglietti germinativi. La tecnologia dei micropozzetti può essere utilizzata per ottenere un alto numero di corpi embrioidi separati e di dimensione definita e per valutare gli effetti del diverso microambiente sul differenziamento delle cellule. Questa tecnologia è inoltre adatta per modulare la disponibilità di fattori morfogenici e chiarire i meccanismi del differenziamento delle cellule staminali. I piccoli volumi richiesti per ottenere centinaia di corpi embrioidi rendono questo approccio uno strumento da prendere in considerazione quando si vogliano sviluppare protocolli di differenziamento in vitro.
30-gen-2011
Stem cell based therapies have been proposed as promising solutions for the regeneration or replacement of diseased tissues, but their potential benefits are limited mainly by scarse cell availability and clinical concern related to cell quality. Aim of the presented research is to develop technologies for human stem cell culture in order to improve the efficiency and the quality of stem cell products. In particular, a bioeractor with a working volume of 10ml/well and a microstructured hydrogel have been designed to perform cultures of human cord blood-derived hematopoietic stem cells (UCB-derived HSCs) in suspension and for controlling cardiac differentiation of human embryonic stem cell-derived embryoid bodies (hES-EBs), respectively. A general aim is to yield the small volumes involved in the proposed technology to span simultaneously a wide range of cell culture conditions which would have prohibitive costs with volumes of hundreds of milliliters. A particularly promising cell-based theraphy is HSC transplantation. UCB-derived CD34+ cells are a source of HSCs potentially very useful for transplantation. However, the current therapeutic use of HSCs from UCB is limited to pediatric patients because of the low cell count from single unit and the difficulty to control the resulting cell phenotype when cells are expanded in vitro. In this scenario, a stirred bioreactor for the expansion of UCB-derived CD34+ cells has been developed in order to investigate the effects of hypoxia on the expression of stem cell markers, as oxygen is recognized to favor stem cell self-renewal in hematopoiesis. The stirring system has been designed on top of a standard six-well plate to favor continuity with conventional static conditions and transfer of culture protocols. The bioreactor volume (10 ml/well), is suitable for cell expansion and multi-parametric flow cytometry analyses. The stirred system improves homogeneity within the culture volume thus allowing to control the effective O2 concentration in the cell immediate microenvironment. Flow cytometric analysis show that CD34+ cells cultured in hypoxia conditions are viable for the entire duration of the experiments and maintained a higher expression of c-kit compared to those cultured in standard conditions. In this work, taking advantage of advanced technologies which provided a highly-defined cell culture environment in terms of physical and chemical regulatory signals, we were able to explore the dependence of c-kit expression on oxygen conditions. These results open new perspectives in the study of the mechanisms of interaction between oxygen- and c-kit-dependent pathway at a molecular level. Cell transplantation is emerging as a promising possibility also to replace scarred or nonfunctional myocardium in a diseased heart. Embryonic stem (ES) cells, which self-renew indefinitely while retaining their capacity to differentiate into cell lineages of all three primary germ layers including cardiomyocytes, are one of the most promising source for the development of novel approaches in cell therapy. The use of hES cells is limited by poor progress in the development of robust protocols for cell expansion and differentiation. In this scenario, we developed a culture system for investigating the effects of the local concentration of endogenous factors in the cell microenvironment on hES cell differentiation. In particular, we developed a microwell array on hydrogel as the experimental platform. In our systems, the diffusion of soluble factors through the 3D hydrogel is likely to lead to an accumulation of over times which are relevant for cell proliferation and differentiation. In the described cell culture conditions, aggregations of EBs is avoided and single EBs can be collected for further analyses using a micropipette, without disrupting the culture. In the present study, the differentiation profile of EBs confined in hydrogel microwells of different depths (450 µm and 1 mm) compared to those cultured onto standard ultra low adhesive petri dishes is examined. The analysis of the expression profile of the whole genome by microarray analysis demonstrate that the locally controlled availability of endogenous factors in the microenvironment elicit significant differences in hES differentiation. In particular, confinement of EBs in the microwells promotes the expression of genes involved in the pattern specification process, whereas conventional cultures promote the expression of genes of heart development. Further experiments are required to deeply understand the mechanisms underneath these results and to study the spatial distribution of markers of the three germ layers. The microwell technology may be used to obtain many separated size-controlled EBs and to evaluate the effects of different microenvironments on differentiation. This technology is also suitable to modulate the presentation of morphogenic cues and elucidate the mechanisms of stem cell differentiation. The small amounts of medium required for the obtainment of hundreds of EBs makes this approach a tool to consider when developing in vitro differentiation protocols.
bioreactor, hematopoietic stem cells, cord blood, oxygen, c-kit, human embryonic stem cells, endogenous factor, hydrogel, cardiac differentiation
Multiscale technologies for human stem cell culture in suspension: applications for hematopoietic and cardiac differentiation / Zagallo, Monica. - (2011 Jan 30).
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