The present work is aimed at investigating a phenomenon called gaze-mediated orienting of attention, namely the tendency to automatically shift attention in the direction signaled by an averted gaze. In particular, throughout my thesis, two topics will be discussed, namely the automaticity and modulability of gaze-mediated orienting. In Chapter 2, the focus was on the automaticity of gaze-mediated orienting of attention. In particular, 4 experiments were conducted with the aim to test a strong interpretation of automaticity for two central cues, namely gaze and arrows. Results showed that, even though both cues were distractors not relevant for the task at hand, they nonetheless triggered an attentional shift thus leading to the conclusion that the orienting of attention mediated by gaze and arrows is automatic. In Chapter 3, the focus was on the modulability of gaze-mediated orienting of attention. Even though the view of an averted gaze can trigger an automatic attentional shift, as demonstrated in Chapter 2, it is implausible that this happens also in real-life situations. It is more likely that some factors influence this phenomenon so that some eyes are prioritized over others. In several experiments we tested this assumption by investigating the role of gender membership and social status, respectively in children and adults, in modulating gaze-mediated orienting. Results showed that, when the social characteristics of the face are salient to participants, gaze-mediated orienting can be modulated by such variables. In the General Discussion, the attempt was to reconcile the apparently opposite characteristics of gaze-mediated orienting of attention, namely automaticity and modulability by focusing on the role of both experimental paradigm and saliency of social variables. At last, the importance of taking into account an ecological perspective in studying attention was stressed.

Il presente lavoro ha lo scopo di indagare un fenomeno noto come orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo, ovvero la tendenza a spostare automaticamente l’attenzione nella stessa direzione indicata da uno sguardo deviato. In particolare, due grandi tematiche sono state affrontate: l’automaticità e la possibile influenza di variabili sociali. Nel Capitolo 2, è stata indagata l’automaticità dell’orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo. In particolare, sono stati condotti 4 esperimenti con lo scopo di testare una interpretazione forte del concetto di automaticità per due indizi centrali, ovvero sguardo e frecce. I risultati hanno mostrato che, nonostante i due indizi fossero distrattori non rilevanti per il compito da svolgere, essi comunque generavano un orientamento dell’attenzione portando quindi a concludere che l’orientamento dell’attenzione originato da frecce e sguardo sia automatico. Nel Capitolo 3, ci si è focalizzati sulla modulabilità dell’orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo. Infatti, sebbene sia stato dimostrato, anche nel precedente capitolo, che la semplice visione di uno sguardo deviato genera una risposta automatica di orientamento, è inverosimile che questo avvenga anche in situazioni reali. E’ invece più probabile che alcuni fattori influiscano così che venga data una priorità ad alcuni sguardi rispetto ad altri. In vari esperimenti, è stata testata la possibilità che l’appartenenza di genere e lo status sociale modulino l’orientamento dell’attenzione, rispettivamente in bambini e adulti. I risultati hanno mostrato che, quando le caratteristiche sociali del volto sono salienti ai partecipanti, l’orientamento dell’attenzione può essere modulato da variabili sociali. Nella Discussione Generale, è stata discussa l’ambivalenza dei risultati fin qui trovati, ovvero che l’orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo sia al contempo automatico e modulabile, cercando di conciliare queste due caratteristiche apparentemente opposte tra loro. In particolare, ci si è focalizzati sul ruolo sia del paradigma sperimentale che della salienza delle variabili sociali nell’influenzare i risultati trovati. Infine, è stata messa luce l’importanza di adottare una prospettiva quanto più ecologica nello studio dell’attenzione.

Gaze-mediated orienting of attention: a reflexive phenomenon modulated by social factors / Pavan, Giulia. - (2011 Jan 27).

Gaze-mediated orienting of attention: a reflexive phenomenon modulated by social factors.

Pavan, Giulia
2011

Abstract

Il presente lavoro ha lo scopo di indagare un fenomeno noto come orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo, ovvero la tendenza a spostare automaticamente l’attenzione nella stessa direzione indicata da uno sguardo deviato. In particolare, due grandi tematiche sono state affrontate: l’automaticità e la possibile influenza di variabili sociali. Nel Capitolo 2, è stata indagata l’automaticità dell’orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo. In particolare, sono stati condotti 4 esperimenti con lo scopo di testare una interpretazione forte del concetto di automaticità per due indizi centrali, ovvero sguardo e frecce. I risultati hanno mostrato che, nonostante i due indizi fossero distrattori non rilevanti per il compito da svolgere, essi comunque generavano un orientamento dell’attenzione portando quindi a concludere che l’orientamento dell’attenzione originato da frecce e sguardo sia automatico. Nel Capitolo 3, ci si è focalizzati sulla modulabilità dell’orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo. Infatti, sebbene sia stato dimostrato, anche nel precedente capitolo, che la semplice visione di uno sguardo deviato genera una risposta automatica di orientamento, è inverosimile che questo avvenga anche in situazioni reali. E’ invece più probabile che alcuni fattori influiscano così che venga data una priorità ad alcuni sguardi rispetto ad altri. In vari esperimenti, è stata testata la possibilità che l’appartenenza di genere e lo status sociale modulino l’orientamento dell’attenzione, rispettivamente in bambini e adulti. I risultati hanno mostrato che, quando le caratteristiche sociali del volto sono salienti ai partecipanti, l’orientamento dell’attenzione può essere modulato da variabili sociali. Nella Discussione Generale, è stata discussa l’ambivalenza dei risultati fin qui trovati, ovvero che l’orientamento dell’attenzione mediato dallo sguardo sia al contempo automatico e modulabile, cercando di conciliare queste due caratteristiche apparentemente opposte tra loro. In particolare, ci si è focalizzati sul ruolo sia del paradigma sperimentale che della salienza delle variabili sociali nell’influenzare i risultati trovati. Infine, è stata messa luce l’importanza di adottare una prospettiva quanto più ecologica nello studio dell’attenzione.
27-gen-2011
The present work is aimed at investigating a phenomenon called gaze-mediated orienting of attention, namely the tendency to automatically shift attention in the direction signaled by an averted gaze. In particular, throughout my thesis, two topics will be discussed, namely the automaticity and modulability of gaze-mediated orienting. In Chapter 2, the focus was on the automaticity of gaze-mediated orienting of attention. In particular, 4 experiments were conducted with the aim to test a strong interpretation of automaticity for two central cues, namely gaze and arrows. Results showed that, even though both cues were distractors not relevant for the task at hand, they nonetheless triggered an attentional shift thus leading to the conclusion that the orienting of attention mediated by gaze and arrows is automatic. In Chapter 3, the focus was on the modulability of gaze-mediated orienting of attention. Even though the view of an averted gaze can trigger an automatic attentional shift, as demonstrated in Chapter 2, it is implausible that this happens also in real-life situations. It is more likely that some factors influence this phenomenon so that some eyes are prioritized over others. In several experiments we tested this assumption by investigating the role of gender membership and social status, respectively in children and adults, in modulating gaze-mediated orienting. Results showed that, when the social characteristics of the face are salient to participants, gaze-mediated orienting can be modulated by such variables. In the General Discussion, the attempt was to reconcile the apparently opposite characteristics of gaze-mediated orienting of attention, namely automaticity and modulability by focusing on the role of both experimental paradigm and saliency of social variables. At last, the importance of taking into account an ecological perspective in studying attention was stressed.
attention, gaze, social cognition
Gaze-mediated orienting of attention: a reflexive phenomenon modulated by social factors / Pavan, Giulia. - (2011 Jan 27).
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