The new millennium man is living in a completely new context that many people have defined liquid, systemic, global, uncertain about the consequences it could generate. This new man will be concerned to face his own context as well as his ancestors did; he will must actively change it and must be changed by it: he has to build his life through it and, together with the others, think about what are the ways they should take to complete their growth. In this respect, the quality of the relationship he will be able to maintain with the “out-of-him” will be crucial: at the moment it seems that the fear leads him, i.e. the fear to lose the right street to his personal growth, failing his main task as a man. The relational fragmentation with himself, with the others and with his social and natural behaviour and the lack of plans for the future spread away, making the essential objectives of the human formation farther and harder to be reached. Yet not anything is lost and from the same liquid fragmented context, new proposals and new possibilities appear: actually, often the Answer is not this novelty in itself but what is new is how it is used to interpret the present. So the communitas (community), an ancient form of human aggregation, comes back, with new ideas, new features and new aims. This work aims to analyse the issue of community, in particular in its educational meaning and in its possibility to be a mean of growth of the human being where the humanization is an excellent place. The issue, having regard to its complexity has been treated considering two points of view, linked by a common aim. From one side the community has been treated by a theoretical multi-disciplinary point of view giving a definition of communitas that groups together knowledge from psychology, philosophy, politics, sociology, history, pedagogy, etc… through 8 main dimensions (spatial-territorial, temporal-narrative, relational, cultural, educational, socio-political, psychic-spiritual, utopici-eschatological). By the other side it has been analysed from a empirical point of view studying a particular community, the Programa Educativo de Niños, Niñas y Adolescentes Trabajadores “Alejandro Cussiánovich” (educational program for working children and teenagers “Alejandro Cussiánovich”) operating in the suburbs of Peru’s capital Lima. This research is composed by the collection, analysis and interpretation of some interviews, by a researcher’s diary, written after a period of about one and half year of in situ observation and by the analysis of some institutional documents of the educational program. It has been then tried to join the theoretical research to the most practical one with the major aim to underline the central relevance of the community in forming people and to understand whether and how it could answer, for example, to the relational fragmentation problem. In particular, the theoretical research has been used to analyze and interpret data collected in the educational program using the already described 8 dimensions, while the practical research has allowed to find a new dimension (the working-economical one) and some other nuclei (like the family, the cross-culture, the fight, and so on) which must be taken into account when we want to study and/or to promote the community in the territory. As a conclusion of this thesis, it has been said that is possible to link community experiences although far one from each other using the conceptual instrument elaborated, and that it would be desirable apply what understood in this research to the educational program work.

L’uomo del nuovo millennio si trova a vivere in un contesto del tutto inedito per la sua portata, un contesto che in molti non esitano a definire liquido, sistemico, globale, incerto per le conseguenze che potrà generare. Come i suoi antenati, anche l’uomo del nuovo millennio dovrà affrontare il proprio contesto, dovrà porsi in relazione attiva con esso, modificarlo per quanto possibile e la-sciarsi modificare: dovrà costruire, tramite esso, la propria esistenza e riflettere con gli altri uomini su quale strada o strade intraprendere per proseguire il cammino comune di crescita. In questo senso, la qualità della relazione che sarà in grado di portare avanti con il fuori-da-sé si rivelerà fondamentale: per ora sembra che sia il timore a farla da padrone, la paura di perdere la bussola della propria umanizzazione e di fallire, così, il proprio compito primario in quanto uomo. La frammentazione relazionale con se stesso, con gli altri e con il proprio intorno sociale e naturale, e la mancanza di progettualità esistenziale si diffondono, rendendo gli obiettivi essenziali della for-mazione umana più lontani e difficili da raggiungere. Non tutto è perduto, comunque, dallo stesso contesto frantumato, liquido e complesso emergono nuove proposte, nuove possibilità: la novità, in realtà, però, spesso non riguarda la risposta in sé, ma le modalità in cui essa viene declinata nel-la contemporaneità. Così la comunità, antica formula aggregativa umana, torna nuovamente in auge, con idee nuove, caratteristiche finora sconosciute, finalità originali. Il lavoro di tesi che qui si presenta intende affrontare propriamente il tema della comunità, in mo-do speciale nella sua valenza formativa e nella sua possibilità di essere strumento di crescita dell’umano, luogo fecondo di umanizzazione. L’argomento, vista la sua natura complessa, è stato avvicinato e trattato da due punti di vista distinti, congiunti però da una finalità comune. Da una parte, allora, la comunità è stata affrontata da un punto di vista teorico pluridisciplinare, che inte-grando le letture che la psicologia, la filosofia, la politica, la sociologia, la storia, la pedagogia ecce-tera danno del fenomeno preso in esame, presenta una definizione della comunità costruita a par-tire dalle sue dimensioni fondanti: le dimensioni, cioè, spaziale-territoriale, temporale-narrativa, relazionale, culturale, formativa-educativa, socio-politica, psichica-spirituale e utopica-escatologica. Dall’altra parte, la stessa prassi di aggregazione umana è stata approfondita da un punto di vista empirico, attraverso lo studio di una specifica realtà comunitaria, il Programa Educa-tivo de Niños, Niñas y Adolescentes Trabajadores “Alejandro Cussiánovich” (PE) che opera in una delle molteplici periferie di Lima, la capitale del Perù. L’approccio di ricerca seguito è squisitamente i-diografico ed è composto dalla raccolta, analisi e interpretazione di interviste narrative focalizzate, dalla stesura di un diario del ricercatore, frutto di un periodo di circa un anno e mezzo di osserva-zione partecipata, e dall’analisi dei documenti istituzionali prodotti dal PE. Con lo scopo principale di evidenziare le possibili valenze formative della comunità e di compren-dere se e come essa possa presentarsi come efficace risposta ai problemi di frammentazione rela-zionale e di mancanza di intenzionalità esistenziale, si è cercato quindi di integrare la ricerca teori-ca con quella empirica su più piani: in particolare, la ricerca “dall’alto” ha permesso la costruzione di uno strumento interpretativo (formato dalle otto dimensioni summenzionate) che si è rivelato estremamente interessante ai fini dell’analisi e dell’interpretazione dei dati raccolti presso il PE, mentre la ricerca “dal basso” ha sottolineato l’esistenza di una ulteriore possibile dimensione (quella lavorativa-economica) e di alcuni altri nuclei concettuali (quali la famiglia, l’intercultura, la lotta e così via) che si devono tenere in debita considerazione sia che si intenda studiare la/le co-munità, sia che si intenda operare in favore di una sua promozione di esse sul territorio. Le conclusioni, tutt’altro che definitive, del lavoro di ricerca qui presentato hanno mostrato, oltre agli elementi già posti in evidenza, come sia possibile porre in comunicazione esperienze comuni-tarie anche distanti tra di loro, attraverso l’utilizzo dello strumento concettuale elaborato, e come sia auspicabile una ricaduta formativa nel PE di quanto emerso attraverso l’indagine.

Cum-munus...: Contributi per una comunità orientata pedagogicamente / Chiarot, Manlio. - (2011 Jan 25).

Cum-munus...: Contributi per una comunità orientata pedagogicamente

Chiarot, Manlio
2011

Abstract

L’uomo del nuovo millennio si trova a vivere in un contesto del tutto inedito per la sua portata, un contesto che in molti non esitano a definire liquido, sistemico, globale, incerto per le conseguenze che potrà generare. Come i suoi antenati, anche l’uomo del nuovo millennio dovrà affrontare il proprio contesto, dovrà porsi in relazione attiva con esso, modificarlo per quanto possibile e la-sciarsi modificare: dovrà costruire, tramite esso, la propria esistenza e riflettere con gli altri uomini su quale strada o strade intraprendere per proseguire il cammino comune di crescita. In questo senso, la qualità della relazione che sarà in grado di portare avanti con il fuori-da-sé si rivelerà fondamentale: per ora sembra che sia il timore a farla da padrone, la paura di perdere la bussola della propria umanizzazione e di fallire, così, il proprio compito primario in quanto uomo. La frammentazione relazionale con se stesso, con gli altri e con il proprio intorno sociale e naturale, e la mancanza di progettualità esistenziale si diffondono, rendendo gli obiettivi essenziali della for-mazione umana più lontani e difficili da raggiungere. Non tutto è perduto, comunque, dallo stesso contesto frantumato, liquido e complesso emergono nuove proposte, nuove possibilità: la novità, in realtà, però, spesso non riguarda la risposta in sé, ma le modalità in cui essa viene declinata nel-la contemporaneità. Così la comunità, antica formula aggregativa umana, torna nuovamente in auge, con idee nuove, caratteristiche finora sconosciute, finalità originali. Il lavoro di tesi che qui si presenta intende affrontare propriamente il tema della comunità, in mo-do speciale nella sua valenza formativa e nella sua possibilità di essere strumento di crescita dell’umano, luogo fecondo di umanizzazione. L’argomento, vista la sua natura complessa, è stato avvicinato e trattato da due punti di vista distinti, congiunti però da una finalità comune. Da una parte, allora, la comunità è stata affrontata da un punto di vista teorico pluridisciplinare, che inte-grando le letture che la psicologia, la filosofia, la politica, la sociologia, la storia, la pedagogia ecce-tera danno del fenomeno preso in esame, presenta una definizione della comunità costruita a par-tire dalle sue dimensioni fondanti: le dimensioni, cioè, spaziale-territoriale, temporale-narrativa, relazionale, culturale, formativa-educativa, socio-politica, psichica-spirituale e utopica-escatologica. Dall’altra parte, la stessa prassi di aggregazione umana è stata approfondita da un punto di vista empirico, attraverso lo studio di una specifica realtà comunitaria, il Programa Educa-tivo de Niños, Niñas y Adolescentes Trabajadores “Alejandro Cussiánovich” (PE) che opera in una delle molteplici periferie di Lima, la capitale del Perù. L’approccio di ricerca seguito è squisitamente i-diografico ed è composto dalla raccolta, analisi e interpretazione di interviste narrative focalizzate, dalla stesura di un diario del ricercatore, frutto di un periodo di circa un anno e mezzo di osserva-zione partecipata, e dall’analisi dei documenti istituzionali prodotti dal PE. Con lo scopo principale di evidenziare le possibili valenze formative della comunità e di compren-dere se e come essa possa presentarsi come efficace risposta ai problemi di frammentazione rela-zionale e di mancanza di intenzionalità esistenziale, si è cercato quindi di integrare la ricerca teori-ca con quella empirica su più piani: in particolare, la ricerca “dall’alto” ha permesso la costruzione di uno strumento interpretativo (formato dalle otto dimensioni summenzionate) che si è rivelato estremamente interessante ai fini dell’analisi e dell’interpretazione dei dati raccolti presso il PE, mentre la ricerca “dal basso” ha sottolineato l’esistenza di una ulteriore possibile dimensione (quella lavorativa-economica) e di alcuni altri nuclei concettuali (quali la famiglia, l’intercultura, la lotta e così via) che si devono tenere in debita considerazione sia che si intenda studiare la/le co-munità, sia che si intenda operare in favore di una sua promozione di esse sul territorio. Le conclusioni, tutt’altro che definitive, del lavoro di ricerca qui presentato hanno mostrato, oltre agli elementi già posti in evidenza, come sia possibile porre in comunicazione esperienze comuni-tarie anche distanti tra di loro, attraverso l’utilizzo dello strumento concettuale elaborato, e come sia auspicabile una ricaduta formativa nel PE di quanto emerso attraverso l’indagine.
25-gen-2011
The new millennium man is living in a completely new context that many people have defined liquid, systemic, global, uncertain about the consequences it could generate. This new man will be concerned to face his own context as well as his ancestors did; he will must actively change it and must be changed by it: he has to build his life through it and, together with the others, think about what are the ways they should take to complete their growth. In this respect, the quality of the relationship he will be able to maintain with the “out-of-him” will be crucial: at the moment it seems that the fear leads him, i.e. the fear to lose the right street to his personal growth, failing his main task as a man. The relational fragmentation with himself, with the others and with his social and natural behaviour and the lack of plans for the future spread away, making the essential objectives of the human formation farther and harder to be reached. Yet not anything is lost and from the same liquid fragmented context, new proposals and new possibilities appear: actually, often the Answer is not this novelty in itself but what is new is how it is used to interpret the present. So the communitas (community), an ancient form of human aggregation, comes back, with new ideas, new features and new aims. This work aims to analyse the issue of community, in particular in its educational meaning and in its possibility to be a mean of growth of the human being where the humanization is an excellent place. The issue, having regard to its complexity has been treated considering two points of view, linked by a common aim. From one side the community has been treated by a theoretical multi-disciplinary point of view giving a definition of communitas that groups together knowledge from psychology, philosophy, politics, sociology, history, pedagogy, etc… through 8 main dimensions (spatial-territorial, temporal-narrative, relational, cultural, educational, socio-political, psychic-spiritual, utopici-eschatological). By the other side it has been analysed from a empirical point of view studying a particular community, the Programa Educativo de Niños, Niñas y Adolescentes Trabajadores “Alejandro Cussiánovich” (educational program for working children and teenagers “Alejandro Cussiánovich”) operating in the suburbs of Peru’s capital Lima. This research is composed by the collection, analysis and interpretation of some interviews, by a researcher’s diary, written after a period of about one and half year of in situ observation and by the analysis of some institutional documents of the educational program. It has been then tried to join the theoretical research to the most practical one with the major aim to underline the central relevance of the community in forming people and to understand whether and how it could answer, for example, to the relational fragmentation problem. In particular, the theoretical research has been used to analyze and interpret data collected in the educational program using the already described 8 dimensions, while the practical research has allowed to find a new dimension (the working-economical one) and some other nuclei (like the family, the cross-culture, the fight, and so on) which must be taken into account when we want to study and/or to promote the community in the territory. As a conclusion of this thesis, it has been said that is possible to link community experiences although far one from each other using the conceptual instrument elaborated, and that it would be desirable apply what understood in this research to the educational program work.
comunità community pedagogia pedagogy educazione education
Cum-munus...: Contributi per una comunità orientata pedagogicamente / Chiarot, Manlio. - (2011 Jan 25).
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